L’uomo ha riferito agli agenti che, circa una ventina di minuti prima, aveva avuto un'accesa discussione sul pianerottolo antistante il suo alloggio in centro storico con una donna, un’italiana di 45 anni residente in città con la quale aveva avuto una relazione sentimentale cui stava tentando di porre termine. Il cinquantasettenne ha aggiunto poi che, nel corso del diverbio, la donna lo aveva obbligato a mostrarle i contatti registrati sul suo cellulare e gli aveva strappato di mano quest’ultimo nascondendolo poi nella sua borsa, rifiutandosi di restituirlo.
Di fronte al tentativo dell’uomo di riavere il telefono, la quarantacinquenne lo aveva afferrato al collo con una mano e, con l’altra, gli aveva sottratto gli occhiali da vista che indossava, li aveva spezzati in due e li aveva infilati nella borsetta.
A questo punto, il cinquantasettenne è uscito dal palazzo dirigendosi verso via S. Faustino dove ha incontrato la pattuglia.
L’uomo ha poi riferito agli agenti di temere per la propria incolumità, dal momento che la donna, che non era la prima volta che si comportava in quel modo, lo avrebbe atteso di fronte a casa.
Una volta formalizzata la denuncia per molestie e violenza privata il cinquantasettenne ha chiesto agli uomini della Polizia Locale di accompagnarlo.
All'interno dello stabile, questi ultimi hanno constatato che, effettivamente, la quarantacinquenne era seduta sui gradini di fronte all’appartamento della persona aggredita. Gli agenti hanno quindi chiesto alla signora il motivo della sua presenza nel palazzo e la donna ha risposto di essere un possesso della chiave d’ingresso. Invitata a mostrarla, la quarantacinquenne ha cambiato versione, affermando di aver chiesto a un inquilino di aprirle. Dopo essersi inizialmente rifiutata di restituire il cellulare la donna è stata accompagnata alla sua autovettura, una Porsche parcheggiata poco distante, dopodiché si è decisa a consegnare il telefonino al legittimo proprietario.