Società

L'Anpi Medio Garda riprende la sua attività. Ecco quanto ci scrivono i suoi rappresentanti in vista di un'assemblea che si terrà il prossimo 26 settembre a Roè Volciano presso la sede degli alpini alle ore 16.30.

Nell’autunno del 2018 su richiesta della partigiana Elsa Pelizzari, viste le difficoltà operative degli Anpi locali, le sezioni di Roè Volciano e Salò furono ricondotte ad un’unica struttura per rilanciarne il lavoro. Fu fatto assecondando le indicazioni del Provinciale per creare sezioni / coordinamenti sovracomunali che potessero “coprire” maggiore territorio unendo le forze disponibili. Nasce l’Anpi Medio Garda, fin qui esperienza “sperimentale”, che ha dovuto fare i conti con le enormi difficoltà di questi ultimi anni.

 

Oggi l'Anpi Medio Garda intende ripartire e lo fa riunendo amici e simpatizzanti. L'assemblea è una riunione a porte chiuse. Per parteciparvi serve presentarsi e comunicare il proprio nome a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 24 settembre. Portare mascherina. La partecipazione verrà segnata (elenco riservato) - protocolli covid. 

Obiettivo Assemblea

Riunire persone vicine all’Anpi, o che si vogliano avvicinare all’associazione anche rimanendone esterne, per confrontarsi sui temi che ci interessano, per conoscersi e per chi vuole tesserarsi in vista del congresso da realizzarsi ad ottobre nella quale si definirà la struttura organizzativa, il presidente e il direttivo, i delegati per il congresso Provinciale.

Di seguito i contenuti proposti all’assemblea e che verranno poi puntualizzati dal congresso. 

Aspetti organizzativi

E’ necessario dare maggior corpo all’Anpi Medio Garda implementano gli iscritti e soprattutto i volontari che possano aiutare immaginando o un’organizzazione tradizionale verticale, snella che copra tutti i comuni coinvolti o un’organizzazione più orizzontale articolata ove possibile con referenti in ogni comune o gruppi di lavoro con un coordinamento (Direttivo) di sezione. 

Temi di indirizzo

L’Anpi promuove la Resistenza (momento storico di particolare importanza posto tra un “prima” e un “poi” che non vanno ignorati) con i suoi ideali, le sue speranze e il sacrificio dei suoi protagonisti. Non è folclorismo o ricordo emozionale, ma è stimolo per una riflessione che coinvolga l’oggi e il domani: questo per la volontà dei protagonisti che diedero vita all’Anpi stesso.

 

In questi anni ci siamo confrontati con delle forze che vogliono “sterilizzare” la Storia, descritta come “superata” in quanto “accaduta”, con l’unico motivo di rimuovere la linea di demarcazione tra ciò che può essere definito “fascismo” e “antifascismo”, presentati come termini desueti, con l’obiettivo di restituire una dignità storica ai primi riducendo i secondi a nostalgici fuori tempo.

 

Il qualunquismo e la predisposizione a non approfondire i temi ha dato grande spazio a questo processo di ricodificazione storica. Per esempio sono arrivati a definire “talebani” l’Anpi perchè ha sostenuto a Salò la richiesta di rimuovere la cittadinanza onoraria a Mussolini, orgogliosamente difesa dall’amministrazione locale. La memoria della Resistenza viene logorata e svuotata. Ridotta, quando non viene oscurata, a retorica vuota, buonista, distorta.

 

Gli ambiti d’azione dell’associazione sono molteplici: riflessioni, sottolineature, incontri, attività per le scuole, attività ludiche e di vita comunitaria, lavoro di valorizzazione dei documenti storici, materiali informativi e didascalici.

 

Lo spazio di lavoro e i progetti che si possono immaginare sono molteplici. Alcuni progetti sono stati iniziati possono essere rilanciati o modificati e nell’assemblea si farà riassunto.

Ordine del giorno

- relazione presidente uscente

- dibattito partendo dagli interventi dei presenti, eventuale documento congiunto

- prima raccolta adesioni o collaborazioni esterne

- piccolo rinfresco

 

 

Franco Gussalli Beretta (Presidente Confindustria Brescia): “I vaccini nei Paesi a risorse limitate fondamentali per sconfiggere la pandemia; da Confindustria Brescia il sostegno con la campagna “Un vaccino per tutti””
• A pochi giorni dal lancio numerose sono le aziende che hanno già aderito all’iniziativa.

