Società

Coface – uno dei leader mondiali nell’assicurazione del credito – e Banca Valsabbina hanno siglato un importante accordo di collaborazione.

 

La partnership strategica vede al centro la promozione delle polizze assicurative Credito e Cauzioni di Coface presso le imprese clienti di Banca Valsabbina che – grazie all’accordo – potranno accedere all’intera offerta e ai prodotti di Coface in Italia a sostegno dello sviluppo e della protezione del business.

 

“La partnership che abbiamo siglato con Banca Valsabbina si inserisce perfettamente con la nostra strategia di distribuzione”, sottolinea Ernesto De Martinis, Ceo di Coface in Italia e Head of Strategy Regione Mediterraneo & Africa. “Grazie a questo accordo, Coface in Italia avrà la possibilità di accedere ad un nuovo bacino di realtà imprenditoriali legate ai territori della Lombardia e del Veneto, del Piemonte e dell’Emilia Romagna, supportandole efficacemente con la vicinanza, l’attenzione e la comprensione delle esigenze che caratterizzano da sempre il suo approccio”.

“La collaborazione con Coface, tra i leader internazionali del settore dell’assicurazione del credito, ci permette di arricchire ulteriormente l’offerta alla nostra clientela di imprese, che rappresenta una componente strategica per il nostro Istituto”, commenta Hermes Bianchetti, responsabile Divisione Business di Banca Valsabbina. “Un accordo sinergico importante, che accogliamo con particolare soddisfazione, per sostenere con ancora più forza e concretezza il nostro servizio a sostegno dello sviluppo del business delle nostre aziende clienti, grazie a soluzioni efficaci e consulenza dedicata, sia per il mercato italiano che per l’export”.

 

 

 

 

Le consigliere regionali Claudia Carzeri e Viviana Beccalossi hanno avanzato la domanda al presidente Attilio Fontana come riconoscimento all'impresa olimpica del campione desenzanese.

 

"Da Desenzano a Tokyo, stringendo tra le mani l’oro olimpico in una delle discipline più iconiche delle Olimpiadi: i 100 metri maschili. Questa è l’impresa eroica di Marcell Jacobs, 26enne cresciuto sulla sponda bresciana del lago di Garda, che oggi è diventato l’uomo più veloce del mondo. Mai nessuno altro italiano era riuscito in questa impresa. Per questo abbiamo chiesto al Presidente Attilio Fontana di consegnare a Marcell il Premio Rosa Camuna, il riconoscimento più importante della nostra Regione”. Così si sono espresse Carzeri e Baccalossi. 

“Questi giochi olimpici, così come i recenti campionati europei di calcio, stanno dimostrando che il nostro Paese può stare sul tetto del mondo. Gli atleti che con impegno, passione e dedizione ogni giorno si allenano per perseguire un obiettivo sono esempio di tenacia e resilienza, che deve fungere da stimolo per ognuno di noi, soprattutto in questo anno di difficoltà. Oltre al Premio  - concludono le consigliere regionali - sarà importante, nei prossimi mesi, delineare progetti che consentano ai giovani atleti di potersi allenare e studiare in serenità, sognando le Olimpiadi, cosa che spesso non è possibile. Un impegno che dovremo portare avanti per aiutare il connubio tra sport e formazione”. 

 

Sociale, patrimonio cultura e istruzione: sono questi gli ambiti di riferimento dei primi quattro bandi emanati quest’anno da Fondazione della Comunità Bresciana e che ora, in seguito alla valutazione operata dalle Commissioni, giungono a compimento. Sono 92 i progetti preselezionati per un totale di erogazioni pari a 1 milione e 150mila euro.

Fondazione della Comunità Bresciana si conferma così nel proprio ruolo di intermediario di moderna filantropia e motore di cambiamento sociale, mettendo a disposizione del territorio un concreto sostegno economico per la realizzazione di progetti in grado, da un lato, di intercettare bisogni ed emergenze e, dall’altro, di sostenere soluzioni innovative che guardino al breve ma anche al lungo periodo.

Tutti e quattro i bandi sono a raccolta erogazione, pertanto le organizzazioni preselezionate dovranno raccogliere – entro mercoledì 27 ottobre 2021donazioni che attestino il diretto coinvolgimento del territorio al fine di essere definitivamente ammesse tra gli assegnatari. I progetti finanziati dovranno raccogliere donazioni secondo gli importi consultabili sul sito di Fondazione Comunità Bresciana.

