Società

I comitati ambientalisti e altre associazioni scrivono ai sindaci bresciani sul tema della depurazione delle acque del Garda e sulla realizzazone di depuratori a Gavardo e Montichiari.

Ai Sindaci della Provincia di Brescia

Loro sedi

Gavardo (Bs), lì 21/10/2020

 

A breve, presso la sede di A.T.O Brescia, verrà convocata l’Assemblea dei Sindaci che per la prima volta nella storia di questo ente sarà autoconvocata come richiesto da almeno 1/3 dei Sindaci componenti l’Assemblea (ormai si sono superate le circa 50 adesioni), azione promossa dai Primi Cittadini di Montichiari, Gavardo, Muscoline e Prevalle.

 

Questa convocazione è condivisa anche da Sindaci che essendo però di fuori provincia non possono partecipare all’assemblea ma che ne condividono apertamente lo spirito

 

Questa Assemblea viene convocata con un unico oggetto all’ordine del giorno e riguarderà l’ormai famigerato progetto di collettazione e depurazione DELLE FOGNATURE DEI COMUNI della sponda bresciana del lago di Garda, che ormai da anni, provoca continue tensioni all’interno della provincia bresciana a causa della sua impostazione illogica, prevaricatoria e assolutamente ambientalmente ed economicamente non sostenibile.

 

Noi abbiamo posto al centro della nostra azione una grande opera di informazione su questo progetto e se in questi anni si è passati dall’assoluto silenzio al riguardo a numerose manifestazioni di contrarietà al progetto, vuol certamente dire che l’opposizione è NEL MERITO del progetto, su suoi aspetti ambientali ed economici e non certo per “ becero campanilismo” come qualcuno ha tentato vanamente di sminuirla.

 

Voi Sindaci oggi siete chiamati ad una grande responsabilità CHE VA BEN OLTRE QUESTO PROGETTO MA CHE SI SVILUPPA SU ALCUNI PRINCIPI CHE NON SONO PER NOI ASSOLUTAMENTE NEGOZIABILI pertanto siamo con la presente ad invitarvi:

 

-          a non disertare la convocazione dell’assemblea voluta da oltre 50 dei vostri colleghi Sindaci, così da permettere il dibattito e dare possibilità di avere un voto legalmente riconosciuto, evitando di lasciare in mano una questione di tale importanza ad un C.D.A. di nomina politica;

 

-          ad andare a votare per sottolineare che Brescia non può pretendere di non essere considerata la pattumiera d’Italia se prima non si smette al suo interno di accettare che ci siano territori di serie “A” e di serie “C” solo perché qualcuno è più ricco o ha più santi in paradiso;

 

-          a pretendere che vengano analizzate soluzioni che non chiedano il sacrifico economico che verrà chiesto ai vostri concittadini (aumento bollette ciclo idrico di almeno il 50%) senza produrre risultati reali per la salute del lago di Garda;

 

-          a pretendere che siano enti terzi e non di parte o peggio, autoreferenziali, a fornire tutti i dati necessari alla miglior valutazione tecnica delle scelte progettuali da confrontare;

 

-          a pretendere che A.T.O. metta in primo piano nella sua programmazione di intervento la sistemazione degli oltre 50 comuni bresciani in possibile infrazione europea e che nulla hanno a che vedere con i comuni del lago di Garda, è una questione di priorità!;

 

Il progetto di collettazione delle fognature dei comuni della sponda bresciana del lago di Garda è una grande opportunità che non possiamo permettere diventi l’ennesimo spreco di soldi pubblici per opere faraoniche che peseranno inutilmente sulle future generazioni in termini economici e ambientali.

 

Vi invitiamo, in nome dei territori che rappresentate e dei cittadini che vi abitano, a non sottostare alle pressioni politiche già in atto ma di entrare nel merito della questione e porvi solo una domanda “e se fosse stato il mio Comune al posto loro cosa avrei fatto?” e di votare in base alla risposta che vi sarete dati.

