Mi scuso in anticipo se urterò qualche sensibilità “laica” ma non posso proprio tacere, perchè io sì mi senso offesa e come sa chi mi conosce non mi fa paura essere fuori dal coro. Questa trovata di lanciare un flash mob attraverso i social “Tutti vestiti da Cristo sulle passerelle di Christo” mi urta profondamente.
Non è questione di “fare ognuno ciò che vuole”, di libertà, di poter dire ognuno la propria opinione. Per me la libertà è anche la capacità di mantenersi entro limiti che non offendano gli altri. E io mi sento veramente indignata, non da bacchettona (so che verrò tacciata di questo), ma da persona credente. Qui non c'entra l'arte, gli affari, la difesa del territorio. Qui c'entra il rispetto per le altre persone. Mi piacerebbe sentire qualche voce che si alza nel coro dei plaudenti... ma no, non sarà così, temo. Io invece né ho paura, né amo accodarmi per il gusto di farlo. E poi, caspita, chiamare goliardia (come ha fatto un quotidiano locale di illustre prestigiosa tradizione cattolica) una trovata come questa che giudico ai limiti della blasfemia mi fa accapponare la pelle...
Maria Paola Pasini