A seguito delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi – che ha rimarcato nei giorni scorsi la necessità di condurre una campagna vaccinale spedita in tutti
i Paesi del mondo, garantendo in particolare le nazioni in via di sviluppo – riportiamo il commento di Franco Gussalli Beretta, Presidente di Confindustria Brescia.
“Come Confindustria Brescia non possiamo che allinearci alle parole del premier Draghi, e
sottolineare come la diffusione della campagna vaccinale anche nei Paesi a risorse limitate sia
fondamentale per sconfiggere la pandemia – spiega il Presidente di Confindustria Brescia –. Per
queste ragioni, e per doveroso spirito solidaristico, abbiamo deciso di offrire il nostro sostegno con
il progetto “Un vaccino per tutti”, concepito insieme a CGIL, CISL e UIL provinciali.
I Paesi più poveri hanno meno disponibilità economiche, motivo per cui i loro programmi di
vaccinazione sono molto indietro rispetto a quelli dei Paesi avanzati. In alcuni casi sono addirittura
appena iniziati; nessuno potrà considerarsi fuori pericolo fino a quando non sarà garantito l’accesso
ai vaccini a tutto il mondo.”
A pochi giorni dal lancio, sono molte le aziende che hanno già aderito alla campagna; i fondi raccolti
sino ad oggi serviranno a donare vaccini in Mozambico, con un potenziale già raggiunto di 10.000
dosi.
L’iniziativa, coordinata dal Vice Presidente di Confindustria Brescia con delega a Relazioni Industriali
e Welfare Roberto Zini, sarà attiva sino al prossimo 31 dicembre e mira a promuovere la diffusione
degli interventi vaccinali nel mondo e l’adesione alla campagna vaccinale tra le persone che lavorano
nelle aziende e i loro familiari, attraverso un meccanismo di raccolta fondi solidale.
All’organizzazione MEDICUS MUNDI ITALIA, con sede a Brescia, è affidata la raccolta dei fondi, la
loro gestione e la loro destinazione all’approvvigionamento dei vaccini anti-Covid19 a favore delle
aree geografiche a risorse limitate.
“La risposta delle nostre aziende è stata immediata – aggiunge Gussalli Beretta –, a testimonianza
del valore dell’iniziativa, condivisa e supportata dai principali attori del territorio bresciano:
Associazione Comuni Bresciani, Camera di Commercio di Brescia, Comune di Brescia, Diocesi di
Brescia, Federmanager, Forum del 3° settore, Provincia di Brescia, Ufficio Scolastico Territoriale di
Brescia, Università degli Studi di Brescia e Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia.
Con piacere abbiamo appreso che il progetto è stato candidato al Giorno del dono, promosso
dall’Istituto Italiano della Donazione (IID). Brescia si pone così come capofila di un’iniziativa che mira
a superare i confini provinciali, aperta a tutti coloro che ritengano di condividerne le finalità. Alla
campagna possono aderire, infatti, le aziende di tutta Italia, anche non associate a Confindustria,
oltre ad enti, associazioni e privati che desiderano contribuire all’approvvigionamento dei vaccini
nelle nazioni che ne sono prive.”

 

I consiglieri della Lista di minoranza al comune di Desenzano Valentino Righetti e Giustina Bonanno, hanno protocollato una interpellanza a risposta scritta sul futuro dell’ospedale di Desenzano, in seguito alle dichiarazioni dell’assessora al welfare di Regione Lombardia.

Ecco la presa di posizione dei consiglieri della Lista Righetti.

Letizia Moratti, infatti, durante la recente visita presso il nostro ospedale per l’inaugurazione del nuovo Blocco Parto, ha annunciato la possibilità concreta di costruire un nuovo ospedale per “scongiurare i disagi che i lavori di adeguamento sismico (della struttura attuale) provocherebbero”.

 

Ci rivolgiamo, quindi, al Sindaco e alla sua Giunta per sapere quali siano le informazioni che questa amministrazione ha ricevuto a riguardo da parte di Regione Lombardia e da quando ne è a conoscenza. Chiediamo inoltre lo stato di avanzamento della progettazione: se esista già uno studio di fattibilità, sia stata individuata la localizzazione e sia stata fatta una riflessione sulla viabilità di accesso alla stessa.

Il presidio ospedaliero è essenziale per tutti i cittadini desenzanesi e dei comuni limitrofi, riteniamo quindi sia fondamentale coinvolgere la popolazione e le istituzioni locali nelle discussioni per il suo futuro. Una cosa deve essere chiara: la dimensione e la qualità del servizio sono da tutelare e potenziare, non diminuire.

Le dichiarazioni della Moratti parlano di un nuovo ospedale per ottemperare all’adeguamento sismico della struttura , ma non disegnano un futuro di consolidamento e sviluppo , lasciando spazio a molti dubbi  . Preoccupa ancora una volta il silenzio assordante del nostro Sindaco che dovrebbe essere in prima linea per chiedere garanzie per il territorio e un coinvolgimento di tutte le realtà locali.

Ogni progetto futuro deve avere un solo obbiettivo: la salute dei cittadini, senza farsi tentare da appetiti immobiliari.

Con la nostra interpellanza vogliamo prima di tutto dare l’occasione al Sindaco di fare un atto di trasparenza e chiarezza nei confronti dei desenzanesi e stimolare un dibattito che richiami la Regione alle sue responsabilità. Le decisioni sul nostro ospedale devono essere condivise e partecipate dal territorio, non imposte dall’alto di un palazzo Milanese.

La situazione attuale non è perfetta, il presidio desenzanese ha problemi che lo attanagliano da anni: una viabilità difficile, assenza di personale e vetustà di alcune strutture. Speriamo che questa discussione serva a sciogliere questi nodi, non a fare speculazioni edilizie o tagli mascherati. Richiamiamo quindi il Sindaco a vigilare e a difendere gli interessi dei suoi cittadini.

 

Sabato 25 settembre dalle 16 alle 18 l'Atelier Spazio Arte propone il laboratorio gratuito "Costruiamo un leporello", rivolto a bambini, ragazzi e adulti di ogni età.

 

Tornano le attività creative dell'associazione rezzatese con sede in via Rossini 13. Nel pomeriggio di oggi, sabato 25 settembre, Elena Bonassi curerà un laboratorio aperto a tutti e gratuito, che ha come obiettivo la costruzione di un piccolo leporello. L'artista Luisa Valenti presenterà l'etimologia e la storia del termine leporello, con la rilegatura a fisarmonica che lo contraddistingue, quindi verranno date istruzioni sui metodi di piegatura della carta e sull'impostazione di una storia da illustrare in un leporello.

