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Il 24 luglio è partita la nuova campagna di scavo che continuerà fino al 1° settembre. L'area archeologica del Lucone sarà aperta al pubblico per tutta la durata del progetto dal al venerdì, con visite guidate e laboratori per i piccoli il venerdì pomeriggio alle 15. Novità di quest'anno è l'accoglienza di volontari provenienti da tutto il mondo in seguito alla vittoria di un bando Unesco.

Il Museo Archeologico della Valle Sabbia ha vinto infatti un bando internazionale, coordinato dal Centro per il Patrimonio Mondiale dell'UNESCO in collaborazione con Better World/International Workcamp Organization, una ONG senza scopo di lucro con sede in Corea, pertanto il Lucone ospiterà alcuni volontari provenienti da tutto il mondo che hanno aderito alla campagna 2023 Working on the Future UNESCO del World Heritage Education Programme - World Heritage Volunteers (WHV).

L'Iniziativa dei Volontari del Patrimonio Mondiale (WHV) è stata lanciata nel 2008 nell'ambito del Programma di Educazione al Patrimonio Mondiale presso il Centro del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, in collaborazione con il Comitato di Coordinamento per il Servizio Volontario Internazionale (CCIVS) per mobilitare e coinvolgere i giovani e le organizzazioni giovanili nella conservazione e promozione del Patrimonio Mondiale. Nel programma 2023 ci sono solo 4 iniziative italiane: una di queste è il nostro progetto intitolato “Palafitticoli per 10 giorni”. 

Il Lucone e il Museo di Gavardo ospiteranno alcuni volontari (massimo 10) provenienti da tutto il mondo. Per dieci giorni questi ragazzi supporteranno gli archeologi nelle loro ricerche. Essi saranno coinvolti nello scavo archeologico della palafitta secondo le modalità previste dall’attuale normativa italiana. Potranno partecipare in prima persona a uno scavo archeologico, svolgendo attività di supporto alle ricerche. Potranno così sperimentare la vita di cantiere, apprendere come vengono organizzati i lavori e partecipare attivamente a due differenti ambiti di ricerca: da una parte la gestione e archiviazione dei materiali archeologici rinvenuti, dall'altra la ricerca di materiali nei sedimenti per ricostruire quanto fosse il peso di questi alimenti nella dieta di questi popoli lacustri.

I volontari potranno essere coinvolti nelle attività didattiche rivolte ai bambini e nell’accoglienza dei visitatori (lo scavo è aperto al pubblico) parlanti inglese. L’attività di cantiere sarà accompagnata da momenti e incontri formativi con archeologi, archeozoologi, archeobotanici. Saranno inoltre organizzate escursioni alla scoperta del territorio anche dal punto di vista enogastronomico. I ragazzi saranno ospitati in un alloggio messo a disposizione dal Comune di Gavardo e l’iniziativa, avviata il 30 luglio, si concluderà il 12 agosto.

L’iniziativa ha avuto ben 46 candidati provenienti da numerosi paesi del mondo (Cina, Australia, Azerbajan, Spagna, Francia, Italia, Repubblica Ceca ecc.). Ne potremo accogliere solamente 6, ma il prossimo anno gli organizzatori hanno dichiarato che cercheranno di ampliare il progetto. I volontari selezionati di quest’anno provengono dall’Italia, dalla Francia, dalla Repubblica Ceca, dalla Croazia e dalla Turchia.

Il Lucone di Polpenazze, lo ricordiamo, è un sito archeologico iscritto tra i Siti Palafitticoli dell’arco alpino alla Lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Il Lucone D è uno degli abitati individuati nella conca, una volta occupata da un piccolo lago, un antico villaggio in legno costruito sulle sponde del bacino. Era una palafitta, cioè le case erano costruite su piattaforme in legno sostenute da pali. Il villaggio è datato all’antica età del Bronzo, più precisamente tra il 2034 al 1967 a.C. (date ricavate dalla dendrocronologia). Come ogni anno lo scavo sarà aperto al pubblico tutti i giorni da lunedì a venerdì e il venerdì pomeriggio dalle 15.00 saranno organizzati visite guidate e laboratori per i più piccoli.