Società

Per il Rotary Club della Valle Sabbia torna – dopo 10 anni con la presidenza che fu di Clara Stabiumi - un Presidente donna Marcellina Bertolinelli, dottore agronomo. Laureata in Scienze agrarie all’Università Cattolica del S. Cuore di Piacenza nel 1982. A 21 anni si iscrive all’Ordine di Brescia. Si forma attraverso esperienze tecniche e amministrative nel settore della bonifica e dell’irrigazione. Affronta i temi di pianificazione territoriale a partire dalle esperienze tecnico-agronomiche di consulenza aziendale. Sviluppa esperienze nel campo della progettazione ambientale, naturalistica e paesaggistica. Collabora con consorzi di bonifica, amministrazioni comunali e parchi locali di interesse sovracomunale ove si occupa di gestione delle risorse, pianificazione per il governo del territorio e valutazione ambientale strategica. Dal 1995 è consigliere dell’Ordine di Brescia, con funzioni di vice presidente dal 1998 e di presidente dal 2001 all’agosto 2008; nel 2004 e nel 2007 è presidente della commissione esami di stato presso l'Università degli studi di Milano. Dal 2008 è membro del Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali e coordinatore del dipartimento formazione permanente, ricerca e università; rappresenta il Conaf nel Consiglio di amministrazione della Fondazione Mario Ravà.

 

Già consigliere di amministrazione di Mantovabanca 1896 (2005-2010), di Bit-Servizi per l'investimento sul territorio (2009-2010), è stata (2009-2011) esperto effettivo della sezione specializzata per le controversie agrarie della Corte d'Appello di Brescia. È professore a contratto di Economia e politica agro-alimentare presso l'Università degli studi di Milano (dal 2009) e socio ordinario del Centro studi di estimo e di economia territoriale - Ce.S.E.T. - (dal 2012).

 

Bertolinelli durante il proprio mandato sarà affiancata dal Segretario Avv. Francesco Fontana, dal Tesoriere Notaio Dr.ssa Marianna Rega e dal Prefetto di Club Renzo Bernardi.

 

L’iniziativa coinvolge i comuni di Bedizzole (ente capofila), Desenzano, Lonato, Manerba e Polpenazze, il Liceo Bagatta di Desenzano e l’associazione Arte e Cultura Sociale, sodalizio di promozione sociale, fondata da un gruppo di giovani con la volontà di sviluppare nuove idee e progetti per favorire la mobilità giovanile in Europa e nel mondo.

Il progetto, attuato in collaborazione con ANCI Lombardia e con il contributo di Regione Lombardia, promuove il benessere e l’attivazione dei giovani incentivando il loro coinvolgimento diretto alla vita di comunità e favorendo il loro ruolo di cittadini attivi.

Nello specifico gli obiettivi sono: attivazione sul territorio gardesano di una comunità educante in grado di cogliere i bisogni dei giovani e di supportarli e indirizzarli con azioni strategiche; creazione di percorsi di cittadinanza attiva e partecipazione civica da parte dei giovani in grado di diventare, nel tempo, buone prassi consolidate; promozione dell’autonomia giovanile e della presa di coscienza, da parte delle nuove generazioni, del proprio ruolo all’interno della comunità, nonché della propria capacità di incidere sulla comunità in cui vivono.

Purtroppo, a causa dell’emergenza sanitaria, le iniziative previste per i mesi di marzo, aprile e maggio sono state sospese e quindi riprogrammate.

Nella seconda fase, prevista in autunno, saranno attivati dei "percorsi laboratoriali" di formazione e di conoscenza e informazione sull’Europa, anche in riferimento alle tante opportunità di mobilità educativa transnazionale.

In particolare, all’interno di questi percorsi verranno co-progettati con i giovani progetti di mobilità transnazionale che li vedranno protagonisti (progetti di solidarietà). I progetti di mobilità permetteranno ai ragazzi di capire che la partecipazione attiva nella società apporta benefici nel medio e lungo periodo e nella progettazione del proprio percorso di vita.

Inoltre. sono previsti laboratori di imprenditoria giovanile (target giovani 25-34 anni) volti alla riqualificazione dei territori e delle periferie urbane. Ci sarà l’opportunità di entrare in contatto con professionisti del settore e si svilupperanno le basi per poter delineare, attraverso lo studio di un caso concreto, un piano progettuale declinabile in diversi ambiti (artistico, culturale, ambientale, musicale, commerciale). Saranno inoltre creati momenti didattici e momenti interattivi con imprese locali, prevedendo lo sviluppo e l’approfondimento di un business plan attraverso un caso studio, strategie di marketing e testimonianze di esperienze imprenditoriali.

