La pilota americana Sylvia Oberti, da tempo vicina ai bimbi di oncologia, ha incontrato i piccoli amici a Sirmione, prima di partire per la gara.
Metti una donna con la passione per la velocità (e la solidarietà), che ogni anno attraversa l'oceano per correre la gara più bella del mondo. E metti il sorriso più bello del mondo, quello di un bambino che vede un suo desiderio esaudito. Aggiungi un oncologo pediatrico, intraprendente e dinamico, che non si ferma davanti a nulla. Sono gli ingredienti di un pomeriggio sereno sul lago di Garda, organizzato dall’ABE (Associazione Bambino Emopatico) di Brescia nei giorni scorsi.
Sylvia, californiana, è stata la prima donna a disputare da sola - e a terminare più volte - la Mille Miglia e, secondo un accordo con alcuni sponsor americani, per ogni chilometro percorso riceve una somma da devolvere ad associazioni benefiche che si occupano di bambini. Da 22 anni il suo compagno di gara è Angel, un orsetto di peluche ribattezzato in italiano Angelino, che lei definisce il suo angelo custode perché rappresenta delle amiche perse 22 anni fa per un tumore al seno. Non c'è niente di casuale nella storia e nelle scelte di questa americana tenace e dolcissima, che da allora è amica e sostenitrice dell’oncologia, e di quella pediatrica in particolare.
Il dottor Schumacher del Civile di Brescia (nella foto mentre regge il cartello dell’ABE) la conosce da anni e non si è lasciato sfuggire l'occasione di essere in prima linea con i bambini, che si sono divertiti a salire sulla S.I.A.T.A. 300 BC del 1951 di Sylvia e a diventare piloti per un giorno, giocando con il volante, il cambio, i sedili, il clacson, in un vociare che avrebbe sovrastato anche il motore più rumoroso alla massima potenza.
Non servono altre parole per descrivere le emozioni di un incontro sereno e festoso: basta guardare il sorriso di Sophie, 6 anni, soddisfatta mentre condivide il posto di guida con Angelino, il fratellino dell’angelo di Sylvia, che la pilota ha riprodotto in formato mini e regalato a tutti i bambini presenti. Un sorriso per mille miglia di giochi, canti e salti, quelli con cui ha riempito la giornata di oggi. Un sorriso per la sua vittoria.
Giovanna Gamba