Cultura

Lucilla Giagnoni torna in scena a Sirmione il 12 febbraio alle 21 con “Anima Mundi”, il suo spettacolo dedicato a Giacomo Leopardi, dopo l’appuntamento dello scorso dicembre dedicato alla Divina Commedia. Ingresso libero.

Lucilla Giagnoni torna sul palco del Palazzo dei Congressi con “Anima Mundi”, il nuovo ed emozionante spettacolo di cui è autrice e interprete. Protagonista indiscussa del teatro di narrazione e grande attrice capace di dare voce anche a temi di attualità attraverso le proprie esibizioni, nel dicembre 2021 Lucilla è già stata protagonista dell’applauditissimo “Vergine Madre - Canti, commenti e racconti di un’anima in cerca di salvezza dalla Divina Commedia di Dante Alighieri”.

Ora l’attrice, e direttrice artistica del Teatro Faraggiana di Novara, torna a Sirmione per il secondo dei tre appuntamenti in programma e porterà in scena la sua nuova rappresentazione dedicata a Giacomo Leopardi, il poeta che più intensamente ha sofferto il rapporto con la Natura e insieme ha partecipato all'Anima del Mondo con la sua grandissima sensibilità.

“Ormai è certo - racconta la Giagnoni - che ogni evento mette in moto una catena di reazioni e risonanze, che coinvolgono tutto il mondo. Si sapeva da tempo che se una farfalla batte le ali a Pechino, scoppia un uragano in California. Si sapeva, si diceva, ma nessuno l'aveva ancora veramente sperimentato. Ora lo sappiamo, perché l'abbiamo vissuto. Servono grandi azioni politiche, ma soprattutto piccoli atti quotidiani: a partire dal notare le cose, da uno sguardo capace di vedere in ogni cosa la sua anima, uguale alla nostra, che sappia essere strumento per agire”.

La sensibilità di Giacomo Leopardi come una guida da seguire: poco prima di morire infatti il poeta vede il Vesuvio eruttare, ma la sua attenzione va su un fiore: la ginestra. La piccola pianta gli indica con estrema semplicità cosa si può davvero fare. Ancora giovanissimo, fu una siepe a espandere il suo sguardo verso interminati spazi e sovrumani silenzi.

“Anima Mundi” è un lavoro corale che vede coinvolti grandi professionisti: oltre a Lucilla Giagnoni, ha collaborato ai testi Maria Rosa Pantè, le musiche sono di Paolo Pizzimenti, luci e video di Massimo Violato, abito di scena di Elisa De Console Baldino, assistente alla regia è Daniela Falconi. Inoltre, segreteria organizzativa della compagnia Elisa Zanino, produzione Centro Teatrale Bresciano, TPE - Teatro Piemonte Europa, con la collaborazione della Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana di Novara.

Completerà il ciclo di appuntamenti sirmionesi con Lucilla Giagnoni lo spettacolo “La Misericordia”, in programma per il 9 aprile alle 21 nella Chiesa di San Francesco a Colombare.

Ingresso libero. Green Pass richiesto: la platea sarà gestita osservando le norme di sicurezza anti covid. Per riservare il proprio posto: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-anima-mundi-di-e-con-lucilla-giagnoni242678035537. Per informazioni è possibile telefonare all’Ufficio Cultura e Turismo al numero 030.9909184.

In occasione della ricorrenza della Giornata della Memoria, il Comune di San Felice del Benaco ha organizzato due importanti momenti di riflessione e confronto, dedicati agli studenti e alla cittadinanza.

Questa mattina, in via delle Gere, si terrà l’inaugurazione della Targa Commemorativa dedicata alla memoria della Famiglia De Benedetti Reinach, che li risiedeva poco prima di essere deportata ad Auschwitz. Alle 11.00 si svolgerà un incontro web con Etta De Benedetti Reinach e Jean Blanchaert (discendenti della famiglia), rivolto agli studenti della secondaria A. Zanelli, ma aperto a tutti. Entrambe le iniziative saranno trasmesse in diretta, sulla Pagina Facebook istituzionale del Comune di San Felice del Benaco: www.facebook.com/ComunediSanFelicedelBenaco.

Nel corso della giornata verrà inoltre reso disponibile l'opuscolo "Etta. Da San Felice ad Auschwitz", frutto della ricerca storica da parte dell'amministrazione comunale, a cura di Daria De Micheli. Il testo sarà scaricabile dal portale istituzionale del Comune di San Felice del Benaco: www.comune.sanfelicedelbenaco.bs.it.

