Sono passati alcuni giorni e il ricordo torna a giovedì scorso e alla bella festa organizzata, come ormai tradizione, a Bagolino. La giornata dedicata agli antichi mestieri in realtà è per gli abitanti del paese, un tempo e uno spazio dedicati al recupero autentico del proprio essere borgo, al proprio ritrovarsi come comunità. E così bambini e anziani, ragazze e adolescenti, mamme e nonne riscoprono la dimensione dell'appartenenza e dell'amicizia nel senso più alto del termine. Indossano gli abiti, che pure nelle specifiche varianti, le riportano e li riportano ad un passato comune. L'isolamento dei secoli ha prodotto qui, com'è in altre località di montagna, un radicato senso delle radici affondate in questa terra, aggrappate a queste rocce.
Gli antichi mestieri aprono uno squarcio, una specie di macchina del tempo che rinnova ogni anno questo legame comune a una storia, a un passato e forse anche a un futuro.
La musica, il ballo, il canto, il mangiare insieme, il travestirsi sono tutte componenti di questo ideale girotondo che vede tutti prendersi per mano. Sullo sfondo il sentimento dell'attesa. Già perché fra meno di due settimane arriva Sua Altezza il Carnevale. Santissimo, attesissimo, senza tempo. Eppure straordinariamente parte dell'oggi. Appuntamento a Bagolino i prossimi 3 e 4 marzo.
Maria Paola Pasini
Bagolino: la giornata degli Antichi mestieri, aspettando il Carnevale
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