Questa volta scrivo un articolo raccontandovi un fatto che sta succedendo a me e non un fatto di cui mi devo fare da portavoce. Tuttavia la questione riguarda diverse persone a Gavardo. E per tanto ritengo doveroso darne conto ai nostri lettori che – numerosi - peraltro ci hanno sollecitato su questo tema.
Un ventina di giorni fa sulla strada che conduce a casa nostra ( Via Galuzzo, 2, Soprazzocco di Gavardo) sono apparsi dei cartelli di divieto di accesso, sia in salita che in discesa, con la scritta "strada agro silvo pastorale eccetto autorizzati ai sensi emendamento comunale approvato con delibera N. 95 del 30/12/2010 ".
Noi non eravamo stati informati di nulla, quindi abbiamo cominciato andando a leggere la delibera in questione ed abbiamo visto che questa novità riguarda 21 strade del comune di Gavardo ( comprese le frazioni di Soprazocco e Sopraponte ) e che tutti coloro che passano su queste strade dovrebbero pagare una cifra fissa annua al comune, richiedere dei permessi di accesso per tutti coloro che ci abitano, chi invece sale da queste strade per far pascolare gli animali, o per raccogliere funghi o frutti di bosco ed altro , deve recarsi in comune alcuni giorni prima, pagare una cifra fissa al giorno e richiedere un permesso.
Se tutto si risolvesse qui forse non sarebbe nemmeno sbagliato, se però il comune poi si occupasse di queste strade. Una delle cose assurde è che questa strada c'è da 50 anni ed il comune non se ne è mai occupato: tenerla pulita, asfaltata, togliere la neve d'inverno, tagliare i rami delle piante che sporgono, ecc. sono tutte incombenze che noi e coloro che ci passano per raggiungere la loro casa si sono sempre accollati.
Ma la cosa più strana è che questa strada non può essere definita "agro silvo pastorale" perchè qui sopra c'è un'azienda agricola che produce e vende vino, un agriturismo ed un maneggio dove ci sono circa 40 cavalli.
Quindi i clienti della nostra cantina o del nostro agriturismo dovrebbero sapere prima che vengono qui ad acquistare del vino o a cenare, passare in comune a pagare una quota ed a chiedere il permesso. E se decidono di venire a cena il sabato sera o ad acquistare vino la domenica pomeriggio come fanno che il comune è chiuso ? Ed i turisti tedeschi che vengono qui numerosi d'estate sono tenuti a sapere questa regola ? Ed i camion che salgono da noi per scaricare materiale per la cantina o per ritirare pallet di vino che partono per l'estero che dovrebbero fare?
Stefania Signori