“In questi giorni dedicati alla memoria - ha ricordato il sindaco Simone Zuin - con il pensiero rivolto alla famiglia De Benedetti Reinach, ho scoperto un'espressione ebraica, utilizzata quando scompare qualcuno, e che mi sono fatto propria: Che il loro ricordo sia di benedizione. Il ricordo di questa famiglia che viveva nel nostro piccolo Comune, prima della deportazione e uccisione ad Auschwitz, ci ha coinvolti direttamente nella consapevolezza che nessuno e nessun luogo è stato indenne dalla devastazione e dall'orrore della Shoah, che proprio questo indica: “distruzione”. Il ricordo della sofferenza indicibile vissuta da Etta, Ugo e dal piccolo Piero, insieme a un numero indicibile di donne, uomini e bambini, ci impone il dovere di tramandare la Storia della Shoah, per compiere un'importante riflessione sulle sue origini e sulle sue tragiche conseguenze. L'Olocausto trascende dalla sua dimensione storica e sociale per il suo orrore, tanto da essere un monito universale di tutti, oggi e sempre, una lezione e testimonianza di umanità e di rifiuto di qualsiasi forma d'odio, in nome dei principi che ci sono cari, di libertà, eguaglianza, e fraternità tra gli uomini". 

Domenica 9 gennaio, dalle 16 alle 18, il Museo archeologico di Gavardo apre le porte ai bambini per un'attività didattica sulla vita nelle palafitte. Prenotazione obbligatoria.

 

Con il nuovo anno, ritornano nella sede di piazza San Bernardino a Gavardo gli appuntamenti domenicali per i più piccoli, promossi dal Museo archeologico della Valle Sabbia nell’ambito dell’iniziativa “MAVS 4 KIDS”. Il tema dell'incontro sarà “Vivere in palafitta”.

L’attività didattica prevede in apertura una visita tematica alla sala dedicata agli scavi del sito palafitticolo del Lucone di Polpenazze; a seguire, un laboratorio creativo durante il quale i partecipanti potranno realizzare un modellino di palafitta per capire come si viveva e si lavorava all'interno di queste costruzioni ubicate a ridosso dello specchio del lago.

L’iniziativa, progettata in collaborazione con le operatrici didattiche de La Melagrana, ha un costo di partecipazione di 2 euro a persona ed è consigliata ai bimbi dai 6 agli 11 anni, che dovranno essere accompagnati.

La prenotazione, obbligatoria, potrà effettuarsi contattando il museo al numero 0365.371474 o inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure compilando il form online sul sito del Mavs: https://forms.gle/EeBbc2isiiQc8eyh8.

Gli accompagnatori dovranno essere muniti di regolare Green Pass.

Sabato 12 febbraio a palazzo Wimmer, ex casinò, si terrà alle 21 un concerto jazz con Sugarpie and the Candymen. Ingresso con green pass.

 

L'assessorato alla Cultura del Comune di Gardone Riviera organizza al recentemente restaurato Palazzo Wimmer, ex Casinò, una coppia di concerti jazz, entrambi di sabato alle ore 21:00. Il primo sarà sabato 12 febbraio con Sugarpie and the Candymen, un gruppo musicale jazz italiano formatosi nel 2008 in Emilia Romagna. Conosciuti in parte anche grazie ad alcune collaborazioni con Renzo Arbore, sono noti per aver riarrangiato nel loro genere, ovvero il jazz, molti brani popolari di artisti e gruppi notevolmente conosciuti.

Il secondo appuntamento sarà sabato 26 marzo con la Jessita MC Kenney Band. Jessita propone un omaggio alle più belle voci jazz “femminili” americane con coriste americane che si esibiranno nel gruppo.
 
 
 

In occasione della Giornata della Memoria, il Centro Teatrale Bresciano propone "Perlasca. Il coraggio di dire no", spettacolo di e con Alessandro Albertin, per la regia di Michela Ottolini. Andrà in scena al Teatro Sociale di Brescia il 24 gennaio alle 20:30.

Quella di Giorgio Perlasca è la straordinaria storia di un uomo che, da solo, salvò dallo sterminio nazista oltre cinquemila persone, ungheresi di religione ebraica, nell’inverno del 1944-1945 a Budapest. Lo spettacolo, prodotto da Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con Overlord Teatro, vede il patrocinio della Fondazione Giorgio Perlasca.

