Società

Giovedì 14 ottobre alle 20 il ristorante Piccolo Mondo DiVino propone una delle cene itineranti a Km-zero Valle Trompia e Sabbia 2021, a cura del Laboratorio Gastronomico delle Valli Resilienti. Costo 40 euro. Prima di cena, alle 18:30, AperiMuseo gratuito con visita guidata al museo della civiltà contadina e degustazione di prodotti locali. Prenotazione obbligatoria.

 

Proseguono le cene del “Laboratorio gastronomico delle Valli Resilienti” organizzate da Comunità Montana: giovedì 14 ottobre è il turno del Ristorante Piccolo Mondo DiVino di Sabbio Chiese, il produttore locale abbinato alla cena è l’Azienda agricola Fratelli Bonelli.

Il costo della cena composta da antipasti, primo, secondo e dolce, acqua vino e caffè compresi, è di € 40. Per prenotazioni chiamare il numero 335.7553236 oppure scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Prima della cena, alle ore 18:30, chi fosse interessato potrà partecipare all’AperiMUSEO che prevede la visita guidata al Museo della civiltà contadina e dei mestieri “E. Morelli” di Sabbio, con degustazione di prodotti tipici dell’Azienda agricola Fratelli Bonelli. L’AperiMUSEO è gratuito con prenotazione obbligatoria al n. 339.7687463 – o alla mail  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Il Museo della Civiltà Contadina di Sabbio Chiese è collocato all’interno della ex-chiesetta di San Nicola, sulla salita che conduce al Santuario della Madonna della Rocca, nel centro storico di Sabbio Chiese. Gli oggetti raccolti offrono un ampio spaccato dei mestieri praticati in Valle Sabbia, almeno dall’Ottocento.

Per restare aggiornati sui prossimi appuntamenti enogastronomici e gli AperiMUSEO Valsabbini è possibile consultare il sito www.cmvs.it e le pagine facebook e instagram “Valle Sabbia e lago d’Idro” e “sistema museale Valle Sabbia”.

Il Presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi, esprime piena solidarietà e fiducia nei confronti dell’operato del Consiglio di Amministrazione di ATO e di Acque Bresciane, dopo la mozione approvata nei giorni scorsi dal Consiglio Comunale di Montichiari che ha chiesto le dimissioni dei loro presidenti.

 

“Dal 5 dicembre 2019, data della sua nomina, il Presidente Boifava ha sempre lavorato con impegno per trovare diverse soluzioni rispetto al tema della Depurazione del Garda, in piena sinergia con tutto il CdA, che rappresenta il territorio bresciano. L’ATO e il Presidente Boifava – ha dichiarato Alghisi – hanno preso prontamente atto della Mozione Sarnico, espressione della sintesi della politica bresciana e di un principio che responsabilizza i territori”.

 

Su impulso dell’ATO, che chiedeva di individuare una soluzione che rispettasse la Mozione Sarnico e che fosse sostenibile dal punto di vista ambientale, tecnico ed economico, Acque Bresciane ha attivato un percorso di ascolto e confronto sul territorio. “Quella soluzione era Lonato del Garda, ampiamente condivisa dai territori e dalla politica bresciana. La consegna del Progetto di Fattibilità da parte di Acque Bresciane e la presa di posizione di ATO nella Cabina di Regia con il Ministero sono state superate dalla nomina del Commissario Straordinario da parte del Consiglio dei Ministri”, ha inoltre commentato il presidente della Provincia.

 

“Sia ATO sia Acque Bresciane, i cui CdA - ricordo - sono frutto delle indicazioni della Conferenza dei Comuni e come tali rappresentano diverse forze politiche, si sono mosse all’interno dei paletti fissati dal protocollo d’intesa fra Ministero, Regione Lombardia e Regione Veneto nel 2017, protocollo del quale né i due enti né la Provincia stessa possono quindi essere ritenuti responsabili”, ha concluso Alghisi. “In virtù dell’importante sintesi trovata dal territorio con la Mozione Sarnico, abbiamo più volte chiesto, dopo la nomina del Commissario, un confronto con il Governo, senza aver mai ricevuto risposta”.

 

La Polizia Postale, in occasione della Giornata Mondiale degli Insegnanti che si celebra il 5 ottobre e in concomitanza della Festa dei Nonni, ha organizzato workshop sul tema della sicurezza online nelle scuole elementari dislocate sul territorio nazionale.

