Cronaca

Ancora un incidente sulla 45bis, questa volta in territorio di Prevalle. Coinvolti quattro veicoli e cinque persone, di cui solo una in condizioni che inizialmente sembravano gravi, tanto da richiedere il ricovero. 

 

Il sinistro è di questa mattina, intorno alle ore 8:30, e il luogo è il km 58+500 della 45bis, ossia la galleria che attraversa il Comune di Prevalle. La dinamica è al vaglio della polizia locale di Prevalle coordinata dal comandante Massimo Zambarda, ma dopo i primi rilievi sembra che a scatenare il tutto sia stato un veicolo che viaggiava in direzione Salò. Nel traffico congestionato del mattino, fatto di continue fermate e ripartenze, il conducente ha tamponato violentemente il veicolo che lo precedeva, spingendolo a invadere la corsia opposta. Nell'altra corsia di marcia, in direzione Brescia, proveniva un'automobile che è stata urtata sul fianco e subito dietro un'altra vettura, questa invece centrata frontalmente.

Il bilancio è stato di quattro veicoli coinvolti, due per ogni senso di marcia, e cinque persone a ricevere i primi soccorsi sul posto, dove sono giunte due ambulanze e un'auto medica. Dopo gli accertamenti, i sanitari hanno inviato in ospedale solo E.B., residente a Prevalle. L'uomo, che iniziallmente sembrava in condizioni serie, è in realtà già stato dimesso, con contusioni multiple anche a livello di cervicale, e ne avrà per almeno una ventina giorni. 

«Per come si presentava la scena - racconta il comandante Zambarda - e per i danni subiti dai mezzi coinvolti, il bilancio poteva essere molto peggiore». Tre dei quattro veicoli, infatti, erano danneggiati al punto da non riuscire a riprendere la marcia e per il recupero sono state messe in campo numerose forze: dalla polizia locale di Prevalle, intervenuta con due pattuglie per i rilievi, ai vigili del fuoco di Salò per la messa in sicurezza dei veicoli, dagli operatori ANAS ai carabinieri di Nuvolento, che hanno deviato il traffico proveniente dal lago e diretto a Brescia.

I rilievi sono durati circa un'ora e mezza e anche il recupero dei veicoli è stato piuttosto complicato, perciò le ripercussioni sulla viabilità sono state molto pesanti perché la strada è rimasta chiusa al traffico fino alla fine delle operazioni.

Giovanna Gamba 

 

Nel corso della settimana dal 19 al 25 aprile 2021 la Polizia Stradale di Brescia ha effettuato numerosi controlli coinvolgendo decine di pattuglie di vigilanza stradale, in autostrada e sulla viabilità ordinaria che hanno controllato 1018 veicoli e 906 persone.

 

1102 sono state le infrazioni complessivamente elevate con 1491 punti decurtati; le patenti ritirate sono state 9, le carte di circolazione 14, sono stati effettuati n. 2 sequestri di veicoli e n. 9 fermi amministrativi.

 

Nel periodo in questione sono state contestate 50 violazioni per eccesso di velocità e 16 violazioni per velocità pericolosa, in particolare 29 persone sono state sanzionate per l’uso del telefonino alla guida e 24 violazioni per il mancato o non corretto uso dei sistemi di ritenuta, 12 persone sanzionate per la violazione misure restrittive in materia di mobilità non rispettando le limitazioni del DCPM Covid-19.

 

L’attività infortunistica complessiva consta in 19 incidenti: 9 incidenti con feriti e 10 con soli danni a cose.

 

La pioggia di queste ore, di questo primo lunedì lombardo in zona arancione, ha messo in qualche caso a dura prova la circolazione stradale. Non sono mancati alcuni disagi e difficoltà. Sulla strada che collega Cunettone a Tormini ad esempio nel primo pomeriggio un mezzo pesante si è letteralmente messo di traverso rispetto alla strada complice probabilmente l'asfalto bagnato. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia locale della Vallesabbia.

Qualche giorno fa, la stessa donna derubata ha riconosciuto la propria bicicletta parcheggiata in paese e ha potuto riportarla a casa. La polizia locale è risalita alla donna che l’aveva in uso, denunciata per ricettazione.