A Budapest nel 1943, Perlasca è un commerciante di carni italiano di 33 anni ricercato dalle SS, l’unità paramilitare del partito nazista. La sua colpa è quella di non aver aderito alla Repubblica di Salò. Per i tedeschi è un traditore e la deve pagare. In una tasca della sua giacca c’è una lettera firmata dal generale spagnolo Francisco Franco che lo invita, in caso di bisogno, a presentarsi presso una qualunque ambasciata spagnola. In pochi minuti diventa Jorge Perlasca e si mette al servizio dell’ambasciatore Sanz Briz per salvare dalla deportazione quanti più ebrei possibile. Quando Sanz Briz, per questioni politiche, è costretto a lasciare Budapest, Perlasca assume indebitamente il ruolo di ambasciatore di Spagna. In soli quarantacinque giorni, sfruttando straordinarie doti diplomatiche e un coraggio da eroe, evita la morte a più di cinquemila persone.

A narrare la vicenda, l’appassionato ed emozionante monologo di Alessandro Albertin che con straordinaria bravura porta in scena la storia di questo grande uomo e di numerosi personaggi che l’hanno affiancato nella sua incredibile avventura a Budapest nell’inverno 1944-45. Una storia che non è possibile non conoscere, un esempio che fa riflettere sulla possibilità che sempre ci è data di compiere una scelta, di agire, perché è sempre possibile contribuire a cambiare il corso della storia.

Il Comune di Brescia e la Fondazione Brescia Musei hanno espresso viva soddisfazione per gli oltre 10.000 tagliandi per musei e mostre emessi nella tradizionale settimana di gratuità.

 

La tradizionale gratuità museale di fine anno, iniziativa promossa da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei in occasione delle festività natalizie, dimostra di essere l’evento più atteso dai bresciani. I dati raccolti negli ultimi dieci giorni di accesso ai Musei Civici e alle mostre temporanee rivelano un alto gradimento dei contenuti culturali e del patrimonio, e inducono a sperare nella ripresa dei consumi culturali nonostante il permanere della situazione epidemica.

Il giorno di Natale Fondazione Brescia Musei ha proposto l’apertura straordinaria gratuita della Pinacoteca Tosio Martinengo e delle mostre temporanee di Santa Giulia dalle ore 16 alle 20. La Pinacoteca Tosio Martinengo è stata scelta da Fondazione Brescia Musei non solo in virtù del progetto di rilancio che la sta riportando in luce dopo i lunghi periodi di chiusura dovuti alla pandemia, ma anche per via dell’eccezionale prestito, Il Pranzo di Velázquez dall’Ermitage di San Pietroburgo, e in ragione della straordinaria esposizione dell’Adorazione dei pastori di Bernardino Licinio nell’ambito del progetto PTM Andata e Ritorno. Notevole il dato registrato dalle biglietterie: 160 sono stati i bresciani che hanno approfittato dell’iniziativa per visitare gratuitamente la preziosa collezione della Pinacoteca Tosio Martinengo; oltre 260 per le mostre in Santa Giulia.

Da lunedì 27 dicembre 2021 fino a domenica 2 gennaio 2022 poi (lunedì incluso, normalmente giorno di chiusura dei musei), grande frequentazione dei siti culturali durante la tradizionale gratuità di fine anno. Tutti i quattro i Musei Civici cittadini (Museo di Santa Giulia, Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, Pinacoteca Tosio Martinengo, Museo delle Armi “Luigi Marzoli”) hanno visto un notevole afflusso di visitatori. 

In questo periodo di difficile ripartenza dall’emergenza sanitaria, la gratuità museale acquisisce un significato ancora più profondo: a differenza di molti territori ancora fortemente provati dalle chiusure e dai vincoli attuati sulle visite, Brescia resiste grazie ad una gestione sicura dei flussi di visitatori, al controllo dei Green Pass rafforzati e all’attuazione delle corrette misure di distanziamento, garantendo una visita in totale sicurezza.

"Questi risultati attesi sottolineano come la cultura a Brescia si sia dimostrata ancora una volta trainante anche per il settore turistico. Da un confronto con le guide del settore, abbiamo appreso che hanno approfittato di questi giorni di vacanza molti visitatori provenienti da Milano e dall'hinterland per vedere le nostre mostre. Risultati consolidati ormai da alcuni anni che ci fanno credere di essere sulla strada giusta per affermare Brescia come capitale della cultura non solo in vista del 2023 insieme con Bergamo, ma per renderla una tappa stabile fra le città d'arte italiane" ha commentato la vicesindaco Laura Castelletti.

Domenica 6 febbraio alle 15 e alle 16:30 appuntamento al Museo archeologico della Vallesabbia per un laboratorio didattico con i bambini dai 4 ai 9 anni.

