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Chiesa gremita per la solenne celebrazione votiva di Santa Maria Assunta, patrona della città, che si è svolta, per l’80ª volta, giovedì 15 agosto nella chiesa arcipretale a lei intitolata.

Chiesa gremita per la solenne celebrazione votiva di Santa Maria Assunta, patrona della città, che si è svolta, per l’80ª volta, giovedì 15 agosto nella chiesa arcipretale a lei intitolata.

«Se la nostra città sarà risparmiata dagli orrori di questa guerra micidiale, totalitaria e barbara, noi, cittadini di Riva del Garda della Parrocchia di Santa Maria Assunta, promettiamo solennemente di fare ogni anno nella festa dell'Assunzione di Maria Santissima una solenne processione attraverso le vie della città, in onore e quale titolo di gratitudine verso questa nostra patrona». È questo il testo del voto sottoscritto ottant’anni fa dall'arciprete decano benacense Enrico Paolazzi, dal podestà Lodovico Donati e da «oltre mille concittadini», a poche settimane dall'orribile eccidio nazista del 28 giugno, che seminò nella città e in tutto l'Alto Garda dolore e morte. La richiesta fu esaudita e la solenne celebrazione votiva di Santa Maria Assunta è oggi un momento di aggregazione collettiva e un elemento identitario tra i più sentiti della città, oltre che una manifestazione religiosa molto nota e apprezzata anche tra i turisti.

Per l’80° anniversario del voto, il parroco ha fatto stampare ed esporre in chiesa la copia dell’atto comprensiva delle firme. La celebrazione è iniziata con la messa presieduta da mons. Mariano Manzana, vescovo emerito di Mossorò (in Brasile), officiata con il parroco don Dario Silvello. Per l'amministrazione comunale erano presenti il sindaco Cristina Santi e la Giunta municipale con una rappresentanza del Consiglio comunale guidata dal presidente Salvatore Mamone, presente anche un'ampia rappresentanza delle forze dell'ordine e delle associazioni combattentistiche e d'arma. Al termine, il rinnovo del voto. Le parti salienti della cerimonia sono state riassunte anche intedesco e in inglese. 

A seguire, ancora una volta si è ripetuta la processione votiva con la venerata effigie della Madonna del Suffragio, la preziosa statua lignea quattrocentesca, attraverso le vie del centro storico con in testa la banda cittadina e, a cura della polizia locale, il gonfalone del Comune. Il percorso seguito è stato quello canonico: da piazza Cavour attraverso porta San Michele in viale Dante Ovest, quindi attraverso porta San Marco lungo via Fiume fino a piazza Tre Novembre. Qui, come consuetudine, la processione si è fermata: il vescovo emerito ha ricordato i fatti del 1944 e il voto che è all'origine della solenne celebrazione, per poi passare alla benedizione delle imbarcazioni. Quindi il corteo ha ripreso il cammino percorrendo via Gazzoletti, via Florida e via Santa Maria per tornare in chiesa in piazza Cavour.