Cultura

Sabato 18 dicembre alle 17, nella Sala degli Specchi della Biblioteca Civica di Lonato del Garda, sarà presentato il libro “Ugo Da Como e la Grande Guerra. Clientelismo e raccomandazioni nel collegio elettorale di Lonato (1914-1919)”. Saranno presenti il presidente della Fondazione Ugo Da Como Sergio Onger e il sindaco di Lonato Roberto Tardani.

 

Il volume rappresenta l'ultima importante realizzazione editoriale dell’Associazione Amici della Fondazione Ugo Da Como. I volontari che affiancano la Fondazione Ugo Da Como, sostenendone le iniziative e garantendo l’apertura del complesso monumentale di Lonato del Garda, patrocinano infatti anche una precisa attività editoriale, i Quaderni della Fondazione. Si tratta di una pubblicazione periodica con cadenza annuale, quasi un diario di ciò che accade all’interno della sede istituzionale della Casa Museo del Senatore bresciano in termini di attività di ricerca, valorizzazione e studio. 

Ugo Da Como fu Ministro delle pensioni di guerra e l’archivio ministeriale, originariamente collocato a Roma, giunse a Lonato dopo il suo ritiro dalla scena politica verso la metà degli anni Venti del secolo scorso. Proprio questo vasto insieme di documenti è da tempo sottoposto al vaglio dello studioso Mauro Pellegrini, la cui ricerca è stata valorizzata dall’Associazione Amici della Fondazione Ugo Da Como che ha sostenuto le spese per la realizzazione della monografia. 

Con questa monografia Mauro Pellegrini, ricercatore free lance già collaboratore di istituti di cultura bresciani, dimostra con autorevolezza che la ricerca storica indipendente può produrre risultati degni di nota. Seguendo il metodo delle sue precedenti pubblicazioni di storia della conflittualità sociale, diffuse nelle biblioteche delle più importanti università statunitensi ed europee, l'autore analizza dettagliatamente l'azione dispiegata dall'onorevole Ugo Da Como attraverso la sua influenza politica e clientelare in favore del proprio collegio d'elezione, quello di Lonato, durante la prima guerra mondiale. Pellegrini si è misurato con un imponente archivio inesplorato, valutando fascicolo per fascicolo le decine di migliaia di raccomandazioni contenute. Ha scavato in profondità fino alla "viva roccia" i percorsi, le dinamiche, le interazioni di quel periodo cruciale dell'Italia liberale, dove le pratiche clientelari risultano così rilevanti da apparire per la loro sistematicità non come patologie delle relazioni sociali, bensì come elementi fisiologici ed imprescindibili del sistema politico. Attraverso il punto di osservazione privilegiato di un rappresentante di vertice, l'onorevole Ugo Da Como, si disvela un rapporto funzionale tra società e "potere" dove la "guerra nazionale" diventa un'opportunità dalla quale trarre profitto ad ogni costo.

Lo studio di Pellegrini, attraverso la restituzione di un'immagine coerente delle tensioni che si irradiarono nella società civile durante la grande guerra e che acuirono le disparità economiche e le divaricazioni di classe preesistenti all'interno delle comunità, ci permette di cogliere i prodromi dell'evoluzione politica e sociale degli anni che la seguirono. 

La pubblicazione sarà presentata sabato 18 dicembre alle ore 17. Con l’autore dialogheranno Lorenzo Danesi e Federico Carlo Simonelli. 

Per informazioni: Fondazione Ugo Da Como, tel. 030.9130060 - www.roccadilonato.it - www.lonatoturismo.it

Sabato 11 dicembre alle 10 presso l'istituto superiore vobarnese saranno presenti la Polizia di Stato e Valerio Catoia, poliziotto ad honorem, per il progetto "NoBullyZone" contro bullismo e cyberbullismo per la cultura della legalità.