Riprendono gli appuntamenti per i piccoli e grandi visitatori del MAVS, il Museo archeologico della Vallesabbia. L’evento “Alla scoperta dell’era glaciale” consisterà in una lettura animata su antichi mammut e altri animali del passato, a cui seguirà un laboratorio creativo partendo dai reperti esposti nella sala paleontologica.

Sono previsti due turni per la partecipazione, rispettivamente alle ore 15:00 e alle ore 16:30. L’iniziativa, progettata in collaborazione con le operatrici didattiche de La Melagrana, ha un costo di partecipazione di 2€ a persona ed è consigliata ai bimbi dai quattro ai nove anni, accompagnati.

Il ricco calendario delle iniziative promosse dal MAVS, oltre a quelle didattiche, prevede anche la ripresa degli appuntamenti di archeologia sperimentale per il pubblico adulto, rassegne di incontri con l’autore, eventi serali in occasione della “Notte europea dei musei” e una giornata alla scoperta del sito archeologico del Lucone di Polpenazze.

La mostra dedicata all'artista chiude il 30 gennaio e fino ad allora è aperta tutti i giorni in castello dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

"Antonio Ligabue dal Po al Garda": questo il titolo della mostra che ha compagnato molti desenzanesi (e non) durante le festività natalizie e che a fine mese chiuderà i battenti. Curata da Roberta Di Nicola, offre al visitatore disegni, dipinti, sculture e varie altre opere del grande artista novecentesco provenienti da collezioni pubbliche o private e in gran parte dalla casa museo Antonio Ligabue di Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia. Al piano inferiore del castello si accede a Ligabue e il suo modo esteriore, mentre il piano superiore è dedicato a Ligabue e il suo mondo interiore.

L'esposizione è organizzata dall'associazione culturale "Il corriere del Garda" e dalla stessa casa museo di Gualtieri, in collaborazione con il Comune di Desenzano del Garda. Il biglietto d'ingresso è di 10 euro (8 il ridotto per under18 e over65), 5 per le scuole, ed  necessario presentarsi con il green pass.

 

Le iscrizioni al corso, che tratterà di didattica digitale tra scuola e museo, sono aperte fino al 10 gennaio 2022 e le attività si svolgeranno gratuitamente presso i musei di Gavardo e Desenzano.

 

C’è tempo fino a lunedì 10 gennaio 2022 per iscriversi gratuitamente al corso di formazione “I musei archeologici tra analogico e digitale”, organizzato dal Museo Archeologico della Valle Sabbia di Gavardo e dal Museo Civico Archeologico “G.Rambotti” di Desenzano del Garda, con il sostegno economico di Regione Lombardia nell’ambito dei “bandi cultura 2021”.

Il corso, rivolto a operatori dei beni culturali, docenti, studenti e semplici curiosi, intende ripensare e condividere nuove strategie educative della didattica digitale tra scuola e museo utili alla valorizzazione, diffusione ed accessibilità dello stesso patrimonio culturale. Le attività si svolgeranno in modalità duale, con workshop tematici e due giornate di laboratori presso i musei di Gavardo e Desenzano; saranno gestite da uno staff di professionisti che operano nel settore della cultura e nella didattica museale e che collaborano con musei, istituti scolastici e diverse istituzioni culturali.

L’iscrizione potrà essere effettuata chiamando il numero 0365.371474 (lunedì-venerdì 9:30-12:30), inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure sul sito http://museoarcheologicogavardo.it, dove è già possibile consultare il programma dettagliato ed accedere al form online di registrazione.

Dal 27 al 30 gennaio in piazza Virgilio sarà visitabile una mostra dedicata alla giornata della memoria. Domenica 30 alle 11 omaggio musicale con gli ottoni della Scuola Civica di Musica di Sirmione.

Per non dimenticare le vittime della Shoah, in occasione della giornata della memoria l’amministrazione comunale, in collaborazione con il gruppo CulturArte della Pro Loco di Solferino, propone in piazza Virgilio una speciale installazione dal titolo “Volti… non numeri”, accompagnata da un concerto della Scuola Civica di Musica.

Le immagini esposte raccontano le innumerevoli donne, uomini, bambini, soprattutto ebrei, che durante l’Olocausto vennero sterminati e privati di tutti i loro diritti, e tra questi in modo particolare del diritto al nome. La mostra sviluppa così il tema della perdita di identità. La trasformazione dei prigionieri in numeri, in “pezzi” come venivano definiti dai carnefici, è rievocata dalle spoglie silhouette in ferro che riportano i contrassegni che i nazisti apponevano sulle divise di adulti, vecchi e bambini: la stella, il triangolo giallo, il triangolo viola.

