Una notizia lungamente attesa, dunque, e che reca con se una duplice valenza. Innanzitutto ora possiamo restituire alla comunità un’area di raro pregio ambientale, un grande polmone verde proprio adiacente al lago e per questo ricco di canneti e di fauna. In secondo luogo ora il Comune, a conclusione delle lunghe indagini che lo hanno identificato come “parte offesa”, può costituirsi parte civile nel procedimento penale e richiedere gli eventuali danni.
Naturalmente ci preoccuperemo del completamento delle opere secondo le indicazioni del magistrato, anche se, lo ricordiamo, la competenza del cantiere per la realizzazione della passeggiata, dalla progettazione all’esecuzione, sta in capo all’Autorità di Bacino di Salò. In questo momento non c’è altro da aggiungere, se non rimarcare la grande soddisfazione per questa notizia che attendevamo da tempo.