Si tratta di persone con età compresa fra i 29 e i 39 anni, tutti residenti in provincia. Per tre di loro il divieto avrà una durata di cinque anni, con obbligo di presentazione alla p.g., già convalidato dall’Autorità Giudiziaria; per il quarto, incensurato, il provvedimento avrà durata di due anni senza obbligo di presentazione alla p.g.
La risoluzione è scaturita da un comportamento tenuto dai quattro in occasione di una manifestazione religiosa avvenuta l’11 dicembre per le via della città. Al passaggio del corteo che ha visto la partecipazione di 5000 appartenenti alla comunità pakistana, i soggetti sono usciti da un pub, inveendo con cori discriminatori e gesta offensive. In particolare, è stato ostentato il saluto nazista in direzione degli stranieri, oltreché il gesto del dito medio e frasi come “botte, botte, botte”. Il personale DIGOS, in servizio di ordine pubblico a margine del corteo, è subito intervenuto al fine di evitare che tali atti potessero suscitare eventuali reazioni da parte dei numerosissimi manifestanti stranieri.
Il provvedimento, che si inserisce nelle “misure urgenti per la prevenzione e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche”, rappresenta l’applicazione delle nuove norme in materia di D.A.SPO (Divieto di Accedere a manifestazioni SPOrtive) applicabile anche a comportamenti estranei alle manifestazioni sportive, ma che ledano l’ordine e la sicurezza pubblica. Nello specifico, l’emanazione di questi provvedimenti è finalizzata a precludere ai quattro cittadini comportamenti analoghi in occasione di manifestazioni sportive in cui la loro presenza possa essere causa di turbativa per l’ordine e la sicurezza pubblica e per il regolare svolgimento delle gare.