Prende il via oggi una nuova rubrica di 51news. Siamo lieti di ospitare le riflessioni settimanali di Ariel una figura di rilievo che ricopre incarichi di prestigio nella zona del Garda ma che per il momento preferisce mantenere l'anonimato. Per ora la nostra collaboratrice utilizzerà un nom de plume, ma chissà forse presto riusciremo a rivelare la sua identità. Questa rubrica si propone comunque come un'occasione per riflettere sul nostro tempo e sulla nostra vita nelle sue forme più varie. (m. p. pas.)
DiMePerTe
Penso, penso, penso…..Quale sarà la motivazione, oltre alla professione, con la quale si confezionano i testi degli articoli.
La cronaca descrive gli accadimenti quotidiani con declinazione nei molteplici campi del sapere. Le rubriche rispondono a dichiarazioni, richieste, dubbi dei lettori. Gli speciali approfondiscono i grandi temi di attualità o di richiamo storico. E io? Io che non sono un giornalista professionista (quanto ho desiderato diventarlo subito dopo la maturità tecnica!) ho deciso per un cambio di fronte. E così nasce la formula DiMePerTe, uno strano e – spero – affascinante scambio delle parti, in cui la creazione e trattazione di un argomento diventa crescita e trasformazione continua, seguendo le riflessioni a alta voce di chiunque sarà interessato ad intervenire.
Partirò con una analisi un po’ macabra, forte specchio dei tempi che mutano e delle convenzioni che rimangono.
Avete mai fatto caso alle nuove impostazioni delle formule dei manifesti funerari?
Fino a pochi anni fa la formula era fissa e immodificabile e veniva declinata esclusivamente in funzione dello stato civile del defunto. Oggi – sempre più spesso – ho modo di leggere nomi non preceduti da titoli (marito, moglie) e capisco che quel nome di battesimo conserva in sé debolezza e forza, identità e trasparenza. In una parola – è il simbolo del paradosso tra sentimenti vissuti e condivisi e disagio o incapacità nell’uso del relativo appellativo. Occorrerà davvero? Aggiungerà pathos a quanto autenticamente vissuto? Scalfirà la meraviglia che rimarrà nel cuore e non sarà più visibile agli occhi?
Ariel