Esce in questi giorni, edito da Liberedizioni, l'ultimo volume dello scrittore bresciano, dedicato all'ottava indagine del commissario di polizia Leonardo Cardona.

Patrizio Pacioni, nato a Roma ma bresciano di lungo corso, ha fino a oggi pubblicato ventisette libri tra romanzi, raccolte di racconti e testi teatrali. Anche se i suoi più recenti interessi lo hanno orientato verso la drammaturgia, l'autore ritorna alla narrazione in chiave giallo-noir.

In "Cardona e il fantasma di Marlene" le vicende scorrono intorno al suo personaggio più conosciuto, quel commissario Cardona tanto inflessibile nel ruolo di funzionario di polizia, quando assai più elastico nella gestione della propria vita privata. Anche in quest'ultima avventura il personaggio si muoverà nello scenario di Monteselva, luogo immaginario creato dallo scrittore e situato più o meno fra Parma e Piacenza.

Una località che ha portato fortuna a Pacioni, dato che nel 2020, proprio con un libro dal titolo «Le notti di Monteselva», l'autore si è aggiudicato uno dei più prestigiosi riconoscimenti della letteratura italiana di genere: il premio Garfagnana in Giallo.