 

Comitato G.A.I.A. Gavardo Ambiente Informazione Attiva

Il Presidente

Ing. Grumi Filippo

 

Sottoscrivono questa lettera aperta:

 

Acqua Alma Onlus

Ambiente Futuro Lombardia

Associazione Ledro Inselberg APS

C.A.T. comitato ambiente territorio Desenzano

Circolo Legambiente “La Nostra Terra”  di Borgosatollo, Castenedolo, Ghedi, Montirone APS

Comitato Ambiente Salute Brescia

Comitato Bitumificio? No Grazie!

Comitato Carta Ghedi

Comitato Cittadini Calcinato                             

Comitato per l’ambiente Brescia sud 

Comitato per la salute, rinascita e salvaguardia del centro storico di Brescia

Comitato Referendario Acqua Pubblica Brescia

Comitato “Visano respira acqua e aria pulite”

Le mamme del Chiese

Le mamme di Castenedolo

Le mamme del Garda

Legambiente Bassa Bresciana

Legambiente Franciacorta

Movimento “No TAV” Brescia

 

Riceviamo e pubblichiamo.

Con la seconda ondata della pandemia nelle case di riposo lombarde, le Rsa, tornano preoccupazione e timore di rivedere un brutto film. Lo denuncia Gianni Girelli, consigliere regionale del Pd e Presidente della Commissione d'Inchiesta Covid, firmatario di una mozione, da discutere nella seduta di martedì 3 novembre, che propone un Piano regionale per le Rsa: “A marzo e nei mesi seguenti nelle Rsa della Lombardia si è consumato un dramma. Lasciate sole dalla Regione, impreparate a un simile evento, le case di riposo sono state teatro di un numero impressionante di decessi. D’altra parte, gli ospiti di queste strutture sono le vittime perfette del virus: sono anziani, cronici, pluripatologici e vivono in comunità. È qui che bisogna intervenire subito”, avverte Girelli.

 

“A otto mesi dall’inizio della pandemia la Regione ha inondato i servizi sociosanitari di raccomandazioni e protocolli, ma il sostegno ad affrontare il virus è un’altra cosa, anche il supporto previsto in alcune delibere è rimasto a oggi sulla carta, e se la Regione non si dà una mossa con iniziative concrete a sostegno di tutto il sociosanitario, rischiamo di vedere a breve un nuovo dramma, a partire dalle Rsa – insiste il consigliere PD –. Durante la prima ondata la maggior parte dei decessi Covid non era stato diagnosticato come tale: quindi serve subito un Piano regionale per il tracciamento a tappeto di operatori e ospiti delle Rsa, per evitare l’ingresso del virus nelle strutture e per isolare tempestivamente gli ospiti positivi, scovando subito gli asintomatici, oltre a prevedere tutta una serie di sostegni rapidi e concreti mancati a marzo”.

 

Nella mozione del Partito Democratico si dettagliano i punti del Piano regionale Rsa: disponibilità di test per monitorare settimanalmente gli operatori sociosanitari in servizio e il personale, interno ed esterno, addetto ai servizi generali, al fine di evitare che questi possano portare dentro le strutture il virus; possibilità di testare tutti gli ospiti almeno una volta alla settimana, al fine di poter mettere tempestivamente in isolamento gli ospiti positivi, anche asintomatici; disponibilità certa di strutture di supporto per trattare gli anziani positivi, nel caso in cui la Rsa non abbia sufficienti spazi separati adeguati disponibili e la disponibilità di adeguati ricoveri ospedalieri per gli anziani più gravi, indipendentemente dalla loro età; messa a disposizione senza formalità burocratiche di medici specialisti da parte degli ospedali (Asst) per consulenze e supporto al personale medico delle Rsa; progressiva possibilità di visite per i parenti in sicurezza in relazione all’andamento epidemiologico e alla disponibilità di testare gli stessi all’ingresso con test rapidi; garanzia di fornitura dei Dpi da parte della Regione qualora si dovesse tornare in una situazione di scarsità come successo nella prima ondata epidemica; versamento, entro la prima metà di novembre, dei contributi previsti nel budget 2020 e non ancora versati per i posti letto rimasti vuoti a causa della pandemia, a parziale ristoro delle maggiori spese sostenute durante l’epidemia Covid-19; istituzione di una Cabina di regia regionale con la partecipazione di specialisti e gestori per monitorare le misure di gestione e contenimento del Covid nelle Residenze.

