Cronaca

Dal 1° gennaio 2021 è operativa la nuova convezione tra i due Comuni confinanti per il servizio di Polizia Locale. Comandante è stato nominato Massimo Zambarda, già a capo del comando prevallese dal 2019.

 

Da tempo i servizi di polizia locale del territorio si muovono verso l’aggregazione, così da gestire in modo più razionale il territorio grazie alla possibilità di ottimizzare le risorse e organizzare meglio il personale. In questi giorni è diventata operativa una convenzione anche fra Prevalle e Paitone, approvata da entrambi i consigli comunali, che avrà una durata di 6 anni e prevede la creazione di un Servizio Unificato di Polizia Locale, guidato dal comandante dott. Massimo Zambarda.

La proposta di collaborazione è nata dal primo cittadino di Paitone, Alberto Maestri, e accolta dal suo omologo prevallese Damiano Giustacchini, dopo un’attenta valutazione da parte di entrambe le amministrazioni. Oltre a essere realtà limitrofe, i due paesi sono infatti uniti da storia e tradizioni, oltre a condividere il medesimo tessuto sociale ed economico. Tenendo conto di tutti questi elementi, la convenzione presentava molti aspetti positivi, rivelandosi quasi una scelta naturale, e l’accordo, di conseguenza, non si è fatto attendere.

Il Comando di Polizia Unificato avrà sede presso il Comune di Prevalle, ma a Paitone sarà mantenuto un presidio per l’apertura al pubblico in alcuni giorni della settimana. Oltre alla condivisione della spesa per i costi fissi di gestione (software, attrezzature, abbonamenti obbligatori a banche dati, ecc.), il nuovo comando acquisisce anche maggiori possibilità di accedere ai finanziamenti regionali, per i quali viene premiato il requisito del convenzionamento fra più comuni.

Quanto al personale, ad unire le forze attualmente saranno tre agenti più il comandante in organico a Prevalle e un ufficiale in organico di Paitone. L’amministrazione di Paitone, però, entro fine 2021 provvederà ad assumere un altro agente, portando quindi l’organico a sei persone. Raggiunta questa quota, sarà possibile riorganizzare gli orari di servizio e ampliare la fascia di presenza sul territorio a beneficio della popolazione.

Entrambi i sindaci hanno espresso soddisfazione per l’accordo, che porterà più sicurezza fra i cittadini e interessanti benefici per le comunità. Il neocomandante, grato della fiducia ricevuta, conferma fra le priorità quella di rispondere alle esigenze dei cittadini. «Perché ciò accada – conclude Zambarda – è importante che i residenti contattino l’ufficio ogni volta che ne sentano la necessità, come si sono abituati a fare i prevallesi con cui operiamo già da tempo».

Giovanna Gamba

Un grave fatto è avvenuto oggi sulla Provinciale delle Tre valli invasa dalla neve. Di proposito sono stati spostati i New Jersey in cemento che chiudevano, a nord, la strada provinciale SPBS 345 "delle tre valli". I dispositivi, erano stati posti allo scopo di salvaguardare l'incolumità delle persone nei luoghi di pubblico transito. Erano stati posati a seguito delle abbondanti nevicate poiché il rischio valanghe è molto elevato. Anche oggi due valanghe infatti hanno raggiunto la sede stradale nel tratto chiuso. Non è pertanto possibile raggiungere in sicurezza il luogo per ripristinare la chiusura. Il fatto avvenuto, lo nspostamento dei due elementi, è molto grave e costituisce reato penale e per questo motivo è stata fatta denuncia ai carabinieri.

 

Si raccomanda di non transitare, nemmeno a piedi, lungo la strada provinciale chiusa.

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Caro gavardese, i prossimi mesi dipenderanno da te... Anche il sindaco di Gavardo Davide Comaglio come altri suoi colleghi invita i concittadini alla prudenza in queste giornate di festa. Ecco la situazione Covid 19 a Gavardo fino al 3 dicembre. Purtroppo a questi numeri vanni aggiunti alcuni decessi dell'ultima settimana soprattutto nelle Rsa.