L'attività rientra fra le iniziative che si stanno svolgendo in tutta Italia con il Festival del Disegno 2021, iniziato il 13 settembre e che si concluderà il 10 ottobre prossimo. 

Durante il laboratorio chi lo desidera potrà visitare l'atelier con l'esposizione di abiti sartoriali di Ombretta e Cristina.

È stato un fine settimana all’insegna della ruralità e della gastronomia d’alta quota a Km zero quello della valle del Chiese dove a Roncone è tornato Mondo Contadino e si è concluso il Secondo Festival del Formai da Mot. Quest’ultima è una manifestazione che nell’ultimo mese ha coinvolto 13 ristoranti di Sella Giudicarie nel proporre l’abbinamento tra i tradizionali piatti di quest’angolo del Trentino e il formaggio prodotto in quota da cinque malghe di Sella Giudicarie. Il 2-3 ottobre toccherà poi a Storo ospitare un ulteriore tappa legata alla gastronomia della Valle del Chiese con il ritorno del Festival della Polenta.

 

Domani torna poi la nuova edizione di Mondo Contadino ovvero uno tra i più storici appuntamenti del Trentino legati all’agricoltura e soprattutto alla zootecnia. Quest’ultimo è il classico appuntamento inserito nel circuito Latte in Festa di Trentino Marketing da decenni ospitato al Lago di Roncone, il piccolo specchio d’acqua Bandiera blu quest’anno già salito alla ribalta per aver ospitato ad inizio luglio la penultima tappa della Transalp 2021. Imperdibile è la tradizionale mostra bovina dei capi degli allevatori del Chiese assieme alla produzione agricola locale, a cominciare dall’immancabile farina gialla di Storo. Articolato in una sola giornata punta a valorizzar l’attività zootecnica locale e a mettere giustamente in vetrina i suoi attori: la mostra bovina (oltre 200 capi in passerella) con l’elezione delle campionesse per ogni razza (Bruna alpina, Frisona, Rendena e Pezzata rossa), la competizione riservata ai conduttori junior, la gara di sfalcio e la Casarada.

Ma protagoniste di questo territorio, collocato tra il lago d’Idro e le Dolomiti di Brenta con regina la maestosa Val di Fumo, saranno le leccornie legate ai menù a tema dei 12 ristoranti della zona nobilitate dai formaggi prodotti in quota (di qui il nome di formai da mot - formaggio di montagna) nelle malghe che hanno aderito al progetto: Avalina, D’Arnò, Lodranega, Stabolfess e Cengledino. Le prime quattro collocate nel territorio comunale di Sella Giudicarie e la quinta a Tione. Strutture ubicate tra i 1.300 e i 2.000 metri di quota e caratterizzate da una produzione di latte di altissima qualità organolettica e nutrizionale. Qui alpeggiano le mucche delle razze grazie ai pascoli ricchi di erbe autoctone capaci di donare ai formaggi sentori e sapori unici. E tra l’altro da dove con lo sguardo si può spaziare dal vicino Gruppo delle Dolomiti di Brenta ai massicci che avvolgono i laghi di Garda, Ledro e Ledro.

Il patrimonio rurale di Sella Giudicarie è oggi capace di garantire una produzione di formaggio montano (e non solo) di eccelsa qualità a chilometro zero ancora una volta valorizzata nei ristoranti Alpino, L’angolo della Pizza, Filanda de Boron, Genzianella, Milano, Miramonti, Miravalle, Trento, Roncone, Rifugio Pont’Arnò, Rifugio Trivena e Serena

I produttori protagonisti del Secondo Festival del Formai da Mont sono Claudio Salvadori – Malga Avalina; Ivonne Valenti - Malga Lodranega; Filippo ed Erika Bazzoli – Malga Stabol Fres; Antonello Ferrari – Malga D’Arnò e Daniele Sartori - Malga Cengledino.

A sostenere il Festival Formai da Mont e Mondo Contadino Latte in Festa sono Trentino marketing, Apt Madonna di Campiglio (questo il nuovo nome dell’ambito che riunisce anche Pinzolo, Val Rendena, le Giudicarie centrali e la Valle del Chiese), Trentingrana, Federazione provinciale degli Allevatori, Latte Trento, Consorzio Bim del Chiese, Unione Allevatori valle del Chiese, Strada del Vino Trentino, Associazione Culturnova, Slow Food delle Giudicarie Consorzio Spressa Dop delle Giudicarie e Provincia autonoma di Trento.

 

INFO: Massimo Valenti +39 339 4439798

 

 

Sabato 18 (ore 15-19) e domenica 19 (ore 10-18) settembre si terrà la seconda edizione di un evento che coinvolge numerose realtà attive nel campo dell'assistenza e dei servizi per la disabilità. L'iniziativa si svolgerà presso il parco Gallo, la Cascina di via Corfù 100 e gli spazi dell’associazione Musical-mente, in via Ziziola 105.

 

"Siamo fatti di-versi, perché siamo poesia": questo è il suggestivo slogan che accompagnerà il prossimo fine settimana all'insegna della socializzazione e della creatività, ma anche di approfondimento culturale per i disabili, le loro famiglie e tutti gli operatori del settore, mettendo in rete le energie e le conoscenze e sensibilizzando la comunità sul tema dell’inclusione. Sarà un'occasione di sensibilizzazione ad una tematica troppo spesso poco condivisa; sarà un'opportunaità per conoscere, conoscersi e divertirsi insieme.

