Rifiuti, acqua, energia, aria. Questi i temi principali su cui concentrarsi, introdotti dalla Consulta Provinciale per l’Ambiente, che si è insediata questo pomeriggio, in un incontro a Palazzo Broletto.
Un confronto costante su tutti i temi che riguardano il nostro territorio; un tavolo che ha visto la partecipazione di ATS, Enti Gestori di aree protette, Associazioni di Categoria, Associazioni Ambientaliste, Collegi e Ordini Professionali e Comunità Montane, al quale sono stati invitati anche Regione Lombardia e ARPA.
“Si tratta di un tavolo – ha precisato il Presidente Mottinelli - aperto ai soggetti portatori di interesse, che si vorranno aggiungere in futuro. E’ stato un incontro davvero positivo che ha dato modo di confrontarci su questo tema, di assoluta preminenza all’interno della vita delle nostre comunità. La presenza di Associazioni di categoria conferma che ambiente ed economia non devono essere messi in contrapposizione, ma che il progresso economico deve essere compatibile con la tutela del territorio. L’interesse per l’Ambiente è confermato anche dalla Conferenza sul Clima di Parigi e dal G7 di Bologna, che deve affrontare l’allarmante richiesta degli Stati Uniti di non rispettare gli accordi di Parigi : politica, imprenditori e associazioni devono poter confrontarsi e dialogare concretamente sul futuro del territorio, nell’interesse di tutti i cittadini”.
Particolare attenzione, in questa giornata, è stata data al tema dei rifiuti.
“La prossima riunione – ha concluso il Presidente Mottinelli – verterà su questa priorità, che necessita di un approfondimento e riflessioni rispetto all’economia circolare”.
La Consulta Provinciale ha l’obiettivo di fare in modo che tutte le realtà provinciali possano confrontarsi su temi comuni e deliberare un indirizzo di programma, rispetto alle esigenze che emergeranno.
“Insieme alla Cabina di Regia con Ministero e Regione e all’Osservatorio sulle Grandi Opere di prossimo insediamento, con la Consulta per l’Ambiente intendiamo farci carico delle istanze che giungono da ogni settore e trovare forme comuni di intervento che valorizzino lo sviluppo economico, tutelando l’ambiente e la sostenibilità, una valutazione ambientale strategica, insomma, che tenga conto delle sollecitazioni delle comunità interessate”.