Il bando sociale – rivolto a progetti di inserimento abitativo indirizzati a soggetti particolarmente fragili, progetti di attivazione della comunità che favoriscano la coesione sociale e lo scambio tra famiglie, progetti volti al contrasto del disagio psicologico adolescenziale e giovanile acuito anche dalla pandemia di Covid-19, progetti volti a contrastare violenze domestiche, nuove dipendenze, forme di bullismo, malattie sessualmente trasmissibili, abuso di alcol e di stupefacenti ed infine progetti volti a dare sollievo a famiglie con a carico persone svantaggiate – ha visto presentare quest’anno 56 progetti, dei quali 37 preselezionati. Il valore totale ammonta a 1.058.603,21€. I contributi su questo bando ammontano a 500.000 €

Per quanto riguarda il bando per la tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e ambientale sono stati presentati 21 progetti, 16 quelli preselezionati. Il loro costo totale è di 515.599,94€, i contributi ammontano a 250.000 €.

Il bando cultura – rivolto a progetti volti all’apprendimento di una cultura scientifica ed economico-finanziaria da parte delle giovani generazioni, progetti rivolti all’ideazione e al potenziamento della ricerca e della sperimentazione delle arti visive, attività che incentivino la partecipazione attiva della popolazione al mondo dell’arte e della cultura e alla realizzazione di percorsi o incontri per ridurre i pregiudizi e le discriminazioni – ha visto presentare quest’anno 43 progetti, dei quali 20 preselezionati. Il valore totale ammonta a 421.303 €, i contributi in questo capitolo sono di 200.000 €.

Per quanto riguarda il bando istruzione – che sosterrà attività di “dopo scuola”, azioni mirate per l’integrazione scolastica di studenti stranieri, percorsi innovativi in grado di incentivare l’approfondimento delle materie scientifiche, percorsi di formazione che favoriscano l’avvicinamento degli studenti al mondo del lavoro e promuoverà il sostegno professionale in orario scolastico a studenti in difficoltà per condizioni fisiche e/o mentali – sono stati presentati 39 progetti, 19 quelli preselezionati. Il loro costo totale è di 457.650,74€, i contributi ammontano a 200.000 €.

Sul sito della Fondazione www.fondazionebresciana.org è possibile trovare l’elenco dei progetti preselezionati per offrire il proprio contributo.

 

 

La strategia è quella del cosiddetto win win. Vincono tutti. Sì perchè è stato firmato presso Apindustria Confapi Brescia l’atto costitutivo del consorzio che mette in rete domanda e offerta di servizi di welfare aziendale. Un progetto da cui tutti possono trarre benefici.

Si chiama ‘Consorzio Welfare Territoriale Valle Sabbia’ e ha l’obiettivo ambizioso di portare  benefici alle imprese, ai loro dipendenti e alla comunità locale aiutando la costruzione di una rete fra imprese operanti nel territorio della Val Sabbia (e nei due comuni che rientrano nell’ambito socio-sanitario) che offrono servizi di welfare ed imprese che, in forza dei contratti collettivi di lavoro o per scelta imprenditoriale, riconoscono ai propri dipendenti la possibilità di ricevere parte della retribuzione di risultato sotto forma di ‘buoni di acquisto’.

 

L’atto costitutivo è stato sottoscritto oggi nella sede di Apindustria Confapi Brescia dai rappresentanti di Area, la cooperativa sociale valsabbina ideatrice del progetto che opera da quasi due decenni sul territorio nel settore dei servizi alla famiglia ed ai  minori, della Fondazione Casa di Riposo di Roè Volciano Onlus, della fondazione Memoria Onlus (che gestisce i servizi per anziani sul territorio di Gavardo), di Progetto Vobarno (società interamente partecipata dal Comune di Vobarno che gestisce tra le altre cose anche la farmacia comunale), della società Gestioni Assicurative (che gestisce servizi assicurativi UnipolSai in Sabbio e Vestone) e dalle imprese Dall’Era Valerio, Gavardo Caldaie, Saf Spa e Studio Bizioli & Associati. Il progetto ha avuto il privilegio di godere di un finanziamento di 10.000,00 euro da parte della Fondazione della Comunità Bresciana che, prima ancora del valore del contributo economico, dà il segno di una condivisione ideale dell’iniziativa per la sua indubbia valenza sia imprenditoriale che sociale sul territorio della comunità valsabbina. Numerose imprese ed enti interessati hanno già mostrato interesse allo sviluppo del progetto, sia in qualità di fruitori che di fornitori dei servizi.

 

«Come associazione non partecipiamo direttamente al consorzio - spiega Pierluigi Cordua, presidente di Apindustria Confapi Brescia -, ma abbiamo però voluto dare il patrocinio a un’idea sicuramente interessante e dalle grandi potenzialità, per il territorio valsabbino oggi ma, in futuro e almeno teoricamente, riproducibile anche da altri. Come associazione di imprenditori siamo infatti ovviamente molto interessati allo sviluppo di progetti di welfare territoriale e aziendale che possono portare grandi benefici sia alle aziende che ai loro collaboratori. Ancor più in questo progetto, rivolto innanzitutto alla rete delle piccole imprese operanti sul territorio».

