Il Moica, l’Associazione casalinghe ha scritto una lettera al presidente Conte per non ripristinare il sistema del gioco d’azzardo nelle forme attuali. Ecco la lettera aperta.
GIUSEPPE CONTE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
ATTILIO FONTANA PRESIDENTE REGIONE LOMBARDIA
EMILIO DEL BONO SINDACO DI BRESCIA
Il MOICA - Movimento Italiano casalinghe - che da anni svolge
attività di contrasto alla ludopatia esprime la sua netta contrarietà al
ripristino del sistema del gioco d’azzardo qual si presentava nel
recente passato e fino ai primi del marzo scorso. Ci sono molte
ragioni ma ne citiamo soltanto tre:
1 - Sono state ferme per due mesi, al fine di contenere la
pandemia, attività economiche (manifattura, terziario, servizi,
industria agroalimentare, cultura, turismo ecc.) con la
conseguenza che l’Italia si è privata della creazione di
ricchezza e dell’impiego di tante forze lavoro. Il 4 maggio
riapriranno con molta cautela e preoccupazione. La
distribuzione del gioco d’azzardo è un settore che contribuisce
alla distruzione di valore aggiunto mentre conta un numero
molto esiguo di addetti. Sono non più di 30-40.000 gli occupati
del ramo per un fatturato di 110,5 miliardi di euro nel 2019.
2 - Far ripartire la macchina dell’azzardo avrebbe l’effetto di
diffondere abitudini e comportamenti di segno opposto a quelli
necessari a ricostruire il Paese dopo la distruzione causata dal
Covid 19. Lo spreco invece della parsimonia; l’ozio invece della
laboriosità; la patologia delle scommesse invece della
solidarietà.
3 - Si avrebbero danni specifici all’opera difficilissima della
salvaguardia della salute pubblica, poiché il funzionamento
degli strumenti dell’azzardo compromette il rispetto di
prevenzione del contagio.
Per questi motivi il MOICA ribadisce la sua contrarietà all’apertura
incondizionata del gioco d’azzardo e alle motivazioni che
spingerebbero al suo rilancio con ripercussioni negative sulle
famiglie e sulla società. Ne convincono le motivazioni serpeggianti
secondo cui l’isolamento avrebbe acuito il disagio mettendo in
evidenza dipendenza e crisi d’astinenza. Forse che tornando a
giocare e a perdere denaro e affetti può costituire una salutare
medicina?
Queste motivazioni muovono anche da una recentissima
videoconferenza che la Presidenza nazionale del MOICA ha
attivato coinvolgendo tutti i suoi gruppi sul territorio nazionale,
relatore il dott. Maurizio Fiasco Presidente A.L.E.A., noto studioso
del fenomeno della ludopatia.
Il MOICA invita inoltre le Presidenti dei gruppi MOICA locali di
rivolgersi allo stesso modo alle loro Istituzioni territoriali.
Tina Leonzi, Presidente nazionale MOICA
Il Movimento Casalinghe chiede di non riaprire il sistema "gioco d'azzardo"
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