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Credo che a molti di noi sia capitato di passare in questi giorni da una scuola superiore della provincia. A questo punto a molti di noi, come a me del resto, sarà sorta spontanea la domanda: “Ma perché non si sfalcia l’erba?” “Perché questi giardini sono diventati delle vere e proprie giungle con l’erba alta un metro, piante senza alcuna cura, senza potatura, una selva?”.

Ovviamante ho girato la domanda ad un paio di dirigenti scolastici di mia conoscenza. La risposta è stata unanime: “La Provincia non ha fatto gli appalti per provvedere allo sfalcio e quindi nessuno taglia l’erba”. In un istituto l’erba e i rovi hanno quasi oscurato le finestre del primo piano. E’ una questione veramente inqualificabile. Prima di tutto diseducativa per i ragazzi che ricevono un messaggio negativo: questa è la cura che abbiamo della scuola noi adulti? Questa l’attenzione che mettiamo nel salvaguardare le cose di tutti? E loro cosa dovrebbero dedurre da questo cattivo “esempio”? Un bel “chissenefrega”.

Io mi chiedo allora come non sia stato possibile bandire per tempo una gara per tenere il minimo decoro nelle scuole della provincia da Orzinuovi a Idro a Desenzano a Brescia.

E non voglio tornare sulla questione del riscaldamento: quanto freddo anche l’inverno scorso nelle aule, negli auditorium (provato sulla mia pelle, lezione con cappotto e studenti imbaccuccati). Insomma davvero qualcosa qui non torna nella gestione degli istituti scolastici in capo alla Provincia. Broletto, se ci sei ancora batti un colpo per favore!!! O almeno tira fuori il decespugliatore...

Maria Paola Pasini