Le Leggi di Stabilità 2016 e 2017 hanno previsto rilevanti agevolazioni contributive e fiscali per quei servizi e quelle prestazioni di welfare aziendale che concorrono a integrare la normale retribuzione del dipendente, determinando un risparmio per l’azienda nell’ordine del 30% e un raddoppio di fatto della capacità di acquisto per i lavoratori.  Per ogni 1.000 euro di premio il datore di lavoro sostiene un onere aggiuntivo per contributi previdenziali di circa 330 euro con un costo lordo aziendale di 1.330 euro. Allo stesso modo per ogni 1.000 euro di premio il lavoratore subisce detrazioni fiscali e previdenziali per circa 360 euro con una retribuzione netta di 640,00.

Con il welfare aziendale, a parità di costo per il datore di lavoro aumenta il potere d’acquisto del lavoratore che può raddoppiare dai 640 euro “monetari” ai 1.280 euro di “welfare”. I campi di applicazione del welfare aziendale sono significativi: rimborso spese di istruzione, casse sanitarie, assicurazioni vita ed infortuni, previdenza integrativa, spese per finalità assistenziali (cura alla persona, baby-sitter, badanti, operatori socio-assistenziali), spese per finalità ricreative (palestre, ski-pass, corsi sportivi), formazione extra-professionale e cultura.

«L’idea del consorzio per il welfare territoriale è una iniziativa complementare rispetto a quelle già esistenti, strutturate su piattaforme informatiche di ampie dimensioni con offerte di servizi standard - spiega Aurelio Bizioli, amministratore delegato di Gavardo Caldaie -, che vuole valorizzare la produzione di beni e servizi locali in un'ottica di economia circolare, a km zero, che permetta di associare anche imprese di dimensioni limitate ma interessate a promuovere il benessere delle risorse umane aziendali».

Presente al varo dell’iniziativa Marco Baccaglioni, direttore delle società di servizi della Comunità Montana di Valle Sabbia, a dimostrazione dell’attenzione che anche gli enti pubblici hanno nei confronti di iniziative di sviluppo del territorio.

Aurelio Bizioli, insieme ad Anna Ruggieri e Giorgio Paris, sono nella fase iniziale gli amministratori del neo costituito consorzio. Per informazioni e per partecipare si può contattare il comitato promotore all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

 

Si parla di cultura, della Fondazione Ugo da Como di Lonato e del Martes di Calvagese con Stefano Lusardi che è tornato a trovarci a Radio 51. Maria Paola Pasini e Marcello Mora sono in studio dal lunedì al venerdì alle 8 e alle 12.30 con Primo piano. E questa settimana si parlerà anche di ...circo!. Non mancate alle 8 e alle 12.30

Appuntamento con la CENA SOTTO LE STELLE il 31 luglio 2021 – Piazza di Presegno. A partire dalle ore 20.00.

Torna a grande richiesta l’appuntamento con la cena sotto le stelle! Presegno ospiterà l’evento giunto alla sua quarta edizione, un mix di buon cibo a km0, musica d’autore e socialità. Come sempre infatti a servire un menù studiato per l’occasione, saranno i ragazzi del Labis, il laboratorio di inclusione sociale attivo da più di 5 anni che coinvolge più di 20 fruitori in situazioni di svantaggio provenienti dai vari paesi della Vallesabbia. Insomma una cena che fa dei prodotti territoriali e nostrani la sua forza, con un tocco in più.  Ad accompagnare la serata un duo d’eccezione: Daniele Richiedei (violino) e Michele Bianchi (chitarra) che con il progetto “From Paris to Buenos Aires” accompagnerà tutti gli ospiti della serata in un viaggio alla scoperta delle musiche dal mondo.

GLI ARTISTI

Daniele Richiedei si esprime tanto nella musica da camera classica, quanto nella contemporanea, nel jazz e nell’improvvisazione. Oltre alle regolari collaborazioni con musicisti e ensemble di chiara fama, agisce da creativo ideatore di numerosi progetti musicali, nella costante ricerca di un’estetica musicale organica, pur libera da etichette di mercato. È laureato con master sia in violino classico che in violino jazz (110/110 e Lode in entrambe le discipline). SI è perfezionato frequentando numerosi corsi e masterclass in Italia e all’estero (Tokio String Quartet, Massimo Quarta, Stefano Montanari, Siena Jazz 2010, Nuoro Jazz 2011, C.d. M. Didier Lockwood, Stefano Battaglia) e, per un anno, la Hochschule Fur Musik di Detmold (Germania) con il prof. Marco Rizzi. Ha cominciato a suonare il violino da bambino nel gruppo folk dei Sonadùr di Bagolino (BS), ma questa esperienza non si è mai ridotta a preistoria della sua vocazione; senza di essa non ci sarebbero state probabilmente la curiosità di sperimentare, la versatilità come dimensione connaturata del far musica.