Gli Operatori della Polizia Postale incontreranno oltre 50mila bambini ai quali verrà regalato il libro “Interland: avventure digitali - in viaggio col nonno alla scoperta del Web”. Il volume, dedicato ai bambini e alle loro famiglie per aiutarli ad affrontare insieme i temi della sicurezza del web, edito da Gribaudo, è stato realizzato dalla Polizia Postale in collaborazione con Google e sarà distribuito gratuitamente anche dalla casa editrice Feltrinelli.

Al centro del dibattito con gli specialisti della Polizia Postale, il dialogo intergenerazionale sui temi del digitale e l'aiuto reciproco tra nonni e “nativi digitali” per sviluppare le competenze fondamentali per vivere online e in rete con consapevolezza.

 

I protagonisti del libro sono nonno Agenore e i suoi due nipotini, Davide e Matilde, che, in occasione del compleanno del nonno, compiono un viaggio attraverso i “quattro Regni di Interland”, alla ricerca di un regalo nascosto.

Nel corso del viaggio, i protagonisti dovranno affrontare alcune sfide - haters, phishing, incidenti legati alla privacy online, etc., le stesse che tutti noi affrontiamo ogni giorno sul Web - con insegnamenti e consigli.

L’obiettivo delle attività è insegnare ai bambini, sempre più precoci nell’utilizzo dei device, che nel periodo dell’emergenza Covid-19 sono stati sempre più esposti in solitudine sulla rete internet e vittime di reato, a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri.

La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione è assolutamente determinante.

Un impegno avvalorato anche dai dati sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza online:  

l’avvento della pandemia ha di fatto bruciato le tappe di una progressione della diffusione dell’uso delle nuove tecnologie in fasce di età sempre più precoci: per riempire i lunghissimi pomeriggi chiusi in casa, per compensare la mancanza di contatti con i coetanei e i familiari, sono numerosissimi i bambini che hanno acquisito, in pochi mesi, una dimestichezza maggiore all’uso di tablet e smartphone, in un’età in cui, in passato, la biciletta e la palla erano le principali fonti di attrazione.

 

I bambini più piccoli che approcciano la rete sono attratti dai giochi online, si muovono sui socialnetwork ma rivelano la loro forte fragilità per inesperienza, per immaturità cognitiva ed emotiva, e per una profonda suggestionabilità che li espone, inevitabilmente, al rischio di essere vittime di cyberbullismo e ancor più di adescamento online.

Emerge che molti dei genitori si sono detti preoccupati della sicurezza online dei propri figli, e due su quattro hanno dichiarato di aver preso precauzioni per proteggerli.

Le  misure più utilizzate dai genitori sono state le limitazioni all’accesso ad alcuni siti web e alle informazioni che postano su di loro sui propri social network, insieme a quelle che i loro figli possono condividere con le loro cerchie di amici online.

 

Inoltre,  molti dei genitori italiani hanno dichiarato episodi di cybercrime subiti dai figli, i più frequenti dei quali sono stati il download di un virus sul loro PC o su quello della famiglia, risposte a email di phishing, episodi di smishing (SMS) e violazioni dei profili social.

 In questo contesto, le maggiori preoccupazioni dei genitori riguardano il timore che i propri figli possano dare troppe informazioni a sconosciuti, la paura che possano essere convinti con l'inganno a incontrare malintenzionati e che potrebbero subire atti di bullismo oppure molestie.

Iniziative come la giornata mondiale dedicata agli insegnanti, ormai celebrata in tutto il mondo, sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori a un uso sicuro, consapevole e responsabile del web.

Per la provincia di Brescia, l’evento educativo che coinvolgerà circa 150 studenti si svolgerà presso il palazzetto dello sport di Calcinato dalle 8 alle 12.30.

 

Angelo Costa (Amministratore delegato Arriva srl) è il nuovo Presidente del Settore Trasporti di Confindustria Brescia.

 

L’elezione è avvenuta nell’assemblea del Settore, convocata oggi pomeriggio in modalità telematica, con la partecipazione del Presidente uscente Julia Righettini, attesa da una nuova esperienza professionale fuori dalla provincia di Brescia, e del Vice Presidente del settore, Luciano Dalè.

