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Per la serie degli itinerari a piedi proposti dalla "nostra" Sonia Piccoli. Ecco le Vie del Sale: buon cammino!

Le "Vie del Sale" o anche "Vie Marenche"

Di Sonia Piccoli

 

Le "Vie del Sale" si intendono tutti i sentieri e le vie di mare, che in passato venivano usate da mercanti del sale, pellame,armi, viandanze e pellegrinaggio. Ne esistono diverse e sono situate in Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia, Toscana per citarne alcune fino ad arrivare in Sicilia.

Il sale, oro bianco dell’antichità, è all’origine delle prime grandi vie di comunicazione, esso veniva impiegato per la conservazione della carne e del pesce, per l’alimentazione del bestiame, per la produzione di formaggi e insaccati e nelle attività artigianali della tintura e della concia delle pelli. Una risorsa di difficile da reperire nel periodo antico nel settentrione. La Via del Sale metteva in comunicazione la Pianura Padana con la Liguria e il Piemonte. Armi, lana, vino e olio del nord in cambio di sale, olio e acciughe del sud. Storie di mercanti, pastori, viaggiatori e brigantaggio lungo impervie mulattiere dell’Appennino: oggi confine di quattro regioni. Feudi imperiali e poi Signorie, da Carlo Magno ai Malaspina. Chi transitava su queste Vie, pesanti dazi dovevano pagare, in cambio dei transiti in sicurezza. Lungo tutto il tragitto, a quel tempo, era ricco di locande e ospizi. Già allora, contaminazione di linguaggi, musica e gastronomia. Miti e leggende del sale purificatore, protettore e guaritore.

La Via del Sale lombarda, parte dalla Certosa di Pavia, per addentrarsi nella Valle Staffora all'altezza di Voghera.Zona collinare-montano Da qui si raggiunge agevolmente l'abitato di Varzi. Per poi attraversare il Monte Bogleglio, il Monte Chiappo, il Monte Cavalmurone, il Monte Poggio Rondino, il Monte Carmo, fino ad arrivare al Monte Antola e subito dopo a Torriglia. E' tutto un su e giù' tra gli appennini con dislivelli che partono dai 1492 mt fino a toccare i 1640 mt sopra il livello del mare. Torriglia è il punto di raccordo delle Vie del Sale, lombarde, emiliane e piemontesi verso i due porti piu' importanti a quell'epoca, Genova e Portofino.  Verso il Piemonte, per meglio dire Monesi -Limone, che ora unisce il Dipartimento delle Alpi Marittime in territorio francese, la provincia di Imperia e quella di Cuneo, ci porta al IX secolo e a Carlo Magno, europeista che tracciò questa strada attraverso le frontiere. Dai mercanti ai soldati: a Limone nel 1881 il Regio Esercito decise la costruzione del Forte centrale per difendersi da un possibile attacco dalla Francia. Ma la più importante risistemazione avvenne tra il 1938 e il 1939, come parte del complesso di fortificazioni del Vallo Alpino occidentale. L’obiettivo era invadere i «cugini» d’oltralpe…

Ci stiamo avvicinando verso casa da qui sarà tutta una scoperta del nostro bellissimo territorio

 foto credits: Valerio Maruffi