Caro Babbo Natale
Per queste feste volevo chiederti se puoi convincere un certo signore che si chiama Trenord e controlla tutti i treni della Lombardia a fare un po’ giudizio.
Mi piacerebbe che si convincesse (e forse tu puoi persuarderlo) che anche i morti di fame come me che per andare da Brescia a Milano usano i treni locali, hanno il diritto di viaggiare con dignità.
Ieri, mercoledì 9 dicembre, sono salita sul treno locale per Milano Greco Pirelli in partenza dalla stazione di Brescia alle ore 7.08. Veniva segnalato un ritardo di 15 minuti. Vabbè. Mi siedo e aspetto. Intorno alle 7.20 arriva trafelato un operatore e dice: Spiacente, guasto meccanico il treno è soppresso. Corsa al fulmicotone per raggiungere il regionale in partenza su un altro binario alle 7.25. Pieno zeppo. Io mi siedo ma molti viaggiano in piedi. Arriviamo a Milano Lambrate con una mezz’ora di ritardo. Oggi arrivo in stazione Centrale a Milano con largo anticipo per prendere il mio locale di rientro a Brescia annunciato alle 14.25. Peccato che venti minuti prima scatta l’annuncio ferale: Soppresso per un guasto tecnico. Nooooooo. Ci risiamo. Prendo il regionale successivo: 15.25. Carrozza calda. Almeno questo. Eh già ma il finestrino va aperto per cambiare….aria. L’olezzo di un bagno ai limiti dell’umano si spande per le carrozze. Bigliettaio e bigliettaia protetti da due energumeni da 120 chili a testa guardano i biglietti. Protesto. Risposta: Ma io le sembro Trenord, mica li faccio saltare io i treni.
Come vedi, caro Babbo Natale, la situazione è ormai insostenibile. Ti prego di intervenire. Ironico il cartello appeso nella suddetta carrozza: Trenord ringrazia gli 8 milioni di passeggeri che hanno scelto di viaggiare su questi treni. Non so se tutti gli otto milioni ricambiano…
Buon Natale!
Maria Paola Pasini