Nei due fine settimana del 3 e 4 e del 10 e 11 febbraio torna il Carnevale di Arco, l’antica manifestazione nata nel 1876. Come già sperimentato con successo nelle due scorse edizioni, i celebri carri allegorici saranno postazioni fisse in cui andranno in scena spettacoli per piccoli (in piazzale Segantini e in piazza delle Canoniche) e per grandi (in piazzale Segantini e in piazza Tre Novembre).
Dopo il weekend di apertura, il carnevale entrerà nel vivo sabato 10 febbraio alle 14.30 in piazzale Segantini con l’animazione per bambine e bambini e alle 15 la distribuzione gratuita di krapfen e tè. Domenica 11 febbraio alle 14.30 in piazza delle Canoniche il Baby Disco Show e in piazza Tre Novembre la cucina di Otto Strudel, “il più grande cuoco tedesco". Il gran finale è alle 15 in piazzale Segantini con lo show di Beppe Braida e Fabrizio Fontana, direttamente da Zelig.
Durante la conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il sindaco Alessandro Betta e l’assessore Dario Ioppi, per il Gruppo Costruttori Associati il presidente Mario Matteotti, per Assocentro il presidente Andrea Cobbe e il segretario Gianni Angelini. "Come amministrazione - ha affermato Ioppi - siamo molto contenti di proseguire questa collaborazione che va avanti da tanti anni con il Gruppo Costruttori, e da qualche anno anche con Assocentro. Il Carnevale di Arco è un evento molto importante e amato, non solo nella nostra zona ma anche fuori, che coinvolge soprattutto i bambini e le famiglie, reso possibile dalla dedizione e dalla passione dei volontariato del Gruppo Costruttori, che ogni anno riesce a stupirci e a coinvolgerci. Questo, nonostante le crescenti difficoltà create dalla burocrazia, superate con professionalità e determinazione".
"Un grazie particolare - prosegue il sindaco Betta - va a Mario Matteotti, storia vivente del Carnevale di Arco, e al gruppo di volontari che ogni anno affronta il grande impegno e le tante difficoltà necessarie per organizzare una nuova edizione del Carnevale. Il volontariato è un patrimonio prezioso per Arco; nei giorni scorsi ho partecipato alle celebrazioni per la nomina di Trento a capitale europea del volontariato 2024, un riconoscimento importantissimo che sento anche di Arco e del Trentino. Il volontariato rende speciale il Trentino e la nostra città, e il Carnevale è un dono che ci fa il volontariato: un momento di gioia spensierata per bambini e famiglie, un tassello di quel grande mosaico di eventi e iniziative che rende Arco una città sempre viva e vivace".
"Con Mario Matteotti - è poi intervenuto il presidente Cobbe - è da due anni che collaboriamo in modo intenso condividendo spazi, strutture ed eventi. È la strada giusta per avere ad Arco sempre qualcosa di più e di meglio, anche perché la burocrazia sta rendendo tutto sempre più difficile, e trovare volontari per far fronte a tutte le nuove incombenze è sempre più difficile. Per questo unirsi e giocare la stessa partita è fondamentale. Ad Arco il centro è vivo e attrattivo sia per i residenti sia per i turisti, e senz’altro anche per commercianti".
"Siamo volontari, questo è vero - gli fa eco il presidente Matteotti - ma se il gruppo rimane unito è perché ci divertiamo. Se per il Carnevale di Arco quella di quest’anno è la 148ª edizione, per me è la 56ª; questo per dire che la mia speranza è che qualcun altro si faccia avanti e mi dia il cambio. Detto questo, oltre al colpo grosso di poter avere da Zelig Braida e Fontana, la grande soddisfazione sono le proposte per i bambini. Il fatto che non ci sia più la sfilata dei carri dipende da come è cambiata la città, servono viali aperti che l’attuale viabilità e le norme sulla sicurezza non ci consentono. Ma come abbiamo visto gli scorsi due anni, i carri a forma di teatro con professionisti dello spettacolo funzionano e sono apprezzati quanto quelli di prima in movimento. Va anche detto che il programma che proponiamo è molto difficile da trovare altrove".
Il carnevale di Arco compie 148 anni
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