 

I fatti risalgono a metà marzo circa (qui il nostro articolo che li racconta), quando una bicicletta era stata rubata in pieno centro, precisamente in piazza Zanardelli davanti al municipio. Grazie all’aiuto delle telecamere e alla conoscenza del territorio, la polizia locale valsabbina aveva in pochi giorni completato le indagini ed era risalita all'autrice del furto, una 50enne già nota alle forze dell'ordine. Della bicicletta, tuttavia, si erano perse le tracce in quanto la donna, nel frattempo denunciata per furto, aveva dichiarato di non esserne più in possesso.

Negli ultimi giorni, invece, la buona notizia: non solo la bicicletta viene avvistata, ma addirittura è proprio la proprietaria a riconoscerla e a riprenderla, dopo aver allertato la polizia locale. Il mezzo era parcheggiato, ancora una volta, in una via centralissima del paese, a poca distanza da dove era stato rubato. La proprietaria ha provato a chiedere ai passanti e nei negozi vicini se qualcuno avesse visto chi l’aveva parcheggiata, ma nessuno aveva notato niente. A quel punto la donna si è ripresa la propria bicicletta e l'ha riportata a casa.

Dopo mezz’ora è ritornata sul posto la donna che aveva parcheggiato il mezzo e, non trovandolo, ha chiesto a sua volta ai presenti se avessero visto qualcuno prendere la “sua” bicicletta. Le viene risposto che anche la polizia locale era molto interessata al mezzo e voleva sapere chi l’avesse parcheggiato lì. Basta questo per far allontanare la donna velocemente e senza chiedere altro.

Gli agenti intanto continuano l’attività investigativa e riescono a risalire all'identità della donna, che è stata denunciata per ricettazione alla Procura della Repubblica. Si tratta di una residente del Comune di Villanuova, anche se risulta trasferita da poco nel centro valsabbino.

Giovanna Gamba

 

Risultati positivi nel primo trimestre dell’aggregazione, cui si è unito da poco anche il comune di Gavardo. Il bilancio nelle parole del comandante Fabio Vallini.

 

È un comandante soddisfatto quello che racconta i primi tre mesi del 2021 nel comando che guida ormai da alcuni anni: una realtà cresciuta nel tempo, sia come risorse umane che come mezzi, e che recentemente ha visto aggiungersi anche Gavardo. Ora l’aggregazione comprende 18 comuni, con la Comunità Montana della Valle Sabbia a fare da collante in quanto ente capofila. La stessa Comunità «funge da supporto a un’organizzazione di per sé complessa – precisa Vallini – grazie ai suoi funzionari e alla sua struttura, tenuto conto che in valle operano 20 persone cui va aggiunto il supporto amministrativo e contabile del dott. Rossano Cadenelli».

Una delle scelte vincenti per riuscire a coordinare un territorio molto vasto, e dislocato fra comuni talvolta neppure limitrofi, è il decentramento: il modello organizzativo realizzato da Vallini prevede infatti uffici in diversi punti strategici, così da far sentire ai cittadini la vicinanza della polizia locale. Di fatto, la turnazione è strutturata affinché la presenza sia effettiva e ben visibile: le pattuglie sono infatti presenti sul territorio 7 giorni su 7, Natale e Pasqua compresi, dalle 7:30 alle 19:30, ma spesso effettuano anche servizi serali.

I dati degli interventi comprendono un ventaglio molto ampio di ambiti, a ricordare quanto negli ultimi tempi si siano ampliate le competenze degli agenti: non solo incidenti stradali, dunque, ma anche truffe, danneggiamento, furti, ricettazione, favoreggiamento, accattonaggio molesto, rissa e resistenza a pubblico ufficiale, solo per fare qualche esempio. Gli incidenti, tuttavia, restano purtroppo uno degli impegni più frequenti. Solo in questi primi tre mesi e mezzo del 2021 sono stati 26, dieci dei quali con feriti. La prevenzione passa anche attraverso il pattugliamento delle strade, che in effetti è continuo, come provano i quasi 1500 verbali per violazioni del codice della strada. Tra questi, si sta pericolosamente diffondendo la mancata copertura assicurativa dei veicoli (70 casi), che porta a conseguenze molto serie in caso di incidente.