I promotori stanno costruendo un sito che raccolga tutte le opportunità rivolte ai giovani sul territorio del Garda. A tale proposito, le associazioni o gli enti che lavorano a contatto con i giovani sono invitati a farsi conoscere compilando il questionario all'indirizzo www.urly.it/36_8t.

Per maggiori informazioni e contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Prenderà il via nella prossima settimana un ciclo di webinar realizzati da AIB per discutere sul futuro dell’economia bresciana. L’iniziativa prevede il coinvolgimento di importanti figure manageriali, economiche e giornalistiche italiane, in dialogo con gli imprenditori bresciani.

Il primo appuntamento è fissato per giovedì 25 giugno 2020 alle ore 17.00, quando il Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana Giuseppe Pasini dialogherà con il giornalista Ferruccio De Bortoli. In particolare, l’incontro si concentrerà sulla tematica del Capitale Umano, oltre che sul futuro dell’imprenditoria e della classe dirigente italiana, con particolare attenzione al rapporto con lo Stato.

“Sono felice di poter dialogare con Ferruccio de Bortoli – ha dichiarato il Presidente dell’AIB Giuseppe Pasini – È una persona che stimo molto, per le sue capacità professionali, la coerenza che ha sempre contraddistinto la sua storia personale e l’impegno concreto nel sociale. Sarà questo il primo di una serie di appuntamenti importanti che spero presto si potranno organizzare non più solo via web. Saranno occasioni di riflessione su temi di fondamentale importanza per il futuro della nostra economia, come il capitale umano e la nuova Green Deal. Se consideriamo il 2020 come l’anno zero per l’economia bresciana, un momento sul quale costruire insieme le basi per una nuova stagione, occasioni come queste ci possono aiutare a riflettere”.

Ferruccio De Bortoli è stato due volte direttore del Corriere della Sera, nonché direttore del Sole 24 Ore. Dal 2015 è presidente dell'Associazione Vidas di Milano. Attualmente è presidente della casa editrice Longanesi, editorialista del Corriere della Sera e del Corriere del Ticino e ha una rubrica nell'edizione serale di TG2000. È inoltre autore di alcuni libri, tra cui i più recenti “Poteri forti (o quasi). Memorie di oltre quarant’anni di giornalismo” (La Nave di Teseo, 2017) e “Ci salveremo. Appunti per una riscossa civica” (Garzanti, 2019).

I prossimi appuntamenti – rispettivamente concentrati sulle tematiche della sostenibilità e sul futuro dell’automotive – sono in programma martedì 7 luglio, con la partecipazione dell’economista Enrico Giovannini, già Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e Presidente dell’ISTAT, e lunedì 20 luglio con Stefano Domenicali, amministratore delegato di Lamborghini.

I webinar sono aperti al pubblico: per iscriversi è necessario effettuare la registrazione sul nuovo sito dell’Associazione Industriale Bresciana www.aib.bs.it, nella sezione “Prossimi appuntamenti”.

 

 

 

Coerentemente con il proprio ruolo, il GAL GardaValsabbia2020, capofila del progetto“JoIN - Job, Innovation and Networking in Rural Area”, intende favorire dinamiche di crescita nelle aree rurali, supportare le imprese del territorio e individuare forme di sostegno e di coordinamento a favore dell’imprenditorialità innovativa locale.

Sono esattamente questi gli obiettivi del progetto di cooperazione JOIN, finanziato da Regione Lombardia nel 2019 e che vede la collaborazione di Gal Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi, Gal Valle Brembana 2020, Gal Haute Provence Luberon (Francia), Gal Castigniccia Mare è Monti (Corsica), Gal Alt Urgell (Catalogna)quali partner diretti e di Gal Prealpi e Dolomiti, Gal Südtiroler Grenzland, Gal Alpi di Sarentino, Gal Trentino Orientale, South Karelian Kärki-LEADER (Finlandia), quali partner associati.

 

Le attività attuate in questa prima fase di progetto hanno permesso di affrontare in modo sistematico il tema dell’innovazione al fine di individuare le dinamiche che favoriscono nuovi prodotti, progetti o processi e quali invece i fattori che li ostacolano; nello specifico è stata svolta una mappatura dei soggetti che partecipano e dinamiche di sviluppo, sono state individuate le variabili che intervengono in queste dinamiche e sono stati confrontati casi e realtà a livello internazionale.

 

Vengono ora pubblicati i risultati di quanto mappato fino ad oggi. Il Report delle imprese innovative del territorio contiene i risultati della prima fase di analisi effettuata e presenta nel dettaglio le imprese mappate sintetizzandone gli elementi di valore per il territorio rurale.

