Promosso dall’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Roè Volciano, sabato 11 giugno alle 18 presso il municipio, sarà presentato alla cittadinanza il progetto sull’empatia per la diffusione della cultura dell’ascolto. Domenica 12, dalle 10 alle 12:30 e dalle 14 alle 17:30, sarà invece possibile visitare la mostra allestita per mettersi nei panni e nelle storie degli altri.
“Mettersi nei panni degli altri” è, letteralmente, il progetto che l’Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Roè Volciano ha promosso, con la Consulta per le attività sociali, coordinata dall’assessore Roberta Rizzardi e dal funzionario Catia Pasquali, che si avvale della collaborazione di Marcello Zane, storico della contemporaneità, e la partecipazione della psicologa Elena Massardi.
Per capire bisogna conoscere. Entrare nella vita degli altri, conoscerne le biografie, condividerne le esperienze anche quando risultano difficili e lontane dalla nostra quotidianità. Le storie di Beppe, ex alcolista, di Olena la badante, degli ex giocatori compulsivi Giovanni e Adriana, di Carlo il disabile che non si è arreso, e ancora le storie di Mohamed, di Anna, del rifugiato Omar, di Leila, dell’anziano Pietro, di quanti hanno incontrato indifferenza, hanno cercato e cercano la normalità nel dialogo con gli altri.
«L’idea del progetto - spiega l’assessore ai servizi sociali Roberta Rizzardi - è nata all’interno della Consulta per le politiche sociali, dove è emersa la volontà di affrontare tematiche gravi quali la violenza, l’intolleranza, il pregiudizio, le patologie da dipendenza. Si è voluto per una volta affrontarle partendo da una delle cause principali che ne sono all’origine: l’incapacità a comunicare in modo empatico. Se l’individuo, infatti, non supera questa difficoltà, le conseguenze sfociano in queste problematiche sociali».
Il progetto, i cui esiti saranno illustrati in alcuni incontri e con concrete esperienze di ascolto, intende quindi promuovere la cultura dell’ascolto, evidenziandone il valore nella comunità e nella vita personale, oltre a favorire la comprensione dei sentimenti e del punto di vista degli altri. Non manca, inoltre, l’obiettivo di avvicinare la diversità come possibilità di arricchimento, cercando di favorire un cammino di maturità che passa necessariamente attraverso la scoperta dell’altro.
«Le storie raccolte - ricorda Roberta Rizzardi - sono state riprodotte su supporti audio con l’aiuto di voci narranti prestate da Francesca Garioni e Carlo Pardi. I protagonisti hanno inoltre messo a disposizione alcuni accessori e capi di abbigliamento di loro proprietà. Nella giornata di domenica il pubblico potrà indossare i panni di queste persone e ascoltare le loro testimonianze. Ci piacerebbe poter raccogliere le impressioni e le emozioni che l’ascolto ha suscitato nel pubblico. A tal fine abbiamo predisposto un breve questionario che verrà messo a disposizione dei visitatori. Il pubblico sarà quindi parte essenziale dell’iniziativa».
Sabato 11 giugno, alle ore 18, durante la presentazione del progetto interverranno la psicologa Elena Massardi, per illustrare i vari aspetti e riflessi dell’empatia, e lo storico Marcello Zane, per raccontare la capacità di accoglienza dimostrata dalla comunità locale nel corso della storia. Visitando la mostra, che aprirà i battenti domenica 12 giugno, ognuno potrà “indossare” una storia (indossando anche un capo di abbigliamento o un accessorio del protagonista per favorire l’immedesimazione) e ascoltarla liberamente stando seduto o facendo una breve passeggiata nel territorio di Roè Volciano.
Alle ore 18.00 di domenica sono previsti gli interventi di alcune associazioni di volontariato che testimonieranno come non si possa prescindere dall’ascolto empatico se si vuole realmente prestare aiuto alle persone in difficoltà. Interverranno le sezioni di Brescia di Auser, Centro Antiviolenza Casa delle Donne, A.I.Lar (Associazione Italiana Laringectomizzati).