 

L'iniziativa, di cui è testimonial l'alfiere della Repubblica e poliziotto ad honorem Valerio Catoia, è un progetto di prevenzione e contrasto al bullismo e al cyber-bullismo dell’Istituto Superiore “Giacomo Perlasca” di Vobarno che coinvolge anche la Polizia di Stato. Valerio (in video collegamento) e la Polizia di Stato incontreranno studenti e docenti dell’istituto della Valsabbia con l'obiettivo di diffondere l’uso consapevole del web.

Internet offre sicuramente delle grandi opportunità per i nostri ragazzi, ma anche moltissimi rischi rispetto ai quali la Polizia di Stato vigila e interviene costantemente a tutela della collettività e delle fasce più deboli tra cui i ragazzi più giovani. Capire i ragazzi oggi non è sempre per gli adulti compito agevole, soprattutto quando si tratta di comprenderne i bisogni, i modelli di riferimento, gli schemi cognitivi inerenti i diversi gruppi di riferimento che compongono il variegato universo giovanile. Sono sempre di più i giovanissimi a rischio solitudine che per ore su internet incontrano altri internauti altrettanto solitari i quali, a volte, sono già stati contagiati dai pericoli del web.

Il fascino della rete e la sottile suggestione del messaggio virtuale, così come l’idea di sentirsi anonimi, nonché il senso di deresponsabilizzazione rispetto ai comportamenti tenuti online, stanno dilagando così da determinare serie preoccupazioni in coloro che ancora credono in valori fino a ieri condivisi. Di fronte alla necessità di cercare strumenti e modalità più efficaci di comunicazione, nella speranza di poter attivare codici non solo cognitivi ma anche emotivi nell’affrontare questo tipo di tematica, è emersa, da parte di studenti e docenti dell’Istituto Perlasca, la necessità di informarsi su esperienze di bullismo e cyber-bullismo.

Attraverso questa attività, gli alunni sono stati “catturati” dalla storia di Valerio Catoia, un ragazzo di Latina nato con la sindrome di Down, che in ventuno anni di vita ha già conquistato traguardi e meritato onori che poche persone riescono a raggiungere: nuotatore agonista paraolimpico e capo scout che ama ballare, ma, soprattutto, Valerio è un grande esempio per le nuove generazioni. Quando aveva 17 anni, non ha infatti esitato a tuffarsi in mare per portare in salvo una bambina che rischiava di annegare a largo della Bufalara, a Sabaudia.

In quell’occasione, però, è successo qualcosa di paradossale: se la maggior parte delle persone lo ha ricoperto di complimenti, riconoscendo il suo coraggio e la sua determinazione, un gruppo di haters si è scatenato contro di lui in rete, indirizzandogli una serie di incredibili insulti e offese. Valerio non si è scomposto e, seguendo il consiglio dei familiari, ha deciso di denunciare il gruppo alla Polizia Postale. Il presidente Sergio Mattarella gli ha conferito il titolo di Alfiere della Repubblica per l’impegno civile, e lo scorso 29 settembre al Parco archeologico del Colosseo a Roma, Valerio ha ricevuto un altro tributo a cui tiene molto: gli è stato attribuito il titolo di “poliziotto ad honorem”, per avere dato prova di “grande forza, coraggio e generosità” salvando una bambina in pericolo di vita. Ma non solo: Valerio si è distinto anche per avere risposto all’odio via social con l’impegno civile.

L’obiettivo dell’evento è quello di prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione, molestie online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola” stimolando gli studenti, attraverso il loro impegno, a lanciare un messaggio positivo per spegnere il cyberbullismo ed accendere la cultura della legalità.

Nuove iniziative per i piccoli e grandi curiosi ed appassionati di storia e preistoria a Gavardo, presso il Museo Archeologico della Valle Sabbia, nell’ambito dell’iniziativa “MAVS INCONTRI 2021-2022”, ciclo di appuntamenti di archeologia sperimentale.

 

L’iniziativa, concepita come occasione per conoscere le tecnologie utilizzate nell’antichità, rientra all’interno delle linee di studio e ricerca portate avanti dagli archeologi e studiosi del MAVS, per scoprire come si tesseva, come si lavorava la selce per produrre armi ed utensili e l’argilla per i recipienti e le lucerne.

