Nella serata di venerdì scorso, 7 luglio, la sala operativa della Questura inviava una pattuglia volante in Piazzale Broletto in seguito ad una richiesta d’intervento per rapina. Il richiedente, un uomo di 42 anni, presentava evidenti graffi su un avambraccio, pur rifiutando l’intervento di personale medico. Ai poliziotti raccontava che, circa venti minuti prima, si trovava all’interno del cortile intento a riprendere il palazzo con la propria fotocamera.
Durante le sue riprese, un soggetto di circa 50 anni che era seduto sul pozzo gli si avvicinava e, in tono brusco e con forte accento romano, gli chiedeva cosa stesse facendo. Sostenendo di essere stato ripreso con la fotocamera, iniziava a spintonare l’uomo e ad aggredirlo con pugni. Il 42enne reagiva facendo cadere a terra la propria fotocamera che, mentre veniva raccolta, gli veniva strappata di mano dall’aggressore. Questi, spintonandolo, fuggiva dall’uscita sotto l’arco che si affaccia in Piazza Duomo.
Nei pressi del pozzo restavano gli oggetti del 50enne: una borsa in stoffa ed alcuni cartoni utilizzati come rifugio di fortuna. L’uomo derubato forniva ai poliziotti la descrizione del soggetto, con la quale venivano effettuate varie ricerche in zona, al momento senza esito.
La notte di lunedì 10, intorno all’1:00, lo stesso equipaggio intervenuto venerdì sera, di passaggio con la volante nel cortile interno di Palazzo Broletto, notava un soggetto del tutto corrispondente all’autore della rapina. I poliziotti precedevano ad un sommario controllo dell’uomo, che nello zaino conservava la fotocamera rubata qualche sera prima. Alla domanda sulla provenienza dell’oggetto, rispondeva agli agenti che potevano riprenderla, visto che l’aveva sottratta ad un uomo solo per il fatto che lo stava fotografando.
L’uomo, identificato come S.F., del 1968, veniva dunque accompagnato in Questura per gli accertamenti ed in seguito indagato in stato di libertà per il reato di rapina. La fotocamera veniva subito restituita al legittimo proprietario.