 

Michele Bianchi Nato in un piccolo paesino della provincia di Parma il 05/10/1984, si avvicina alla chitarra all’età di 8 anni e fino ai 18, frequenta le lezioni di diversi insegnanti, tra cui Daniele Morelli e Oscar Corradi. All’età di 19 anni approda alla Scuola Civica di Milano, dove ha il piacere di conoscere e frequentare i corsi di Franco Cerri. Nello stesso anno inizia  gli studi con Carmelo Tartamella, che lo seguirà per i successivi 7 anni. Nel frattempo lavora con il cantautore irlandese Owen Gerrard nei suoi svariati tour in diversi paesi dell’Europa. Dal 2010 al 2014 collabora con Mario Biondi nei suoi tour internazionali e nei suoi dischi. Durante il primo tour di Mario Biondi (If tour) ha modo di collaborare anche con Renato Zero e con la band inglese Incognito. Nel 2011 lavora con Mina nella registrazione dell’album “Piccolino”. Nel 2014 partecipa ai concerti di Dee Dee Bridgewater in Italia, insieme all'Orchestra filarmonica Arturo Toscanini e sempre nello stesso anno, fonda il progetto "Blue Moka", che vede come ospite  il trombettista Fabrizio Bosso. Nel 2016 collabora con Ute Lemper per una serie di concerti, al disco di Marcella Bella e al disco "Best of Soul" di Mario Biondi. Nel 2018 esce l'album d'esordio del gruppo Blue Moka Feat. Fabrizio Bosso.

IL BORGO

Il borgo di Presegno sarà il vero protagonista con la sua piazza accogliente e il suo sguardo verso le stelle, in una location unica che regalerà di certo tantissime emozioni. L’intento di Co.Ge.S.S. è infatti quello di andare alla scoperta del territorio nel quale opera da ormai da più di 25 anni a favore di persone con disabilità, per scoprirne aneddoti e storie, facendo della tradizione e della socialità i punti cardine della sua “Estate Insieme”, una rassegna di eventi dove il gusto, il territorio, la cultura e l’inclusione sono il minimo comune denominatore di una stagione ricca di occasioni per tornare a stare insieme.

IL MENU’

ANTIPASTO

- Boccioli di tarassaco sott'olio (Az. Ag. Terre Solive); 

- Tartare di manzo (Az. Ag. Vassallini);

- Pancetta ripiena (Macelleria Crescini - Val Trompia);

PRIMO

- Caramelle alle biete ripiene di formaggi locali (Caseificio Valsabbino) al burro fuso e salvia;

SECONDO

- Carpaccio di cervo condito con olio extra vergine, limone e aromatizzato con aglio e prezzemolo;

- Insalatina croccante dell’orto sociale;

DESSERT     

- Scalitù con salsa di vaniglia;

- Panna cotta con salsa di mirtilli (Az. Ag. Terre Solive).

L’ingresso alla serata è a numero chiuso e i posti sono limitati, come previsto infatti dalle norme nazionali e regionali la serata si svolgerà nel rispetto delle norme di sicurezza anticovid, pertanto sarà garantito il distanziamento tra i tavoli e verrà misurata la temperatura corporea.

E’ obbligatoria la prenotazione del proprio posto a sedere al numero: 344/1472657

Il costo base di cena e concerto è di 40 euro, mentre è possibile effettuare una donazione di 50 euro per chi volesse sostenere il progetto Labis di Co.Ge.S.S. al quale verrà devoluto il ricavato della serata.

Per informazioni sul progetto LABIS, sulla cooperativa Co.Ge.S.S. - pagine Facebook e Instagram e i siti www.coopcogess.org

Per sostenere il progetto LABIS della cooperativa Co.Ge.S.S. è possibile consultare la sezione apposita del sito, scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamare il numero 344/147267

 

 

È stato presentato questa mattina, durante una conferenza stampa tenuta nella Sala Beretta di Confindustria Brescia, il progetto “Un vaccino per tutti”,promosso da Confindustria Brescia in accordo conCGIL, CISL e UIL provinciali. All’incontro sono intervenuti Franco Gussalli Beretta(Presidente Confindustria Brescia), Roberto Zini (VicepresidenteConfindustria Brescia con delega a Relazioni Industriali e Welfare), Francesco Bertoli(Segretario generale CGIL Brescia), Paolo Reboni (Segretario generale aggiunto CISL Brescia), Raffaele Merigo(Segretario organizzativo UIL Brescia) e Mario Bailo(Segretario generale UIL Brescia).L’obiettivo dell’iniziativa è di concorrere alla diffusione globale degli interventi vaccinali anti Covid-19 nei Paesi economicamente più fragili del mondo ed evitare che l’insorgenza di nuove varianti possa depotenziare i benefici della vaccinazione anche negli Stati che oggi sono riusciti a contenere la pandemia. Il progetto, inoltre, incentiva l’adesione alla campagna vaccinale tra le persone che lavorano nelle aziende e i loro familiari.

