La competizione. Al Trap Concaverde di Lonato, alle porte del lago di Garda, è tutto pronto per l’inizio del 45° campionato europeo di fossa universale.
Al momento, quando manca ancora una settimana al termine delle iscrizioni, si sono iscritti 330 tiratori, in rappresentanza di 11 nazioni. Dopo la cerimonia di apertura e la consegna dei dorsali del 15 giugno, da venerdì 16 a domenica 18 si entrerà nel vivo della competizione. Il programma di gara prevede 75 piattelli nelle prime due giornate e 50 in quella di domenica. Terminati i 200 piattelli regolamentari, in caso di pari merito nelle prime tre posizioni di ogni classifica, si procederà con gli spareggi per determinare i vincitori assoluti.
In pedana. L’armata azzurra, guidata dal commissario tecnico Sandro Polsinelli, sarà presente con i suoi migliori tiratori: Gianpaolo Micheletti, Alessandro Camisotti e Gianluca Muoio per i Senior; Daniela Mazzocchi, Carmela Petrella e Roberta Pelosi per la Ladies; Nicolò Fabbri, Alessandro Divizia e Andrea Trabucco per gli Juniores (under 21); Franco Sozzani, Graziano Tognoni De Pugi e Graziano Borlini per i Veterani (56-65); Lionello Masiero, Giorgio Bottigella e Marco Vaccari per i Master (66+). I nostri portacolori si presentano all’appuntamento forti dei bottini ottenuti lo scorso anno al Mondiale in Marocco (tre ori, cinque argenti e due bronzi) e all’Europeo in Ungheria, con dodici medaglie individuali, quattro a squadre e tutte e cinque le Coppe Europa in palio. Un risultato da onorare e difendere con i denti.
La disciplina. Molto simile alla sorella olimpica, nota anche come trap, la fossa universale ha alcune differenze. Queste le principali. Le macchine lanciapiattelli sono 5 e non 15. La gara si svolge in 8 serie da 25 piattelli anziché 5. Inoltre, la gara non comprende una fase finale, ma termina con il lancio dell’ultimo dei 200 piattelli a cui seguono eventuali spareggi.
La struttura. Incastonata tra le colline moreniche, è situata una delle più importanti società di tiro a volo del mondo. Si tratta del Trap Concaverde, che offre agli atleti dodici linee di tiro per tutte le specialità, attrezzature all’avanguardia e un’armeria ben rifornita. L’impianto, diretto da Ivan Carella, ha ospitato nel 2014 il 32° campionato mondiale di fossa universale, con 504 specialisti in rappresentanza di 15 Paesi di 4 Continenti. Allora, il bottino degli azzurri fu di 12 medaglie e 5 coppe del mondo.