Questo il calendario dettagliato delle attività che si svolgeranno in museo dalle ore 16:00 alle ore 18:00:

-       domenica 28 novembre 2021 attività di tessitura e filatura;

-       domenica 19 dicembre 2021 la scheggiatura della selce durante l’età del bronzo;

-       domenica 23 gennaio 2022 l’illuminazione nell’antichità e la produzione delle lucerne;

-       domenica 13 febbraio 2022 la lavorazione della ceramica.

L’iniziativa è nata in collaborazione con Kleio - Percorsi di storia ed il Gruppo Grotte Gavardo.

Il costo di ogni attività è di 8€ a persona (gratis per i minori accompagnati) con possibilità di abbonamento ai quattro appuntamenti al prezzo di 25€.

Per partecipare è necessario essere in possesso di regolare Green Pass.

La prenotazione, obbligatoria, potrà effettuarsi contattando il museo al numero 0365.371474 (dal lunedì al venerdì, ore 9:00-12:30) o inviando una mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

 

 

Il consigliere delegato alla cultura del Comune di vestone Enzo Pirlo e lo studioso e storico Giancarlo Marchesi sono ospiti durante la settimana Di Radio 51. Con loro Maria Paola Pasini e Marcello Mora parleranno di cultura, iniziative, progetti futuri, ma soprattutto dedicheranno attenzione al ricordo di Mario Rigoni Stern, l'alpino scrittore che ha fatto di vestone la sua seconda patria. Nei giorni scorsi è stata dedicata allo scrittore dell'altopiano di Asiago una giornata di studi e una serie di iniziative tra cui un concerto. Vestone dunque e tutta la Valle sabbia rendono omaggio a un grande della letteratura che proprio qui ha trovato la sua seconda patria.

 

Nei giorni 11 e 19 dicembre alle 17, presso la Bottega Alta di via Perlasca 30, si terranno l'inaugurazione della mostra con la vendita dei presepi e un tributo musicale ai fratelli Alfredo e Giacomo Bonassi. 

Il pomeriggio di sabato 11 dicembre prevede l'inaugurazione della mostra dei presepi di Renato Polato, che poi saranno messi in vendita per beneficenza. Il ricavato sarà devoluto all'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus. Gli orari di apertura della Bottega alta sono giovedì e venerdì dalle 17 alle 19:30, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19:30.

La conclusione dell'evento è prevista per domenica 19 dicembre alle 17, con un tributo lirico musicale ad Alfredo e Giacomo Bonassi. Si esibiranno il soprano Elisa Balduzzi, il baritono Renato Sala e il tenore Tarcisio Gordi, al pianoforte Diego e Fabio Gordi, alla tromba Filippo Gordi.

Giovedì 25 novembre alle 20:45, presso la Bottega Alta di via Perlasca 28, i ragazzi di Amici di Bacco porteranno in scena uno spettacolo sulla violenza di genere da Dante a oggi. 

 

Nella giornata contro la violenza alle donne e nell'anno del centenario dantesco, il gruppo rezzatese ha ideato una riflessione che abbraccia sette secoli di dolorose offese all'umanità, perché è così che va definita la violenza di genere. Introdotta da Ennio Pasinetti, sarà ripercorsa la vicenda di Pia de' Tolomei, uccisa dal marito intorno alla fine del XIII secolo e incontrata da Dante nel V canto del Purgatorio. In scena Valerio Busseni, al clarinetto Mariapaola Pezzotti.

La serata, che gioca sulla pronuncia affine di "what women want" e "what we men want", proseguirà con alcuni monologhi su femminicidio e violenza di genere interpretati da Francesca Garioni, con suoni e percussioni di Aligi Colombi.

Per prenotare scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure chiamare, dopo le ore 17, i numeri 328.0747927 e 320.8895656.