Le sagome spersonalizzate sono messe in relazione con i tanti volti delle fotografie dei deportati e con i versi della poesia “Se questo è un uomo” di Primo Levi. La mostra si conclude con una nota di speranza, richiamata grazie alle parole di Liliana Segre che scrive: “L’indifferenza racchiude la chiave per comprendere la ragione del male, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore. L’indifferente è complice. Complice dei misfatti peggiori”.

La mostra sarà visitabile dal 27 al 30 gennaio in Piazza Virgilio a Sirmione, dove la Scuola Civica di Musica di Sirmione si esibirà domenica 30 gennaio in un omaggio musicale diretto dal maestro Mauro Gnesato.

Mercoledì 19 gennaio alle 20:30, in diretta streaming, il prof. Francesco Castelli, prorettore dell'Università degli Studi di Brescia, metterà la sua competenza a disposizione del pubblico per trattare un tema molto attuale e sempre più urgente in tempi di pandemia mondiale.

 

Organizzata dalla Tavola della Pace Brescia Est e introdotta da Anna Breghini, la serata avrà per titolo "Vaccini e brevetti, la salute è di tutti" e sarà trasmessa in diretta streaming sui canali YouTube Tavola della Pace Brescia Est e Acli bresciane.

Francesco Castelli, prorettore dell'Università degli Studi di Brescia, è professore ordinario di Malattie Infettive e cattedra UNESCO "Formazione e responsabilizzazione delle risorse umane per lo sviluppo della salute nei paesi a risorse limitate".

Oggi, domenica 19 dicembre alle ore 17, al Teatro Grande, torna a suonare in presenza l’Associazione Filarmonica “Isidoro Capitanio” - Banda cittadina di Brescia per il tradizionale concerto dedicato ai soci e alla cittadinanza, con la direzione di Sergio Negretti e Giuliano Mariotti. Ingresso gratuito, green pass obbligatorio.

 

Il concerto rientra nell’ambito della rassegna bandistica 2021 “Giovanni Ligasacchi” promossa dall’Associazione Filarmonica “Isidoro Capitanio” con la collaborazione del Comune di Brescia. L’ingresso in teatro è gratuito fino a esaurimento dei biglietti disponibili. Obbligatori green pass e mascherina.

A due anni di distanza, la Banda cittadina di Brescia torna a esibirsi alla presenza del suo affezionato pubblico. Si inizia con il gruppo di ottoni. Un significativo omaggio al ricordo delle vittime bresciane della pandemia viene simbolicamente affidato all’esecuzione di Russian Funeral, intensa composizione per grande organico di ottoni e percussioni di Benjamin Britten, che per l’occasione verrà commentata, attraverso alcune letture, dall’attore bresciano Luciano Bertoli. Seguirà l’esecuzione della Sonata a 8 per due cori detta “La Negrona”, capolavoro del compositore rinascimentale, naturalizzato bresciano, Pietro Lappi. In chiusura dell’esecuzione del gruppo di ottoni viene presentata la Wiener Philharmoniker Fanfare, singolare lavoro di Richard Strauss.

Si continua con il gruppo di legni che propongono un nuovo lavoro di Giuliano Mariotti, Fatti non Foste, Cantata per Basso e dieci strumenti (dall’originale per Basso e Banda) su testo liberamente tratto dal XXVI Canto dell’Inferno dalla Divina Commedia di Dante Alighieri. Chiude quindi la prima parte del concerto la Sinfonia militare in Fa maggiore del francese François Joseph Gossec.

La seconda parte del concerto vede protagonista la Banda cittadina con tutto il suo organico, anche se il repertorio verrà affrontato con due gruppi di esecutori che si alterneranno nell’esibizione. Un tratto distintivo del programma è l’esecuzione di quattro marce, ognuna delle quali composta da uno dei diversi direttori che dagli anni ‘60 del secolo scorso a oggi si sono avvicendati nella conduzione della Banda cittadina di Brescia: Praeseliarum di Giovanni Ligasacchi, On the Road di Arturo Andreoli, Pietrino di Sergio Negretti, Zoele di Giuliano Mariotti. Seguiranno: Pastime With Good Company, brillante ed efficace arrangiamento di Philip Sparke su questa celebre canzone, la cui composizione è attribuita a King Henry VIII; Così vai, Gesù mio BVW 500, toccante arrangiamento di Alfred Reed (del quale quest’anno ricorre il centenario della nascita), sul canto spirituale attribuito a Johan Sebastian Bach; la Gran marcia sinfonica op. 25 “Occidente ed Oriente”, originale per Banda, omaggio al centenario della scomparsa del grande compositore francese Camille Saint-Saëns.

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