Un altro ambito di intervento particolarmente delicato riguarda il rispetto dell’ambiente e a questo proposito risultano 56 sanzioni per abbandono di rifiuti (19 solo a Gavardo), violazione ancora diffusa nonostante l’effetto di dissuasione operato dalle telecamere di videosorveglianza.  Il sistema di riprese si è progressivamente esteso a tutto il territorio e permette un controllo capillare effettivo, tanto che spesso risulta determinante durante la fase investigativa dopo un reato.

Anche il rispetto della normativa anticovid ha segnato un ulteriore carico di lavoro per il comando e ha portato, tra l’altro, a 20 sanzioni in tre mesi. Il tutto, senza trascurare gli impegni quotidiani di routine, con la presenza davanti alle scuole o i servizi ai funerali, gli accertamenti anagrafici a domicilio (ben 528 in questo primo trimestre) o i controlli agli esercizi commerciali (circa 100). Non sono mancate le richieste di aiuto per soccorrere o recuperare animali, 7 per la precisione e tutte andate a buon fine.

«Il servizio ai cittadini – conclude Vallini – diventa sempre più ampio e articolato, tuttavia riusciamo a far fronte alle numerose richieste grazie alla dedizione del personale, che ringrazio; tutti infatti spendono al massimo le loro energie per mantenere ad alti livelli di efficienza il nostro operato».

Giovanna Gamba

 

Come consuetudine, per il giorno della Festa della Polizia si traccia un consuntivo dell’impegno dei precedenti 12 mesi (aprile 2020-aprile 2021) che consente di rilevare dati della vita della comunità. In questi 12 mesi anche le attività della Polizia di Stato sono state pesantemente caratterizzate dall’emergenza pandemica, per l’esigenza di destinare notevoli risorse al rispetto delle misure poste a tutela della salute pubblica.

ORDINE PUBBLICO

Le pubbliche manifestazioni si sono drasticamente ridotte per i limiti che l’emergenza pandemica ha comportato sulla vita sociale.  Dalla primavera del 2020 i servizi di ordine pubblico in occasioni di manifestazioni si sono ridotti del 50%. Per converso, si è reso necessario approntarne numerosi, primi fra tutti quelli a cadenza di ciascun fine settimana, per garantire il rispetto delle disposizioni sanitarie, con particolare attenzione al centro di Brescia e alle zone rivierasche di Desenzano sul Garda.    

                                                                                          

DELITTUOSITÀ E REPRESSIONE DEI REATI

Negli ultimi 12 mesi alla Polizia di Stato sono pervenute 2337 denunce, con una flessione del 12 per cento rispetto al periodo precedente (2634). In sensibile diminuzione i furti (-33%), specie quelli in abitazione e di auto.

L’attività ha invece fatto registrare un aumento nel contrasto allo spaccio di stupefacenti, sia dal punto di vista degli arresti e delle denunce all’A.G. ma soprattutto del numero di assuntori segnalati alla Prefettura (+ 119 %, 169 persone rispetto a le 77 del periodo precedente). Tra i sequestri di droga, più consistenti rispetto al precedente anno, spicca quello di LSD, contenuto in 3938 francobolli operato dalla Squadra Mobile in provincia che attesta la consistente presenza sul mercato di tale sostanza psichedelica. Si segnala altresì un sensibile aumento del consumo di eroina

In tale ambito, si rammentano le più significative attività della Squadra Mobile portate a termine sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia e in esecuzione di provvedimento restrittivo disposto dall’A.G.[1]:

 

-         1 luglio, Operazione Customers, con l’arresto di1 4 persone indiziate di spacciare eroina nella zona della Stazione, Parco Pescheto e Parco Gallo a Brescia;

-         6 ottobre, Operazione XXL, con l’arresto di 12 persone, indiziate di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di hashish e cocaina operante nel comune di Lonato e Travagliato;

-         14 dicembre, Operazione Salto nel buio, con l’arresto di 8 persone, indiziate di detenzione e spaccio di stupefacenti, che veniva spacciato nella zona di via Milano a Brescia;

-         22 marzo 2021, su provvedimento restrittivo dell’A.G., arresto di 6 persone ritenute responsabili di aver ceduto lo stupefacente che ha cagionato la morte della giovane Francesca Manfredi, avvenuta a Brescia lo scorso 23 agosto.