Nato a Genova nel 1966, Angelo Costa è dal 2016 Amministratore delegato di Arriva, realtà del Gruppo Deutsche Bahn operativa nel settore del trasporto pubblico locale, che conta un fatturato aggregato di oltre 350 milioni di euro e 3.500 dipendenti in Italia. Tra le sue precedenti esperienze lavorative, figurano quelle in Gruppo Veolia, Giangiacomo Feltrinelli Editore e Gruppo Lucchini.

Il consiglio direttivo, in carica dal mese di settembre 2020 e sino al 2024, si completa con Alessandro Barbiero (Barbiero Spa), Moreno Caldana (Consorzio Autonoleggio Uni Auto&Bus), Federico Dalla Vecchia (F.E.R.T. Spedizioni Internazionali Srl), Gian Paolo Dosselli (Savino del Bene Spa), Carlo Mangiarini (Air Sea Service Srl), Stefano Mansani (Ferrovie dello Stato) e Massimo Torelli (Ghidini Rok Srl).

 

 

 

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento della minoranza del consiglio comunale di Desenzano, critica nei confronti della recente approvazione di un mutuo per finanziare la nuova scuola.

 

Nuova scuola a Desenzano? Costo da sceicchi nel luogo meno adatto!

Con 9 voti a favore e 7 contrari è stato approvato il mutuo per finanziare la nuova scuola che dovrebbe sorgere nel Parco del laghetto. Un indebitamento notevole che peserà sulle spalle dei cittadini per un lungo periodo di tempo. Ma che potrebbe pesare ancora di più, perché quei costi sono destinati ad aumentare in quanto risalgono a maggio e sappiamo che in questi ultimi mesi i costi dei materiali edili sono aumentati del 30 – 40%. 

Le forze di opposizione hanno fatto rilevare la criticità dell’entità della spesa, 5.400.000€, che copre al momento la metà dell’investimento complessivo, 10.800.000€. Significa che, ad oggi, a partire dal 2028 per 24 anni fino al 2051 il Comune dovrà pagare una rata annua di 277.000 €, comprensiva di interessi di ammortamento, rimborso quota capitale, costi di gestione per utenze e costi di manutenzione ordinaria e straordinaria del futuro edificio. 

Il costo finale del progetto esecutivo si stabilizzerà probabilmente attorno ai 14 – 15 miloni di euro, il che comporterebbe un mutuo tra gli 8 e i 9 milioni con rate da 400 – 450 mila euro annue. 

Le forze di opposizione hanno ribadito la criticità del Progetto Nuova Scuola, ponendo delle domande. L’Amministrazione ha in mano il parere scritto della Sovrintendenza? L’Amministrazione che cosa ne farà della vecchia Catullo? Quale visione futura ha l’Amministrazione riguardo all’edilizia scolastica? 

Ebbene nessun consigliere di maggioranza è intervenuto. Silenzio assordante! Solo il Presidente del Consiglio è ritornato su una vecchia polemica sui dati della vulnerabilità sismica degli edifici. Il sindaco ha provato a raffazzonare una qualche risposta, senza dire chiaramente se il parere c’è, e, giocando con le parole, ha dichiarato che l’edificio della Catullo non è a norma antisismica, ma ciò non significa che sia pericoloso. Quindi al contrario di quanto sostenuto un anno fa ha affermato che non andrà più demolito e che verrà trovata una destinazione, che non sarà più scolastica.

La trasparenza come al solito non c’è, il progetto complessivo si evolve continuamente di mese in mese, si naviga a vista e non è ancora noto esattamente l’approdo finale: ad esempio, la primaria Laini resterà scuola o cambierà destinazione d’uso? La vecchia Catullo dovrebbe sopravvivere, ma l’ipotesi di intervenire con un adeguamento antisismico per mantenere la destinazione scolastica viene scartata. E allora come verrà utilizzato quell’edificio? Al momento non è dato sapere.

Quello che è certo è che l’idea iniziale di ubicazione, di cui questa Amministrazione si è innamorata con un colpo di fulmine, rimane tale e quale: la nuova scuola media sarà localizzata nell’area del Parco del laghetto difronte al Penny market. Una scelta che le forze di opposizione giudicano sbagliata: 

- perché va ad intaccare un’area verde preziosa quale è questo Parco urbano;

-perché non è supportato da alcuna analisi demografica e di distribuzione della popolazione scolastica sul nostro territorio;

- perché è a poco più di 700 metri di distanza dalla media Trebeschi e ciò creerà necessariamente conflittualità tra le due scuole con presumibile svantaggio in termini di iscrizione per quella di Rivoltella;

- perché l’ edificio è posizionato in uno dei punti più bassi della zona, soggetto ad allagamenti da via Dugazze in caso di forti temporali sempre più  frequenti;

- perché infine la collocazione tra via Dugazze e via Michelangelo, punto già oggi trafficato in determinate ore del giorno per la presenza di più scuole in quella zona, renderà la viabilità su quelle due vie molto critica, il che avrà ripercussioni su quelle adiacenti.

