E' una grave frattura quella che viene evidenziata con questa lettera del Pd territoriale nei confronti dei consiglieri provinciali riguardo al tema del "Maxidepuratore del Garda" e dopo il voto dell'altra settimana in Provincia. Riceviamo e pubblichiamo.
Al Sig. Presidente
Ai Sigg. Consiglieri Provinciali delegati della Provincia di Brescia
Al Segretario Provinciale PD Brescia
Sede dei circoli, 24.11.2019
A seguito della votazione del Consiglio Provinciale che ha portato alla bocciatura della mozione finalizzata a promuovere un nuovo studio di fattibilità per il progetto del cosiddetto “depuratore del Garda”, i circoli PD della Bassa Valle Sabbia e della Bassa Orientale, riunitisi per valutare le conseguenze dello sconfortante episodio, intendono ribadire con fermezza quanto segue.
Il voto contrario sulla mozione da parte della maggioranza in Provincia riveste particolare gravità avendo sancito una pericolosa frattura dell’ente rispetto ai territori coinvolti nell’annosa vicenda della localizzazione dell’impianto, con l'ulteriore insopportabile beffa che a provocarla siano stati proprio i nostri rappresentanti, proposti e sostenuti nella lista “Comunità e Territorio”.
Il voto sulla mozione ha palesato una preoccupante discontinuità con quanto il Partito Democratico ha sempre sostenuto a livello provinciale, essendosi di fatto esclusa qualunque forma di coinvolgimento e di attenzione alle istanze dei molti Comuni e comunità, che quel progetto -appare sempre più evidente -debbano semplicemente rassegnarsi a subire.
Le successive dichiarazioni del Presidente e del suo vice lasciano semplicemente esterrefatti: che credibilità può infatti avere la tardiva promessa di commissionare ad AATO/Acque Bresciane un approfondimento tecnico sullo stato di salute della condotta sub-lacuale, quando tale richiesta poteva essere assecondata semplicemente approvando la mozione? Forse c’è già un team di professionisti pronto a dichiarare lo stato dicalamità?
Con forza chiediamo invece al Presidente della Provincia di farsi carico una buona volta del problema, nonché nell’esercizio del proprio ruolo, agendo in maniera concreta e diretta a tutti i livelli, affinché si possa rimettere sulla giusta via il procedimento, senza ulteriori inaccettabili forzature.
Chiediamo pertanto al Presidente Alghisi e ai consiglieri provinciali:
● di rivedere i motivi per cui si esclude a priori un approccio unitario, in sinergia con l’autorità d’ambito della spondaveronese, alla depurazione dei reflui dei Comuni rivieraschi;
● di richiedere una specifica valutazione delle ragioni che impedirebbero la sostituzione della condotta sub-lacuale, che offrirebbe per contro una forte semplificazione del tracciato del collettore rispetto a quello fin qui ipotizzato, con evidenti benefici in termini di costi e tempi di realizzazione;
● di promuovere attivamente la realizzazione di un nuovo studio di fattibilità, INDIPENDENTE DAL GESTORE, che miri alla migliore soluzione perla depurazione dei reflui dei Comuni rivieraschi;
● di appoggiare una soluzione che consenta, in ultima analisi, di tutelare tutti i territori interessati, anteponendo la ricerca di una soluzione di buon senso all’esclusivo interesse del gestore.
Con altrettanta determinazione, chiediamo al Segretario Provinciale e alla Direzione del Partito Democratico di valutare ogni possibile azione affinché i nostri rappresentanti in Consiglio Provinciale facciano onore al loro ruolo, anteponendo quindi l’ascolto delle istanze del territorio e della base del partito (da non frequentare solo per la raccolta di incarichi e prebende) ai “cattivi consigli” di sopravvivenza politica che già hanno prodotto gravi e difficilmente rimarginabili lacerazioni.
Circolo PD Bedizzole
Circolo PD Calcinato
Circolo PD Calvisano
Circolo PD Carpenedolo
Circolo PD Montichiari
Circolo PD Remedello
Circolo PD Barghe
Circolo PD Gavardo
Circolo PD Prevalle
Circolo PD Roè Volciano
Circolo PD Vallio Terme
Circolo PD Villanuova Sul Clisi
Circolo PD Vestone
Circolo PD Vobarno