“Siamo fatti di-versi, perché siamo poesia” è un’iniziativa promossa da Cieli Vibranti e coordinata da Alessandra Spreafico, con il patrocinio del Comune di Brescia e la collaborazione di numerose realtà attive nel campo dell’assistenza e dei servizi per la disabilità. Già realizzata con successo nel 2019, torna per una seconda edizione ricca di appuntamenti.

Per ciascuna delle realtà coinvolte sarà messo a disposizione uno spazio, allestito in forma di stand o di area laboratoriale, per illustrare ai partecipanti le proprie attività e proporre opportunità di sperimentarle direttamente, ad esempio con workshop di arte, laboratori videoludici, letture, presentazione di libri, e così via.

La partecipazione alle due giornate è libera; per i laboratori e gli altri eventi è prevista la prenotazione. È necessario possedere il green pass. Per informazioni scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il programma completo della manifestazione su www.cielivibranti.it.

 

Ospite della settimana di Radio 51 nella rubrica Primo piano sarà Hermes Bianchetti responsabile della divisione Business di Banca Valsabbina.

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Valsabbina, nel corso della seduta del 1 settembre, ha approvato la situazione patrimoniale ed economica semestrale al 30 giugno 2021, che evidenzia un Utile ante imposte di € 25,4 milioni (ex € 10,5 milioni al 30 giugno 2020) ed un Utile netto di € 21,5 milioni, in forte crescita (+167%) rispetto alla semestrale 2020 (€ 8,1 milioni). Tali notevoli risultati sono stati conseguiti pur attuando una prudenziale politica di accantonamento sul portafoglio creditizio, che ha comportato un aumento delle rettifiche del 46% (includendo anche perdite da cessione di deteriorati per € 3,6 milioni). Ecco il comunicato stampa integrale.

 

“Il risultato, particolarmente positivo, è stato raggiunto nonostante il complesso scenario economico, a conferma della capacità di resilienza e di adattamento alle difficoltà del mercato della nostra Banca. L’utile netto del primo semestre infatti tiene conto di un generalizzato positivo andamento dei ricavi, influenzato solo in parte dalla plusvalenza derivante dalla cessione della nostra partecipazione in “Cedacri”, ma sconta anche un aumento delle rettifiche creditizie e l’ulteriore riduzione dei deteriorati. La Banca sta proseguendo nel suo percorso di crescita e di sviluppo, avvalorato da un generale e sensibile miglioramento degli aggregati patrimoniali ed economici, efficientando ed innovando al contempo il modello di business per interpretare al meglio le esigenze degli stakeholder”, ha preliminarmente dichiarato Renato Barbieri, Presidente di Banca Valsabbina.

 

“I dati rappresentano la nostra Banca come una realtà dinamica, che sta rispondendo efficacemente alla complessità del contesto e del mercato, contando su indicatori patrimoniali, di qualità del credito e reddituali in progressivo miglioramento negli ultimi 4 esercizi”, ha aggiunto Barbieri.

 

Nella sottostante tabella sono esposti i principali Aggregati Patrimoniali.

 

Dati in € migliaia

Giugno 2021

Giugno 2020

Variaz. %

Raccolta diretta

4.497.241

3.910.414

15,01%

Raccolta indiretta

2.547.435

1.948.547

30,74%

  di cui gestita

1.713.409

1.303.679

31,43%

Raccolta complessiva

7.044.676

5.858.961

20,24%

Impieghi alla clientela

3.599.766

3.104.905

15,94%

  di cui in bonis

3.481.952

2.927.778

18,93%

  di cui deteriorati

117.814

177.127

-33,49%

Crediti deteriorati netti su impieghi netti

3,27%

5,70%

-42,63%

  di cui sofferenze nette su impieghi netti

1,99%

3,09%

-35,60%

Fondi Propri phased-in

419.470

402.725

4,16%

CET 1 Ratio phased-in

15,55%

15,44%

 

TIER TOTAL Ratio phased-in

16,79%

16,56%

 

Patrimonio netto

386.983

350.787

10,32%

Utile netto

21.542

8.079

166,64%

 

Al 30 giugno 2021 la Raccolta diretta è pari ad € 4.497 milioni in aumento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2020. La Raccolta indiretta si è attestata ad € 2.547 milioni (di cui € 1.713 milioni relativi a fondi comuni e polizze assicurative) evidenziando una crescita particolarmente significativa (+30,7%) anche rispetto ai trend di mercato.

 

La Raccolta complessiva supera pertanto gli € 7 miliardi, raggiungendo in particolare € 7.045 milioni (+20%). Il trend di crescita importante delle masse, pur agevolato dal contesto generale, risente positivamente dell’impulso dato dall’attività commerciale e di sviluppo della Banca che, tra l’altro, sta proseguendo con efficacia il percorso di razionalizzazione della propria rete territoriale (costituita da 70 filiali, compresa la nuova Agenzia di Parma).

 

Gli Impieghi a clientela ammontano ad € 3.600 milioni, anch’essi in sensibile crescita (+16%). Di questi, gli Impieghi a clientela in bonis sono pari ad € 3.482 milioni (+19%) per effetto della vivace dinamica delle nuove erogazioni a medio termine, con oltre 2.700 finanziamenti concessi nei primi sei mesi dell’anno per circa € 458 milioni (+ 35%). Anche per il 2021 infatti l’Istituto ha sostenuto il territorio nell’ambito di uno scenario ancora complesso per gli effetti della Pandemia, supportando la clientela tramite la concessione di liquidità a valere sulle previsioni dei Decreti Governativi o concedendo moratorie per agevolare i rimborsi (ancora in essere per € 240 milioni).