 

L'indagine, in questa prima fase, non pretende di essere esaustiva ma, al contrario, è un processo aperto ed in continua evoluzione e per questo motivo si invita il territorio ad informare il GAL riguardo l’esistenza di realtà imprenditoriali innovative ad oggi non inserite nel report.

 

Il Report delle imprese innovative del territorio del GAL GardaValsabbia2020 è scaricabile sul nuovo sito web di progetto (http://www.join-leader.com/) che, oltre ad essere una vetrina sempre aggiornata riguardo le attività in corso, ha come ambizioso obiettivo quello di essere piattaforma di scambio tra gli stakeholder del territorio e strumento attivo di dialogo sul tema dell’innovazione nel mondo del lavoro nelle aree rurali. Parallelamente, al fine di stimolare il territorio ed offrire spunti di riflessione rispetto al tema dell’innovazione, è online l’iniziativa “Pillole di innovazione”: sul sito del progetto JOIN, sul sito del GAL ma anche sulla pagina Facebook e sul canale YouTube, verranno pubblicate una serie di video interviste a soggetti che, a livello nazionale e in contesti tra loro molto diversi, affrontano il tema dell’innovazione esplorando pratiche alternative di sviluppo.

Per scaricare il Report ed avere maggiori informazioni riguardo al progetto JOIN:

 

- https://www.join-leader.com/

 

- https://www.facebook.com/gardavalsabbia2020/?ref=bookmarks

 

- https://www.youtube.com/channel/UChmibFTYmAA2_6Zl7_pziyg

 

Contatti

 

Direttore - Dott. Nicola Gallinaro

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0365-651085

 

Regione Lombardia e la Camere di Commercio sostengono l’economia del territorio, al via il bando E-Commerce 2020, nuovi mercati per le imprese lombarde. Nel merito è intervenuto il vice capogruppo della Lega al Pirellone, Floriano Massardi. “Si tratta di un contributo sostanzioso – spiega Massardi – con una dotazione complessiva di oltre 2 milioni e 600 mila euro, di cui 1 milione e 800 mila euro a carico della Regione e 800 mila euro messi a disposizione dalle camere di commercio locali.

Il bando è dedicato a tutte le micro, piccole e medie imprese lombarde e servirà a finanziare e favorire la vendita online dei prodotti. Al momento della presentazione le realtà produttive dovranno aver già individuato il portafoglio di beni, i relativi mercati internazionali e uno o più canali di vendita attraverso il web. Il contributo sarà a fondo perduto, per un massimo di 10 mila euro e per il 70% della spesa complessiva del progetto.

La Regione e le camere di commercio, con questo stanziamento, intendono dare una mano all’internazionalizzazione delle attività produttive lombarde attraverso la rete internet. Sostenere l’innovazione e nuovi metodi di vendita – conclude Massardi – rientra nei numerosi interventi messi in campo per favorire il rilancio”.

 

La sezione Ana di Salò “Monte Suello” ha convocato l’Assemblea annuale dei delegati per domenica 21 giugno a Polpenazze del Garda. La riunione che traccia il bilancio dell’attività dell’anno precedente era convocata per gli inizi di marzo a Vestone, ma a causa dell’emergenza coronavirus era stata rimandata a data da destinarsi. Ora che è consentito nuovamente partecipare a degli incontri, sempre mantenendo le dovute distanze e indossando le mascherine, la sezione ha deciso di convocare l’Assemblea dei delegati nel salone del Centro sportivo di Polpenazze, un luogo capiente che permette di rispettare il distanziamento.

Invece dei 148 rappresentanti dei 57 gruppi che compongono la sezione, saranno presenti solo 68 delegati (secondo quanto stabilito dal Consiglio direttivo nazionale dell’Ana).

Come di consueto il presidente Sergio Poinelli, alla conclusione del suo secondo anno alla guida degli alpini Gardesani e valsabbini, presenterà la relazione morale sulle attività svolte nel corso del 2019, sulla quale sono chiamati a votare i delegati, ma non mancherà di fare il punto sulle iniziative portate avanti dalla sezione e dagli alpini in questi mesi di pandemia.

Anche i responsabili delle diverse attività sezionali presenteranno i loro resoconti inerenti: Protezione civile, sport, attività e rapporti con le scuole, rifugio “Granata” di Campèi de Sima, giornale “Monte Suello”.

L’assemblea, infine, sarà chiamata a votare il bilancio consultivo del 2019 e il preventivo del 2020, oltre alla relazione dei revisori dei conti e anche alcune modifiche al Regolamento sezionale.

