Nei giorni scorsi il presidente dell'Ateneo di Salò Pino Mongiello ha annunciato dai microfoni di Radio 51 le sue dimissioni anticipate dall'Ateneo stesso. In questo scritto le sue precisazioni.

 

Desidero che la mia testimonianza faccia conoscere qualche aspetto positivo della mia presidenza nell’Ateneo di Salò, carica da me assunta nel 2001 con grande riluttanza, dietro pressione dell’allora presidente Vittorio Pirlo.

Fin da subito mi ero posto il problema di allargare l’ambito territoriale di competenza dell’Ateneo (dal Garda occ. con la riva sinistra di mezza Vallesabbia, è arrivato a includere poi anche l’intera Valle), e avevo ottenuto che venisse ampliato il numero dei soci effettivi di almeno una decina di componenti. Entrambe le cose sono state conseguite con formale modifica statutaria (statuto entrato in vigore nel 2005).

Evito di elencarti conferenze e convegni, periodici e volumi ecc. degli anni passati. Mi limito a ricordare che due grandi eventi sono stati onorati sotto la mia presidenza: il terzo centenario (1712-2012) di fondazione del Monastero della Visitazione (io stesso ho realizzato, per incarico delle Monache, il libro sulla storia della chiesa che si trova in Fossa, nel centro di Salò, rivelando dati assolutamente inediti, e un volume fotografico sulla vita della clausura, mai prima d’allora svelata) e i 450 anni dalla fondazione del nostro sodalizio (Accademia degli Unanimi 1564-Ateneo di Salò 2014). In quest’ultima circostanza ho voluto onorare i primordi dell’antica accademia con la pubblicazione delle Tragedie di Bongianni Gratarolo e  del De hortorum cultura di Giuseppe Milio Voltolina, l’uno socio, l’altro fondatore dell’Accademia stessa. Per entrambe le manifestazioni ho esercitato, in pressochè totale solitudine, il non facile compito di impostazione dei programmi e di reperimento risorse.

Durante la mia presidenza l’Ateneo si è aperto al mondo della scuola: collaborazione con insegnanti, conferenze di formazione, incontri con studenti di tutte le scuole salodiane. Ultima da segnalare è la collaborazione col Liceo Fermi che quest’anno ha festeggiato i suoi 50 anni di fondazione.

Ho proclamato più volte che va impedito il progressivo invecchiamento della nostra istituzione, che bisogna favorire l’ingresso di nuovi soci, soprattutto dopo la morte di diversi nostri soci anziani. Dirò di più: ho più volte sostenuto che bisogna ampliare ulteriormente la disponibilità dei seggi: da 40/45 ad almeno 80.  Bisogna aprire le porte ai giovani: non dimentichiamo che i nostri fondatori non avevano compiuto trent’anni. Bisogna favorire l’ingresso a persone di qualità del nostro territorio, che hanno dimostrato di saper bene agire in ambito accademico; bisogna equilibrare i rapporti tra rappresentanza umanistica e rappresentanza scientifica; bisogna evitare discriminazioni tra rappresentanti maschili e femminili. Ma finchè si evita di favorire nuovi ingressi, tutto si fossilizza!

Sono lieto di aver visto arrivare (in questi ultimi mesi) l’ultima tranche del contributo previsto su Palazzo Girardi, a seguito del terremoto 2004. I tempi sono stati lunghi ed estenuanti, persino incomprensibili. Direi comunque che sotto la mia presidenza, in condizioni economiche avverse, si è gestita una congiuntura difficilissima con equilibrio e sobrietà. Fin dall’inizio (cioè dal giorno dopo il terremoto) avevo proposto di vendere una porzione di palazzo Girardi, come aveva fatto la Società di Mutuo soccorso per il suo fabbricato di vicolo S. Bernardino. Non fui ascoltato ed, anzi mi si votò contro. Oggi sono certo che tutti mi darebbero ragione.

Credo di aver dato all’Ateneo di Salò tutto quanto era nelle mie capacità e possibilità. Nella prossima assemblea (prevista per il 12 dicembre 2015) rassegnerò le mie dimissioni. Altri raccoglieranno la sfida di fare di più e meglio. Glielo auguro. Peccato, comunque che, avendo conosciute le diverse lacune del nostro pur giovane statuto, non si sia potuto (o voluto) porvi rimedio. Ma la storia non finisce qui. Vorrei che i successori si ponessero il problema della stampa degli Atti delle celebrazioni da poco concluse. A tale scopo sono riuscito a lasciare un gruzzolo sul conto dell’Ateneo, come segnale previdente per il futuro. A chi verrà, dunque, tanti auguri!

                                                                                                                                 

Salò, 24.11.2015                                                                                                                    Pino Mongiello