 

L’iniziativa prevede un meccanismo concordato di raccolta fondi, solidale tra aziende e lavoratori, che avrà luogo nelle seguenti modalità, anche alternative tra loro:•un contributo forfettario di 20 euro a carico azienda,per ogni dipendente che presenti green pass da compiuto ciclo vaccinale;•un importo pari alla retribuzione di un’ora di lavoro devoluto dal dipendente su base volontaria, cui si aggiungerà un contributo di importo equivalente a carico dell’azienda;•un’erogazione liberale di importo complessivo pari al 150% del valore di ferie/permessimaturati (fino a un massimo di 8 ore), acui ogni dipendente potrà scegliere di rinunciare decidendo di aderire all’iniziativa.I fondi raccolti verranno quindi versati su un conto corrente bancario dedicato e destinati a un’organizzazione internazionale già operante nel settore dell’assistenza sanitaria nei Paesi in via di sviluppo.Inoltre, per massimizzare la prevenzionesarà riconosciuta un’ora di permesso retribuito al lavoratore che presenti green pass da compiuto ciclo vaccinale, da utilizzare per l’assistenza ai familiari che si vaccinano.L’avvio operativo del progetto è previsto dal 1 settembre 2021, con validità fino al 31 dicembre 2021. Possono aderirvi le aziende associate e loro dipendenti, i partners del Progetto ALL-IN Brescia, ma anche aziende non associate e altri soggetti che ne facciano richiesta, previa approvazione unanime di tutti i firmatari, e qualsivoglia persona fisica o giuridica che voglia contribuire economicamente condividendo le finalità del progetto. L’iniziativa si inserisce in un contesto globale in cui, attualmente, circa l’85% delle vaccinazioni sono state somministrate a Paesi a reddito alto o medio-alto (fonte: Science, giugno 2021). Solo l'1% di 3.3 miliardi delle dosi già fornite nel mondo è stato somministrato nei Paesi meno sviluppati (Le Monde, 11-12 luglio 2021). Le aree più bisognose, tenendo conto dei dati disponibili su vaccini garantiti e le probabili varianti SARS-CoV-2, sono in America Latina, Asia centrale e Africa, regioni che, fino ad oggi, hanno ricevuto il minor numero di vaccini COVID-19.“Brescia si pone, una volta di più, come capofila di un progetto che mira a superare i confini provinciali, diventando un punto di riferimento per l’intero sistema imprenditoriale nazionale–commenta Franco Gussalli Beretta, Presidente di Confindustria Brescia –. Abbiamo, sin dall’inizio, sostenuto in modo attivo la campagna vaccinale, convinti che sia l’unica strada possibile per superare la pandemia: con il progetto “Un vaccino per tutti”, le aziende del territorio rimarcano il valore sociale dell’impresa, e il loro ruolo all’interno della società.”

 

“Dopo il protocollo per il rientro in sicurezza al lavoro dell’aprile 2020, Brescia si dimostra ancora una volta un territorio in cui il dialogo tra associazioni datoriali e sindacati può portare a risultati importanti –aggiunge Roberto Zini, Vicepresidente di Confindustria Brescia con delega a Relazioni Industriali e Welfare –. Il meccanismo studiato in modo congiunto consentirà di proseguire nella campagna di diffusione del piano vaccinale e, allo stesso tempo, di portare avanti un programma di attenzione alle nazioni meno sviluppate. Nel mondo attuale le interconnessioni tra i vari Paesi sono molto intense. È quindi probabile che una malattia fortemente infettiva come il COVID-19 possa continuare a diffondersi da un Paese all’altro, e su tale aspetto dobbiamo lavorare".

 

La Rocca d'Anfo, anche ad agosto, sarà protagonista dell'estate valsabbina, con tre imperdibili eventi!

Sabato 14 agosto torna il terzo appuntamento con lo yoga en plain air a partire dalle ore 18.00. La lezione è rivolta anche ad un pubblico di principianti guidati da Gabriella Guerini, insegnante, nonché socia fondatrice, dell'Associazione Studio Yoga di Brescia. L'evento, che si terrà presso il piazzale della Batteria Statuto, facilmente raggiungibile in pochi minuti dal parcheggio, è gratuito e vi si potrà accedere tramite prenotazione al numero 375.6221121 o alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. È necessario portare un tappetino, abbigliamento comodo e acqua.