Durante la mattinata ci sarà inoltre l’occasione per consegnare i riconoscimenti ai gruppi e ai soci che si sono particolarmente distinti lo scorso anno: il premio “Italo Maroni”, assegnato al gruppo che ha meglio interpretato e messo in atto i valori di solidarietà, amicizia e altruismo; il premio “Don Antonio Andreassi”, alla memoria dell’indimenticato cappellano degli alpini, ad un socio distintosi negli anni per la sua attività e l’attaccamento ai valori alpini, e il premio “Michele Milesi”, alla memoria del presidente onorario, assegnato al capogruppo che meglio si è distinto lo scorso anno.

L’assemblea sarà preceduta alle 8 dalla S. Messa, cui seguirà, alle 8.45, la cerimonia dell’alzabandiera.

 

La Comunità Montana di Valle Sabbia ha intenzione di riproporre l’iniziativa di valorizzazione del territorio valsabbino anche per la stagione 2020 rivolta alle strutture funzionali al turismo (alberghi, B&B, trasporti, attività di servizi quali noleggio auto, biciclette, attrezzature sportive, etc.) quale azione di comunicazione e marketing per favorire lo sviluppo del turismo in Valle Sabbia.

L’OBIETTIVO ED I REQUISITI

L’obiettivo è quello di offrire a turisti e visitatori ulteriori opportunità ed esperienze rispetto al momento di visita della fortificazione e fare sistema poiché la Rocca d’Anfo possa diventare la “porta” attraverso cui far scoprire e vivere il territorio.

Al fine di promuovere efficacemente l’iniziativa, sono stati definiti i requisiti che le strutture turistiche devono rispettare per poter aderire:

  • Impegno ad esporre/fornire materiale promozionale relativo alla Rocca d’Anfo e alla Valle Sabbia in generale;
  • Per le attività proposte dovrà essere applicato uno sconto minimo del 5% ai clienti che esibiranno il biglietto di ingresso in Rocca o la ricevuta di prenotazione della visita.

 LE ATTIVITÀ PROMOZIONALI

 Le strutture che aderiranno a questa iniziativa saranno pubblicizzate su vari canali sia online che offline. Nello specifico verranno condotte le seguenti attività promozionali:

  • comunicato stampa dedicato all’iniziativa con riferimento ai nomi delle strutture aderenti;
  • pubblicazione dell’elenco delle strutture aderenti sul portale della Rocca d’Anfo (www.roccadanfo.eu);
  • il link all’elenco delle strutture che aderiranno all’iniziativa sarà riportato in ogni mail di conferma di prenotazione della visita guidata alla Rocca d’Anfo e l’elenco verrà diffuso in accoglienza/Infopoint;

 

  • invio di una newsletter riportante l’iniziativa a tutti gli utenti della mailing list dell’Ufficio turismo;
  • valorizzazione della proposta sui canali social della Rocca d’Anfo (Facebook e Instagram);
  • alle strutture aderenti verrà recapitato materiale promozionale relativo alla Rocca (manifesti, locandine, etc.).

 

MODALITÀ DI ADESIONE

 Potranno aderire solo le strutture con sede in Valle Sabbia.

 Per aderire dovranno compilare la scheda di adesione ed inoltrarla a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 03/07/2020.

 Contestualmente alla scheda di adesione, si richiede inoltre di inviare una fotografia in formato digitale della struttura (per la pubblicazione della proposta on line). La Comunità Montana di Valle Sabbia si riserva in ogni momento la facoltà di cancellare dagli elenchi predisposti eventuali strutture che non rispettino i criteri sopraesposti o comunque che non garantiscano un servizio consono.

 Si informa che tale iniziativa non rappresenta un ostacolo al libero mercato, ma un’opportunità di risalto per le attività della Valle Sabbia e per lo sviluppo turistico e culturale del nostro territorio.

 Per informazioni: 3756221121 (Cel. Agenzia Territoriale per il turismo Valle Sabbia e Lago d’Idro)

 

 

 

Il comune ha affidato al volto del noto comico bresciano la promozione della stagione turistica dopo lo stop forzato per l’emergenza sanitaria.

In questi giorni le pagine Facebook e Instagram del Comune di Sirmione hanno pubblicato il video di lancio della nuova campagna di comunicazione digitale che vede come protagonista Vincenzo Regis. La campagna, ideata dalla stessa amministrazione, intende pubblicizzare la bellezza di Sirmione attraverso un turista d’eccezione.

L’attore infatti si muove per le vie caratteristiche del centro e si sofferma in alcuni scorci particolarmente suggestivi: dal centro storico alla spiaggia, da una gita in barca alle grotte di Catullo, dal castello scaligero ai vari negozi, dove fa tappa per fare shopping e assaggiare il cibo, accompagnandolo con un bicchiere di Lugana. Non mancano battute e interazioni con commercianti, cittadini e turisti, sia italiani che stranieri.

