Il 24enne kosovaro Dibrani Gaffur è stato espulso dall'Italia con un provvedimento del ministero dell'Interno, poi convalidato dal tribunale di Brescia ed è rientrato in Kosovo. Il ragazzo era stato arrestato all'inizio di novembre a Fiesse nel bresciano dalla Digos, con l'accusa di apologia di terrorismo.
Nel corso dell'inchiesta – denominata "Prendi la mia mano" – gli investigatori avevano analizzato le conversazioni via chat avviate dal 24enne sul web. Dalla sua attività online era emersa l'esaltazione di noti terroristi detenuti, nonché la pubblicazione di un canto religioso (nelle cui strofe si leggeva appunto "prendi la mia mano e andiamo al martirio") che secondo gli investigatori era il segno della sua radicalizzazione.
Le indagini avevano evidenziato anche come il 24enne avesse avviato al culto della guerra santa il figlio piccolo. Dopo l'arresto da parte della Digos, tuttavia, il tribunale del Riesame aveva scarcerato il kosovaro per mancanza di gravi indizi di colpevolezza. Oggi la decisione del Viminale.