Società

Brescia e Bergamo lanciano un’alleanza strategica, che parte dalla cultura. In uno dei momenti più cupi della loro storia, le due città, che hanno pagato un tremendo tributo all’epidemia Covid-19, hanno deciso simbolicamente di candidarsi insieme a Capitale italiana della Cultura nel 2023.

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Un calo della produzione stimato intorno al -10% rispetto al quarto trimestre 2019. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, è questa la contrazione ipotizzabile per il settore manifatturiero bresciano nel periodo tra gennaio e marzo 2020, in relazione agli effetti dell’attuale situazione sanitaria legata a Covid-19.

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Due nuovi webcast – disponibili sul canale YouTube di AIB – per affrontare tematiche aziendali riguardanti l’attuale situazione legata a Covid-19. Prosegue il ciclo di contenuti video progettati dall’Associazione Industriale Bresciana per supportare le aziende associate e mantenere un contatto diretto.

Nella settimana in corso, i nuovi webcast disponibili sono:

    “Premio ai lavoratori dipendenti che hanno prestato l’attività lavorativa in azienda durante il mese di marzo 2020”, a cura di Giuseppina Lapenna (Settore Sviluppo d’Impresa ed Economia – Area Fiscale e Societario)

    “Sospensione dei termini per il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i mesi di aprile e maggio 2020, ai sensi dell’art. 18, decreto-legge n. 23, dell’8 aprile 2020. Altri adempimenti e sospensioni. Riflessi operativi”, a cura della dott.ssa Daniela Troisi (Area Legale e Rapporti con la P.A.)

I contenuti si aggiungono ai  webcast già online dalle scorse settimane, e sempre disponibili sul canale YouTube di AIB: “Le scadenze per gli adempimenti ambientali”, “La gestione dei rifiuti nell’attuale contesto emergenziale”, “Cassa Integrazione COVID-19: caratteristiche, aspetti pratici e rapporti con altri istituti contrattuali e previdenziali”, “Sospensione dei versamenti fiscali e contributivi: i soggetti beneficiari alla luce del Decreto Liquidità e non solo” e  “COVID-19 e inadempimenti contrattuali nei contratti privati e pubblici nell’ordinamento italiano”.

 www.aib.bs.it

 

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Il Comune di Brescia e la Comunità Montana della Valle Sabbia unite nel progetto per il futuro delle infrastrutture web e dei servizi smart pubblici. In pratica i dati (anagrafici, catastali, economici, ecc. ) delle due realtà saranno raccolti, custoditi e protetti per il futuro. E non affidati a soggetti esterni. L'annuncio dell'accordo oggi nel corso di una conferenza stampa online (zoom meeting) in collegamento da Brescia e da Nozza.

Un orizzonte di dieci anni: questa la prospettiva temporale attorno alla quale hanno ragionato insieme il Comune di Brescia e la Comunità Montana di Valle Sabbia (CMVS), iniziando a cercare soluzioni condivise, immaginando le migliori infrastrutture per reti e servizi digitali del futuro, due degli enti pubblici più dinamici e tecnologicamente avanzati dell'intera Lombardia.

Un bacino d'utenza che supera i 500mila abitanti, una superficie territoriale senza soluzione di continuità che dal capoluogo arriva fino al confine col Trentino. Un territorio già tecnologicamente evoluto che unisce 25 comuni valsabbini, unitamente ad altre realtà municipali come ad esempio Rezzato, Mazzano, Salò, che si sono affiliate, per servizi e soluzioni, a SECOVAL, società tecnologica emanazione della Comunità Montana. In questo contesto, l'accordo tra Brescia e CMVS rappresenta uno spaccato importante di società civile e produttiva, che necessita di soluzioni efficaci e di “autostrade informatiche” lungo le quali far correre i dati necessari alla sicurezza e alla crescita di attività e servizi.