 

“Spero proprio che il presidente Fontana e l’assessore Gallera, con la loro maggioranza, sappiano cogliere lo spirito costruttivo di queste proposte: lo chiediamo per i nostri anziani, qui la politica non c’entra niente”, conclude Gianni Girelli.

 

 

 

E' stata pubblicata ieri ordinanza sindacale n.174, che prende atto delle nuove disposizioni nazionali e regionali, nella quale sono contenute le seguenti prescrizioni:

🔸Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5,00 sino alle ore 18.00 con la sola consumazione al tavolo, essendo esclusa ogni altra modalità, sia all’interno che all’esterno dei locali, e con un massimo di quattro persone per tavolo, (salvo che siano tutti conviventi);

 

🔸Deve essere osservato l’obbligo del servizio al tavolo oppure, in alternativa, l’asporto da parte del cliente, dei prodotti da consumare dal banco fino al posto a sedere;

 

🔸Con la chiusura dei pubblici esercizi all'ora stabilita deve cessare ogni somministrazione agli avventori presenti ed effettuarsi lo sgombero del locale.

 

🔸L'attività di ristorazione con consegna a domicilio deve avvenire entro le ore 23,00 nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e di protezione personale sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, avendo cura di dotarsi di rigidi protocolli di sicurezza anti-contagio, da comunicarsi preventivamente al Comune di Salò, e di adeguati strumenti di protezione individuale, nonché di osservare idonee pratiche di igiene, secondo un livello di cautele

 

rapportato ad una situazione almeno di quarantena precauzionale;

 

🔸La ristorazione con asporto o con modalità drive - through resta consentita fino alle ore 23, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze: A tale fine è fatto obbligo ai gestori dell’attività di ristorazione di programmare l’attività al fine di garantire il rispetto da parte dei clienti di quanto stabilito dall’Ordinanza del Ministro della Salute d’intesa con il Presidente della Regione Lombardia del 21 ottobre 2020 ovvero che dalle ore 23.00 alle ore 5.00 del giorno successivo sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza;

 

🔸È fatto inoltre obbligo sia per gli esercenti attività di commercio al dettaglio che per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande:

 

a) di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti;

 

b) adottare regole di accesso, in base alle caratteristiche dei locali, in modo da evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti

 

🔸È vietata la vendita per asporto di qualsiasi bevanda alcolica da parte di tutte le tipologie di esercizi pubblici, nonché da parte degli esercizi commerciali e delle attività artigianali dalle ore 18.00;

 

🔸Sono chiusi dalle 18.00 alle 5.00 i distributori automatici cosiddetti “H24” che distribuiscono bevande e alimenti confezionati, con affaccio sulla pubblica via; tale misura

 

non si applica ai distributori automatici di latte e acqua;

 

🔸È vietata dalle 18.00 alle 5.00 la consumazione di alimenti e bevande su aree pubbliche;

 

🔸È sempre vietato il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nelle aree pubbliche compresi parchi, giardini e ville aperte al pubblico.

 

I gruppi industriali bresciani confermano, al termine del 2019, la loro ricca dotazione patrimoniale e il ricorso sempre più limitato a fonti di finanziamento esterne; per il 2020, invece, le prospettive in termini di volume d’affari e marginalità industriale lorda sono decisamente negative. Gli indicatori risentono, in particolare della pandemia da Covid-19, e si inseriscono in un contesto di generale flessione che aveva già caratterizzato lo scorso anno.