Per gli appassionati di meditazione, martedì 17 agosto, la Rocca d'Anfo farà da sfondo ad una passeggiata rigenerante inframmezzata da esercizi di percezione corporea, camminata consapevole, mindfulness, ampliamento dei 5 sensi con la natura incontaminata del luogo. Accompagnati da Patrizia Biosa, guida autorizzata della Rocca, oltre che operatrice olistica, sarà possibile riconnettersi con sé stessi, col proprio respiro, col “qui ed ora” in un incantevole scenario. Il tour, della durata di circa due ore e mezza, partirà alle ore 9.00 dalla Caserma Zanardelli e, passando attraverso la mulattiera, terminerà alla Caserma Tirolo. Il percorso è adatto a tutti, purché muniti di abbigliamento comodo, acqua, cappellino e scarpe idonee a sentiero sterrato. Il costo è di € 15 ed è obbligatoria la prenotazione al 375.6221121 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Domenica 22 agosto sarà la volta dei tour notturni con Rocca d'Anfo by night. In occasione del plenilunio verranno infatti organizzati speciali tour panoramici al chiaro di luna, che inizieranno alle 19.00 con partenza dalla Caserma Zanardelli e termineranno con la visita della batteria Rolando. La prenotazione è obbligatoria e i biglietti possono essere acquistati sul sito www.roccadanfo.eu.

Infine, a partire dal 27 agosto iniziano i venerdì in Rocca con la rassegna “Una Rocca da scoprire” a cura dell’Associazione La Polveriera. Il focus della serata sarà la bandiera italiana con la presentazione dei libri “Una e indivisibile storia ed evoluzione del tricolore italiano” ed “Emblemi e stendardi di stato 1860 – 2000” scritti a quattro mani da Matteo Ghedi e Gianluigi Valotti. L'evento, che sarà moderato dal giornalista e attore Sergio Insonni, è gratuito e avrà inizio a partire dalle ore 21.00 presso il portico della Caserma Zanardelli. Per info e prenotazioni 375 6221121 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

“Una Rocca da scoprire” tornerà con 4 successivi appuntamenti il 3, 10, 17 e 24 settembre.

 

 

Recentemente è stato aggiudicato alla ditta SOGAP S.r.l. di Tre Ville l’appalto per il servizio integrato di raccolta, trasporto, conferimento e smaltimento dei rifiuti urbani nella Comunità delle Giudicarie, per un periodo di 39 mesi.  La gara, affidata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, è stata valutata tenendo in considerazione migliorie tecniche riguardanti l’ottimizzazione dei trasporti, le caratteristiche ambientali dei mezzi (Euro 6), lo spazzamento stradale, le certificazioni ambientali, la qualità del trattamento del rifiuto organico e la salubrità dell’impresa dedicata al suo trattamento, nonché numerose migliorie offerte spontaneamente dalle Ditte concorrenti.

 

La ditta SOGAP si è aggiudicato l’appalto con un ribasso del 19,56% su una base d’asta imponibile di € 11.809.335,82.- per un importo di € 9.499.686,17. La gara, bandita in ambito europeo, data la complessità e la delicatezza dell’argomento e gli importi in gioco, ha comportato un notevole sforzo di studio e redazione, sia amministrativo che tecnico, che si è protratto per circa 18 mesi e prevede ulteriori verifiche che verranno ultimate nelle prossime settimane. L’elaborazione della gara è stata a totale carico della Comunità delle Giudicarie, che si è avvalsa all’uopo dei propri dipendenti, con l’unico appoggio - naturalmente a titolo gratuito - dell’APAC – Agenzia Provinciale per gli Appalti e Contratti.

Il nuovo appalto vede un’evoluzione qualitativa del servizio che prende in considerazione le nuove direttive dell’Autorità di Regolazione nazionale (ARERA) e i nuovi criteri ambientali, stabiliti sempre a livello nazionale, che prevedono una sempre maggiore attenzione sia per l’ambiente sia per la soddisfazione dell’utente del servizio.

 

Le modalità di raccolta e conferimento non cambieranno la loro struttura nei prossimi tre anni, rimanendo incardinate sulla raccolta stradale nelle isole pubbliche e sul conferimento ai Centri di Raccolta.

La durata limitata dell’appalto ha come prospettiva una eventuale evoluzione del servizio verso un sistema di raccolta porta a porta che si sta attentamente valutando onde consentire una qualità maggiore della raccolta differenziata, attualmente molto bassa, anche in linea con le recenti richieste a livello nazionale. Concetto sottolineato anche dal Commissario Giorgio Butterini: “L’aggiudicazione risponde alle esigenze del breve periodo, ma già nel medio si dovranno valutare ulteriori opportunità di raccolta per il futuro. Il ‘porta a porta’ rappresenta certamente il metodo qualitativamente migliore ed è già al vaglio la possibilità di sperimentarlo in alcuni comuni che si sono resi disponibili. Detto ciò, è essenziale che la Conferenza dei Sindaci persegua una logica evolutiva, poiché l’attuale impostazione evidenzia lacune e problematiche che possono essere superate solo con politiche innovative e coraggiose”.

