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Inizia l’avventura. Apre oggi i battenti il nuovo museo di Salò. Il MuSa nel complesso di santa Giustina in via Brunati 9.

Ci vuole una bella forza ad aprire un Museo di questi tempi e Salò l’ha avuta. L’allestimento è dell’architetto Giovanni Tortelli, la curatela di Monica Ibsen che è anche la conservatrice. Presidente Giordano Bruno Guerri.

Grande la soddisfazione del sindaco di salò Giampiero Cipani. In mattinata la presentazione alla stampa. Nel pomeriggio alle 17 l’inaugurazione ufficiale.

Cosa contengono i 1700 metri di spazi espositivi? Intanto per i promotori dovrà essere il museo della conoscenza condivisa. Compito non facile da realizzare soprattutto se si pensa che una parte del Museo è dedicata al ruolo di Salò durante i 600 giorni della Repubblica Sociale (parte interamente multimediale, forse manca qualche oggetto per creare un po’ di suggestione in più). Questa sezione racconta da angolazioni diverse il dramma di una generazione, quella della guerra civile. Forse questa parte potrà suscitare qualche critica. Vedremo. Ma il MuSa fa da cornice anche a preziosi materiali artistici. Salò può vantare una ricca collezione di disegni, inaugurata nel 1983 da un gruppo di cittadini che istituì un fondo di 43 opere, donato al Comune per lasciare testimonianza delle evoluzioni dell'arte e del tratto grafico dal secondo dopoguerra a oggi. La raccolta è stata arricchita e oggi vanta oltre 600 opere dei più importanti artisti italiani del Novecento, oggetto di mostre nazionali e internazionali. Da De Pisis, Romani e Martini, passando da Licini, Fontana e Sironi; dalle ricerche astratte di Soldati, Dorazio, Accardi e Sanfilippo, all'informale di Birolli, Morlotti, Vedova, Mandelli e Afro; dal neorealismo alle posizioni neofigurative di Forgioli, Francese, Cavaliere e Stagnoli fino alle espressioni più recenti, il MuSa mette in esposizione una sintesi variegata delle tendenze artistiche novecentesche.

Altro periodo miliare nella storia della storia è quello dominato da Venezia dal 1426 al 1797, durante il quale Salò divenne capoluogo della Comunità di Riviera o «Magnifica Patria». Come poi non dedicare ampio spazio a lui, Gasparo da Salò, celebre liutaio cui si attribuisce l'invenzione del violino? E ancora: in ambito scientifico sono importanti anche gli antichi strumenti legati all'Osservatorio meteo sismico - ospitato nella torre di Santa Giustina  - da ammirare accanto alla splendida collezione di codici trecenteschi e della bibbia romanica acquistati da Salò nel 1448 e gelosamente custoditi fino ad oggi dall’Ateneo della città.

La raccolta del MuSa annovera anche la collezione di preparati anatomici di Giovan Battista Rini a testimonianza del fervore e dell'avanguardia scientifica della città nel periodo a cavallo tra Settecento e Ottocento. Reperrti impressionanti ma molto suggestivi. Il museo è fruibile anche per i non vedenti con alcune indicazioni in brail.

Biglietto di ingresso 8 euro, 5 il ridotto. Informazioni a www.museodisalo.it