A evidenziarlo è lo studio condotto dal Centro Studi di Confindustria Brescia – in collaborazione con Deloitte – sui risultati al 2019, riguardante 80 gruppi industriali bresciani a vocazione manifatturiera, che insieme valgono 14,2 miliardi di fatturato e danno lavoro a 46mila addetti (in Italia e all’estero). La ricerca è stata presentata in un webinar tenuto oggi pomeriggio, che ha visto gli interventi di Giuseppe Pasini, Presidente di Confindustria Brescia, Elio Milantoni, Leader Corporate Finance Advisory di Deloitte Central Mediterranean e Financial Advisory Leader di Deloitte Private, Davide Fedreghini, Centro Studi Confindustria Brescia, e Marco Vulpiani, Equity Partner e Responsabile dell’Area Valution e Economic Advisory Deloitte.

 

Nel dettaglio, per quanto riguarda il 2019, tutti i principali indicatori reddituali e di sviluppo dei gruppi industriali bresciani hanno evidenziato una flessione, in modo coerente con il rallentamento sperimentato dall’economia globale. L’evoluzione dei ricavi complessivi (-0,6%) è la sintesi tra la discesa rilevata nel mercato domestico (-5,4%) e l’incremento di quello estero (+3,2%).  Il MOL è sceso del 6,0%, mentre la sua incidenza sulle vendite si è attestata all’11,4% (12,0% nel 2018).

 

I bilanci 2019 hanno inoltre certificato la ricca dotazione patrimoniale di tali operatori, con un sempre più limitato ricorso a fonti di finanziamento esterne (indice di indipendenza finanziaria pari a 48,6%, +3,0% sul 2018).

Gli investimenti sono diminuiti a un ritmo più intenso rispetto a quello del fatturato (-4,6%): un’evoluzione figlia degli ingenti sforzi realizzati negli anni passati e della minor fiducia da parte degli imprenditori.

Il Coronavirus ha sconvolto tale scenario: per il 2020 le prospettive in termini di volume d’affari e marginalità industriale lorda sono decisamente negative. Secondo quanto dichiarato da imprenditori, CFO e direttori amministrativi coinvolti nell’indagine condotta dal Centro Studi Confindustria Brescia fra settembre e ottobre, quest’anno il fatturato dei gruppi è previsto diminuire del 12,7%, mentre il MOL del 14,9%. Va sottolineato che si tratta di valori “in divenire”, caratterizzati, tra l’altro, da un’elevata dispersione delle performance individuali, che riflettono le diverse capacità di fronteggiare l’attuale fase critica. Sempre in base a quanto dichiarato dai gruppi coinvolti nell’indagine, le prime valutazioni per il 2021 propendono per una crescita del fatturato e della redditività, ma comunque non sufficiente a recuperare quanto perso quest’anno.

 

Di fronte allo shock causato dal Covid-19, i gruppi bresciani stanno rispondendo con strategie volte in particolare all’ottimizzazione dei processi interni (76% dei gruppi rispondenti) e all’ampliamento della gamma produttiva (56%). Tutto ciò viene finanziato attraverso i canali più tradizionali, come il ricorso alle attività presenti in bilancio (59%) e, in misura minore, mediante nuovo debito bancario (41%).

 

“Siamo di fronte a un momento decisivo per l’economia bresciana, nazionale e mondiale – commenta Giuseppe Pasini, Presidente di Confindustria Brescia –. I dati emersi dall’indagine del Centro Studi di Confindustria Brescia e Deloitte riferiti al 2019, per quanto appaiano lontani dopo la pandemia da Covid-19, mostrano come l’industria bresciana sia solida, in particolare a livello di patrimonializzazione. Di fronte alle sfide future, legate in particolare a digitalizzazione e sostenibilità, diventa allora fondamentale investire soprattutto nella formazione: le competenze, infatti, rappresentano il requisito fondamentale per traghettare l’intero sistema imprenditoriale bresciano verso gli ambiziosi obiettivi del 2030 e per immaginare nuovi modelli di sviluppo.”