“Se c'è una cosa che l'emergenza COVID ha reso evidente è che, più è collaborativo e diffuso, più il digitale diventa una dimensione efficace per sostenere politiche territoriali e interventi puntuali” puntualizza l'Assessore alla Cultura Creatività e Innovazione del Comune di Brescia, Laura Castelletti. “Quando parlano di digitale, le Amministrazioni pubbliche lo fanno ancora riferendosi al proprio ambito. Ci sono delle ragioni molto valide per questi limiti, naturalmente; ma nel digitale dobbiamo superarli. In questo senso, l'accordo di Brescia con la Valle Sabbia rappresenta un modello: con uno strumento amministrativo trasparente e consolidato, si contribuisce a uno sforzo progettuale che spinge il sistema (amministrazioni, imprese, società di servizi, cittadini) a immaginare cosa chiederemo alle infrastrutture digitali del prossimo futuro”. Mentre il Presidente della Comunità Montana della Valle Sabbia, Giovanmaria Flocchini evidenzia: “La condivisione delle competenze di Secoval e del S.I.I.S. del Comune di Brescia, una realtà ad elevata professionalità tecnologica, rappresenta un importante connubio di territori digitalmente all'avanguardia, ma anche finalmente un passo concreto, fra enti pubblici, per le collaborazioni tecnico/amministrative dell'ICT. Secoval, e tutta la CMVS, sono già da alcuni anni al lavoro sul grande progetto di Smart City, che permetterà una sempre maggiore digitalizzazione del territorio e che, fin dai primi passi, ha registrato riscontri positivi partendo dall'ambito dei servizi caratteristici come la pubblica illuminazione, la gestione dei tributi e della pubblica amministrazione, la cartografia e le istanze telematiche, per citarne alcuni, ma in attesa ovviamente del nuovo portfolio di opportunità che presto vedranno la luce”.

Il protocollo istituzionale sottoscritto dai due Enti ha una durata biennale, rappresenta il quadro d'insieme della collaborazione e ha già prodotto il primo step: uno sforzo congiunto per consolidare i rispettivi data center che saranno d'ora innanzi accorpati costituendo il caposaldo per poter così progettare le infrastrutture e i servizi innovativi, anticipando i bisogni digitali di un territorio complesso e stendendo inoltre un Piano di consolidamento che comprenda anche un'analisi dettagliata dei fabbisogni ICT delle amministrazioni, l’approfondimento delle soluzioni tecniche condivise e la definizione della strategia economica per la realizzazione del progetto.

Un sodalizio che ha una natura istituzionale, come precisa Laura Castelletti: “Il Codice dell’Amministrazione Digitale (d.lgs n. 82/2005 s.m.i.) e il Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione redatto da AgID indicano la cooperazione tra le strutture ICT come uno strumento utile per favorire la qualità del servizio, l'ottimizzazione delle risorse, la condivisione di esperienze professionali e la definizione di progetti di innovazione. Ecco quindi come è nato questo tavolo di lavoro”.

“Al tavolo, fisicamente, ci sono i dirigenti e i tecnici, ma loro sono le antenne a cui è richiesto di captare e prevedere le esigenze di un sistema complesso, amministrativo, sociale ed economico che, quando si tratta di dati, non ha differenza tra valle e pianura, tra paesi e città” puntualizza l'Amministratore Unico di Secoval, il prof. Flavio Gnecchi. “Per questo stiamo portando avanti il modello in stretta relazione con strutture tecniche regionali nell’ambito dei servizi ICT e innovativi, come ANCI Lombardia e ANCILAB: sia per ampliare le adesioni di altre realtà territoriali in un prossimo futuro, sia per costituire un precedente concreto su cui modulare alcune indicazioni operative del prossimo piano triennale di AgID”.

Con questo accordo, Comune di Brescia e la CMVS, tracciano una nuova strada per l'innovazione. Una strada abbastanza larga da accogliere altre amministrazioni e abbastanza lunga da avanzare verso un futuro tutto da costruire. L'innovativo modello di collaborazione paritetica tra Brescia e la Valle Sabbia, infatti, ha già incontrato l'interesse di strutture istituzionali a livelli superiori.

Anci Lombardia l'ha definito un “percorso di grande interesse per consolidare gli attuali data center in uso”. Il tema caldo per gli Enti locali della raccolta e gestione dei dati implica difficoltà crescenti, direttamente collegate alle complessità operative, a un contesto articolato e a risorse ingenti, raramente disponibili. La collaborazione tra Comune di Brescia e Comunità Montana è una risposta concreta e fattiva a questo scenario, oltre che un modello territoriale di progettazione infrastrutturale solidale e strategica per la crescita digitale del territorio.