 

Tra le operazioni della Squadra Mobile si è degna di nota quella condotta lo scorso 30 marzo, con l’arresto su provvedimento dell’A.G., di 3 persone per sequestro di persona a scopo di terrorismo avvenuto in Turchia in danno dei bresciani Sergio Zanotti e Alessandro Sandrini.

 

La DIGOS, sul fronte del contrasto ai reati di matrice eversiva, ha tratto in arresto:

-         il 12 novembre a Castelcovati il cittadino macedone IMISHTI Ismail che, già espulso dal territorio nazionale nel 2015 per aver fornito base logistica al fratello Samet, legato a frange del terrorismo islamico, aveva fatto rientro illegalmente nel territorio nazional. L’IMISHTI è stato conseguentemente espulso per la seconda volta;

-         11.3.2021 indagati tre soggetti perché sospettati di arruolare persone con finalità di terrorismo contro l’integrità territoriale della Repubblica Ucraina a sostegno delle autoproclamate “Repubbliche Popolari di Donetsk e Lushansk”.

 

Il Commissariato di P.S. di Desenzano del Garda il 13 gennaio ha tratto in arresto, su provvedimento dell’A.G., 6 persone responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla truffa nel commercio di auto.

 

ATTIVITÀ DI PREVENZIONE

Controllo del territorio

Il numero di richieste di intervento pervenute alla sala operativa della Questura e al Commissariato di P.S. di Desenzano è diminuito del 6% ( da 26.081 a 24.597), comportando così o una riduzione del 4% degli interventi ( da 10.918 a 10.508). L’intensificazione delle attività ha portato ad un aumento dei controlli del 14% di persone (da 40.819 a 46.543) e del 5 % dei veicoli (da 19.045 a 20.039)

 

Misure di prevenzione

Le limitazioni agli spostamenti hanno ridotto il numero di fogli di via obbligatori emessi dal Questore e destinati a persone ritenute pericolose che si trovino in luogo diverso dalla propria residenza: 73 rispetto i 126 del precedente periodo.

In ordine allo prevenzione degli atti persecutori, lo stalking, si sono ridotti del 50% gli ammonimenti disposti dal Questore rispetto all’anno precedente.

 

POLIZIA AMMINISTRATIVA

L’impegno maggiore è derivato dai controlli necessari a garantire le norme sanitarie, con un aumento delle attività ispettive del 64% rispetto al periodo precedente (196 controlli contro i 119). Conseguentemente, il numero di sanzioni elevate è aumentato del 231,31 % (328 rispetto alle 99 nel precedente periodo).

Sono aumentate da 1 a 4 le sanzioni comminate a pubblici esercenti che hanno venduto alcool a minori.

Il numero di passaporti rilasciati è diminuito del 45 per cento (da 41.981 a 23.245).

In flessione del 48,5% i primi rilasci di porto d’arma per uso caccia, mentre sostanzialmente stabile il numero dei rinnovi.

In ordine al porto d’arma per uso sportivo, sensibile flessione sia per i primi rilasci che per i rinnovi, superiore al 10%.

 

IMMIGRAZIONE

I dati non sono raffrontabili con quelli del precedente periodo, in ragione del rallentamento delle procedure imposto sin dal lockdown e dalla chiusura delle frontiere. L’Ufficio Immigrazione, dopo la chiusura al pubblico disposta sulla spinta delle prime disposizioni, dal 09.06.2020 ha riaperto il front office, ricevendo l’utenza su appuntamento anche nella fascia oraria pomeridiana, nel rispetto dei protocolli sanitari, per garantire il servizio al medesimo numero di cittadini stranieri che costituiva lo standard di utenza precedente all’emergenza (circa 500 al giorno).

Gli stranieri regolari in provincia di Brescia sono passati da 157.463 a 151.820 (-3,6%), anche in ragione dell’acquisizione della cittadinanza italiana da parte di molti.

