“La solidarietà non fallisce mai!”. Caricati da questo motto e da una generosità che ha radici lontane, nove volontari soccorritori dell’associazione valsabbina sono pronti a mettersi a servizio dei cittadini iniziando una nuova avventura, questa volta più ad ampio raggio rispetto al solito. Dopo essere stati opportunamente formati, i volontari saranno destinati a rispondere per tutta la settimana alle chiamate in arrivo al numero verde istituito da Regione Lombardia per dare indicazioni sul virus che sta mettendo tutti in difficoltà.
Lavoreranno in una sala operativa con diverse postazioni computer, per essere aggiornati in tempo reale su ogni sviluppo della situazione. Al loro fianco opereranno psicologi e diversi professionisti della sanità, soprattutto medici e infermieri, da coinvolgere nei casi in cui i volontari lo riterranno opportuno e in coordinamento attivo fra loro.
«La forza del volontariato e della solidarietà – affermano convinti i responsabili dell’organizzazione – si spinge ben oltre l’ordinario servizio di emergenza/urgenza, soprattutto in una fase in cui è necessario unire le forze per superare questo momento. I volontari di Pronto Emergenza anche questa volta hanno risposto all’appello con spirito di sacrificio e di abnegazione, confermando la loro presenza per compiere attività a rischio».
La disponibilità dell’associazione valsabbina è ancora più completa se si considera che nei prossimi giorni potrebbero essere chiamati con due ambulanze, e relativi soccorritori autisti, a coadiuvare il lavoro dei sanitari nelle “zone rosse” lombarde. Il calendario in merito non è ancora stilato, ma i volontari sono già in allerta e quando arriverà la chiamata – qualcuno ipotizza sul finire della prossima settimana – saranno pronti a partire subito.
La squadra al momento è composta da tre volontari di Agnosine, quattro di Odolo, due di Preseglie, uno di Treviso Bresciano e uno di Vobarno. La loro esperienza porterà un contributo prezioso alla gestione dell’emergenza coronavirus in tutto il territorio lombardo.
Giovanna Gamba