Nel fine settimana del 6, 7 e 8 ottobre, a Bagolino è stato protagonista il canto! Quello gioioso, da compagnia, da chiacchiere e bicchiere di vino.

Stiamo parlando della Rassegna dei Canti da Osteria, giunta quest’anno alla sua settima edizione: un tripudio di canti e musica nel quale non sono mancati momenti di approfondimento. Confermato il format ormai noto della vincente abbinata osteria-cantori, l’evento ha mostrato un carattere rinnovato, una veste arricchita da nuove collaborazioni e uno sguardo attento alla socialità.

L’edizione 2023 si è aperta ufficialmente Venerdì 6 ottobre con il Convegno dal titolo “IL CANTO POPOLARE BRESCIANO, tradizione e innovazione nella musica popolare” a cura dei Relatori Lorenzo Pelizzari, studioso di musica popolare della Valle del Caffaro, Tommaso Ziliani ed Ennio Bertolotti, compositori e direttori di coro, presentati da Guendalina Pelizzari dell’Ecomuseo della Valle del Caffaro; la conferenza ha avuto luogo presso la Chiesa di San Rocco, splendida per struttura, opere d’arte e acustica.

Un viaggio tra passato, presente e futuro del canto spontaneo, alla ri-scoperta  di brani nati e cresciuti nelle nostre valli, antichi o recenti, venuti da lontano, imparati dai genitori, dagli amici o nelle miniere, durante viaggi, sul lavoro o da persone di passaggio. Grazie alla partecipazione del Coro di Bagolino e del Coro Beorum, ai quali è stato chiesto di eseguire  le medesime canzoni nelle due versioni “Corale” il primo e “da Osteria” il secondo, è stato facile per i tre esperti mostrare alla platea presente la netta differenza tra il canto corale -preciso, definito, strettamente legato alla partitura - e il canto più spontaneo,  sempre in evoluzione, talvolta rivisto e adattato dalle differenti comunità, spesso adeguato a luoghi e tempi nel quale viene proposto.

In chiusura, a sorpresa, il saluto del consigliere regionale Floriano Massardi, intervenuto in quanto appassionato del genere.

Il Sabato si è svegliato con un luminoso sguardo sul futuro. A dare il benvenuto ci hanno pensato i circa cento bambini e  ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Bagolino che, accompagnati e coadiuvati dal Coro Ciclamino, anch’esso bagosso, hanno eseguito nella piazza principale del paese alcuni brani della tradizione popolare, imparati negli scorsi mesi nell’ambito di un progetto ad hoc nato e sviluppato da una stretta collaborazione tra Pro Loco, Ecomuseo, associazione Rododendro e Insegnanti dell’Istituto, con lo scopo di avvicinare i più giovani a questa tradizione a volte dimenticata.

Per l’occasione sono stati condotti sul loco anche alcuni ospiti della Fondazione Beata Lucia Versa Dalumi Onlus, la locale Casa di Riposo per anziani, che hanno potuto assistere (qualcuno anche partecipare) all’esibizione.

Eccoci al cuore della rassegna: “Cantando per Strada”.

Undici i gruppi presenti, veri protagonisti dell’evento: Coro Beorum di Bagolino (BS); Cantori di Sabbio, Sabbio Chiese (BS); Coro 2 Valli, Valsabbia e Valtrompia (BS); Gli Zanni, Ranica (BG); Il Piccolo Cantiere, Valli Cuneesi (CN); Vocali dell’ Agna di Degagna, Vobarno (BS); Cantamaggio di Molino D’Anzola, Molino d’Anzola (PR); Coro Val Curiasca, Val Curiasca (PC); Come eravamo, Vallecamonica (BS); Cantamaggio di Ferriere, Ferriere (PC); Cantabond, Bondo (TN).

A questi si è aggiunta una piccola rappresentanza dei Cantori dei Monti Aserei di Mareto di Farini (PC) e Catur di San Mauro (CN) che, invitati ma impossibilitati all’ultimo a partecipare, hanno comunque voluto essere presenti con alcuni dei loro componenti. Altra gradita sorpresa, La Fisarmonica delle Alpi.