 

Prosegue l’attività di derisking e di ulteriore miglioramento della qualità del credito, con uno stock di Deteriorati lordi (Non Performing Loans, NPL) sceso ad € 231 milioni (-63% rispetto allo stock massimo di NPL di € 620 milioni raggiunto nel 2016), anche per effetto di ulteriori cessioni di crediti. Il rapporto tra deteriorati e totale crediti lordi (“NPL Ratio Lordo”) si attesta quindi al 6,2%, in sensibile riduzione dal 9,4% del 30 giugno 2020 (7,3% a fine 2020).

 

E’ inoltre proseguito l’efficientamento dei processi di monitoraggio, gestione interna e valutazione dei crediti, incrementando le rettifiche al fine di mitigare i possibili impatti dello scenario. Il totale dei Crediti deteriorati netti si è infatti ridotto da € 177,1 milioni ad € 117,8 milioni, con un NPL Ratio Netto che è in conseguenza passato dal 5,7% al 3,3%. Il tasso di copertura dei deteriorati è quindi aumentato dal 42,2% del 30 giugno 2020 al 46,5% a fine 2020, sino a un attuale 49,1%, anche per effetto delle citate politiche di “provisioning”. Il trend positivo di questi indicatori evidenzia una qualità del credito in continuo miglioramento, come sintetizzato anche dell’ulteriore riduzione del “Texas Ratio” (sceso dal 52% del 30 giugno 2020 al 31%).

 

I Fondi propri, base di calcolo per i requisiti di Vigilanza, ammontano ad € 419,5 milioni, in crescita anche per effetto dell’accantonamento di parte del risultato 2020. I Coefficienti Patrimoniali di Vigilanza (c.d. phased in), confermano la stabilità e la solidità della Banca che, nonostante la sensibile crescita del proprio attivo, evidenzia un Cet 1 Ratio pari al 15,6% ed un Tier Total Ratio al 16,8%, largamente superiori a quelli richiesti dalla Vigilanza.

 

Il Patrimonio netto riflette anch’esso un importante aumento ad € 387 milioni, anche per effetto dell’allocazione a riserva di parte del risultato dell’esercizio precedente come deliberato dall’Assemblea dei Soci del marzo u.s., in conformità alle disposizioni della Banca d’Italia.

 

In crescita anche il numero di coloro che detengono azioni della Banca – Soci ed Azionisti – che si attesta a quota 42.680 (ex 41.635). Anche il numero dei Conti correnti aperti presso le nostre filiali risulta in aumento, passando da n. 89.554 a n. 93.743 (+5% circa) nei 12 mesi, confermando l’efficacia delle strategie attuate.

 

Di seguito sono riportate le principali risultanze del Conto Economico al 30 giugno 2021.

 

Dati in € migliaia

Giugno 2021

Giugno 2020

Variaz. %

Margine d’interesse

47.454

38.913

21,95%

Commissioni nette

21.408

19.693

8,71%

Margine di intermediazione

90.081

65.949

36,59%

Rettifiche nette di valore per rischio di credito su A.F.

-13.225

-11.551

14,49%

Risultato netto della gestione finanziaria

76.830

54.181

41,80%

Costi operativi

-51.418

-43.625

17,86%

Utile ante imposte

25.419

10.496

142,18%

Utile netto

21.542

8.079

166,64%

 

Il Margine d’interesse è pari ad € 47,5 milioni (+22%) per effetto della positiva dinamica degli impieghi, della crescita degli interessi su titoli di debito in proprietà, nonché dell’incremento degli interessi riconosciuti dalla BCE sulle operazioni T-LTRO III, cui la Banca partecipa.

 

Le Commissioni nette, anche in coerenza con la sensibile crescita della raccolta indiretta, sono risultate in aumento raggiungendo € 21,4 milioni (+8,7%) grazie soprattutto all’incremento delle commissioni relative alla distribuzione di servizi di terzi nonché al collocamento titoli.

 

Il Margine di intermediazione risulta pari ad € 90,1 milioni, segnando una crescita particolarmente importante (+37%) ed alla quale hanno concorso anche i risultati consuntivati dalla gestione del portafoglio titoli, nell’ambito della quale si è registrata una plusvalenza lorda di € 8,1 milioni (€ 7,5 milioni netti) relativa alla cessione della partecipazione in “Cedacri”. La crescita del margine d’intermediazione ha inoltre permesso di sostenere anche componenti negative derivanti da perdite da cessione di deteriorati per € 3,6 milioni, nell’ambito delle citate attività di “derisking”.

 

Le Rettifiche di valore su attività finanziarie, al netto delle riprese, ammontano ad € 13,2 milioni, in aumento rispetto agli € 11,6 milioni del primo semestre 2020, anche per effetto di una politica valutativa conservativa nell’ambito di un continuo miglioramento della qualità del credito. Il costo del credito (incidenza delle perdite da cessione e delle rettifiche di valore su crediti, rispetto al totale crediti netti) è pertanto cresciuto allo 0,9% su base annua (ex 0,6%). Il Risultato netto della gestione finanziaria si è quindi attestato ad € 76,8 milioni (+42%).

 

I Costi operativi ammontano ad € 51,4 milioni (+18%) e risentono della crescita delle spese per il personale (735 dipendenti rispetto ai 662 del giugno 2020) e delle altre spese amministrative, che tengono conto in particolare dell’aumento degli oneri relativi al salvataggio di banche in difficoltà ed al “FITD” per la “garanzia dei depositanti”. L’incremento dei costi è principalmente ascrivibile alla crescita della Banca, al sostenimento di costi di compliance normativa ed informatici, nonché all’avvio di nuove iniziative. L’aumento dei costi è stato però più che compensato dalla crescita dei ricavi, permettendo di conseguire un miglioramento del Cost Income (indicatore di efficienza aziendale dato dal rapporto tra costi operativi e margine d’intermediazione) che si attesta al 57% (ex 66%).

