Prosegue in questi giorni la complessa operazione di polizia a livello nazionale in materia di tutela della risorsa ittica denominata “Senza Traccia”. La stessa ha visto impegnati militari e motovedette appartenenti ai Comandi della Guardia Costiera del Veneto, sotto il coordinamento del 9° Centro regionale di controllo area pesca (C.C.A.P.) del Reparto operativo della Direzione Marittima di Venezia. Come di consueto, la domanda di prodotti ittici si incrementa durante questo periodo di festività, con un conseguente aumento del rischio di elusione della normativa di settore, a discapito del consumatore finale. In particolare, in provincia di Bergamo sono state sequestrate oltre 5 tonnellate e mezzo di prodotti ittici congelati provenienti dal Sud-est asiatico con termine minimo di conservazione superato, pronti per essere immessi sul mercato del Nord Italia. Grazie ad un’attenta attività di studio ed intelligence da parte della Guardia Costiera di Venezia, poi supportata nella fase esecutiva dal personale dell’Azienda tutela della salute di Bergamo, si è potuto individuare e sequestrare il prodotto ittico, con successiva sanzione amministrativa da 2000 euro.
Durante, invece, una delle attività finalizzate al contrasto della pesca illegale ed al bracconaggio ittico nel territorio del Delta del Po, in attività congiunta con gli operatori della Squadra acque interne del Commissariato di Porto Tolle, veniva intercettata un’auto con a bordo tre persone, ed un carico di carpe e siluri per un peso complessivo di 840 chilogrammi, mantenuto in condizioni igienico-sanitarie precarie ed accatastato nel portabagagli e fra i sedili, violando le disposizioni del Regolamento europeo sull’igiene dei prodotti alimentari. Infine, in Provincia di Bolzano, a seguito di ispezione presso uno stabilimento all’ingrosso, trasformazione prodotti della pesca freschi e impianto di piscicoltura, congiuntamente a personale dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, si riscontrava la conservazione di prodotti ittici sprovvisti di etichettatura e/o informazioni minime di tracciabilità, obbligatorie in ogni fase della commercializzazione, ed anche l’omissione o la non corretta applicazione delle procedure di autocontrollo basate sui principi del sistema HACCP. Venivano, dunque, posti sotto sequestro 7 quintali circa di prodotti ittici, con l’irrogazione di sanzioni amministrative per un importo di 3500 euro.
L’operazione “Senza Traccia”, a terra ed in mare, ha avuto come obiettivo principale il contrasto alla pesca illegale, e il controllo del commercio di prodotti ittici lungo l’intera filiera in particolar modo in questo periodo di festività, prestando particolare attenzione alla verifica della regolare etichettatura delle partite ittiche ai fini della tracciabilità obbligatorie in ogni fase della commercializzazione e all’attuazione delle procedure di autocontrollo basate sui principi del sistema HACCP e del rispetto delle norme igienico – sanitarie di carattere generale ai fini della sicurezza alimentare. Le ispezioni condotte a terra hanno riguardato anche gli esercizi di ristorazione, le pescherie ed i supermercati, sia in Veneto che nelle province lombarde di Bergamo e Brescia Nel complesso, l’attività ispettiva coordinata dal 9° Centro controllo area pesca, con più di 90 controlli effettuati, ha portato al sequestro di 8 tonnellate e mezzo di prodotto ittico e 25 sanzioni amministrative per circa 43.000 euro.