423 positivi dall’inizio della pandemia

154 positivi da marzo a fine agosto

269 positivi dal 1 settembre al 3 dicembre

92 attualmente positivi ed in isolamento obbligatorio

65 persone attualmente in isolamento fiduciario

24 deceduti da marzo a fine agosto

11 i deceduti dal 1 settembre al 3 dicembre

Questi sono solo numeri ma dietro ogni numero ci sono delle persone e delle famiglie con i loro timori e sofferenze.

Nella seconda ondata i positivi sono di tutte le età (dai neonati ai centenari con una fascia preminente tra i 40 e 60 anni) e i sintomi manifestati sono per la maggior parte lievi. Per qualcuno però si è reso necessario un ricovero ospedaliero e anche alla data odierna risultano ospedalizzati alcuni nostri concittadini.

La situazione nelle scuole è sotto controllo e ad oggi i casi sono stati limitati.

Il virus è molto contagioso. Dai dati emerge in modo chiaro ed evidente la facilità di trasmissione all’interno dello stesso nucleo familiare, tanto che se colpisce un componente solitamente poi si allarga a tutta la famiglia (sottolineo per la stragrande maggioranza con lievi sintomi o asintomatici). Nelle ultime settimane il virus è riapparso nelle nostre RSA (così come nella maggioranza di quelle della zona e della Provincia) che pur nel continuo e rigoroso rispetto da mesi di tutti i protocolli previsti (addirittura in primavera una nostra Rsa era rimasta Covid free) hanno visto aumentare i casi positivi.

Nelle RSA vista la fragilità degli ospiti la situazione è costantemente monitorata dal personale sanitario, gli ospiti sono seguiti con la consueta professionalità e amorevole cura da parte di tutto il personale.

Il Sindaco segue costantemente le situazioni dei cittadini positivi, istituzioni scolastiche e delle 2 Rsa.

 

Il sindaco di Padenghe Albino Zuliani interviene, su facebook, a proposito della festa di capodanno in un resort del paese. Notizia che ha fatto il giro dei social, ma anche delle tv e giornali d'Italia.

"Sono il sindaco del paese gardesano che in questi giorni ha goduto di una inattesa e non gradita notorietà per la violazione delle norme anti Covid presso una struttura ricettiva.

L’episodio ha suscitato numerosi commenti, quasi tutti indignati ma non tutti ugualmente informati. Ho letto di “quelli di Padenghe” come categoria sociologica, di mancati controlli, di richieste di sequestro del locale, perfino di ombre di connivenza.

Molte parole, troppe. Soprattutto quelle di chi non conosce i fatti e il loro contesto ma si sente in diritto/dovere di dire comunque la propria. Si sa, sui “social” siamo tutti esperti, tutti censori, tutti giudici.

Ecco perché intervengo, a costo di sembrare banale, per sottolineare pochi dati di fatto:

 

-I controlli della Polizia Locale per verificare la messa in opera delle norme anti covid (registrazione accessi, verifica temperatura, distanziamento) sono iniziati il 30 dicembre;

 

-Il primo illecito è stato lo spostamento dei clienti dai loro Comuni. Per questo, sono stati tutti sanzionati con il massimo previsto di 400 euro;

 

-Accertata la violazione, la Polizia Locale ha adottato la sanzione massima che è possibile applicare senza l’autorizzazione del Prefetto, vale a dire la chiusura del locale per cinque giorni. L’autorizzazione è stata subito richiesta, sono in attesa della risposta.

 

Che altro dire per condannare senza riserve l’episodio? Che oltre all’osservanza delle norme è mancato il senso della misura, dell’opportunità, del rispetto per le situazioni analoghe dove pure si è saputo rinunciare alla festa. Che disturbano l’esibizione dell’impunità, la rinuncia a far valere le regole “con quello che pagano”. Con quello che abbiamo già pagato e stiamo tutti pagando in termini di lutti e sacrifici, verrebbe da dire, vorremmo vederle applicate anche senza la minaccia della sanzione.