In definitiva, pur in un periodo di estrema incertezza istituzionale per le Comunità, la presenza sul territorio di un servizio efficace ed efficiente di igiene urbana sarà garantita.

 

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa firmato dalla minoranza consiliare di Gavardo.

I commercianti del Centro di Gavardo (P.zza Zanardelli per intenderci) ci informano della attuale situazione del Centro Storico dove “bivaccano” ad ogni ora del giorno – e anche di notte…-  individui che utilizzano i gradini dei portici antistanti i negozi come comodi “sedili” intrattenendosi tra loro, incuranti della clientela e dei cittadini che vogliono passeggiare  lungo la piazza. Lo stato di degrado e sporcizia è già stato oggetto di precedenti segnalazioni. La pulizia dei portici da parte del nuovo addetto è costante – ne diamo atto - ma appena terminata, la situazione ritorna immediatamente come prima – se non peggio!- . E’ dunque un problema di educazione degli utenti, che evidentemente manca…A ciò si aggiunge ora anche un utilizzo degli ambienti pubblici (portici) assolutamente vietato e contro ogni regola di civile convivenza! E’ ora di finirla con questi atteggiamenti/comportamenti contrari alla civile convivenza ed alle regole di basilare educazione, che danneggiano inevitabilmente chi lì ci lavora e vive quotidianamente!!

Sensibilizziamo quindi l’Opinione pubblica e l’Amministrazione del Comune di Gavardo ad intervenire, una volta per tutte, in maniera seria ed a PRETENDERE la costante e fattiva presenza della Polizia Locale – Aggregazione di Valle Sabbia – per far rispettare le più basilari regole di convivenza civile e di rispetto dell’Ambiente e decoro urbano!!

Il Gruppo di Minoranza “Gavardo Ideale” Centrodestra

Nel 2020 le imprese bresciane più internazionalizzate hanno retto meglio l’impatto della pandemia. In particolare, il fatturato realizzato all’estero dalle imprese bresciane,pari in media al 47% del totale, non si è radicalmente modificato rispetto al pre Covid-19, mentre per il 2021 ne è previsto addirittura un aumento.A evidenziarlo è l’Indagine Internazionalizzazione 2021, curata dal Centro Studi di Confindustria Brescia, che ha rielaborato in chiave locale i dati dell’Indagine regionale condotta da Confindustria Lombardia, con il coinvolgimento delle nove territoriali associate.

Il campione bresciano è composto da 250 aziende, di cui 215 del settore manifatturiero, per un fatturato complessivo di circa 7,1 miliardi di euro (bilanci 2019) e quasi 17.300 dipendenti occupati.Nel dettaglio, l’impatto della pandemia sui ricavi in termini assoluti risulta più marcato rispetto a quello sui ricavi realizzati oltre confine.Per il fatturato estero, nel 2020 il 55% delle imprese rileva una diminuzione rispetto al 2019, il 25% lo dichiara in aumento, il 20% stabile. Per il fatturato totale, il 70% delle aziende dichiara una diminuzione, il 20% un aumento e il 10% stabilità. Si dimostra quindi una maggiore “tenuta” del fatturato estero rispetto a quello totale, che ha consentito alle imprese più internazionalizzate di soffrire meno la crisi.“I dati in chiave bresciana dell’Indagine Internazionalizzazione dimostrano, una volta di più, quanto l’apertura ai mercati esteri, in particolare attraverso l’export, rappresenti unelemento di successo

 

per le nostre imprese–commenta Mario Gnutti, Vicepresidente di Confindustria Brescia con delega all’Internazionalizzazione –.Nello scorso anno, il fatturato realizzato all’estero dalle aziende bresciane è stato pari in media al 47% del totale, e non si è radicalmente modificato rispetto al pre Covid-19, mentre per il 2021 ne è anzi previsto un aumento. Una serie di elementi che ci spinge, anche come Confindustria Brescia, a continuare il nostro lavoro di apertura oltre confine: in questo senso, diventerà sempre più rilevante anche avere una presenza concreta presso i mercati più importanti attraverso un approccio “local to local”e di prossimità al cliente.”L’impatto della pandemia è stato complessivamente pesante per gli scambi commerciali della provincia di Brescia: una caduta delle esportazioni del 9,3% nel 2020 rispetto al 2019, che si è tradotta in una perdita di oltre 1,5 miliardi in un anno. Il bilancio è risultato, tuttavia, meno negativo di quello regionale (-10,6%) e nazionale (-9,7%) e la provincia si è dimostrata reattiva alla ripartenza del commercio mondiale di fine 2020, con una crescita delle vendite all’estero del5,3% nel quarto trimestre e un ulteriore rimbalzo tra gennaio e marzo di quest’anno (+12,4%).