Domenica 12 dicembre alle 18, presso il Teatro Centro Lucia, si terrà uno spettacolo per celebrare i cento anni dalla nascita del grande musicista e compositore argentino. Ingresso libero, green pass rafforzato obbligatorio.

 

Sul palco si alterneranno musica e letture a comporre insieme l'evento "Piazzolla 100". La voce di Cecilia Verna introdurrà i brani musicali proponendo la lettura di poesie di Borges o parole dello stesso musicista. A suonare su un palco interamente al femminile sarà AnKordis Trio, ossia Cetti Schinocca al pianoforte, Giuliana Ferraboli all'organetto diatonico e Miki Nishiysma al mandolino.

Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con il Comune di Botticino e si inserisce nella rassegna Stelle di Natale. Per partecipare è obbligatoria la prenotazione al numero 340.3913752.

L'amministrazione comunale, in collaborazione con Cieli vibranti, propone tre serate dopo il 7, ci saranno  il 14 e il 18 dicembre all'insegna di arte, musica e teatro. Partecipazione gratuita, con supergreen pass obbligatorio.

 

Guidati da una stella, in attesa del Natale. Gli appuntamenti di Moniga del Garda si svolgeranno in sala consiliare"Alberto Valerio" alle 20:30.

Martedì 14 dicembre spazio alla pittura con "La Natività nell'arte". Fabio Larovere racconterà come i grandi maestri hanno dipinto e raccontato la natività nelle loro opere.

Infine, sabato 18 dicembre sar la volta di "Christmas carol" con Quattro senza: quattro voci a cappella per le più belle canzoni e i più famosi inni della tradizione natalizia.

"Guidati da una stella" nasce dalla solida collaborazione tra Cieli Vibranti e il Comune di Moniga del Garda che già organizzano, durante i mesi estivi, "Colpi di Colore", un festival musicale giunto nel 2021 alla quinta edizione. Il successo della rassegna estiva è stato da motore per questa nuova e più intima iniziativa dedicata al Natale.

Sabato 20 novembre alle 20:15, presso il Teatro Salone Pio XI (via Mangano 8), Luca Flocchini presenterà la sua autobiografia "Eh già... Sono ancora qua". Ingresso libero, green pass obbligatorio.

L'evento è organizzato da Lions Club Valsabbia, in collaborazione con il Comune e Area 63 Gavardo, ed è una delle numerose occasioni di incontro dell'autore valsabbino (vive a Odolo) con il suo pubblico, che si avvicina per curiosità verso il suo vissuto, poi si affeziona e spesso lo segue nelle diverse tappe di presentazione sul territorio, ormai anche oltre i confini della Valsabbia.

Quella di sabato sarà una serata corale - "una sorta di sinfonia" l'ha definita lo stesso Flocchini - con il narrare di Luca accompagnato dal flauto traverso di Daniela Gozzi, curatrice anche dei contributi audiovisivi, e dalle letture di Rosalia Ferremi. Flocchini racconterà la sua storia, segnata da un tragico incidente che l'ha reso tetraplegico a soli 24 anni nel 1999, durante un viaggio in Namibia. Da allora la sua vita avrebbe potuto finire, ma la voglia di vivere, il coraggio, la determinazione e la sua inesauribile resilienza hanno avuto la meglio, insegnandogli che anche la "seconda vita" può essere appassionante e ricca di gioie che vale la pena gustare, sempre.

Nel libro l'autore ripercorre i suoi anni prima e dopo la cesura impostagli dal destino, raccontandosi con semplicità e franchezza, senza nascondere le difficoltà e i dolori - non solo fisici - che l'hanno lacerato, costringendolo a ripartire da capo più e più volte. Eppure, non manca mai di mettere in rilievo la speranza che lo ha sempre accompagnato e sostenuto, arrivando perfino a scherzare con ironia sulla sua condizione, senza mai indulgere all'autocommiserazione. Nel corso della serata racconterà, con la simpatia che lo contraddistingue, le sue vicende biografiche, ma anche la quotidianità che sa reinventare ogni giorno grazie al suo motto "Luca, mòla mia!", con l'amore e il sostegno della sua famiglia.