Più che dimezzate le espulsioni, in ragione delle chiusure delle frontiere di paesi stranieri e per la procedura di emersione prevista d all’art. 103 D.L. 34/2020 che, di fatto, non consente di allontanare dal territorio nazionale i cittadini stranieri irregolari che hanno presentato l’istanza e fino alla completa definizione del relativo procedimento amministrativo.

        

Per limitare il numero degli utenti presenti in ufficio, tutta l’attività legata alle richieste di informazioni da parte dell’utenza e l’accesso agli atti dei legali è stata assicurata con l’attivazione di una casella di posta elettronica dedicata.

         Da ultimo, al fine di agevolare l’utenza, alcune tipologie di titoli di soggiorno (quali quelli per familiari di cittadini UE ovvero per assistenza minori ex art. 31 D.lgs. 286/1998) possono essere richieste in tempi notevolmente più veloci, attraverso la prenotazione degli appuntamenti all’Ufficio Immigrazione tramite la piattaforma Cupa Project, liberamente accessibile dal web.

 

ATTIVITÀ DELLA SPECIALITÀ DELLA POLIZIA DI STATO DI BRESCIA

SEZIONE POLIZIA STRADALE

La Polizia Stradale ha incrementato il numero di pattuglie impiegate rispetto allo scorso anno, specie sulla viabilità ordinaria. Le limitazioni alla mobilità hanno condotto ad una flessione del numero di incidenti rilevati, ben inferiore rispetto al precedente periodo, con diminuzione degli incidenti con lesioni (653 contro 1063). 

 

SEZIONE POLIZIA POSTALE

 La Polizia Postale di Brescia ha raddoppiato le denunce per truffa a mezzo internet, passate da 29 a 56.

SEZIONE POLIZIA FERROVIARIA

La Polizia Ferroviaria di Brescia ha aumentato i controlli nell’ambito della stazione ferroviaria per verificare la legittimità dei movimenti delle persone, che in numero notevolmente inferiore l’hanno frequentata, come dimostrano le 6.711 identificazioni notevolmente inferiori rispetto alle 27.962 dell’anno precedente.

L’attività ha consentito di aumentare del 40 per cento il numero di persone denunciate all’autorità giudiziaria, tra le quali numerose per detenzione di sostanze stupefacenti.

       

         POLIZIA DI FRONTIERA

Presso l’Aeroporto di Montichiari, l’incremento del flusso aereo ha imposto un controllo su 14.285 voli, il 3% in più rispetto al periodo precedente.

Eventi di prossimità

 

La Polizia di Stato ha comunque tenuto a mantenere la vicinanza con i giovani, attraverso numerosi progetti svolti attraverso la modalità online. Tra questi  “Stai connesso con la testa” un progetto di educazione all’uso consapevole della rete, curato dalla Questura di Brescia, realizzato attraverso una serie di video fumetti educativi, inseriti all’interno del progetto Nazionale della Polizia di Stato Gioca con la Polizia.

 

 



[1] Le investigazioni hanno documentato che attualmente sul mercato al minuto i tossicomani bresciani pagano per:

-          la cocaina ad 80 euro a grammo, corrispondente a 3 / 4 dosi;

-          l’eroina, 20 euro al grammo, corrispondenti mediamente a 2 dosi;

-          l’hashish a  15 euro al grammo, corrispondente ad uno “spinello”;

-          la marjuana a  20 euro al grammo, corrispondente ad due “spinelli”;

-          l’LSD a 20 euro a “francobollo”.

 

 

Lutto in Valsabbia per la tragica scomparsa di Franco Piccinelli, 52 anni, artigiano di Casto molto conosciuto e apprezzato nella zona. Franco è deceduto nel terribile incidente avvenuto venerdì mattina davanti al Bicorman di Rezzato. Era sul suo furgone travolto da un tir. Lungo la tangenziale i lavori per il recupero dei mezzi finiti nella scarpata sono proseguiti per tutta la giornata di venerdì. (ne riferiamo nell'altro articolo)

Franco lascia la moglie Anna Maria, i figli Joe, Pier e Renée, la mamma Martina, il papà Sandro, il fratello Santo con Orietta, i nipoti Lorenzo e Nicola. I funerali saranno celebrati nella Parrocchiale di S.Antonio Abate a Casto lunedì 3 maggio alle ore 15 partendo dalla Casa Funeraria "Gabusi & Zani" in loc. Mondalino a Sabbio Chiese alle ore 14.40, proseguendo poi per il Tempio Crematorio.

