Cronaca

Due arresti per droga da parte della polizia. Il comunicato stampa.

L’impegno della Polizia di Stato in questo delicato momento di emergenza sanitaria non si esplica esclusivamente nel pattugliamento per la verifica del corretto recepimento dei provvedimenti, ma anche in una serie di attività di controllo del territorio, così come è avvenuto nei giorni scorsi in due distinti controlli, uno in xx settembre e l’altro in via Connicchio a Brescia, protagonisti un 29enne cittadino marocchino ed un 24enne cittadino ghanese.

Nel primo caso, l’arrestato ha tentato di eludere il controllo degli agenti, ma dopo una breve fuga durante la quale ha gettato a terra 20gr. l'hashish è stato raggiunto e fermato da un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia; l’uomo prima di essere bloccato si è scagliato  con calci e pugni nei confronti degli agenti.

Anche nel secondo caso, avvenuto in via Connicchio, l’arrestato ha tentato di eludere il controllo delle volanti, una volta fermato l’uomo è stato sottoposto a perquisizione personale visto che a suo carico prendevano precedenti in materia di stupefacenti, gli agenti  hanno trovato in una cucitura dei pantaloni un panetto di hashish che è stato sequestrato; il giovane è stato arrestato per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.

 

Un marzo horribilis anche per Gavardo sul versante dei decessi non tutti ovviamente riconosciuti come causati dal coronavirus.

Ma c'è un dato che è molto significativo e la dice lunga sulla "prova" che sta attraversando il paese più popoloso della Vallesabbia. Nel mese di marzo del 2018 complessivamente erano morte 8 persone( 6 donne e 2 uomini). Nello stesso mese di quest'anno le croci sono 22 (11 uomini e 11 donne), quasi il triplo. Fino ad oggi (quindi aprile compreso) il numero ufficiale dei decessi è di 17, mentre i contagi sono 109. "Ora pare che la situazione si sia stabilizzata - spiega il sindaco Davide Comaglio - e tutto sommato va un pò meglio". Ma non si può affatto abbassare la guardia o prendere le cose alla leggera. C'è ancora bisogno di mantenere atteggiameti consapevoli e rispettosi delle ordinanze. Oggi più che mai.

Non solo controlli dedicati all'emergenza Coronavirus che vedono impegnati ogni giorno una ventina di agenti su tutto il territorio provinciale: nel tardo pomeriggio, durante una perlustrazione del territorio, gli agenti della Polizia Provinciale di Vestone hanno rinvenuto un Gufo Reale ferito. Il ritrovamento è avvenuto a Pompegnino di Vobarno poco sotto la parete rocciosa che si staglia sopra l'ansa del fiume Chiese verso la località "Mandale".

Si tratta di un bellissimo esemplare di femmina di Gufo Reale, il più grande rapace notturno europeo con un'apertura alare di poco inferiore ai due metri. Questo volatile è un abilissimo predatore, in grado di sollevare e stritolare con la sola forza degli artigli prede anche di notevoli dimensioni: uccelli, mammiferi vari quali conigli, lepri, addirittura volpi. La specie nidifica in primavera e in Italia è prevalentemente stanziale: due massimo tre uova vengono deposte nel nido e covate dalla femmina per oltre un mese, mentre il maschio si occupa, in questa fase, esclusivamente della caccia. Non è da escludere purtroppo che l'esemplare ritrovato con un'ala spezzata possa avere in atto una covata. Gli agenti procederanno nelle prossime ore ad una bonifica dell'area ma la speranza di trovare il nido è estremamente ridotta. La femmina di Gufo Reale è stata trasportata in sicurezza al Centro di recupero animali feriti di Valpredina.

 

L’impegno della Polizia di Stato in questo delicato momento di emergenza sanitaria non si esplica esclusivamente nel pattugliamento per la verifica del corretto recepimento dei provvedimenti, ma anche in una serie di attività di controllo del territorio, così come è avvenuto nella giornata di sabato in due distinti supermercati bresciani, situati uno in via Volta e l’altro in via Rodi, protagonisti un 29enne cittadino italiano ed un 50enne cittadino albanese. La notizia in un comunicato stampa che riportiamo.

