Riceviamo dal comune di Botticino e pubblichiamo questa precisazione in tema di cave e marmo.
Successivamente alla positiva sentenza del T.A.R., si era proceduto all’estrazione dei Commissari chiamati a valutare le offerte. Tuttavia, avvenuta l’estrazione, i Commissari medesimi sono stati destinatari di comunicazione a mezzo posta elettronica certificata, inoltrata in nome e per conto dei ricorrenti esclusi, con la quale sono stati invitati a valutare con attenzione e cautela l’accettazione dell’incarico; accettazione che avrebbe potuto comportare, secondo il mittente, l’assunzione di responsabilità in relazione ai lamentati vizi di procedura. Quei vizi che lo stesso T.A.R. aveva appena escluso. A seguito e a causa di tale missiva, più d’un Commissario ha rimesso l’incarico. Di tutti i fatti occorsi nell’ambito del procedimento amministrativo è stata informata la Procura della Repubblica ai fini di valutarne la rilevanza penale.
Pertanto la procedura di nomina della commissione di valutazione è stata sospesa dal responsabile del procedimento in data 16 maggio. Il giorno successivo, anche il Consiglio di Stato in via provvisoria e cautelare ha sospeso gli effetti della sentenza emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale e ha rimandato la decisione sulla bontà dell’operato dell’amministrazione al 6 giugno.
Il decreto cautelare per nulla rappresenta un’anticipazione della possibile decisione. Basti pensare che anche il T.A.R. di Brescia aveva cautelarmente sospeso gli effetti degli atti impugnati, salvo poi valutare approfonditamente e nel merito la questione e ritenere l’operato dell’Amministrazione comunale assolutamente corretto; anzi, il T.A.R. precisa che le scelte del Comune in merito al lotto unico e al canone minimo annuo, indipendente dall’attività estrattiva, rispondono a «esigenze di interesse pubblico».
Il dato di un milione di quintali di blocchi commerciabili è il risultato delle rilevazioni ufficiali del Comune, riferite al solo A.t.e. 03 e agli ultimi cinque anni: un periodo che il T.A.R. ha ritenuto più che congruo, anche al fine di tenere in debita considerazione i picchi positivi e negativi dell’attività estrattiva.
Sui requisiti di partecipazione l’Amministrazione ha guardato al bene collettivo: il futuro del Bacino Marmifero dipende dalla capacità di attuare una gestione coordinata dello stesso anche sotto il profilo della valorizzazione del marmo. E, a tal proposito, il Presidente Consorzio Cavatori Marmo Della Valle di Nuvolera - Ghirardi Giuliano - ha chiaramente dichiarato in un’intervista che l’unica strada per sopravvivere è “fare rete”.
Quanto al delicato tema del mantenimento del livello occupazionale, il bando riconosce introiti certi e chiede espressamente agli offerenti di tutelare i posti di lavoro. Sono state inserite clausole sociali, nei termini ammessi dalla normativa, rafforzate nei criteri di aggiudicazione. In termini generali, basti considerare che nel raggruppamento di imprese che oggi ancora concorre vi sono le ditte più grandi che erano già concessionarie. “Questa Amministrazione ha avuto, ha e sempre avrà come obiettivo principale e fondamentale quello della tutela del bene comune” dichiara Donatella Marchese Sindaco di Botticino. “Il bando ha come obiettivo fare l’interesse del comune anche sotto il profilo economico senza peraltro perdere di vista quello occupazionale, sarebbe bene che le offerte fossero aperte al più presto per sbloccare una situazione che danneggia il nostro Comune”.