Per ragioni sanitarie si prega di attenersi alle disposizioni vigenti per il contenimento della diffusione del Coronavirus evitando gli assembramenti con visite brevi.

Tutto il gruppo di Radio 51 è vicino all'amico Santo e alla sua famiglia in questo momenti di dolore.

 

 

 

Il 34enne bresciano si è reso responsabile dei reati di atti persecutori, maltrattamenti, estorsione e rapina nei confronti dei propri genitori, che dopo mesi di minacce hanno deciso di rivolgersi alla polizia.

 

I genitori del giovane, in fasi diverse, hanno subito l'indole violenta e vessatoria del figlio il quale, a causa della sua dipendenza dalle sostanze stupefacenti, spesso perdeva il totale controllo. L'attività di polizia giudiziaria svolta dagli agenti sulla base delle dichiarazioni delle vittime ha permesso di ricostruire tra l'altro diversi episodi in cui il padre è stato minacciato: “Se non mi dai i soldi ti picchio”. Spesso dalle parole il figlio passava ai fatti, colpendo il genitore su tutto il corpo, con pugni e calci, per farsi consegnare 800 euro per volta.

Dagli atti, risultano anche diversi reati commessi nei confronti della madre dell’arrestato. Più volte la donna è stata maltrattata e sottoposta a costanti minacce di morte, costretta così a vivere in uno stato di paura e prostrazione sia fisica che morale, nonché a temere per la propria incolumità, tanto che si è vista costretta più volte ad abbandonare la casa familiare per cercare rifugio presso parenti.

A tal proposito, nei giorni scorsi un equipaggio della squadra volante è intervenuta nei pressi di un istituto bancario di via Salgari, a seguito di una ulteriore minaccia-aggressione avvenuta nei confronti del padre, da tempo costretto a vivere nel terrore per il comportamento violento del figlio. In quest'occasione specifica l’uomo ha chiesto al padre di prelevare 800 euro. Il genitore ha rifiutato: non voleva dargli di nuovo del denaro e ha deciso di non cedere alle sue richieste mettendosi a urlare. Ha attirato così l'attenzione dei passanti e di una pattuglia che in quel momento stava passando nella zona. Quando hanno sentito le grida dell'anziano, gli agenti sono intervenuti trovando il 34enne in evidente stato di alterazione, che dava ancora in escandescenze contro il genitore.

Alla luce di quanto sopra esposto, il 34enne F.E., noto alle forze dell'ordine per diversi precedenti, è stato arrestato e si trova ora presso la casa circondariale di Brescia.

Giovanna Gamba

Si è riattivato nel pomeriggio l'incendio di bosco sviluppatosi la notte scorsa in località Fratta- Casine a Sabbio Chiese. L'incendio sarebbe probabilmente doloso e sarebbe stato appiccato nella notte in tre, quattro punti diversi. In mattinata sembrava abbastanza risolto grazie all'intervento dell'elicottero della Forestale che sta scaricando acqua sulle fiamme facendo la spola dal lago di Garda. Tuttavia nel pomeriggio si è rialzato il vento e questo ha contribuito a rinforzare la fiamme che nel pomeriggio tornano a preoccupare. Sul posto c'è il sindaco Onorio Luscia e il presidente della Comunità montana di Vallesabbia Giovanmaria Flocchini insieme agli uomini della protezione antincenio, i carabinieri forestali e i vigli del fuoco.

 

 

Tragedia in tangenziale questa mattina all'altezza del Bricoman. Un tir che procedeva in direzione Garda probabilmente , per causa da stabilire, dovrebbe aver attraversato la corsia e finito nella scarpata dalla parte opposta. Nella sua corsa ha urtato un'auto e centrato un furgone. Il conducente di quest'ultimo mezzo è morto. Si tratta di una cinquntenne valsabbino. Altri due i feriti. Sul posto i mezzi di soccorso, i vigili del fuoco, la polizia. Ai soccorritori la scena che si è presentata era davvero terribile con i mezzi a pezzi nel tratto scosceso che costeggia la carreggiata. L'incidente è avvenuto intorno alle 7. Il traffico era rimasto paralizzato a lungo e ripreso poi in mattinata con ritardi e rallentamenti.

