Alex Hanuszkiewicz, giovane agente immobiliare residente in Florida, a Miami, ci racconta:
“I miei nonni materni vivevano a Brescia, in piazza della Loggia, ma dopo la seconda guerra mondiale, come tanti italiani, emigrarono in Argentina per lavoro e laggiù è cresciuta mia madre. Io venni in Italia solo una volta da bambino: ciò che hanno visto i miei occhi infantili mi è rimasto nel cuore, soprattutto il lago di Garda. Tanto tempo è trascorso da allora, quasi quarant’anni; con i miei genitori dall’Argentina ci siamo trasferiti a Miami e in questa moderna città statunitense ho studiato e cominciato a lavorare.
Un anno fa ho incontrato Melissa, donna meravigliosa; ci siamo innamorati ed abbiamo deciso di sposarci in un luogo speciale, ricco di bellezza e di affettuosi ricordi nella terra dei miei antenati… e Sirmione era il borgo ideale.
L’organizzazione della cerimonia è stata lunga e difficoltosa, data la distanza; inoltre tanti parenti ed amici, sparsi in diversi paesi del mondo, desideravano essere con noi al matrimonio e nell’occasione vedere un pezzo d’Italia… Ebbene, a fine agosto era tutto pronto per la nostra cerimonia del 15 settembre: documenti religiosi e pratiche varie in ordine, voli confermati per tutti, alberghi confermati in Sirmione, chiesa e ristorante confermati: tutto perfetto!
Tutto pronto e perfetto, quando dall’oceano Atlantico comincia ad avvicinarsi al continente americano un terribile uragano, Irma, classificato 5 la massima potenza di distruzione con i suoi venti a 300Km/h! Irma travolge le isole che trova sul suo percorso e si dirige verso la Florida.
La nostra città viene colpita il 10 e 11 settembre, ma già da alcuni giorni tutti i servizi erano sospesi e migliaia di persone si erano allontanate.
Noi tutti, sposi familiari ed amici, saremmo dovuti partire il giorno 12, ma da Miami quel giorno riprendevano a decollare pochissimi voli e soltanto quelli continentali, naturalmente affollatissimi di turisti europei che avevano subito ritardi per il rientro in patria. Che fare??!?
Quasi non so come, io e mio fratello Pablo abbiamo trovato posti liberi su un volo per New York il 13 settembre con coincidenza per Roma. Poi da Roma, con aereo, treno o taxi, saremmo arrivati in qualche modo a Sirmione, in tempo per la cerimonia il 15 settembre: afferrare questa opportunità o rinunciare a tutto? Accettiamo !!!
Mercoledì 13 lasciamo le nostre case dove non è ancora tornata l’ energia elettrica, palazzi senza ascensori né aria condizionata, grandi viali di Miami con alberi divelti, cartelli stradali, insegne, e lampioni e semafori in terra… una desolazione.
Finalmente si parte da Miami: saliamo in aereo con solo bagaglio a mano e abiti da cerimonia nelle custodie portati in spalla, così non perdiamo tempo nei vari aeroporti. L’aereo si muove, arriva in fondo alla pista, rallenta, si ferma… il pilota comunica che devono fare una verifica tecnica, perché un pulsante dei comandi lampeggia in modo anomalo. Prima del decollo passa un’ora! Siamo un poco preoccupati: a New York abbiamo solo due ore di tempo per salire sull’aereo per Roma.
Da Miami a New York normalmente si impiegano 3 ore: mercoledì il nostro aereo ne ha impiegate quasi 6, perché non aveva il permesso di atterrare a causa dell’ intenso traffico aereo e del ritardo accumulato alla partenza. E il nostro volo per Roma aveva già preso il volo!!!
In Italia era già il 15, giovedì mattina, e noi eravamo nell’immenso aeroporto Kennedy, a New York, stanchi e preoccupati (è un eufemismo) con i nostri bagagli in mano e le custodie con gli abiti da cerimonia sulle spalle… da un ufficio all’altro la stessa risposta: non c’è alcun posto sui voli per l’Italia! Poi, una impiegata, in quell’attimo meravigliosa, ci comunica che un volo Alitalia per Malpensa ha ancora alcuni posti disponibili… e finalmente partiamo!
L’arrivo a Malpensa dopo 7 ore e il viaggio in taxi fino a Sirmione ci sembrano una passeggiata: siamo arrivati!
Finalmente il 15 settembre nella chiesa di Sirmione una cerimonia suggestiva e indimenticabile: amici e parenti venuti da Miami e da Cuba, dal Brasile e dalla Giamaica, dall’Australia e dalla Spagna, con i miei cugini bresciani, festeggiano il nostro amore, il matrimonio di Alex e Melissa”.
Renata Valzelli