 

Incremento delle attività con ricaduta positiva sulle imprese e sul territorio, ricavi in aumento nei tre settori Internazionalizzazione, eventi fieristici e servizi offerti dall’organismo Borsa Immobiliare, unitamente alla conferma d’alto gradimento da parte della clientela.

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La Comunità montana di Vallesabbia in aiuto dell'agricoltura.

La Legge Regionale n°31/2008 - Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale, prevede all’articolo 24 “Interventi a sostegno dell'agricoltura in aree montane" specifiche linee di intervento al fine di assicurare il potenziamento e lo sviluppo delle aziende agricole ubicate nelle aree montane, l’obiettivo di tale legge è quello di sviluppare e mantenere l’agricoltura in montagna in quanto elemento prioritario per la conservazione e la valorizzazione del territorio lombardo.

La Comunità Montana di Valle Sabbia apre dal 18 maggio 2020 al 29 giugno 2020 il “Bando 2020”.

Il Bando definisce le forme e le modalità di attuazione degli aiuti previsti dall’art. 24 della Legge Regionale 31/2008 nei comuni compresi nel territorio della Comunità Montana di Valle Sabbia.

Le scelte operative sono state individuate tenendo conto degli strumenti di programmazione vigenti e delle esigenze del territorio e delle aziende agricole della Valle Sabbia; in particolare attraverso queste forme di aiuto finanziario l’obiettivo è quello di:

1.   migliorare sotto l’aspetto quali-quantitativo le produzioni, agevolare la loro trasformazione e commercializzazione attraverso:

-      l’adeguamento e la ristrutturazione dei locali utilizzati per la trasformazione e lavorazione dei prodotti agricoli, nonché dei locali impiegati per la conservazione, la stagionatura o l’invecchiamento e la commercializzazione dei prodotti trasformati;

-      l’acquisto di impianti e attrezzature per la lavorazione, trasformazione, commercializzazione dei prodotti;

2.   razionalizzare i processi produttivi nelle aziende zootecniche migliorandone la redditività attraverso l’acquisto di attrezzature per la modernizzazione delle stalle;

3.   migliorare le condizioni di lavoro attraverso la modernizzazione del parco macchine;

4.   migliorare i fabbricati d’alpeggio, le opere per l’approvvigionamento idrico ed energetico, i locali destinati alla lavorazione e trasformazione dei latte e alla conservazione dei prodotti;

5.   migliorare le condizioni di vita, di lavoro e ambientali mediante i necessari interventi strutturali nei fabbricati rurali con particolare riguardo alla costruzione o ristrutturazione delle concimaie;

6.   favorire l’insediamento dei giovani agricoltori al fine di garantire per il futuro una presenza significativa dell’agricoltura nelle aree montane e collinari, altrimenti destinate alla marginalizzazione e all’abbandono.

Con il Bando 2020 vengono attivate le seguenti misure in ordine di priorità:

 

Azione

Misura 2.3 – Riqualificazione e modernizzazione dei processi di trasformazione, conservazione e commercializzazione delle produzioni agro-zootecniche, con particolare riferimento al settore lattiero caseario.

2.3.1

Adeguamento e ristrutturazione dei locali utilizzati per la trasformazione e lavorazione dei prodotti agricoli, nonché dei locali impiegati per la conservazione, la stagionatura o l’invecchiamento dei prodotti trasformati e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari.

2.3.2

Acquisto di impianti e attrezzature per la trasformazione, la conservazione e la commercializzazione dei prodotti, finalizzati a migliorare gli standard qualitativi ed igienico-sanitari delle produzioni e le modalità di presentazione e confezionamento dei prodotti trasformati.

2.3.3

Acquisto di impianti di refrigerazione per la creazione di punti decentrati di raccolta del latte fruibili da più aziende.

2.3.4

Acquisto e/o allestimento di mezzi per il trasporto refrigerato di materie prime e di prodotti trasformati.

 

 

 

Azione

Misura 2.2 – Miglioramento della produttività e funzionalità delle malghe.

2.2.1

Manutenzione straordinaria, ristrutturazione e ampliamento dei fabbricati rurali adibiti alla produzione primaria e all’alloggio ad uso esclusivo degli operatori d’alpeggio.

2.2.3

Adeguamento o costruzione di opere per la raccolta e la distribuzione dell’acqua sia per i fabbricati, sia per l’abbeverata del bestiame.