Tutte queste criticità erano state evidenziate dal Comitato “Desenzano più verde” che il 5 luglio ha depositato una petizione, sottoscritta da più di 2070 cittadini residenti, chiedendo all’Amministrazione di ripensare quel progetto sbagliato. Ma ad oggi, dopo 80 giorni, quei 2000 e più cittadini non sono stati degnati di una risposta, ignorati come se non esistessero. 

Eppure in campagna elettorale il candidato Sindaco Malinverno nella lettera di appello al voto aveva scritto: “Sarà mia preoccupazione costante uscire dal palazzo e cercare di mantenere il dialogo con la città, con le sue forze sociali, con i cittadini”. Promesse di marinaio!

I consiglieri di opposizione 

Rodolfo Bertoni, Maurizio Maffi, Giustina Bonanno, Valentino Righetti, Patrizia Solza, Andrea Spiller, Sergio Parolini

E' Enrico Giustacchini, giornalista e scrittore di Gavardo, l'ospite della settimana su radio 51. Con Enrico Giustacchini, Maria Paola Pasini e Marcello Mora parleranno del museo della Valle sabbia, delle ultime indagini del giudice Albertano, e di molte altre cose. Non mancate da lunedì a venerdì alle 8 e alle 12:30. Vi aspettiamo.

 

La commissione Politiche Giovanili regala agli ospiti della casa di riposo “B. Bertella” una visita virtuale alla Rocca di Sabbio Chiese.

 

La Commissione Politiche Giovanili del Comune di Sabbio Chiese, accogliendo l’invito di collaborare all’animazione digitale nella casa di riposo del paese, ha ideato e prodotto un tour virtuale alla Rocca, destinandolo agli ospiti della struttura. L'idea è nata dal desiderio di permettere ai nonni e alle nonne di godere delle bellezze artistiche e naturalistiche del territorio, pur stando all'interno della struttura.

"Il video - spiega Marta Ghidini, assessora all'istruzione e alle politiche giovanili - dura circa 14 minuti e mostra lo splendore del santuario che spicca sul paese. E' accompagnato da brevi spiegazioni storiche, artistiche e architettoniche sull’edificio, attraverso le voci di alcuni membri della Commissione Politiche Giovanili e dei ragazzi e delle ragazze della scuola secondaria di primo grado di Sabbio Chiese, in particolare delle classi I A e I H dell'anno scolastico 2020-21. Le sequenze sono intervallate dagli interventi in dialetto bresciano di Franco Rosa che si rivolge ai nonni e alle nonne con simpatia e affetto".

Il tour è visibile su YouTube al link  https://youtu.be/X8VO2JjwQ9Y

Nuove iniziative dedicate ai giovani a Salò. Un nuovo logo e una giornata di laboratori e attività aperta a tutti: così lo scorso sabato, dopo tre anni di sperimentazione, è stato presentato alla cittadinanza Salòtto Cultura Giovani, spazio giovani dedicato alla sperimentazione digitale e culturale attivato in via Leonesio, presso l’ex Palazzo di Giustizia a Salò.