Ideatore e "cerimoniere" della serata è Alessandro Fondrieschi, past president dei Lions, che ha conosciuto Luca Flocchini tramite un amico comune a una delle precedenti presentazioni e ha subito deciso di invitarlo pure a Gavardo, per offrire anche ai gavardesi l'occasione di conoscere una persona, molto più che una storia, davvero speciale. Ci sono insomma tutti gli ingredienti per una serata di emozioni profonde, che Luca sa regalare a tutti con il suo sorriso e la sua spontaneità.

Giovanna Gamba

 

La mostra “Lo sguardo dell’Ingegnere: 1895-1933 la Valle di Scalve nelle fotografie e nei disegni di Giovanni Tagliaferri” intende rendere omaggio alla speciale passione per la fotografia dell’Ingegnere Giovanni Tagliaferri (1864-1936), generalmente più ricordato per il suo impegno professionale, condotto prima sotto la guida dello zio architetto Antonio Tagliaferri (1835-1909) e poi in piena autonomia, partecipando ai maggiori cantieri architettonici bresciani della prima metà del Novecento, come il restauro del Palazzo del Broletto o quello per il Cimitero Vantiniano di cui Giovanni fu soprintendente.

 

Lonato del Garda e la Valle di Scalve

La mostra si lega a due luoghi: Lonato del Garda, sede della Fondazione Ugo Da Como (il cui complesso monumentale include anche la Rocca, nella cui Casa del Capitano la mostra viene temporaneamente ospitata) e la Valle di Scalve, in provincia di Bergamo è il luogo da dove provenivano i Tagliaferri, prima di stabilirsi definitivamente nella città di Brescia.

E’ necessario ricordare che nel 2010 la Famiglia Tagliaferri ha donato alla Fondazione Ugo Da Como lo straordinario fondo archivistico e librario da sempre custodito nello Studio professionale di Antonio e Giovanni Tagliaferri. Ugo Da Como affidò il restauro della quattrocentesca Casa del Podestà a Lonato proprio a Antonio Tagliaferri, trasformando l’edificio in quella che oggi è considerata una delle case museo lombarde meglio conservate.

Giovanni Tagliaferri, precursore della fotografia bresciana

Giovanni Tagliaferri utilizza in modo significativo la macchina fotografia come strumento di lavoro, padroneggiandone con abilità le fasi della ripresa e della stampa. Precursore della fotografia bresciana, raggiunge livelli assai apprezzabili, senza essere un fotografo professionista in senso stretto.

La mostra espone al pubblico una ottantina di bellissime immagini digitalizzate e ripulite per l’occasione dallo studio Fotografico Rapuzzi di Brescia. Molte di queste sono riferibili al viaggio di nozze di Giovanni Tagliaferri che, sposatosi nel 1895 con Niny Manziana, volle far conoscere alla sposa la valle bergamasca di cui era originario.

Per questa ragione, la mostra nella Rocca di Lonato è collegata alla mostra allestita nel medesimo periodo, dall’Associazione Artisti Bresciani e interamente dedicata a Niny Manziana Tagliaferri. Con la sua bellezza e vivacità intellettuale, Niny è la musa ispiratrice dei maggiori artisti bresciani della prima metà del Novecento.

Lo sguardo dell’Ingegnere:

1895-1933 la Valle di Scalve nelle fotografie e nei disegni di Giovanni Tagliaferri

 

Rocca di Lonato del Garda dal 12 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022 (ad eccezione del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio)

 

Inaugurazione: Domenica 12 dicembre alle ore 11

Orari: Sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 16.30.