2.2.4

Adeguamento o collegamento alla rete principale di elettrodotti o opere di approvvigionamento energetico rinnovabili e a basso inquinamento, quali centraline idroelettriche (turbine), pannelli fotovoltaici, caldaie che utilizzino biomasse vegetali provenienti dalla malga.

2.2.5

Interventi strutturali nei locali di lavorazione e trasformazione del latte e di conservazione dei prodotti derivati.

 

Azione

Misura 2.1 - Aiuti agli investimenti nelle aziende agricole.

2.1.1

Realizzazione e adeguamento dei fabbricati rurali.

2.1.3

Acquisto di attrezzature per la modernizzazione delle stalle.

2.1.4

Adeguamento e modernizzazione del parco macchine e delle attrezzature per la produzione agricola primaria.

 

La Comunità Montana approverà la graduatoria e le domande verranno finanziate, in ordine di punteggio, a seguito del riparto dei fondi da parte della Direzione Generale Agricoltura – Regione Lombardia.

 

Diamo una mano alla Cogess, la cooperativa sociale che fornisce tanti servizi in Valsabbia e sul Garda.

👉 Lo avete chiesto in tanti e vi abbiamo accontentato! 

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Nei giorni scorsi è stato presentato il documentario: 2 MESI BRESCIA 2020

di Nicola Lucini e Ale Milini

Produzione AlbatrosFilm

Un film documentario di 20 minuti che racconta i due mesi di lockdown della città di Brescia. Attraverso le riprese aeree su una città deserta e dando voce a chi ha vissuto l’emergenza sanitaria in prima linea, il documentario diventa memoria collettiva di un dramma umano, partito dai triage dei pronto-soccorso per dilatarsi su tutto il territorio bresciano.

Un dramma che solo apparentemente ha portato alla paralisi totale: Brescia è una città che non si arrende, consapevole che la vita è gioia e felicità solo se dietro c’è il lavoro e la fatica, perché non si lavora mai solo per sé stessi, ma sempre anche per gli altri.

Fin da subito la laboriosità della città si è infatti manifestata attraverso le raccolte fondi, dopodiché il genius loci si è rivelato con prepotenza in tutti gli ambiti sociali ed economici, dal mondo dello spettacolo fino a quello dell’impresa.

Tra le storie raccontate nel documentario:

-   Associazione Orgoglio Brescia: un gruppo di industriali bresciani che ha convertito i propri cicli produttivi per mettersi al servizio delle strutture sanitarie, ideando, tra gli altri, termoscanner, unità medicali di terapia intensiva modulari, la famosa valvola Charlotte per adattare le maschere Decatlon alla terapia subintensiva. Intervengono Francesco Buffoli (Buffoli Transfer), Flavio Ventura (Conf Industries), Marco Ruocco e Alessandro Romaioli (Isinnova).

-   Dott.ssa Antonella Bertolotti, Neuropsichiatra, Presidente di IntermedOnlus: racconta l’esperienza acquisita in Africa per il contenimento di Ebola a servizio dei pazienti Covid-19.

-   Valentina Steinmann, Culla di Teby: giovane imprenditrice che ha convertito la linea di produzione artigianale di pannolini di tessuto in mascherine lavabili.

Nessuno è stato realmente fermo; tutti hanno contribuito nel creare i presupposti per arrivare rapidamente alla fase 2 e, soprattutto, governarla.

Due mesi di isolamento. La città ne è uscita profondamente ferita ma più solida di prima.

Hanno partecipato:

-   Il Sindaco di Brescia, Emilio de Bono

 

-   Il Vice Sindaco di Brescia, Laura Castelletti

 

-   Ambra Angiolini

Perché abbiamo voluto realizzare questo film?

 

Dopo le prime due settimane di spaesamento, a metà marzo ci siamo resi conto che le migliori energie della città si erano già attivate per uscire dalla grave situazione in cui siamo stati catapultati.

Ci siamo chiesti quale fosse il contributo che potevamo offrire: come casa di produzione quello che sappiamo fare è usare il mezzo audiovisivo per documentare, per raccontare storie, per emozionare e motivare le persone.

Questo è quello che abbiamo cercato di fare con il film 2 MESI BRESCIA 2020

Il film ha una distribuzione online gratuita sul canale YouTube e sulle piattaforme social Facebook, Instagram, Linkedin di AlbatrosFilm.