 

L’Utile ante imposte ammonta quindi ad € 25,4 milioni (+142%), mentre l’Utile netto si attesta ad € 21,4 milioni (+167%), anche per positivi effetti fiscali, confermando un’importante redditività per la Banca, nonostante l’aumento delle rettifiche su crediti e l’ulteriore attività di riduzione dei “NPL”.

 

La Banca sta proseguendo nell’ambito di un processo di revisione ed efficientamento delle strategie di sviluppo e di offerta dei servizi alla clientela, anche al fine di tenere conto delle continue evoluzioni del contesto di mercato. E’ infatti in corso anche un progetto finalizzato a rivedere la strategia di marketing, cercando al contempo di modernizzare i canali comunicativi con la clientela e di digitalizzare maggiormente i processi.

 

In tale ambito l’Istituto, da sempre vocato a servire al meglio le imprese e le famiglie del territorio, sta continuando ad ampliare ed innovare i propri prodotti e servizi, sviluppando anche nuove aree di business al fine di soddisfare le esigenze del mercato, diversificando le fonti di ricavo con varie iniziative.

 

A tale riguardo è stato rafforzato il presidio sulle attività di Corporate Finance, anche in sinergia con la partecipata “Integrae Sim”. Inoltre, dopo il “Settore Agricoltura”, è stato istituito un nuovo Servizio, denominato “Sviluppo Imprese”, dedicato a favorire il relativo processo di origination del credito. Da tempo è infine a regime il “Progetto Superbonus”, che permette di supportare la clientela nell’ambito della realizzazione dei vari interventi edilizi agevolati, mettendo a disposizione linee di credito dedicate e strutturando un efficace processo di compravendita di tali crediti, che - ad oggi - ha già permesso di formalizzare acquisti per oltre € 50 milioni.  

 

La Banca sta infine proseguendo con l’attività di diversificazione del proprio portafoglio titoli ed investimenti, sottoscrivendo strumenti finanziari rivenienti da operazioni aventi come sottostante ad esempio crediti verso la P.A. o finanziamenti concessi da piattaforme Fintech, anche nell’ambito di progetti innovativi.

 

In tale contesto la Banca ha avviato diverse partnership con aziende “Fintech” ed ha altresì perfezionato alcune operazioni di investimento diretto nel capitale di queste aziende tecnologiche, rafforzando le possibili sinergie. Sono quindi allo studio anche nuove operazioni di finanza strutturata che, sfruttando la digitalizzazione ed i progressi dell’innovazione tecnologica, permetteranno alla Banca di assumere un ruolo attivo in un mercato in continua evoluzione.

 

“L’andamento della Banca ed il risultato conseguito confermano la dinamicità e la reattività dell’Istituto che, ancorchè in un contesto incerto e complesso, sta continuando a supportare i territori di elezione, proseguendo al contempo in un percorso di continuo efficientamento ed evoluzione. Il miglioramento dell’economia, l’andamento positivo dei principali indicatori aziendali e la consolidata redditività della gestione, conseguita nonostante la crescita delle rettifiche, consentono di prevedere un trend positivo per l’esercizio e di delineare un risultato ulteriormente rafforzato rispetto a quelli dell’ultimo triennio; ciò permetterà, seppure nell’ambito dell’approccio prudente che contraddistingue la Banca e coerentemente con le richieste della Vigilanza, di remunerare i nostri soci con un dividendo più premiante rispetto al recente passato”, ha quindi concluso con soddisfazione Barbieri.

 

 

 

Il lago di Garda torna ad essere il luogo perfetto dove girare un film.

Non è la prima volta e non sarà l'ultima. In questo caso si tratta della produzione esecutiva Viola Film srl che ha scelto il Garda come location ideale per il nuovo progetto cinematografico "Un'estate sul lago di Garda" (Ein sommer am Gardasee) prodotto per conto di Cologne Film e destinato alla televisione tedesca ZDF.

 

si tratta di una nuova storia romantica e divertente ambientata tra gli scenari mozzafiato del territorio Baldo Garda le cui riprese si effettueranno tra il 20 settembre e il 19 ottobre. La regia sta cercando i volti da affiancare al cast del film: si cercano comparse e figurazioni speciali. Lo scrive “Veronasera”.

Per candidarsi è sufficiente registrarsi al database di Eagle Casting (eagleservice-southtyrol.it/area- cast). La partecipazione è riservata ad un pubblico maggiorenne (non possono partecipare i dipendenti di Pubblica Amministrazione).
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Con il decreto cautelare pubblicato ieri sera il TAR della Lombardia, in seguito al ricorso presentato da un’associazione animalista, ho sospeso l’efficacia delle delibere con cui la Regione aveva approvato il calendario venatorio integrativo e quello riduttivo fino alla data della trattazione collegiale fissata per il prossimo 7 ottobre. Una decisione che di fatto sospende la caccia in Lombardia almeno fino a quando la Regione non darà esecuzione al decreto del TAR indicando se, e come, si potrà cacciare fino al 7 ottobre.