Ma c’è un’ultima cosa che voglio dire. Padenghe non è così, e non è così neppure il Garda, dove il mio comune peraltro non spicca per mondanità. Padenghe merita di essere conosciuta per il suo castello, la sua passeggiata a lago, il suo entroterra, per la sua gente che durante i mesi più bui ha dato una prova straordinaria di solidarietà.

Albino Zuliani"

 

 

Ancora problemi di viabilità in Valsabbia per la troppa neve caduta. Questa mattina è stata chiusa la SP 56 VESTONE - TREVISO BRESCIANO in centro abitato di Treviso Bresciano al Km 7+850. Il tetto di una casa diroccata ha ceduto per la neve. Sono intervenuti i Vigili del fuoco, che, a causa della struttura pericolante, provvederanno a demolire la casa. Al termine dei lavori la strada verrà riaperta. Come puntualmente è avvenuto nel pomeriggio.

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Sono riprese oggi le vaccinazioni del personale sanitario del nostro territorio anche dell'Asst del Garda. Dopo l'avvio simbolico dello scorso 27 dicembre (nella foto i primi sei operatori vaccinati, medici e infermieri di Desenzano, Gavardo e Manerbio) si è ripreso oggi ad un ritmo di un centinaio al giorno. Dopo il personale degli ospedali sarà la volta anche dei medici di base e dei pediatri. Contemporneamente dovranno essere vaccinati personale e ospiti delle Rsa del territorio. E intanto la Lega in Lombardia attacca l'assessore Gallera sulle sue dichiarazioni dei medici in ferie: "L'assessore si dimetta".

Neve in Valsabbia. La situazione secondo la Polizia locale della Valle. Da stamattina gli agenti della Polizia locale agli ordini del comandante Fabio Vallini sono impegnati in alcune criticità che si sono manifestante per la consistente nevicata iniziata nella notte tra domenica e lunedì.

Un pullman si è messo di traverso lungo la gardesana in territorio di Roè Volciano creando problemi. Difficoltà soprattutto si sono verificate a causa di alcuni mezzi pesanti che hanno rallentato la circolazione e creato disagi sulla strada tra Odolo e Preseglie. Ad Agnosine un mezzo pesante si è bloccato. Rallentamenti anche a Sabbio e Carpeneda di Vobarno. In mattinata sono stati una decina di automoblisti in panne "soccorsi" dagli agenti della Polizia locale. Attenzione: bisogna usare catene e pneumatici da neve. Il consiglio è quello di rimanere a casa il più possibile essendo anche oggi una giornata ...arancione per il lockdown.

La polizia postale ha arrestato un uomo che deteneva migliaia di fotografie e video di pornografia minorile, ritraenti bambine dell’apparente età di 10-12 anni.

 

Si tratta di M.B., trentenne bresciano, trovato in possesso di oltre 1500 tra video e immagini dai contenuti pedopornografici. L’operazione, coordinata dalla Procura di Brescia e dal CNCPO (Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni), è stata avviata dal Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia a seguito di una segnalazione inoltrata da un utente sul sito www.commissariatodips.it, relativa alla presenza di materiale di pornografia minorile presente sul portale neozelandese MEGA.nz.

Grazie al canale di cooperazione internazionale di polizia attivato dal CNCPO, il collaterale neozelandese ha condiviso i dati informatici relativi all'account MEGA gestito dall’indagato. Al termine della perquisizione informatica svolta sui dispositivi e sull’account social in uso al 30enne, è stata rilevata un’ingente quantità di materiale pedopornografico, che l’uomo aveva scaricato e conservato in apposite cartelle.

L’operazione è scattata nel pomeriggio del 31 dicembre, nell’ambito dei servizi di vigilanza stradale particolarmente intensificati in questi giorni, predisposti dal dirigente della Sezione Polizia Stradale di Brescia, anche attraverso il coinvolgimento dei vari distaccamenti della Polizia Stradale della provincia Brescia. Il comunicato della questura.