La campagna di comunicazione digitale “Sirmione risveglia tutti i sensi”, supportatan dalla creatività di Raineri Design, proseguirà con dei post multisoggetto creativi a tema. Il video social realizzato in collaborazione con Vincenzo Regis si colloca in un progetto più ampio di comunicazione digitale che, durante i mesi di emergenza, ha informato giorno per giorno cittadini e turisti attraverso un sito internet (www.sirmionebs.it) aggiornato quotidianamente, l’invio di newsletter settimanali a circa 2000 iscritti e un broadcast whatsapp con oltre 2500 utenti registrati.

«La bellezza di Sirmione si è manifestata ancora di più nelle settimane difficili che abbiamo attraversato – sottolinea il sindaco Luisa Lavelli – e ora siamo pronti a metterla a disposizione dei turisti che stanno arrivando. Vincenzo Regis ha catturato immagini che raccontano di questa bellezza, ci ha quasi presi per mano e insieme a lui ci siamo immersi in questi scorci straordinari. Tutti possono vedere quanto Sirmione sia sicura, accogliente ed efficiente. Il luogo ideale per chi cerca il benessere».

Doverosi i ringraziamenti a chi ha contribuito, a diverso titolo, alla realizzazione del progetto: Consorzio Albergatori e Ristoratori Sirmionesi, Associazione Commercianti di Sirmione, Terme di Sirmione, Associazione Giovani Sirmione, Consorzio Motoscafisti di Sirmione, Direzione Regionale Musei Lombardia, Le Cantine del Lugana di Sirmione, Villa Callas e naturalmente tutti i cittadini e i turisti incontrati nel corso delle riprese.

Il Moica, Movimento casalinghe, ha scritto questa lettera contro la riapertura delle sale da gioco.

 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Ministro della Salute

Ai Presidenti delle Regioni
Al Comitato Tecnico-scientifico per l’emergenza Covid-19

 

Oggi hanno riaperto oltre diecimila sale da gioco d’azzardo di vario tipo, dalle VLT alle scommesse ai Bingo. La Regione Lazio ha procrastinato al 1 luglio l’autorizzazione, così da render possibile una valutazione di cosa implicherebbe la riaccensione delle macchine del gambling.

Dopo tre mesi di astinenza dal gioco d’azzardo, dunque migliaia di giocatori problematici sono stati richiamati dalle sale da gioco che hanno ripreso a funzionare, dopo il distanziamento imposto dalle misure contro la pandemia del covid-19.

Se il Governo ha demandato alle Regioni e ai Comuni la valutazione dei requisiti di sicurezza dei locali dell’azzardo, noi denunciamo che la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha diffuso Linee-guida con prescrizioni molto generose per i concessionari.

La gestione in sicurezza sanitaria consente a esempio la deroga al divieto di ricircolo di areazione forzata, con disposizioni grottesche del tipo “gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria”. Una misura è obbligatoria quando possibile! Mentre invece andrebbe prescritto che se “non possibile” la sicurezza, l’impianto deve fermarsi!

Ma oltre a un problema di sanificazione delle sedi e di distribuzione dei clienti, c’è prioritariamente da valutare gli effetti sulla salute della persona (non solo salute fisica, ma anche psichica e relazionale) vi è da notare che in pratica non esistono sanzioni a chi non ottemperasse alle stesse regole di precauzione.

Denunciamo che le regole predisposte dal DPCM 11 giugno, dalla Conferenza delle Regioni e dall’Agenzia dei Monopoli non tutelano in misura sufficiente né dal rischio sanitario (Covid-19) e né dalle ricadute nel Disturbo dal Gioco d’azzardo.

Finora nessun ascolto e tanto meno consultazione vi è stata degli operatori delle dipendenze, del Terzo settore, delle famiglie per quindi ponderare le decisioni. Nessun conto si è tenuto delle componenti della società che versano in difficoltà economiche, che oggi sono ancora più fragili ed esposte a divenire bersaglio di un mercato dell’azzardo che aggiunge ulteriori difficoltà.

Ci rivolgiamo al Governo, alle Regioni e alla stessa Agenzia dei Monopoli, richiamandone le responsabilità istituzionali, perché consideriate le esigenze di quanti si occupano della presa in carico delle persone con Disturbo da Gioco d’Azzardo, del  sostegno alle famiglie in sofferenza sia per uno o più congiunti con tale problema, dell’assistenza alle persone che rischiano l’esclusione sociale per debiti, della solidarietà con le vittime dell’usura.