 

 

 

 

La forte affluenza ai seminari di approfondimento sulle norme di contrasto al Covid-19 dimostra la grande voglia del settore edile di ripartire in sicurezza OLTRE MILLE ISCRITTI AI WEBINAR ANCE BRESCIA SUI PROTOCOLLI ANTI-CONTAGIO NEI CANTIERI.
Hanno partecipato ai corsi 655 imprese, 52 professionisti, 152 Enti e 19 Associazioni

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Nel quadro delle attività che sono consentite a seguito dell’apertura della fase 2 dell’emergenza Coronavirus, è stata dedicata particolare attenzione agli aspetti relativi al mantenimento e alla cura dei capanni e delle postazioni  di appostamento per la caccia sportiva. Trattasi infatti di attività a confine tra quelle consentite per fini hobbistici e la cura del verde pubblico o privato, nonché per la salvaguardia dell’ambiente in cui stessi sono ubicati risentendo ovviamente di parecchi mesi di incuria.

L’attività di mantenimento in questione dovrà ovviamente essere svolta da un massimo  di due persone per postazione, ovviamente munite di mascherine e guanti e nel costante rispetto delle distanza previste dai decreti ministeriali.

Gli addetti a tale attività, siano essi proprietari o incaricati di manutenzione, dovranno con autocertificazione indicare la motivazione qualora dovessero imbattersi in un controllo previsto da parte delle forze di polizia.

(comunicato della Prefettura)

 

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Lega.

“Spiace che la mia iniziativa sia stata come al solito strumentalizzata, ma non ne sono stupito perché si tratta della prassi quando si ha a che fare con certe sigle, talebane dell’animalismo militante, abituate come sono a vedere complotti e raggiri anche dietro a proposte di buon senso, proprio come questa”. Così Floriano Massardi, vice capogruppo della Lega in Regione commenta le polemiche di questi giorni in merito alla sua proposta di far indossare vestiti ad alta visibilità alle Guardie Venatorie Volontarie, emendamento che verrà votato martedì prossimo dall’Aula del Pirellone.

“Qua non c’è nessun regalo ai bracconieri – prosegue Massardi – ma solo un problema di sicurezza. Come noto a tutti coloro che conoscono l’ambito, buona parte degli incidenti venatori con arma da fuoco riguarda la caccia agli ungulati, che avviene con fucili a pallettoni. La conformazione del territorio e la vegetazione possono causare problemi in questo senso: pettorine, o comunque un abbigliamento ad alta visibilità, servono unicamente per evitare che si verifichino drammi già avvenuti nel passato. In altri termini lo scopo è quello di aumentare la sicurezza degli operatori stessi. E non si tratta di un provvedimento ad hoc, fatto contro qualcuno. Occorre sottolineare infatti che l’obbligo verrà imposto anche a tutti i cacciatori di ungulati, proprio a dimostrazione che non c’è alcuna guerra da parte nostra; questa misura è per la tutela della sicurezza, sia delle guardie che dei cacciatori stessi.

Ogni altra considerazione è finalizzata unicamente a portare avanti la solita crociata anti-caccia di certe sigle animaliste che, acciecate dall’ideologia, evidentemente preferiscono mettere a repentaglio la vita degli operatori, pur di vincere la loro personalissima guerra santa contro i cacciatori”.

 

"Dai un volto alla tua mascherina". E' questa l'iniziativa lanciata in Valsabbia per personalizzare la mascherina, accessorio di abbigliamento che ci ha accompagnato e resterà con noi ancora per molto tempo. Perchè non rendere dunque questa compagna di viaggio più piacevole, allegra, simpatica, corredata di scritte, loghi, marchi, fotografie? L'idea è venuta ad un giovane di Sabbio Chiese che ha subito trasformato il progetto in realtà. Sei un'azienda e vuoi dare ai tuoi dipendenti una mascherina con il logo aziendale? Un negozio che vuole offrire ai clienti un piccolo omaggio "sponsorizzato"? In queste e molte altre situazioni puoi ordinare uno stock di mascherine come le vuoi tu. Basta fare una telefonata a Leonardo per tutti i dettagli: 346.3095149. Radio 51 lo ha già fatto! E tu?

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