Sulla vicenda interviene il consigliere regionale Floriano Massardi:

“Quanto accaduto è una débâcle senza appello per chi si è affidato alla strategia di approvare il calendario venatoria all’ultimo minuto, forse nella inconsistente convinzione che il TAR non intervenisse così come è intervenuto”.  Così Floriano Massardi, consigliere regionale e vice capogruppo della Lega al Pirellone, all’indomani del decreto monocratico cautelare del TAR di Milano che per la prima volta nella storia di Regione Lombardia ha sospeso l’attività venatoria su tutto il territorio regionale.

 

“Era da mesi che il sottoscritto - sottolinea Floriano Massardi - in condivisione con le associazioni venatorie, chiedeva che il calendario venatorio fosse approvato con un congruo margine rispetto all’apertura della caccia, così che a fronte dei ricorsi delle associazioni contrarie alla nostra passione, ci sarebbe stato il tempo per una discussione davanti ai giudici. E invece è emersa, ancora una volta, la non disponibilità all’ascolto da parte degli uffici competenti, come spesso avviene quando propongo emendamenti in materia venatoria.

Siamo tutti d’accordo che i pareri di ISPRA stanno assumendo una valenza sempre maggiore dinanzi agli occhi dei TAR, ma devo dire che questa volta, rispetto alle annate precedenti, il calendario venatorio regionale nei suoi scostamenti al parere di ISPRA era comunque ben motivato. Non sono in grado di pronosticare gli esiti di un eventuale giudizio al TAR, ma almeno ci sarebbe stato un dibattito tra Regione e sigle ambientaliste. ll tordo bottaccio si sarebbe aperto come richiesto da ISPRA al 2 ottobre? Può darsi ma di sicuro la caccia non sarebbe sospesa come adesso. La chiusura dell’attività venatoria è stata quindi determinata da una strategia completamente errata: il risultato è il decreto emesso dal Presidente del TAR Milano che ha chiuso la caccia, applicando il principio di precauzione e senza neanche ascoltare Regione Lombardia.”

“I danni purtroppo - continua Massardi non sono solo per i cacciatori, ma per tutto il comparto che vi gira attorno: quello armiero, dei mangimi, dell’abbigliamento, ecc., che contribuisce alla crescita del PIL ed al sostentamento di tante famiglie. Temo inoltre che questa decisione non si limiti solo a questi giorni di chiusura della caccia ma avrà strascichi sulla credibilità nella continuazione futura dell’attività venatoria: tutti dobbiamo fare la nostra parte per far sì che ciò non accada. Ora tocca alla Regione rimediare ad una strategia e a delle scelte in termini di tempo che purtroppo si sono rivelate disastrose. Non ci sono più scuse. Qualcuno che ha assunto certe decisioni dovrà prendersene la responsabilità istituzionale e soprattutto politica. Dovrà chiedere scusa ai cacciatori per l’errore commesso e per le tasse puntualmente versate come ogni anno”.

“Non mi nascondo dietro un dito o a alle solite frasi di circostanza - conclude Massardi - ma nel solco della legittimità nell’ambito delle mie funzioni consiliari che la legge mi attribuisce, chiederò che chi ha sbagliato non si occupi più di gestire la caccia.”

L'intervento del consigliere Gianni Girelli:

 

“Invece di esprimere solidarietà ai cacciatori, che sono i primi penalizzati dalle scelte di Regione Lombardia, gli esponenti della Lega Nord dovrebbero richiamare i propri consiglieri a palazzo Lombardia affinché non producano provvedimenti amministrativi che poi vengono impugnati. 

Non era sfuggito a nessuno, tranne a chi governa, che quest’anno le direttive di Ispra erano più stringenti, questo per svariati motivi (lockdown, siccità, incendi estivi, ecc). E anche questo gioco tutto interno alla Lega a scaricare le responsabilità sugli altri, pare francamente imbarazzante.”  

“Regione Lombardia invece di cercare soluzioni condivise, ha deliberato un atto amministrativo (calendario venatorio integrativo) con ritardo e a caccia già aperta, circostanza che nel mondo venatorio aveva già creato qualche allarme.

Non è più il tempo di pressapochismo e superficialità. 

Servono competenza, dialogo e serietà a tutti i livelli. Nemmeno i continui emendamenti di Consiglieri di maggioranza, che puntualmente vengono poi impugnati, aiutano a stemperare un clima che vede, a torto la Caccia sul banco degli imputati. 

A pagarne le conseguenze, sono i tanti cacciatori, che hanno regolarmente versato, sempre a Regione Lombardia, le tasse per poter esercitare un diritto.

Ricordiamo, per inciso, che la Lombardia è governata dalle stesse forze politiche da più venti anni, e in altre regioni (Emilia Romagna, Toscana, Veneto per citarne solo alcune) questi disagi non si verificano, forse è il momento di voltare pagina”.

 

 

 