In questi mesi, pur nella sofferenza per il lock down, i pazienti in cura hanno potuto contare su una relativa serenità, mentre molti giocatori patologici hanno interrotta la pratica del gambling e spontaneamente ottenuto la remissione del sintomo della dipendenza.
Chiediamo dunque che il ministero della Salute si pronunci e che i Comuni provvedano a adottare misure sussidiarie di tutela dei cittadini, che sia resa disponibile e funzionante tutta la rete dei servizi pubblici e del privato sociale delle terapie.
Ci preoccupa infine che nell’Italia impoverita dalle restrizioni necessarie per la pandemia, il gioco d’azzardo possa approfittare della fragilità delle persone per aggiungere ulteriori sofferenze a quelle provocate dal Coronavirus.

 

Seguono le firme degli Enti del Terzo settore e delle altre rappresentanze

 

 

Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa delle associazioni ambinetaliste in merito alla "presentazione documentazione tecnica per il tavolo tecnico a Latere alla Cabina di Regia" nell'ambito del progetto di realizzazione del depuratore del Garda a Gavardo e Montichiari.

Rivolgiamo innanzitutto un vivo ringraziamento al Ministro Sergio Costa per l’attenzione dedicata agli aspetti ambientali, nella ricerca di soluzioni idonee alla depurazione dei reflui di area gardesana.

L’impegno assunto dallo Stato per il finanziamento dell’opera, a servizio di un bene di grande rilevanza naturalistica e paesaggistica, merita questa accentuazione, nell’ordine delle priorità.

Associazioni e Comitati ambientalisti, unitamente ad Amministrazioni Comunali delle Province di Brescia e Mantova, benché tenuti a lungo all’oscuro rispetto ai progetti che si andavano delineando, studiano da tempo in tale prospettiva le criticità dei propri territori al bivio tra sostenibilità e sfruttamento intensivo.

Diversi contributi di analisi delle peculiarità e delle problematiche, messi a punto da tecnici e ricercatori accomunati da passione per l’ambiente, sono qui riuniti.

Purtroppo, analizzando il progetto proposto, questo sembra preludere ad un ulteriore massiccio avanzamento delle costruzioni sul lago di Garda il progetto di costruzione di ben due nuovi depuratori sul fiume Chiese, in aggiunta a quello di Peschiera del Garda sul fiume Mincio, con trasferimento dei reflui in altro bacino imbrifero e deresponsabilizzazione delle comunità lacustri rispetto ai veri problemi del lago: oltre a una non ben ponderata avanzata del cemento, un gran numero di scarichi diretti a lago e la mancata separazione di acque bianche e nere, con conseguente malfunzionamento del depuratore di Peschiera.

Ben venga sul Garda una collettazione efficiente (in particolare ne ha bisogno la sponda veronese, con le sue condutture di collettamento in parte anche sub lacuali realizzate in vetroresina), ma non si stravolga l’esistente che, per la sponda bresciana, ha sostanzialmente ben funzionato.

Il disegno ideato tra gli anni ‘70 e ‘80 si basava su un’unità di impegno tra le due Regioni per il patrimonio d’acqua che hanno in comune e condivisi sono stati finora tra Lombardia e Veneto gli oneri connessi alla gestione del depuratore di Peschiera, alla naturale confluenza del Garda nel Mincio, fiume al limite tra le province di Brescia, Verona e Mantova. G.A.I.A – Gavardo Ambiente Informazione Attiva

 

Questa unità di sguardo si viene inspiegabilmente a interrompere con il progetto che distacca dal Mincio gran parte dei reflui della sponda bresciana.

Si porta a pretesto la presunta inadeguatezza della condotta sublacuale in acciaio tra le due sponde, tuttora perfettamente funzionante, eventualmente sostituibile con altro intervento analogo o con una condotta circumlacuale, sempre con destinazione Peschiera.

Sorprendentemente si punta al Chiese, con un’opera di notevole costo economico e di forte impatto ambientale, ecologico paesaggistico e sociale, scartando le alternative e trascurando tout court gli impatti sul fiume, ricco d’acque per la sua origine glaciale e i numerosi affluenti ma eccessivamente sfruttato, per la produzione elettrica e l’irrigazione, fino ad attribuirgli un carattere torrentizio.

Il corso del fiume Chiese è pressoché asciutto in alcuni tratti nella stagione estiva, non è certo paragonabile al Mincio per capacità di diluizione, mentre i fenomeni di piena nei periodi piovosi sconsigliano aggiunte di reflui depurati di altra provenienza.

