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Sul luogo sono giunte 4 pattuglie per calmare la furia dell’uomo.

Serata movimentata ieri sera a Treviso, momenti di angoscia per i presenti e un vero incubo per i coinvolti: alcuni ragazzi del paese, mentre giocavano una partita di calcio, hanno sentito un uomo urlare frasi sconnesse e si sono resi conto che il fracasso proveniva da un'abitazione nei pressi del campo sportivo, dove da alcuni mesi convivono un brasiliano e una ragazza del posto, sorella di uno dei giocatori. Tensione alle stelle, massimo della preoccupazione, i ragazzi si sono resi conto ben presto che l'uomo non si fermava alla violenza verbale, ma stava passando alle vie di fatto e dopo le minacce era in corso una vera e propria aggressione alla compagna.

Trent'anni all'incirca, di nazionalità brasiliana e residente da poco nel paese valsabbino, forse ubriaco ma più verosimilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, l'uomo è stato colto da un raptus e ha cominciato a rovesciare tavoli e sedie della propria abitazione, oltre che a scagliarsi su alcune porte. Vedendo avvicinarsi la gente in difesa della ragazza, è uscito brandendo catene e, pare, una mazza o spranga con cui ha minacciato chiunque gli capitasse a tiro. Il tutto mentre gli amici trattenevano il fratello della ragazza, per evitare il peggio.

I presenti riferiscono che per fortuna c'era nelle vicinanze un militare di Salò, non in servizio e in borghese, il quale ha provato a calmarlo dopo aver indossato il giubbotto antiproiettile, e questo dà l’idea della furia del brasiliano. Per bloccarlo definitivamente sono intervenute nel frattempo ben quattro pattuglie delle forze dell’ordine, con gli agenti che hanno preso in consegna l’uomo.