L’auto sospetta - con a bordo due giovani italiani rispettivamente di 20 e 23 anni, è stata notata dagli agenti del Distaccamento della Polizia Stradale di Chiari, in Via Padania Superiore nel Comune di Castegnato - manteneva una marcia eccessivamente rallentata e un atteggiamento particolarmente guardingo. Comportamenti questi che non sfuggivano all’occhio attento degli agenti i quali, ritenendoli insoliti, decidevano di sottoporre a controllo la coppia.

 

Veniva quindi intimato l’alt al conducente del veicolo. Scesi, entrambi gli occupanti, palesavano fin da subito evidente nervosismo e, alla richiesta di dove fossero diretti rispondevano vagamente e con indicazioni diverse. Dall’interno del veicolo, intanto, fuoriusciva un fortissimo odore che immediatamente veniva ricondotto, dai poliziotti, a verosimile presenza di sostanza stupefacente. Eseguita quindi un’ispezione personale e dell’abitacolo, veniva rinvenuta della sostanza di colore marrone che, successivamente, risultava essere sostanza stupefacente del tipo hashish oltre, a 120€ suddivisi in banconote di diverso taglio.

 

Considerata la quantità rinvenuta e ritenendo fondato il sospetto che entrambi i soggetti potessero custodire ulteriore sostanza stupefacente, si procedeva alla perquisizione presso le rispettive abitazioni di Cellatica, ove i poliziotti hanno rinvenuto circa 205 grammi di hascisc e 2 grammi di marijuana.

 

Nella direttissima di ieri mattina entrambi gli arresti sono stati convalidati.

 

 

 

Durante le attività ispettive che la Provincia di Brescia ha condotto con l'Università degli Studi di Brescia sulla salute dei ponti nel territorio bresciano, sono stati individuati segni di degrado al ponte all'altezza dello svincolo della Tangenziale Sud per il casello autostradale di Brescia Centro. Dopo due anni di lavori, venerdì sera è stato collaudato il ponte della Tangenziale Sud e dalle 6 di  sabato 19 dicembre, la viabilità è ripristinata. Il collaudo è effettuato dal prof. Giuliani di UniBS.

"Sono molto soddisfatto per la conclusione dei lavori - commenta il Consigliere con delega ai Lavori Pubblici, Andrea Ratti - che dimostrano l'impegno del nostro Ente per garantire la sicurezza degli utenti sulla strada. Siamo stati i primi in Italia, in collaborazione con l'Università degli Studi di Brescia, a condurre uno studio sulla salute dei 450 tra ponti e viadotti bresciani. I lavori come quello sulla Tangenziale Sud dimostrano impegno concreto sui manufatti provinciali".

 

 

 

Sono stati avviati in questi giorni i lavori di riqualificazione del Rio Cisano, che fanno parte di un progetto di manutenzione generale dei corsi d’acqua presenti sul territorio.

 

L’assessorato ai Lavori Pubblici di San Felice del Benaco si sta occupando della messa in sicurezza del Rio Cisano. I fondi necessari, pari a 100.000 euro, provengono in parte da un bando regionale vinto dall’amministrazione e in parte da fondi propri del Comune. I lavori sono iniziati a novembre e verranno terminati entro la fine di dicembre 2020.

Si stanno creando nuove briglie, una sorta di piccole dighe, per rallentare la velocità dell’acqua. «Abbiamo deciso – spiega l’assessore Bruno Baldo – di realizzarle in legno di larice e pietrame, per una scelta più ecologica rispetto al materiale cementizio». A questo si aggiunge la manutenzione delle sponde intorno al letto del rio con una massicciata che rafforza gli argini là dove l’acqua aveva eroso il terreno, mettendo a rischio la viabilità della strada che dal campeggio scende verso Via Magnolie a Portese.

Questo intervento è solo l’inizio di una più ampia idea di riqualificazione e sistemazione del reticolo idrico minore. In tal senso l’assessorato ai Lavori pubblici si è mosso da tempo per reperire ulteriori fondi per lavori che si concretizzeranno nel corso del 2021.

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