Attraversando un territorio densamente antropizzato, il fiume Chiese soffre per i ripetuti sversamenti da industrie e allevamenti e per il cattivo funzionamento di piccoli depuratori in infrazione europea: anziché adeguarli con sollecitudine, se ne ipotizza la dismissione nei tempi non brevi previsti per la realizzazione delle due nuove grandi opere ipotizzate a fare di Gavardo e Montichiari, località con pregi ambientali e storici, due poli per la depurazione, con immaginabili esiti per la qualità di vita.

A Gavardo, in un’area vergine già preservata come parco fluviale, si collocherebbe il mega depuratore del Garda per 100mila abitanti equivalenti, con sbocco nello stesso tratto di fiume dove è previsto lo scarico dei reflui da depurazione di un impianto intercomunale già in costruzione per 36mila abitanti equivalenti.

Per raggiungere (e devastare) quest’area verde si dovrà scavare per decine di chilometri vicino al lago e oltre le colline, superando un dislivello di 150 metri circa tra lago e fiume.

Un dislivello che costerà caro anche in termini energetici, per pompare i reflui in salita e che prospetta come non improbabile, nel caso di un cattivo funzionamento dell’impianto, un devastante riflusso verso il golfo di Salò.

Problematico è il caso di Montichiari, città con pesanti oneri a carico del suo ecosistema tra discariche e aeroporto.

Il fiume Chiese, tra deprivazioni e inquinamento, resta il principale indiziato per gli oltre mille casi (11 mortali) di polmonite da legionella verificatisi due anni fa lungo il suo corso. Merita un’oculata gestione e non ulteriori oneri. G.A.I.A – Gavardo Ambiente Informazione Attiva.

Il progetto avanzato da Acque Bresciane mette a preventivo grandi spese, forti impatti, grandi rischi e nessun reale beneficio.

Per il Garda e per il Chiese.

Lo studio effettuato dimostra senza alcuna ombra di dubbio con fatti e dati oggettivi, comprovati anche dal parallelo studio effettuato dai tecnici incaricati dai Comuni, che:

•                    • IL BACINO DEL FIUME CHIESE PRESENTA UNA SITUAZIONE AMBIENTALE CRITICA che ha già avuto pesanti ricadute sulla salute delle popolazioni ivi residenti

 

•                    • IL BACINO DEL GARDA BRESCIANO E VERONESE NON PRESENTA CRITICITA' AMBIENTALI, l’impatto del depuratore di Peschiera del Garda sul fiume Mincio è noto e accettato

 

•                    • IL BACINO DEL MINCIO, NONOSTANTE SI FACCIA CARICO DA OLTRE 35 ANNI dello scarico depurato dei reflui della sponda bresciana del Lago di Garda, PRESENTA UN AMBIENTE PROTETTO E CONSERVATO sia realmente che formalmente.

 

•                    • IL PROGETTO DI ACQUE BRESCIANE, (e prima quello di Garda Uno) evidenziano in modo ASSOLUTO che la scelta migliore è quella con recapito a Peschiera del Garda (con o senza condotta sub lacuale)

 

•                    • I TEMPI DI REALIZZAZIONE, non essendo assolutamente reale l’emergenza sub lacuale, SONO COMPATIBILI CON LA REALIZZAZIONE DELLA CIRCUMLACUALE CON RECAPITO PESCHIERA DEL GARDA

 

•                    • LA TUTELA DEL LAGO DI GARDA NECESSITA DI UNA VISIONE PIU’ ESTESA, SOVRA REGIONALE

 

•                    • IN MERITO ALLA DEPURAZIONE CON RECAPITO A PESCHIERA DEL GARDA :

 

La collettazione gardesana con unico recapito il depuratore di Peschiera del Garda è la scelta migliore perché:

1) Peschiera del Garda è lo sbocco naturale del lago di Garda, verrebbero rispettati e mantenuti separati i due bacini imbriferi;

2) a Peschiera del Garda esiste già un depuratore efficiente e funzionale;

3) il depuratore di Peschiera del Garda puo’ essere ampliato nella sua capacità depurativa semplicemente cambiando la tecnologia utilizzata;

4) il depuratore di Peschiera del Garda è già al 50% di proprietà del gestore bresciano; G.A.I.A – Gavardo Ambiente Informazione Attiva

5) i costi di realizzazione del progetto di cui allo scenario 1 “tutto a Peschiera” del progetto di Acque Bresciane sono inferiori a quelli previsti per il progetto di Acque Bresciane con depuratori a Gavardo e Montichiari con recettore il fiume Chiese;

6) i costi di manutenzione e gestione dello scenario 1 “tutto a Peschiera” sono inferiori a quelli previsti per il progetto di Acque Bresciane con depuratori a Gavardo e Montichiari con recettore il fiume Chiese;

7) i tempi di realizzazione dello scenario 1 “tutto a Peschiera” sono inferiori se non uguali a quelli previsti per il progetto di Acque Bresciane con depuratori a Gavardo e Montichiari con recettore il fiume Chiese;

8) la soluzione 1 “tutto a Peschiera” utilizza il miglior corpo recettore (fiume Mincio) con portata maggiore e regolare rispetto al fiume Chiese, come evidenziato dai due studi redatti dall’Università di Brescia;

9) la soluzione 1 “tutto a Peschiera” è soluzione migliore come evidenziato dallo studio dell’Università di Brescia nel rispetto del regolamento regionale 6/2019 relativo alla depurazione.