 

“Anche in questo momento di grande difficoltà – aggiunge Elio Milantoni, Leader Corporate Finance Advisory di Deloitte Central Mediterranean e Financial Advisory Leader di Deloitte Private – il sistema industriale bresciano si mostra nella sua grande solidità. Una posizione privilegiata da cui si può ripartire avendo il coraggio di pensare ad una nuova gestione dei processi produttivi e industriali, anche grazie alle tecnologie digitali, a nuove forme di collaborazione tra e con operatori industriali e finanziari e ad un ripensamento dei sistemi di governance aziendale, strumenti utili per acquisire le competenze necessarie, espandere le eccellenze e favorire il balzo dimensionale di un sistema tra i più dinamici del nostro paese per competere al meglio con i propri peers internazionali”.

 

 

 

La Cooperativa Co.Ge.S.S., attiva da più di 25 anni sul territorio della Valle Sabbia nell’assistenza a persone con disabilità, seleziona un Educatore Professionale da inserire nell'organico della Comunità Socio-Sanitaria per disabili di Idro. Oltre alle competenze specifiche del ruolo, sono richieste la disponibilità a lavorare su turni e la predisposizione al lavoro in team.

Per candidarsi è possibile caricare il proprio curriculum vitae al seguente link: http://lnx.coopcogess.org/lavora-con-noi/

La Comunità Socio Sanitaria (CSS) è una struttura residenziale con sede a Idro in via San Michele 60 ed è rivolta a persone con disabilità intellettiva le cui competenze di base permettano loro di sostenere la vita comunitaria. Gli ospiti della CSS hanno l’opportunità di vivere in un ambiente accogliente e protetto, seguiti e supportati da educatori, operatori e ausiliari socio-assistenziali nei compiti e nelle azioni necessarie per il vivere.

Per rimanere aggiornati su eventuali nuove selezioni del personale e sulle novità riguardanti i servizi della Cooperativa, è possibile visitare il sito www.coopcogess.org, iscriversi alla mailing list, attivare il servizio di messaggistica whatsapp scrivendo “ON” al 344/1472657 e seguire Co.Ge.S.S. su Facebook e Instagram.

 

 

In occasione di Halloween a seguito del grande successo raccolto nella scorsa edizione, Fondazione Brescia Musei propone per il weekend due coinvolgenti appuntamenti dedicati alle famiglie con bambini dai 6 ai 12 anni, presso il Museo di Santa Giulia e la Pinacoteca Tosio Martinengo.

Sabato 31 ottobre, alle ore 15.00 e alle 16.30, presso il Museo di Santa Giulia, si terrà il laboratorio TESTA DI ZUCCA! Partendo da uno dei simboli più noti e amati di Halloween creeremo delle maschere ispirandoci agli incredibili lavori dell’artista giapponese Yayoi Kusama. Al termine ci aggireremo per il Museo per incontrare e sentire cos’hanno da dirci alcune terribili creature raffigurate nei reperti.

Domenica 1 novembre, alle 15.00, presso la Pinacoteca Tosio Martinengo un nuovo appuntamento dedicato alle  CREATURE MOSTRUOSE. Una passeggiata ad alto tasso di mostruosità alla ricerca degli esseri bizzarri e dall’aspetto orribile raffigurate nei dipinti. Facciamoci ispirare dalla fantasia degli antichi maestri per poi creare una nostra creatura immaginaria.

Entrambe le attività si svolgeranno nel rispetto delle normative vigenti relative all’emergenza Covid-19, in ambienti adeguatamente areati, igienizzati e consoni a garantire il distanziamento tra i partecipanti.