Qualcuno già dal mattino scaldava la voce per le vie del paese, altri sono giunti in tarda mattinata.

D’obbligo il pranzo per tutti i cantori, una gioiosa mangiata in compagnia per salutarsi, conoscersi e dare il via alla festa!

Alle 16:00 in Piazza Marconi, le presentazioni ufficiali e il saluto delle autorità con il Sindaco Gianzeno Marca.

Poi via, ogni coro alla “propria” osteria, dove fino a tarda sera si è esibito con il proprio repertorio, per poi incontrarsi per strada e dare vita ad improvvisati magnifici concerti e, infine, concludere riunendosi nuovamente tutti insieme nella piazza, dove sono stati intonati alcuni brani, tra i quali l’immancabile “Amici Miei”, “Le 11 ore”, “Il Galeto” in un unico grande coro delle cento, mille voci. E poi avanti, perché fino a quando la voce regge, si continua a cantare e a suonare, a ridere, a brindare e talvolta a commuoversi, perché il bel canto è anche questo.

Durante l’intera giornata, lungo le vie vestite a festa, si è potuto assistere ad un nutrito capannello di figuranti in abiti tradizionali, impegnati a svolgere i Mestér dé ‘nä òltä; sono tutti preziosissimi collaboratori che in questa e altre occasioni (il carnevale dei bambini, per esempio) mettono a disposizione le loro abilità e conoscenze per mostrare ai visitatori antiche professioni ed attività artigiane di grande abilità manuale come il fabbro o il falegname, la tessitura ed il ricamo, la lavorazione del legno  e molte altre. Ampio e molto apprezzato lo spazio dedicato a giochi e passatempi della tradizione.

Domenica uno splendido sole autunnale spunta su “Bagolino borgo inCANTAto”.

Cori, gruppi, amici o semplicemente curiosi sono stati invitati a suonare e cantare. Dove? Ovunque: negli spazi aperti, nei vicoli, sotto gli antichi portici, nei bar o nelle piazze. Si riprende a cantare e la musica la fa ancora da padrona con il gruppo “Otto Corde”, Rocco il Cantastorie, i “Sonadur del Càfer” che per l’occasione hanno abbandonato gli strumenti e usato la sola voce, zampognari e fisarmoniche. Qualcuno saluta a malincuore per le molte ore di viaggio da affrontare, ma c’è anche chi ha tenuto duro fino a tarda sera, con fisarmonica e chitarra, tra canti ed allegria.

La notte arriva e si chiude questa settima rassegna. Le note risuonano nella mente e si accende un sorriso…  L’energia che lascia ci accompagnerà per giorni.

Per riviverne la magia, ci affidiamo ai social e alla miriade di immagini e video postati.

Sui canali ufficiali della Pro Loco Bagolino e su You Tube si possono trovare splendidi video pubblicati da Alberto Gremmi, divulgatore di musica popolare che ci ha onorato della sua presenza.

Un ringraziamento particolare a chi, negli anni, ha creato e fatto crescere questa manifestazione, consentendoci oggi il pregio di portarla avanti, ed ai Cori bagossi, sempre al nostro fianco.

A nome della Pro Loco, organizzatrice  dell’evento, vogliamo ringraziare tutti quelli che hanno partecipato: i cantori, i suonatori, i volontari, le associazioni Ecomuseo e Rododendro, i turisti, i bambini, ragazzi, maestri e professori dell'Istituto Comprensivo, l’Amministrazione Comunale, il Parroco Don Paolo Morbio ed i volontari dell’Oratorio, il coro di Bagolino con la maestra Susanna, il coro Beorum, i relatori, i figuranti degli Antichi Mestieri, i cuochi, le fatine delle pulizie, i commercianti e tutta la popolazione di Bagolino.

Perché se anche quest’anno è stato possibile realizzare questo evento è merito di tutti e solo andando insieme nella stessa direzione si possono ottenere grandi risultati.

 La Pro loco di Bagolino