Con il Trapani, nel posticipo della 33ma giornata di Serie B giocato al Rigamonti. Il Brescia non riesce andare oltre ad un inutile 1 – 1, sprecando forse l’ultima occasione per rilanciarsi verso la zona playout.
La classifica ora è davvero impietosa: quei 9 punti che servirebbero al Brescia per raggiungere per lo meno lo spareggio salvezza sembrano ormai un abisso, e al momento sembra utopistico credere nelle possibilità di rimonta, quando al termine della stagione mancano solo 9 partite.
Il Brescia visto in campo anche questa domenica è stata una squadra troppo remissiva, senza mordente e senza la cattiveria che sarebbe necessaria per risollevare la testa in questa situazione. Calori si gioca la carta del 4 – 3 – 1 – 2 con un attacco inedito: Sodinha ad agire alle spalle di Corvia e Sestu. Il primo tempo passa senza particolari emozioni, con il Brescia che prova timidamente ad imporsi, senza però riuscire a sfondare nella retroguardia siciliana. Nel secondo tempo è proprio Sodinha a portare in vantaggio le Rondinelle al 60mo, ma l’illusione dura poco. Benali perde la testa e si fa espellere (sintomo probabilmente dell’atmosfera pesante che regna in casa Brescia) e il Trapani, sfruttando il vantaggio numerico, pareggia con Barillà al 74mo.
Al termine dell’incontro esplode la rabbia dei tifosi, accorsi in massa al Rigamonti (più di 8000 i sostenitori presenti) e in particolare degli Ultras della Curva Nord, che si appostano all’esterno dello stadio per esternare tutta la loro disapprovazione nei confronti della squadra, rea, a loro dire, di disonorare la maglia. Viene inoltre esposto uno striscione ironico che recita “Campioni”, con la “C” ben evidenziata.
La situazione è sempre più pesante, e le continue contestazioni di sicuro non aiutano a rialzarsi. Il prossimo appuntamento è già per questo giovedì a Pescara ma, viste le premesse, questa trasferta ha tutti i presupposti per essere una vera e propria missione impossibile.
Alberto Quistini