Nell’ambito del progetto “Smart School”, in Valle Sabbia, nel corso dell’estate, sono state promosse molte attività che hanno coinvolto un consistente numero di giovani e che hanno consolidato i rapporti di collaborazione tra molte realtà associative locali.
Il bilancio complessivo per il numero e la qualità delle iniziative avviate e per il numero di persone coinvolte è molto positivo, e rilancia con forza le azioni progettuali rivolte ai giovani valsabbini dal tavolo locale di “Smart School”, coordinato dalla Cooperativa Sociale Area e dalla Comunità Montana di Valle Sabbia.
Tra le iniziative promosse nel periodo estivo si segnalano i laboratori “Smart School” con interventi realizzati da operatori qualificati all’interno dei Grest delle parrocchie/oratori di Vestone, Pertica Alta, Pertica Bassa, Serle, Prevalle, Odolo e Idro. Queste attività, che costituiscono una novità per il contesto valsabbino, hanno consentito di sostenere la ripresa delle attività degli oratori che la pandemia aveva sospeso e di perseguire l’importante macro-obiettivo di coinvolgere ed allargare la comunità educante di Valle Sabbia, una delle mission del progetto Smart School.
Tra i laboratori promossi negli oratori si segnalano il Laboratori artistico SULLE TRACCE DEI GRANDI ARTISTI; il Laboratorio di gioco: GIOCHI IN SCATOLA E DA TAVOLO; il Laboratorio ecologico: AMBIENTAMOCI; il Laboratorio di gioco fantasy: MONDO FANTASY; il Laboratorio di sperimentazione teatrale: DIAMO VOCE AL CORPO.
Un’altra iniziativa di “Smart School” sono i tornei di fine estate. L’idea è nata nell’ambito di alcuni incontri con i rappresentanti dell’Istituto Perlasca nelle due sedi di Idro e di Vobarno. Gli studenti hanno espresso aspettative e desideri su eventuali attività da vivere sul territorio. La principale richiesta è stata quella di poter partecipare a momenti ludici e di aggregazione che hanno portato a formulare due proposte di “Festa di fine estate del Perlasca”, rese operativamente possibili dalla fondamentale collaborazione con le polisportive di Idro e di Vobarno e con altri soggetti del territorio.
A Idro, presso l’oratorio San Michele, dalle ore 18 alle 21 sono programmate per il 13 settembre i tornei di green volley e calcetto, con la finalissima che si terrà il 17 settembre dalle ore 19 alle 22.

A Vobarno, presso il palazzetto dello sport, le squadre del torneo di green volley e quelle del torneo di calcetto si confronteranno il 20 e il 22 settembre dalle ore 18 alle ore 21, con la finalissima programmata per il 24 settembre dalle ore 19 alle ore 22. In chiusura dei tornei è prevista un’attività di animazione con festa fluo, ludobus e musica.
E’ possibile partecipare alle iniziative esibendo il green pass, l’attestazione di tampone negativo nelle 48 ore precedenti, o il certificato che attesti la guarigione da Covid negli ultimi 6 mesi.
Le attività di Smart School proseguiranno nei prossimi mesi con attenzione agli obiettivi fondamentali di contrasto alla povertà educativa e di promozione di una comunità educante.
Ricordiamo che “Smart School” è un progetto avviato da Fondazione Comunità Brescia e dall’impresa sociale Con i bambini, sostenuto da un partenariato comprendente 41 soggetti pubblici e di privato sociale (capofila Il Calabrone Società cooperativa sociale Onlus) appartenenti, oltre che alla Valle Sabbia, alla Bassa Bresciana Centrale e alla Valle Trompia.


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Implementare un servizio di housing sociale diffuso all’interno del territorio valsabbino e offrire una risposta ai bisogni che, anche a causa della situazione pandemica, sono sempre più presenti: sono questi gli obiettivi primari del progetto Ambra Social Housing promosso dalla Cooperativa Sociale Area con il sostegno dei comuni di Vobarno e Vestone che ha ricevuto in questi giorni un riconoscimento concreto anche dalla Fondazione Comunità Bresciana attraverso un finanziamento erogato dal bando “Sociale 2021”.

Grazie al sostegno della Fondazione Bresciana, il progetto rafforzerà la sua diffusione sull’intero territorio valsabbino, ampliando la propria offerta anche su altri comuni e creando così una rete di strutture di co-housing sociale che permetteranno sia la semplificazione dei rapporti di convivenza sia dei problemi di mobilità, in particolare la mobilità casa/lavoro, di tanti cittadini.

Il servizio di Cooperativa Area, con due appartamenti attivi su Vobarno e Vestone, si rivolge alle famiglie del territorio valsabbino che non si trovano in condizione di conclamata fragilità, ma che attraversano un momento di difficoltà temporanea, giovani che sperimentano un percorso di autonomia prima della costituzione di un nucleo familiare autonomo, coppie con o senza figli, nuclei monogenitoriali, persone con anziani conviventi. In particolare il progetto Ambra si rivolge alle persone singole che, per una serie di motivi rilevanti, tra i quali la necessità di contenere i costi per l’alloggio, sono disponibili a condividere lo spazio abitativo.

Ambra è a tutti gli effetti un progetto di “co-housing” in quanto l’obiettivo primario è creare delle convivenze che, come ormai accade spesso nei grandi centri urbani, rispondano all’esigenza di uno spazio abitativo individuale anche in un contesto di condivisione di spazi comuni.

La Cooperativa Area gestisce, ponendosi come intermediario tra i proprietari e i singoli utenti, appartamenti di media/grande dimensione che vengono utilizzati in condivisione fra più utilizzatori. Questo sistema garantisce ai proprietari una tranquillità organizzativa, trovandosi ad avere come unico interlocutore operatori della Cooperativa, e allo stesso tempo agli utenti un servizio completo e semplificato (ad esempio, utenze e spese di gestione dell’immobile sono gestite direttamente dalla Cooperativa Area) che permette di migliorare la propria qualità di vita semplificando anche la fase di accesso/recesso al servizio abitativo.

Per poter ampliare la propria offerta di Social Housing anche su altri comuni, la Cooperativa Area è alla ricerca di nuovi appartamenti, in particolare nella zona della bassa valle, per poter rispondere ai bisogni abitativi sempre più diffusi.

Per maggiori informazioni sul servizio è possibile contattare la referente Chiara Cavagnini scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

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