Riceviamo e pubblichiamo la replica alle affermazioni del sindaco Cipani in merito alla manifestazione di sabato 3 agosto organizzata a Salò, contro l’ipotesi di scaricare nel Chiese la depurazione del Garda.
È tutto falso quanto dice il Sindaco di Salò: la manifestazione era stata regolarmente comunicata alla Questure, mediante FAX; sul Fax era scritto che avremmo anche distribuito volantini informativi; appena siamo arrivati nella piazza del Municipio, ore 10:30 puntuali, visto il palco delle varie manifestazioni salodiane, esistente in quella piazza, a quell'ora vuoto, e alcune transenne ammucchiate contro il palco, abbiamo appeso 3 striscioni al palco e alle transenne, e altri li abbiamo messi a terra; sono arrivati immediatamente due agenti della polizia locale che ci hanno intimato di togliere gli striscioni dal palco e dalle transenne; lo abbiamo fatto senza alcuna resistenza; poi ci hanno detto che il regolamento comunale NON consente il volantinaggio...solo queste parole hanno usato inizialmente; abbiamo chiesto di vedere il regolamento, i vigili ci hanno risposto di andare a vederlo su internet; al che è arrivato un nostro stretto collaboratore ed esperto delle varie normative, Cesare Giovanardi, il quale ha chiesto ai vigili di esibire il regolamento e in particolare l'articolo che vieta il volantinaggio; i vigili lo hanno preso dalla loro automobile, e hanno esibito l'articolo 12, il quale però, esaminato ad alta voce dal ns Cesare, proibisce la distribuzione di "VOLANTINI PUBBLICITARI", ma non impedisce e non può impedire la comunicazione; al che i vigili ci dicono che chiamano il loro Comandante, per farci parare con lui direttamente; non viene il Comandante, che sembrava pronto in sede a detta dei due agenti, ma viene il Vice Comandante.
Il Vice Comandante ci ammonisce a non distribuire i Volantini, diversamente sarà obbligato a sanzionare; al che chiediamo quant'è la sanzione; la polizia locale ci dice che è prevista di 300,00#euro; sentito tanto, tra i nostri collaboratori, circa 80 persone presenti quella mattina, si diffonde in un attimo la volontà di fare una colletta per pagare la multa; vengono raccolti 236,00#euro in meno di 10 minuti; anche dei cittadini salodiani danno un contributo; a quel punto, la polizia locale prende i dati della nostra collaboratrice che ha fatto la formale comunicazione alla Questura, e pertanto è indubbia la volontà della polizia locale di sanzionare.
NOI PROSEGUIAMO CON LA MANIFESTAZIONE, CHE PERO' NEL FRATTEMPO È STATA DANNEGGIATA DALLA POLIZIA LOCALE CHE HA OCCUPATO CIRCA 40 MINUTI DEL TEMPO A DISPOSIZIONE, non è stato quindi possibile dialogare normalmente e serenamente con la gente.
Ora, se il Sindaco di Salò si rende conto che la sua polizia locale ha commesso un abuso d'ufficio, e quindi lui cerca di rimediare venendo a dire che il verbale non è stato fatto, si genera una situazione ancora più grave, perché la Legge e i regolamenti sottostanti non possono esse interpretati, ovvero se noi abbiamo violato la Legge e il regolamento SONO OBBLIGATI A SANZIONARCI, ma SE NON ABBIAMO FATTO QUESTE VIOLAZIONI NON DOVEVANO NEMMENO FARE AZIONE DI DISTURBO COME HANNO FATTO. Il punto è che gli agenti della polizia locale, forse inconsciamente (?), hanno compiuto un atto di intimidazione quando ci hanno detto che non potevamo distribuire i volantini; forse anche di abuso d’ufficio (?), e hanno anche compiuto un’azione , anche questa inconsciamente (?), di disturbo, perché trattenerci 40 minuti ha molto limitato la libertà di comunicazione.
Di tutta questa situazione ci sono almeno una trentina di testimoni che hanno sentito tutto; noi procederemo con un esposto per denunciare le violazioni di cui sopra; torneremo a Salò, probabilmente a fine agosto, per proseguire con la comunicazione delle nostre ragioni del NO ad ogni ipotesi di scaricare nel Chiese la depurazione del Garda.
Al Sindaco di Salò dico di non scadere nell'ineleganza di portare sue giustificazioni come quella che non sarebbe stato staccato il verbale, perché l'episodio è accaduto, ci sono decine di testimoni, ed è una macchia per la sua amministrazione, un brutto gesto di privazione della libertà di comunicazione.
Tavolo delle Associazioni che amano il Fiume Chiese e il suo Lago D'Idro, 19 formazioni sociali che operano per il deflusso ecologico funzionale (DEF) in ogni tratto dell'asta dei 160 chilometri del Fiume, in 2 Regioni, 3 Province e 30 Comuni.
Il Portavoce, Gianluca Bordiga