Libero Marsel, padre francese e madre italiana, racconta la sua storia dal 1975, quando dodicenne trasloca a Parigi con la famiglia, fino agli anni della sua maturità tra amori e delusioni, progetti e occasioni perdute… o colte al volo.
In questo romanzo di formazione sembra di diventare compagni e complici di un ragazzo che si fa uomo e racconta in prima persona tutto ciò che vive, pensa, prova; si cresce con lui e viene voglia di leggere/rileggere i libri che scandiscono le varie età della sua vita (su cui sono costruiti i sei capitoli del libro), di riguardare le stesse opere d’arte (una per tutte, L’origine du monde di Courbet) o ascoltare la sua stessa musica e vedere gli stessi film.
Tutto ha inizio con il trasferimento di lavoro del padre, che segna un passaggio forte - e indelebile - nell’esistenza di un preadolescente: Libero infatti non solo si ritrova solo e sradicato in terra straniera, ma apprende con sgomento che la madre tradisce il marito con il migliore amico di lui. Il mondo degli adulti ne esce sconfitto e deformato ai suoi occhi e le certezze della realtà ordinata dell’infanzia si sgretolano in modo traumatico. La crescita di Libero ne risentirà e per molto tempo la sua ricerca di punti di riferimento lo disorienterà, spingendolo a rifugiarsi nel piacere effimero dell’onanismo e in una solitudine ostinata e triste.
A parte il padre - sempre vicino ma scomparso troppo presto - e alcuni significativi amici, sarà il mondo femminile a “liberare Libero” e a renderlo un uomo che sa affrontare scelte difficili (come l’abbandono della giurisprudenza per diventare un appassionato e brillante professore di lettere) fino alla responsabilità di divenire a sua volta padre. In primo luogo c’è la madre, uscita dalla rigida immagine di infedele e traditrice, poi l’amica bibliotecaria Marie, donna molto attraente e libera, che tra i capolavori della letteratura gli consiglia sempre il libro giusto al momento giusto (da Camus a Buzzati, passando per Hemingway, Orwell e molti altri: decine di citazioni a siglare svolte o rinascite del giovane); in seguito verrà Lunette, la prima fidanzata che lo svezza sentimentalmente, ma potrebbe imprigionarlo. L’allontanamento doloroso dal primo amore spingerà il protagonista a tornare in Italia e a cercare la guarigione in amori seriali sbiaditi e che non lasciano traccia, compreso un tentativo di storia con una collega. Solo dopo tanto peregrinare il protagonista conoscerà il vero amore, nato senza cercarlo, cresciuto nonostante timori e lacerazioni, ricco di assonanze dell’anima e perciò finalmente profondo e appagante, al punto da renderlo finalmente… Libero.
Giovanna Gamba
M. MISSIROLI, Atti osceni in luogo privato, Feltrinelli 2015.