La giornata si è aperta in collegamento online con gli studenti dell’I.T.C. “Cesare Battisti” di Salò e
alla presenza dell'Assessore all'istruzione e alla cultura Annarosa Bianchini, del Consigliere
delegato alle politiche giovanili Arianna Sandrino e del Presidente della Cooperativa La Sorgente
Paolo Guglielmi. “Salòtto Cultura Giovani è un fiore all’occhiello per l’amministrazione” ha
detto l’Assessore Bianchini agli studenti “perché è uno spazio eccezionale gestito in maniera
intelligente che propone progetti e attività vicine ai nostri giovani. È molto importante che a Salò ci
sia uno spazio dove la creatività, la fantasia e l’intelligenza dei nostri ragazzi possa esprimersi a 360
gradi”.
Durante la mattinata è stato presentato il nuovo logo dello spazio: un logo creato in modo
partecipato grazie anche agli spunti e al contributo di alcuni degli studenti del “Battisti”: la scuola e
tre studentesse – due ragazze della 3A dell'indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio, e una della
3A dell'indirizzo Chimica Materiali Biotecnologie – sono state premiate rispettivamente con una
tavoletta grafica Intuos Pro per disegnare e con tre penne 3D Acdolf.
Durante il pomeriggio, invece, lo spazio ha aperto al pubblico con cinque laboratori “open” - stampa
3D, grafica digitale e decorazione e personalizzazione tessuti, ceramica, giochi di ruolo,
animazione digitale – e con un torneo di Playstation.
Il progetto di Salòtto Cultura Giovani, nato da due anni di lavoro del Comune di Salò e della
Cooperativa La Sorgente, è divenuto realtà grazie al bando Emblematici lanciato da Fondazione
Cariplo e Fondazione Comunità Bresciana. Un percorso di costruzione lungo, che ha visto coinvolta
una fitta rete di soggetti del mondo culturale salodiano: la Comunità Montana Parco Alto Garda,
l’Azienda Speciale Consortile Garda Sociale, il Sistema Bibliotecario Nord Est Bresciano,
l’ASAR, l’Ateneo di Salò, il Centro Studi sulla Repubblica Sociale Italiana, la Cooperativa
Zeroventi; gli istituti “E. Medi” e “Nastro Azzurro”, il liceo “E. Fermi”, l’I.C. di Salò, l’I.T. “C.
Battisti” e la Scuola Primaria Paritaria “S. Giuseppe”.
L’idea portata avanti con il Comune, come ha spiegato Guglielmi, era quella di “trasformare uno
spazio in disuso, l’ex Palazzo della Giustizia, in un Palazzo della Cultura: una sfida interessante
e stimolante, i cui pilastri erano l’innovazione, la valorizzazione del patrimonio culturale e
l’inclusione sociale. Il progetto di Salòtto Cultura, infatti, ha permesso di sperimentare la
contaminazione tra cultura e sociale, dando vita ad un nuovo modo di intendere la biblioteca, non
come semplice luogo di cultura, ma come uno spazio in cui le persone possano incontrarsi e
rinforzare i propri legami, partecipare a progetti e farne partire di nuovi. È una visione molto
pionieristica dei luoghi di cultura”.
Oggi Salòtto è un luogo vivo, uno spazio dedicato in primo luogo ai giovani, che offre loro percorsi
di accompagnamento alla scoperta dei propri talenti in ambito creativo e culturale, di nuovi
modi di pensare il proprio futuro e di stare insieme. Lo spazio è aperto ai ragazzi dai 12 ai 25
anni e propone diversi laboratori attrezzati: un laboratorio digitale per la stampa 3D, uno studio
fotografico, un laboratorio di grafica digitale e per la produzione di gadgets e adesivi. Tra le attività
sperimentate quest'anno ci sono la progettazione da zero di un cabinato Arcade e di una stampante
3D (realizzata con i ragazzi stampando in 3D i vari pezzi) e il lancio di una webradio.
Vi si trovano anche spazi di socialità: uno spazio destinato alle attività ludiche - arredato con
sedute, un tavolo per le attività di gioco di ruolo e in scatola, una libreria con manuali e fumetti
d’autore, una console Nintendo Switch con giochi unicamente da fare in gruppo (da 2 a 4 giocatori)
e una console retro con vecchi videogiochi autocostruita con i ragazzi che frequentano lo spazio;
una cucina ed una sala studio attrezzata con un ampio tavolo da riunione, stampante a inchiostro
A3/A4 e un portatile.
I prossimi eventi e laboratori programmati includeranno due nuovi corsi di fumetto per ragazzi e
ragazze (corso base e intermedio), un laboratorio di game design e uno di illustrazione. A ciò si
aggiungono altri due eventi attualmente allo studio, il primo relativo al fumetto e alle sue diverse
culture, con una conferenza/incontro con ospiti provenienti dall’estero (in videoconferenza); il
secondo legato all’International Games Week 2021, in cui l'idea è creare un momento di
riflessione sul tema videogiochi e lavoro, invitando esperti del settore.