In generale, le imprese bresciane risultano fortemente internazionalizzate, con l’80% che possiede almeno una modalità di rapporto con l’estero (esportazioni, importazioni, franchising, uffici di rappresentanza, produzione, joint ventures, investitori stranieri). La modalità più diffusa si confermano le esportazioni tramite vendita diretta al cliente finale (67% dei rispondenti). La presenza diretta all’estero interessa un numero più contenuto di aziende: il 9% per filiali commerciali o negozi direttamente gestiti; l’8% per produzione con proprie sedi e stabilimenti. Tra i canali di esportazione, risulta ancora poco utilizzato l’e-commerce. Il 65% delle imprese non è particolarmente attrezzato e non è interessato a farlo; il 16%, invece, è attivo con una piattaforma propria; il 15% si sta attrezzando. Lo stop alle fiere internazionali in presenza, causato dalla pandemia, sembra aver messo in luce l’urgenza di rafforzare i canali di vendita digitale, sia promuovendo una maggiore presenza sulle piattaforme esistenti, sia istituendone di nuove anche di nicchia.

Il ritardo accumulato andrebbe colmato favorendo lo sviluppo di competenze in ambito digitale.Mediamente un’impresa serve 23 Paesi diversi (il numero aumenta al crescere della dimensione), ma la quota difatturato realizzata nel solo principale Paese straniero nel 2020 risulta molto rilevante (22%), quasi a testimoniare che la pandemia abbia rafforzato la tendenza a concentrare gli sforzi di mantenimento della quota di mercato nel principale Paese. Dal punto di vista delle vendite, al primo posto risulta la Germania, seguita da Francia, Stati Uniti, Spagna, Regno Unito. Si conferma quindi, ancor più nel 2020 per le difficoltà legate alla pandemia, la scelta di privilegiare i mercati europei più vicini, che consentono di sfruttare al massimo le energie accorciando la filiera. Per le sedi produttive, l’orizzonte si amplia, con una preferenza, tra le medie e grandi imprese, per i mercati economicamente più avanzati (Stati Uniti) e, tra le piccole, per quelli meno sviluppati (Polonia). Per le sedi commerciali, al primo posto è ancora la Germania, seguita da Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Spagna, con una preferenza del partner tedesco diffusa tra tutte le classi dimensionali e una maggiore apertura verso mercati geograficamente più lontani (Stati Uniti) da parte delle medie e grandi imprese.

Tra i servizi di supporto all’internazionalizzazione, quelli ritenuti di maggiore interesse sono la ricerca clienti/intermediari/commerciali esteri (per l’82% dei rispondenti) e l’organizzazione di incontri b2b anche in modalità virtuale (38%). Nonostante più della metà delle aziende intervistate abbia subìto nel 2020 una caduta del fatturato, risulta un certo ottimismo sulla tenuta competitiva: il 59% degli intervistati dichiara di non aver perso quote di mercato rispetto ai competitor all’estero e di essersi mantenuto in linea con il potenziale; il 13% di essere andato meglio del potenziale. Tra i fattori di maggiore criticità, le imprese segnalano: difficoltà di spostamento del personale/mobilità internazionale, problemi di domanda nei Paesi di destinazione/calo ordinativi e rialzo dei prezzi delle materie prime. In tema di approvvigionamento, il 67% delle aziende dichiara di non aver modificato, nel 2020, la composizione e il numero dei propri fornitori esteri e di non volerlo fare quest’anno, mentre il 27% non li ha modificati, ma sta considerando di farlo. Tra gli effetti del Covid-19, sembra emergere quindi, in parte, anche un ripensamento delle filiere di fornitura.

 

Come da copione. Il prefetto Visconti nominato Commissario dal governo (in cui siede come ministro l’on. Mariastella Gelmini) ha deciso: i depuratori del Garda si faranno a Gavardo e Montichiari.

Sarcastico il commento del sindaco di Gavardo Davide Comaglio: “Come previsto il Commissario ha deciso che i depuratori del Garda dovranno essere costruiti a Gavardo del Garda e Montichiari sul Benaco entrambi siti sul fiume Chiese della Riviera.” Di seguito il commento del presidente della provincia Samuele Alghisi:  "Apprendiamo della decisione presa dal Commissario e riteniamo che il percorso intrapreso dal Prefetto Visconti ricalchi pienamente quello che era il mandato del Ministero stabilito all'interno del provvedimento di legge. Come ho avuto modo di dire in altre occasioni spiace che la politica nazionale a monte non abbia preso piena consapevolezza della portata del battito politico locale e degli sforzi fatti per arrivare ad una sintesi a cui, se pure faticosamente, si era arrivati. Il Prefetto Visconti ha svolto il compito che gli è stato assegnato nella piena legittimità del proprio ruolo."

 

 

 

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