Caporetto un secolo dopo.
La sconfitta militare che più ha segnato la storia italiana, avvenuta giusto cento anni orsono, verrà ricostruita a Gargnano nella accogliente piazzetta di fronte al porticciolo, lunedì 7 agosto alle ore 21.
Con la novità che i relatori (Maurizio Pretto, fotoreporter e direttore del Savoy Palace di Gardone Riviera e Bruno Festa, giornalista) si aiuteranno con immagini e con la lettura, da parte di Andres Festa, di alcune lettere di guerra scritte da soldati bresciani al fronte. Chiave di interpretazione della serata sarà il diario di un giovane gargnanese, Silvio Bertola, 20 anni, figlio del Procuratore del Re. Il ragazzo si arruolò volontario, raccontando la ritirata e sopravvivendo a quella tragedia per poi morire cinicamente verso fine conflitto, colpito sul Grappa dalla scheggia di una granata. Gli assegnarono una medaglia d’argento al valore, ma il regalo più grande glielo fecero i genitori pubblicando il suo breve scritto, frutto delle note buttate giù mentre percorreva a ritroso centinaia di chilometri.
La serata sarà arricchita dalle note musicali di una giovane orchestrale valsabbina, Sara Cucchi, appena rientrata dal Festival dei Due Mondi di Spoleto e pronta per suonare all’Arena di Verona nel prossimo concerto della cantante Elisa: la Montanara, il Silenzio fuori ordinanza, Signore delle Cime e altro ancora saranno proposte con uno strumento melodioso, il corno.
Chiusura con piccola gastronomia offerta dalla “Casa del Formaggio” di Manuela Chimini, negozio nel centro del paese, e possibilità di visitare una mostra d’arte presso il centralissimo palazzo municipale.
Giordano Silvestri