“Attenzione! Non è finita”. Questo lo slogan che campeggiava nei giorni scorsi tra i cittadini e sui social che tengono vivo l'interesse relativo a una questione di primaria importanza per la salute e il benessere dell’intero paese. Dopo che nel 2012 era stata negata l'autorizzazione e nel 2013 il TAR aveva respinto il ricorso dell’azienda 3A, lo scorso aprile si era aperto un ulteriore capitolo, che ha ribaltato le posizioni acquisite: lo stesso TAR ha infatti accolto il ricorso di 3A, riaprendo di fatto il procedimento di autorizzazione all'impianto.
A pochi giorni dai 90 previsti per il deposito della sentenza, questa mattina si è dunque svolta la conferenza dei servizi presso la sede di via Milano. Lì si sono dati appuntamento anche i rappresentanti del comitato civico che in questi anni ha mobilitato migliaia di cittadini, coinvolgendo i comuni limitrofi e numerose altre organizzazioni del territorio. Alla rabbia e frustrazione dei primi giorni, dopo aver visto sfumare in un attimo i risultati raggiunti con anni di impegno, si è sovrapposta ora una profonda preoccupazione per come la tutela della salute venga fatta dipendere da questioni formali, come valutazioni tecniche – peraltro già condotte in passato – e interpretazioni, talora ambigue, di norme.
Oggi, dunque, è il giorno del disappunto: le decisioni quasi sicuramente verranno in seguito, così come le conseguenti mosse del comitato. Nel frattempo, il presidente Giampietro Fogliazza è stato ammesso alla riunione e sarà il portavoce ufficiale, come già in passato, dei cittadini esasperati, vigilando come sempre sulla correttezza e sul rispetto delle procedure.
A riunione appena conclusa, pochi minuti fa siamo venuti a sapere che tutto è stato rinviato a data da destinarsi perché mancavano sia i titolari che gli avvocati dell’azienda proponente. L'occasione è stata comunque utile per presentare le nuove memorie, ribadendo che nelle vicinanze è sorto nel frattempo un centro di riabilitazione neuropsichiatrica per minori, struttura incompatibile con la realizzazione dell'impianto. La ditta 3A ha tuttavia rilanciato presentando – oltre al ben noto e temuto gassificatore – anche il progetto di un biodigestore. La questione resta aperta e più calda che mai, a questo punto.
Giovanna Gamba
Nel video, la dichiarazione resa in mattinata da Patrizia Menchiari, membro del consiglio direttivo del comitato.
Sulla vicenda vedi anche Gassificatore: Bedizzole beffata dal Tar