 

 

La Polizia di Stato, su segnalazione di un cittadino, è intervenuta in Contrada del Cavalletto per bloccare tre ladri, cittadini italiani, arrestati con l’accusa di furto aggravato in concorso.

 

Nei giorni scorsi tre cittadini italiani, con precedenti anche specifici, hanno rotto il vetro di una vettura per asportare ciò che vi era all’interno.

Un cittadino della zona, dopo aver sentito un forte rumore provenire dalla strada ed essersi affacciato alla finestra, ha potuto vedere ciò che stava accadendo e immediatamente ha contattato la Centrale Operativa della Questura. Dopo aver avvisato il 112 il richiedente ha tentato di dissuadere i soggetti, urlando verso di loro, i quali, allarmati, hanno provato a fuggire.

I poliziotti, grazie alla descrizione fornita, sono riusciti a individuare i tre uomini e a recuperare il poco materiale sottratto all’interno della vettura. Inoltre, uno dei tre era in possesso di un martellino frangi-vetro con doppia punta di metallo, presumibilmente utilizzato per infrangere il vetro. 

Durante un controllo gli agenti hanno scoperto l’esistenza di un giro di false assicurazioni online, con cui è stato truffato un ignaro giovane di Sabbio Chiese.

 

Gli strumenti di rilevazione utilizzati dalle forze dell’ordine sono diventati in questi ultimi tempi un mezzo utilissimo per contrastare i reati, anche perché è impossibile sfuggire per chiunque sia di passaggio durante un controllo. Lo sapeva anche il giovane di Sabbio che ieri pomeriggio a Vestone è stato fermato da una pattuglia mentre era alla guida della sua Fiat Panda; per questo è rimasto sorpreso ma, essendo sicuro di essere nel giusto, ha subito mostrato in tutta tranquillità il proprio certificato assicurativo, apparentemente in regola.

Eppure restava l’incongruenza tra la data di scadenza sul tagliando e i sistemi della polizia locale, che segnalavano il veicolo come sprovvisto della copertura assicurativa. Immediati approfondimenti hanno permesso di portare alla luce una truffa molto ben congegnata, in cui purtroppo pare siano caduti facilmente in molti.

Il giovane aveva preso contatto con l’assicurazione, un nome molto famoso, dopo aver visitato il sito internet e aver avuto un iniziale preventivo. A quel punto un sedicente assicuratore gli aveva proposto la sottoscrizione del contratto che risultava conveniente in quanto il prezzo era un po’ più basso del solito, ma neppure stracciato, quindi non destava sospetti. I contatti tra i due erano avvenuti attraverso scambi di messaggi via whatsapp, mentre il saldo era avvenuto in tabaccheria con una carta prepagata.

Di quella copertura, però, non risulta alcuna traccia in ANIA, l'Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici. Al malcapitato non è rimasta altra possibilità che sporgere denuncia per truffa presso lo stesso comando della polizia locale valsabbina, dove comunque sarà tenuto a pagare la sanzione, mentre nel frattempo gli è stato sequestrato il veicolo.

«Riteniamo importante segnalare ai cittadini questo pericolo – precisa il comandante Fabio Vallini – dal momento che si tratta del secondo caso da noi rilevato dall’inizio di quest’anno. Purtroppo è molto facile cadere in queste trappole quando si sottoscrive una polizza online, perché le truffe sono organizzate con molta attenzione a ogni dettaglio». Intanto hanno preso il via le indagini per smascherare il truffatore e numerosi indizi fanno pensare si tratti di un giro di rilievo.

Sistemi informatici e strumentazioni efficienti in Valsabbia, insieme ai controlli capillari degli agenti, hanno dunque permesso di smascherare casi che altrimenti difficilmente emergerebbero e che potrebbero presentare conseguenze drammatiche per i poveri truffati. Pensiamo solo a cosa potrebbe accadere se una di queste persone restasse coinvolta in un incidente stradale.

Giovanna Gamba

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