Attendiamo quindi ora la risposta scritta dal Ministro dell’Ambiente che siamo certi, dati alla mano, non potrà che escludere il fiume Chiese dal progetto di collettazione della sponda bresciana del Lago di Garda.

Distinti saluit

per il Comitato Gaia

per Acqua Alma onlus

per Comitato Visano Respira “acqua e aria pulite”

per Comitato Referendario Acqua Pubblica

Ing. Grumi Filippo

 

Alla determinazione delle nostre imprese per alimentare la crescita, fanno da contraltare ostacoli burocratici che scoraggiano lo sviluppo di un comparto che offre opportunità occupazionali. Nella tempesta Covid-19 molte imprese sono provate da mesi di inattività, prospettive di lavoro incerte, timore di contagio in azienda, con la potenziale beffa, insieme al danno, di vedersi imputare colpe penali; iper-burocrazia e mancanza di liquidità. Nessuna parte politica sembra curarsene a dovere, proponendo azioni risolutive e tempestive. Se non si agisce subito a pagarne il prezzo maggiore saranno le Pmi.

Talune decisioni dell’esecutivo non aiutano. Un esempio: il Governo ha definito il blocco dei licenziamenti sino al 31 dicembre 2020, trenta settimane e accompagna la misura con l’allargamento della Cassa integrazione ordinaria di sole 18 settimane, scaricando sulle imprese il costo e la gestione delle settimane mancanti. Scelta che stride. Non tutte le imprese sono uguali, come diversi sono i casi dei dipendenti. Non permettendo un ricollocamento delle risorse si limita l’attività imprenditoriale, mentre solo togliendo impedimenti alle imprese si rilancia il settore. A peggiorarne il quadro si aggiungono gli interventi del Governo che tutela una parte della collettività con provvedimenti non equilibrati. Non chiediamo liberalizzazioni selvagge ma interventi statali più sensati e meno assistenzialistici. In questa situazione drammatica è necessario comprendere che se vogliamo parlare di futuro, dobbiamo salvaguardare le imprese: se crollano loro perdono il lavoro migliaia di lavoratori.

Soluzioni ne sono state presentate tante. Ance sin dall’inizio del lockdown è stata propositiva, ai primi di aprile presentò un pacchetto di proposte per la ripartenza basato sugli investimenti pubblici e sul sostegno di quelli privati e il 26 maggio espose in Senato il suo Piano strategico, con misure riguardanti diversi cruciali ambiti: investimenti, opere pubbliche, liquidità alle imprese, fisco, lavoro, edilizia privata, per affrontare la ripartenza. Ma di oltre trenta proposte messe sul tavolo poche si sono tradotte in norme, anzi la situazione pare peggiorata. Ne è un esempio la proroga dello split payment che il Governo avrebbe presentato a Bruxelles. In un momento in cui almeno metà delle imprese italiane soffre a causa di mancanza di liquidità, il prolungamento della misura, che peraltro doveva da tempo essere cancellata, è un atto scellerato. Il meccanismo dello split payment prevede che le pubbliche amministrazioni e altri soggetti obbligati versino direttamente all'Erario l'Iva dovuta per i lavori effettuati, mentre l'impresa continua a pagare l'imposta per l'acquisto di beni e servizi. Ciò comporta un drenaggio annuo di liquidità a danno delle imprese di costruzioni di 2,5 miliardi di euro e la loro continua situazione di credito Iva nei confronti dello Stato. Serve una diversa attenzione alle imprese se davvero vogliamo che l’enorme potenzialità dell’edilizia possa concretamente aiutare la crescita sociale ed economica del Paese.

 

Massimo Angelo Deldossi

E' in programma per sabato 20 giugno la riapertura della Rocca d'Anfo. Indicazioni e modalità più precise veranno comunicate in questi giorni. Attualmente tuttavia la Rocca è ancora chiusa e non è ancora possibile prenotare visite guidate.

Appuntamento alle ore 11 di sabato con il presidente della comunità montana Flocchini e il sindaco di Anfo Bondoni. L'evento sarà in diretta facebbok sul sito della Rocca.

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