Chi vuole può partecipare indossando i propri travestimenti!

 

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

 

A tutela della sicurezza dei partecipanti l’accesso è consentito a un numero massimo di 20 persone, fra adulti e bambini. La prenotazione è obbligatoria, esclusivamente per via telefonica o mail al CUP, con il ritiro del biglietto il giorno stesso dell’attività presso la biglietteria della sede museale dell’evento.

 

Tutti i partecipanti devono indossare mascherine chirurgiche.

 

Nella zona accoglienza e nel percorso museale sono a disposizione i dispenser con soluzione idroalcolica per la disinfezione delle mani.

 

Costo per ogni attività: € 6,50 adulti; € 3,50 bambini 

Prenotazione:

 

CUP Centro Unico Prenotazioni 

 

030.2977833 - 834  

 

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

(attivo tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 16.00)

 

L’amministrazione comunale, in questo momento difficile per lo stato dell’emergenza sanitaria, ha deciso di riorganizzare il servizio di consegna a domicilio della spesa e dei medicinali. 

 

Le modalità sono le stesse attuate durante la primavera scorsa: sarà gestito da una rete di volontari e da personale del Comune, tutti coordinati dai Servizi Sociali, che sono a disposizione dei cittadini per fornire informazioni. Il nome dei volontari incaricati saranno forniti al momento della richiesta, in modo che il cittadino sappia chi si presenterà con la dovuta autorizzazione e non apra la porta a nessun altro.

Destinatari dell’iniziativa sono le persone ultrasettantenni, i cittadini che si trovano in quarantena, le persone affette da malattie croniche o con difficoltà di movimento e tutti coloro che sono soli e non assistiti da familiari.

Per prenotazioni chiamare il numero 349.5312611 dal lunedì al venerdì (ore 9-12).

Sono stati recentemente approvati i bandi per la presentazione delle domande di contributo per sostenere economicamente le famiglie con figli iscritti a scuole superiori fuori delle Giudicarie, che frequentano indirizzi di studio non presenti sul nostro territorio e quindi costretti a dimorare presso convitti o appartamenti privati.

«Il Diritto allo studio rappresenta uno dei principali ambiti di intervento per la Comunità delle Giudicarie – informa il Commissario della Comunità delle Giudicarie Giorgio Butterini – per sostenere economicamente le famiglie degli studenti costretti a dimorare fuori famiglia per frequentare il corso di studio scelto quando non esiste sul territorio giudicariese. La Comunità ha pubblicato i bandi per assegni di studio e per facilitazioni di viaggio, che rappresentano un efficace aiuto per le famiglie, talvolta tenute a dover pagare costi particolarmente gravosi. Si tratta di un'iniziativa che, oltre ad aiutare le famiglie, specie quelle con i redditi più bassi, riconosce anche il merito degli studenti, perché rivaluta l'impegno di quei ragazzi che acquisiscono buoni risultati nel loro percorso di studi.

L’importanza per i ragazzi della frequenza in presenza delle lezioni si è constatata in questo periodo valutando tutti i disagi scaturiti nel periodo dell’educazione a distanza. La speranza è che, nonostante le difficoltà attuali, la scuola possa rimanere aperta anche nei prossimi mesi e permettere ai ragazzi di seguire “normalmente” le lezioni e confrontarsi fra di loro e con gli insegnanti in presenza.

Lo scorso anno la Comunità delle Giudicarie ha accolto 118 domande per un importo complessivo di contributo di oltre 274.119 euro, ridotto successivamente a seguito della chiusura anticipata delle scuole e dei convitti dovuta  anche per l’anno scolastico 2020-2021 la disponibilità è rimasta inalterata».