 

È stato siglato nei giorni scorsi al 39° piano di Palazzo Lombardia a Milano, il protocollo che disciplina i rapporti e la collaborazione tra le città di Brescia e Bergamo e Regione Lombardia. Prosegue dunque con le firme di Emilio Del Bono, Giorgio Gori e Attilio Fontana il cammino di avvicinamento all’importante appuntamento del 2023, quando le due città lombarde saranno Capitale Italiana della Cultura. All’appuntamento erano presenti anche il vicesindaco e assessore alla Cultura Laura Castelletti e l’assessore alla Cultura del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti.

 

Il protocollo prevede le linee essenziali per definire il coordinamento, il potenziamento e la realizzazione del programma di interventi per la “Capitale italiana della cultura 2023”. L’intesa stabilisce che siano istituiti tavoli tematici settoriali dedicati alla cultura, all’agricoltura, al turismo, allo sport. Regione si è impegnata a considerare e finanziare alcuni degli interventi in campo nell’ambito della Capitale Italiana della Cultura 2023, anche in deroga alla propria programmazione triennale e annuale. Ha anche già promesso il finanziamento di sei milioni di euro per il primo lotto della ciclovia che collegherà i due capoluoghi, oltre 70 chilometri di percorso lungo 27 diversi Comuni e centinaia di punti di interesse, sparsi nel territorio delle due province.

 

Il protocollo prevede che i Comuni di Brescia e Bergamo si attivino, inoltre, per reperire le fonti di finanziamento utili alla realizzazione degli obiettivi progettuali indicati nel Dossier che verrà sottoposto al Ministero dei Beni Artistici e Culturali, entro il gennaio 2022, oltre a dare concreta attuazione agli accordi di collaborazione sottoscritti con le rispettive Province.

 

Soddisfatto il sindaco Emilio Del Bono, secondo il quale questo “protocollo è un passaggio concreto e importante per mettere in campo una fruttuosa collaborazione tra le due città e Regione Lombardia. In questo modo arriveremo all’appuntamento del 2023 con una proposta più completa, certamente culturale, ma anche economica e infrastrutturale. Un’occasione di crescita e sviluppo per il nostro territorio, che sapremo sfruttare al meglio”.

 

 

Banca Valsabbina e Modefinance, agenzia di rating Fintech specializzata nella valutazione del rischio di credito delle aziende, hanno siglato un accordo di collaborazione finalizzato ad efficientare ed ottimizzare alcuni processi creditizi interni, con particolare riferimento alla pre-valutazione delle società di capitali. La notizia è stata resa nota in un comunicato.

 

La Banca bresciana, che nel corso di questi mesi ha perfezionato diversi accordi con aziende Fintech, prosegue nell’ambito della propria strategia, con l’obiettivo di avviare anche un percorso di ulteriore implementazione di alcuni tradizionali processi interni. In particolare, con modefinance è stata siglata una partnership strategica che prevede l’adozione della piattaforma tecnologica tigran, soluzione “Rating-as-a-service” sviluppata sulle specifiche esigenze del mondo bancario, che integra le funzionalità di un’agenzia di rating in una piattaforma modulare, automatizzando alcune fasi del processo di valutazione del rischio ed efficientando le relative attività di monitoraggio.

 

La soluzione, personalizzata dalla Banca, permetterà in particolare di effettuare una pre-valutazione digitale del merito creditizio delle società di capitali, riducendo i tempi di analisi degli operatori ed efficientando i processi creditizi interni, con conseguente ottimizzazione dello sviluppo del business.

“La collaborazione con Modefinance è stata avviata in quanto crediamo nelle partnership tra operatori tradizionali e Fintech, nell’ambito di una positiva e sana contaminazione reciproca. Abbiamo avviato un progetto trasversale, rivedendo alcuni processi interni con l’obiettivo di efficientare l’analisi creditizia e mitigare quindi i rischi tradizionali della Banca, ricorrendo però a tecnologie evolute, rilasciate da una società leader nel suo segmento”, premette Hermes Bianchetti, Responsabile Divisione Business di Banca Valsabbina. “Con questo progetto iniziamo a rivisitare alcune fasi dei processi di credit risk management, cercando al contempo di sviluppare al meglio il business. Innovare e rivedere certi processi è impegnativo e non sarà immediato, ma vediamo diverse opportunità nel Fintech e dobbiamo continuare a coglierle, per rendere sempre più efficiente e moderna la nostra Banca”, ha poi aggiunto Enrico Cremonesi, Viceresponsabile della stessa Divisione.

