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Vi siete mai chiesti come sarebbero le celebrazioni del 25 aprile, del 4 novembre, del 2 giugno, le ricorrenze civili, quelle religiose senza la banda musicale? Proprio in questi giorni l’adunata degli Alpini a Trento ha visto la partecipazione di oltre 40 tra fanfare e bande musicali. Forse le bande si notano di più quando non ci sono?

Se perfino un importante personaggio del calcio ha ultimamente apostrofato, poi scusandosi, la propria squadra di calcio il cui gioco non è certamente tra i più entusiasmanti come una banda musicale, non c’è da stare allegri. Da tempo ormai le bande musicali hanno abbandonato la dimensione del gruppo di anzianotti allegri che fa a gara a chi suona più forte. Nelle bande musicali si inizia ad imparare la musica e da lì nascono i futuri talenti che poi proseguono nei Conservatori musicali, si sono moltiplicate le scuole medie ad indirizzo musicale. Giovani maestri e dirigenti si sforzano quotidianamente di variare i repertori rendendoli sempre più accattivanti per un pubblico a cui basta ormai un solo click per avere a disposizione ogni tipo di offerta musicale. Tutto ciò nella quasi completa indifferenza delle istituzioni.

Anche il Corpo Bandistico Sociale di Vobarno, che il prossimo giugno festeggerà i suoi 140 anni di fondazione, si pone in questo solco. Eseguì il suo primo concerto in occasione del Corpus Domini nel giugno 1878. Da allora, tra alterne vicende è sempre stato presente nella comunità vobarnese. Nelle sue file hanno suonato musicisti che fanno di quest’arte la loro principale attività: il tenore Mario Malagnini, il M° Ferdinando Dani apprezzato esperto Verdiano presso la Casa per gli Artisti Giuseppe Verdi di Milano, la cornista dell’orchestra del Teatro la Fenice di Venezia Adelia Colombo,  la flautista Erika Giovanelli e da ultimo il clarinettista emergente Daniel Roscia.

Da un decennio il sodalizio si è associato con la Nuova Banda Tignalese per l’esecuzione di concerti speciali con un organico potenziato costituendo la TI.VO. band che recentemente l’ha vista impegnata presso il Teatro San Barnaba di Brescia con il direttore ospite Jacob de Haan, apprezzato compositore olandese. Oltre alla propria scuola di musica, ha avviato un progetto didattico presso la locale scuola primaria per l’insegnamento di uno strumento musicale giunto al terzo anno che vedrà impegnati gli allievi in un saggio di musica d’insieme il prossimo 26 maggio. Il 14 luglio ospiterà a Vobarno il Corpo Bandistico di Ospitaletto.

Il clou degli impegni annuali sarà rappresentato dalle commemorazioni per il centenario della fine della prima guerra mondiale. In collaborazione con la Comunità Montana di Vallesabbia, il 15 settembre alle 17 presso la batteria Statuto della Rocca d’Anfo (al Polivalente di Idro in caso di pioggia) si terrà un raduno bandistico a cui parteciperanno oltre al Corpo Bandistico Sociale di Vobarno, una banda austriaca, la banda ungherese di Sümeg con la quale Vobarno è gemellata, la banda Sociale di Roncone (TN) e la Böhmische Judicarien sempre di Roncone (TN) per un concerto commemorativo improntato ai temi della pace. Il giorno successivo le stesse bande si trasferiranno a Bondo, nel comune di Sella Giudicarie (TN), presso il cimitero monumentale Austro-Ungarico per la commemorazione ufficiale alla presenza delle associazioni d’arma italiane e austriache.

Un concerto commemorativo verrà poi eseguito dalla banda a Vobarno in collaborazione con il coro di Gussago il 3 novembre. Poi via alle festività natalizie con le consuete pastorelle nelle frazioni ed il concerto finale di Santo Stefano. Non è facile far fronte a tutti questi impegni che richiedono anche una buona dose di prove e tanta passione da parte dei  “volontari”  della musica, che cercano di mettere il loro talento a servizio della comunità per coltivare il bello di cui c’è tanto bisogno.

Gilberto Salvi

Vobarno