 

 

Gli assegni di studio

Si tratta di contributi in denaro che la Comunità eroga agli studenti, che devono uscire dalle Giudicarie per frequentare l’indirizzo di studi prescelto, in quanto non presente sul territorio. Tra i requisiti richiesti, gli studenti devono essere stati promossi al termine dell’anno scolastico precedente e appartenere ad un nucleo familiare la cui situazione reddituale e patrimoniale, sulla base dell’indicatore ICEF, non superi determinati limiti.

L’assegno può arrivare fino ad un importo di 3.500,00 €, e viene concesso a sostegno delle spese, con un minimo di 50,00 €, relative a tasse di iscrizione e frequenza, libri di testo, trasporti, mensa, convitto e alloggio. 

Al fine del riconoscimento delle spese di convitto ed  alloggio, deve essere valutata la distanza della scuola dal luogo di residenza, tenuto conto delle obiettive difficoltà di trasporto. Per quanto riguarda invece le spese relative a libri di testo, trasporti e mensa, esse sono riconosciute solamente per la frequenza di percorsi di istruzione non attivati sul territorio provinciale, in quanto esse godono già di importanti agevolazioni nella nostra Provincia. L’assegno è concesso presentando agli uffici della Comunità la dichiarazione ICEF e la documentazione delle spese sostenute, ed è determinato tenendo conto, in pari misura, della condizione economica famigliare e del merito scolastico.

 

Le facilitazioni di viaggio

Le facilitazioni di viaggio sono contributi destinati agli studenti delle superiori e della formazione professionale, nei casi di impossibilità di fruizione del servizio di trasporto pubblico. La facilitazione è ammessa se il percorso non coperto da servizio pubblico è superiore a 2 chilometri e viene concessa sia che il trasporto venga effettuato con i mezzi del genitore, sia a mezzo vettore.

 

I bandi per la concessione dei benefici ed i relativi moduli sono disponibili presso i Comuni delle Giudicarie ed il Servizio Istruzione della Comunità delle Giudicarie, a Tione, oppure sono scaricabili dal sito Internet della Comunità www.comunitadellegiudicarie.it.

Per fruire di queste opportunità, gli interessati, muniti della “domanda unica 2020” (ICEF), devono completare il modulo raccolta dati, richiedendo un appuntamento telefonico al n. 0465-339512 entro il giorno 16 novembre 2020, al quale seguirà la presentazione e sottoscrizione della domanda anche tramite invio per posta elettronica per ridurre gli spostamenti a seguito dell’emergenza Covid-19.

Le domande dovranno essere presentate entro le ore 17.00 di lunedì 14 dicembre 2020.

 

 

Sono aperti fino al 26 ottobre i termini per presentare le domande per i contributi del Fondo SOStieni Brescia destinati ai titolari di attività commerciali di vendita al dettaglio non alimentare in sede fissa o ambulante, alberghi, bed & breakfast e strutture ricettive, bar, ristoranti e altri esercizi pubblici, agenzie di viaggio e tour operator.

Per partecipare occorre essere aperti alla data del 23 febbraio 2020, avere sede operativa a Brescia e rientrare tra le attività che hanno dovuto chiudere nel periodo di lock-down.

Per capire se le loro attività possono essere ammesse, i richiedenti debbono controllare la classificazione Ateco prevalente. Per evitare di duplicare erogazioni, saranno escluse dal contributo le attività che hanno già beneficiato dei contributi del Fondo SOStieni Brescia nella fase 1. Coloro che hanno avuto benefici in termini di esenzioni Cosap per i plateatici esterni potranno fruire del contributo per la differenza.

La domanda potrà essere presentata in maniera completamente digitale: basterà compilare l’apposito modulo on line reperibile sulla Home Page del sito istituzionale del Comune di Brescia, oppure direttamente al link

https://comunebrescia.elixforms.it/rwe2/module_preview.jsp?MODULE_TAG=trib_sostieni_brescia_fase_due

Occorrerà fornire semplicemente i dati identificativi del richiedente, l’attestazione di aver subito la chiusura dell’attività nel periodo di lock-down, il fatturato Iva 2018 (per le attività avviate nello scorso anno, varrà il volume d’affari del 2019; se questo dato non sarà disponibile da parte del richiedente sarà acquisito d’ufficio), le ricevute di pagamento di Tari e Icp e l’Iban del conto corrente su cui verrà fatto l’accredito.