 

"La digitalizzazione e l’automatizzazione dei processi rappresentano oggi per le banche un fattore di competitività sul mercato” - aggiunge Mattia Ciprian, CEO e co-fondatore di modefinance. “Questa nuova collaborazione conferma la validità delle nostre soluzioni come strumento per efficientare i processi interni di valutazione del credito e come tigran, facilmente integrabile e adattabile alle esigenze delle specifiche realtà che la adottano, sia un valido alleato per gli attori bancari tradizionali e non solo. Un approccio Explainable AI permette alla piattaforma di rispondere velocemente e coerentemente alle evoluzioni di mercato. Soggetti con una forte impronta territoriale, ed una notevole apertura all’innovazione, come Banca Valsabbina confermano la validità delle nostre soluzioni nonché le enormi possibilità, in termini di automazione e digitalizzazione di processo, che il Fintech porta in dote."

 

 

Whatspp fuori uso e così anche Facebook e Instagram. Il mondo dei social dalle 17.40 di oggi è down. Ancora non chiaro cosa stia succedendo. Disfunzioni si presentano in Italia, Europa e altri paesi del mondo. Secondo Il Corriere della Sera: il problema sarebbe ancora più esteso perché il dominio di Facebook è «scomparso» dalla rete, insieme a quello di Instagram e WhatsApp. Solo a marzo 2021, per un'ora le tre app erano andate in down in tutto il mondo, provocando problemi a milioni di utenti. Un caso analogo era accaduto nel 2019, quando a luglio, per circa 17 ore, i disguidi avevano interessato tutte le piattaforme.

Domani, domenica 3 ottobre, a San Felice sarà il giorno del dono. L'evento “doniAMO” #DonareMiDona Comuni è organizzato dall'amministrazione comunale, in collaborazione con la Fondazione “Raffaele Cominelli” e i ragazzi dell'Alter Bar, progetto di inclusione sociale che coinvolge persone con disabilità e difficoltà. 

I ragazzi e i volontari di Fondazione Cominelli e Alter Bar saranno presenti presso il Portico del Palazzo Ex Monte di Pietà, in piazza Municipio a San Felice del Benaco, nella mattinata di domenica per raccogliere "doni" che saranno poi utilizzati durante i laboratori autunnali. Quanto raccolto contribuirà alla realizzazione di installazioni che addobberanno le piazze del Paese, realizzate con materiale di recupero e riciclo sul tema del Dono, per un Natale 2021 di condivisione.

Allo stesso tempo i ragazzi offriranno alla Comunità i loro doni e il tradizionale aperitivo di Comunità. Alle ore 10.30, sempre sotto i portici del Palazzo Ex Monte di Pietà in piazza Municipio, si terrà la cerimonia di premiazione dei volontari che, durante l’emergenza sanitaria della pandemia da covid-19, si sono impegnati e prodigati per l’intera cittadinanza.

“Nella giornata del dono - afferma Ettore Correndo, consigliere ai Servizi Sociali - è doveroso per questa amministrazione dedicare un pensiero e un ringraziamento particolare ai cittadini che si sono messi a disposizione della comunità e all’Associazione Volontari di San Felice, una realtà associativa, punto di riferimento, da sempre attiva sul nostro territorio a sostegno delle famiglie più bisognose. In quest’ultimo anno di emergenza sanitaria, tutti noi abbiamo visto esplodere, ad ogni livello, i disagi e le necessità più varie ed è proprio in tale frangente che l’associazione è stata disponibile, nuovamente e con ancor maggiore concretezza, ad affiancare in maniera fattiva l’amministrazione. Con professionalità ha saputo rispondere alle criticità di tutta la cittadinanza, non solo quelle di carattere materiale (alimentari, farmaci e DPI), ma anche di tipo organizzativo. Per esempio, non ha fatto mancare il suo apporto in occasione delle campagna vaccinale antinfluenzale e Covid-19, nonché dei pranzi pasquali 2020/2021 per i nostri cittadini soli. E’ quindi in tale ricorrenza che rivolgiamo a Bruno Bordignon, Presidente dell’Associazione, ed ai volontari tutti il nostro più sincero grazie per il costante impegno, auspicando che la stretta collaborazione si consolidi nell’interesse della nostra comunità tutta".

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