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Un gruppo di professionisti che si riconoscono nella collaborazione e nell’attenzione alle necessità del territorio.

 

Dopo un periodo di sospensione, riprendo a scrivere per la rubrica che intende diffondere tra i lettori alcune notizie sull’associazionismo locale, una realtà variegata ma tale da connettere fra loro soggetti diversi. 

E’ l’impressione che ricavo anche dal colloquio che ho il piacere di condurre con Nicola Bianco Speroni, presidente dal 2004 al 2007 del Rotary Club Valle Sabbia Centenario ed attualmente suo segretario. E’ Bianco Speroni, infatti, che mi accompagna a comprendere le caratteristiche e le finalità del Rotary Club quale istituzione internazionale, oltre che locale. 

Bianco Speroni ricorda che il Rotary club nasce nel lontano 1905, per iniziativa del giovane avvocato di Chicago Paul Harris. E’ proprio Harris che immagina di unire persone di differenti professioni allo scopo di creare amicizie e di incrementare il contatto fra soggetti con differenti competenze professionali. Da allora, in qualsiasi area geografica si costituisca, ogni club aggrega imprenditori e professionisti di diversa formazione, ma impegnati ad esercitare correttamente la personale attività e a costruire vincoli di amicizia. Allo scopo, importante è l’organizzazione di incontri anche conviviali, nel corso dei quali ogni socio può condividere con gli altri la propria conoscenza ed esperienza professionale o riflettere, attraverso il contatto con persone esperte, su temi di particolare interesse. Quanto al rapporto con l’ambiente circostante al club, la finalità generale di ogni club è quella di recare aiuto e assistenza, in forma gratuita, a soggetti del territorio che ne hanno bisogno”. 

E’ per realizzare scopi del genere che agisce anche il  un Rotary Club, un’associazione che, nata nel 2005 cioè a cento anni di distanza dal primo club, aggrega individui impegnati, come i colleghi di altre nazioni, in molteplici attività a sfondo culturale e sociale.

Tutto quanto i soci hanno svolto o intendono realizzare è già presentato nel ricco sito http://www.rotaryvallesabbia.org/ , costruito appositamente dal Rotary Club della Valle Sabbia.

Qui, perciò, sono sottolineate solo alcune attività che sembrano nascere da una particolare lungimiranza. 

Tra le molte, merita sicuramente di essere ricordata la distribuzione di oltre due milioni di euro, intrapresa sia dai soci locali sia dai soci di altri club – anche statunitensi –. La cospicua somma di denaro ha permesso la pubblicazione del Bando Territoriale della Valle Sabbia per il tramite della “Fondazione della Comunità Bresciana”; si sono così potute sostenere iniziative, avviate per accrescere il benessere della Valle Sabbia da parte di enti e associazioni che non abbiano finalità di lucro e possano fornire il resoconto di una gestione corretta dei fondi ricevuti.

“Sogno di Natale” è un’altra attività, sempre realizzata dal Rotary Club Valle Sabbia Centenario. Per conseguirla, il club ha saputo collegare a sé molte associazioni di categoria del mondo imprenditoriale bresciano riuscendo a raccogliere in breve tempo oltre 100.000 euro: ha così potuto donare al Reparto di Radiologia Pediatrica degli Spedali civili di Brescia un’attrezzatura innovativa nell’ambito dell’indagine ecografica.

Un altro interessante progetto consiste nel cosiddetto “Scambio di gruppi di studio”. L’iniziativa prevede che i partecipanti, soprattutto giovani, possano essere ospiti di famiglie collegate ai Rotary club di nazioni diverse da quella cui i giovani appartengono, in modo che i ragazzi riescano ad approfondire la loro conoscenza della lingua, della cultura e degli aspetti più significativi del Paese straniero in un clima di amicizia e cordialità.

Ma l’attenzione verso le giovani generazioni si esprime anche nel cosiddetto “Rotaract”, cioè nella sezione – internazionale e locale - del club che vuole sostenere la formazione personale degli adolescenti e favorire la costruzione di un atteggiamento esistenziale non prono alle mode dominanti. 

Non solo: in una prospettiva simile, è stato anche organizzato un “Corso di sci” per venticinque giovani, che presentino disabilità di varia natura e che provengano da tutta Italia e anche dall’estero: la sede del corso è a Campiglio, uno dei pochi luoghi dove esistono strutture ed attrezzature adatte.

Ma un’altra attività, realizzata di recente, è quella che ha portato a donare il necessario arredamento al Centro, nato allo scopo di accogliere e sostenere altri giovani in difficoltà, presso la sede del Comune di Villanuova sul Clisi. 

Senza dubbio, il Rotary Club Valle Sabbia Centenario dedica molte energie ai ragazzi, ossia a chi dovrà proseguire nel cammino dell’umanità!

Nicola Bianco Speroni precisa poi che, per venire ammessi al club, è necessario essere presentati da un socio e non ricevere alcun veto da parte dei soci già ammessi. 

Mi fa anche presente che l’età media degli attuali soci del Rotary Valle Sabbia è di quarantadue anni e che maggiore è la presenza maschile (anche perché solo a partire dal 1989 il regolamento internazionale ammette l’accesso ai club da parte delle donne) rispetto a quella femminile: è un dato che è auspicabile si modifichi, dato il ruolo che la figura femminile può assumere, soprattutto quando si devono ricomporre conflitti, avviare iniziative benefiche o diffondere la pace, ossia puntare ai fondamentali obiettivi posti alla base di qualsiasi Rotary club. Ma di certo pure il Rotary club della Valle Sabbia saprà aprirsi ai nuovi bisogni che il nostro tempo genera.

Luisa Maioli