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La Polizia Locale della Vallesabbia, ai comandi di Fabio Vallini, ha “pizzicato” un uomo residente a Villanuova mentre si aggirava per il centro di Sabbio Chiese, comune dove non può mettere piede a seguito di un provvedimento del Questore di Brescia.

Nei giorni scorsi una pattuglia della Polizia Locale percorreva le strade del nostro territorio, come accade quotidianamente con l’intento di controllare che le disposizioni anti-covid siano rispettate dai cittadini. Era pomeriggio, quando vengono notati due uomini a bordo di una motocicletta KTM Enduro in centro a Sabbio Chiese. I due vengono prontamente identificati: si tratta di due 48enni, uno residente a Villanuova e l’altro a Vobarno, quindi non nel Comune in cui si stanno muovendo.

Ma questo è solo l’inizio. Un controllo alla banca dati delle forze di polizia rivela infatti che uno dei due, già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali, a maggior ragione non avrebbe potuto trovarsi lì, essendo destinatario di un provvedimento di divieto di ritorno in Sabbio Chiese per i prossimi tre anni. La violazione dell’articolo 76 del decreto legislativo 159/2011 è un reato penale, per cui il 48enne di Villanuova è stato denunciato a piede libero e allontanato dal paese. La sua posizione è destinata ad aggravarsi ulteriormente nei prossimi giorni.

Nel corso dello stesso pattugliamento del territorio, altre persone sono state sanzionate per violazione delle disposizioni nazionali e regionali contro il coronavirus, perché si trovavano nel territorio di Sabbio Chiese senza un giustificato motivo. Ancora una volta le forze dell’ordine richiamano tutti i cittadini al rispetto delle regole, che deve essere serrato e coinvolgere tutti in questo periodo di emergenza.

Giovanna Gamba

Identificate 4358 persone nei parchi, nelle aree verdi e nei luoghi di aggregazione, controllati 1013 esercizi commerciali, multati nove negozi, effettuati 82 interventi in aiuto di medici e infermieri in emergenza, denunciate 231 persone per violazione dell’articolo 650 del Codice Penale e 121 per violazione del Decreto Legge 19 del 25 marzo 2020. Sono questi i risultati dei servizi portati a termine dalla Polizia Locale dall’8 marzo, quando è entrato in vigore il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri “Misure urgenti per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”, fino al 5 aprile.

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Nella giornata di ieri una pattuglia della Guardia Costiera è intervenuta nel porticciolo di Limone del Garda per le necessarie verifiche di

prevenzione ambientale a seguito della presenza di un’unità da diporto affondata.

Verificato che non si era in presenza d’inquinamento dello specchio acqueo, il personale della Guardia Costiera ha rintracciato il proprietario e

lo ha invitato a provvedere al recupero dell’imbarcazione e al ripristino dei luoghi informando nel contempo l’Autorità di bacino ed il Comune di

Limone del Garda Dall’analisi svolta dal personale militare intervenuto è stato appurato che l’unità si trovava ivi ormeggiata da tempo senza alcun intervento di

ordinaria manutenzione e l’affondamento è stato dovuto presumibilmente alle abbondanti piogge delle ultime ore.

Continua senza sosta l’attività dei militari del 1 Nucleo Mezzi Navali Guardia Costiera del lago di Garda, dipendente dalla Direzione Marittima

di Venezia, che oltre alle normali attività d’istituto, svolge con i mezzi navali assegnati anche verifiche sul rispetto delle disposizioni in materia di

contenimento e gestione dell’emergenza da Covid 19.

In tale contesto, sabato 18/04, a seguito di mirati controlli portuali, il personale della motovedetta CP 862 ha proceduto a verbalizzare due

persone che, senza comprovato motivo, circolavano nel sorgitore di Desenzano.

In questo periodo di emergenza sanitaria la Rete Antiviolenza di Brescia, attraverso i Centri presenti sul territorio, continua a offrire supporto alle donne che subiscono maltrattamenti perché possano continuare a chiedere aiuto: restare a casa per loro non è sicuro e significa convivere forzatamente con una persona violenta.

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