Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell'Avv. Marco Piccoli già assessore e consigliere in comune a Gavardo.
Nei giorni scorsi non poche persone più o meno vicine, mi hanno manifestato il loro rincrescimento per una mia presunta decisione di abbandonare il campo in vista delle prossime elezioni amministrative a Gavardo. Ebbene, ritengo opportuno e doveroso chiarire che il sottoscritto non ha mai avanzato alcuna personale auto-candidatura, né ha mai sgomitato per ritrovarsi in cima ad alcuna lista in competizione per governare il paese.
Parecchi mesi fa, per il vero, è iniziato un discreto ma continuo pressing da parte di alcuni rappresentanti di un'area politica alternativa alla maggioranza che ha retto le sorti di Gavardo negli ultimi anni e mi è stata chiesta la disponibilità a mettermi in gioco. Dopo alcuni ulteriori confronti allargati ad altre realtà locali, posti alcuni precisi paletti, non senza trascurare le difficoltà e con una buona dose di personale tormento, ho comunicato che avrei accettato di avviare un percorso partendo da alcune riflessioni generali che ho voluto offrire pubblicamente (vedi lettera alla stampa). Il viaggio, che si presentava faticoso ma -sono convinto- sarebbe stato parimenti entusiasmante, tuttavia, non è mai partito e non certo perchè io abbia ritirato la mia disponibilità o, per essere più espliciti, la mia (inesistente) auto-candidatura a Sindaco.
Non sta a me spiegare le ragioni, quindi, di scelte prese, in sede politica, da altri, né prevederne le conseguenze. Mi auguro solo che Gavardo, come ho già affermato, possa uscire dalla melma dei personalismi che stanno purtroppo facendo affondare un paese nelle sabbie mobili delle sue stesse straordinarie potenzialità inespresse. Auguro a tutti coloro che si candideranno di giocare la propria sfida su progetti alti e non sui bassi rancori, su obiettivi di lungo periodo e non sulle scadenze elettorali, sul coinvolgimento partecipativo trasversale e non sull'intruppamento di pochi fedeli. Come avrei chiamato il progetto mai nato? “Gavardo per tutti”. Che sia, almeno questo “nome”, di buon auspicio per il lavoro che altri avranno la pazienza e il coraggio di affrontare. Grazie.
Marco Piccoli