Il contributo economico è determinato nella misura forfettaria massima di mille euro e comunque non superiore all’ammontare complessivo di Tari ed Icp versate nell’anno 2020.

 

 

 

Il sindaco di Sabbio Chiese Onorio Luscia (nella foto di due anni fa ospite di Radio 51), positivo al Covid-19, scrive ai suoi concittadini. Ecco il testo della sua lettera aperta pubblicata su facebook.

Cari concittadini,

Vi comunico che sono risultato positivo al Covid-19. Fortunatamente non ho febbre o sintomi particolari e continuerò a lavorare dalla mia abitazione. Raccomando a tutti i cittadini di essere prudenti e di adottare non solo le note misure di prevenzione, ma anche il buon senso necessario per uscire da questa situazione.

 

Mi rivolgo soprattutto ai giovani: non sottovalutate il problema, utilizzate sempre le mascherine ed evitate gli assembramenti.

 

Ringrazio gli Amministratori, i dipendenti e il segretario comunale, che con il loro impegno daranno continuità all'azione amministrativa per garantire al meglio i servizi per la nostra Comunità. Un cordiale saluto a tutti.

 

Il sindaco

Onorio Luscia

 

 

 

 

Venerdì 30 ottobre alle 18, sulla pagina Facebook Orwell.live, interverrà Alessandro Padovani, primario dell'unità operativa Neurologia 2, presso gli Spedali Civili di Brescia, e direttore della Scuola di Specialità in Neurologia dell'Università degli Studi di Brescia.

Padovani dialogherà con Alessandro Nardone e Carlo Cattaneo sul tema "Covid-19: è vera emergenza?". Il neurologo nella scorsa primavera ha fondato e coordinato il reparto Neuro-covid per seguire le numerose, e inizialmente impreviste, complicazioni neurologiche degli ammalati di coronavirus. Il reparto ha lavorato a pieno ritmo per tutti i mesi del lockdown presso la stessa sede degli Spedali Civili di Brescia, diventata polo di riferimento per tutto il territorio lombardo, ed è rimasto attivo anche nei mesi immediatamente successivi all'emergenza. 

L'incontro è aperto a tutti gli interessanti e non è necessaria alcuna registrazione.

Riceviamo da Regione Lombardia e pubblichiamo.

“Continua la valorizzazione dei nostri roccoli, da Regione Lombardia un nuovo bando per il finanziamento di interventi conservativi.” Così Floriano Massardi, vice capogruppo della Lega al Pirellone.

“La Lombardia – prosegue Floriano Massardi – ha messo a disposizione la cifra di 100 mila euro per il finanziamento di interventi conservativi dei roccoli lombardi. L’obiettivo è quello di assicurare il mantenimento di elementi di rilevante interesse ambientale e vegetale, che caratterizzano il paesaggio rurale. I roccoli infatti sono ormai parte integrante dell’ambiente, veri monumenti ecologici, che vantano una storia secolare, intrinsecamente legata agli usi e alle tradizione della nostra terra.

Il bando è rivolto a soggetti pubblici e privati, proprietari, conduttori o gestori del fondo su cui insiste il roccolo e prevede un contributo a fondo perduto fino al 100% delle spese sostenute per interventi inerenti la cura o il ripristino della struttura principale e delle strutture complementari, fino ad una cifra massima di 10 mila euro. Tra i lavori finanziabili: la potatura, la manodopera, la sostituzione degli alberi e quella delle palerie interne. Le domande – conclude Massardi – potranno essere inoltrate dalla data del 12 ottobre, fino al 6 di novembre, salvo esaurimento dei fondi disponibili.”

 

 

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