Visite guidate, su prenotazione, la domenica, dalle ore 15 alle ore 16

Informazioni: Fondazione Ugo Da Como 030 91 30 060 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio Stampa - Studio Agorà - Marina Tagliaferri - tel. 0481 62385 - www.studio-agora.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

 

 

 

Mercoledì 8 dicembre alle 17, presso la chiesa della visitazione (piazza Vittorio Emanuele II), si terrà il penultimo concerto dell'undicesima edizione della rassegna. Ingresso libero con green pass, prenotazione obbligatoria al numero 0365.290411.

 

Si intitola "Christmas time" e vedrà esibirsi Paolo Favini 4tet con un programma che introdurrà alle atmosfere delle feste natalizie ormai vicine. La magia del Natale rivive infatti in questo concerto musicale con le più belle canzoni tratte dal repertorio classico e natalizio, con un organico di quattro fiati: sax, clarinetto basso, tromba e trombone sovrapposto tra il classico e il jazz. Il tutto riarrangiato dal maestro Paolo Favini.

Le prenotazioni vanno fatte chiamando il numero 0365.290411 dal lunedì al venerdì o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Programma: Jingle Bells, Silent Night, Bianco Natale, The Christmas Song, Adeste Fideles, The First Noel, Aria sulla quarta corda, Santa Claus is coming to Town, Let il snow, Here comes Santa Claus, e molto altro.

Il Festival Suoni e Sapori del Garda propone un circuito di spettacoli ad ingresso libero inseriti in un unico cartellone, con il diretto coinvolgimento dei Comuni afferenti all’intero bacino lacustre e al suo immediato entroterra. La direzione artistica è affidata al maestro Serafino Tedesi, coadiuvato dalla sua associazione culturale Infonote. I comuni che fanno parte dell’edizione 2021 sono: Calvagese della Riviera, Desenzano del Garda, Gardone Riviera, Lonato del Garda, Salò, San Felice del Benaco, Tignale e Toscolano Maderno. La Comunità del Garda sovrintende al coordinamento istituzionale e amministrativo. 

“Suso in Italia bella giace un laco…” (Inf. XX, 61); ed è appunto il Lago di Garda che in questo modo, seppur di sfuggita, fa la sua apparizione nella Commedia. Ed è il titolo che l’Ateneo di Salò, la Civica Biblioteca e il Comune di Salò hanno voluto dare a una rassegna di incontri dedicati a Dante; tre occasioni di incontro e di riflessione che mettono la poesia dantesca, in particolare la Commedia, con l’arte e la cultura della contemporaneità.

La rassegna si aprirà venerdì 19 novembre; Roberto Gasparini, a lungo docente di lingua e letteratura inglese presso il Liceo “E.Fermi” terrà una conferenza dal titolo: DANTE E DYLAN: IL PASSATO È NEL PRESENTE, una conversazione su vere e presunte influenze dantesche nell’opera del cantautore americano Bob Dylan, con specifico riferimento alle immagini della produzione remota e recente

Secondo appuntamento venerdì 3 dicembre: TRA LITI SÍ LONTANI: DANTE E LA MUSICA ROCK IN ITALIA DAL 1970 AD OGGI.

È possibile pensare di poter interpretare, tradurre, restituire la Commedia dantesca in un linguaggio così diverso e lontano come quello della musica rock e accostare tra loro “lidi sì lontani”? Dal 1970 ad oggi, per rimanere in Italia, ben quaranta gruppi, un po’ per sfida un po’ per incoscienza, vi si sono cimentati, dando vita ad una produzione artistica curiosa e interessante. L’argomento sarà affidato a Fabrizio Galvagni, autore del volume Tra liti sì lontani, edito a cura di Corpo Bandistico Sociale di Vobarno.

Ultimo incontro (vera e propria ciliegina sulla torta!) venerdì 10 dicembre; Pietro Gibellini e Massimo Migliorati (che hanno raccolto i versi dell’Inferno, tradotti in milanese da Carlo Porta e li hanno ordinati, riprodotti e commentati in un volume edito da Interlinea) tratteranno il tema: L’INFERNO DI DANTE RISCRITTO IN MILANESE DA CARLO PORTA.

La prima traduzione del poema di Dante in un dialetto italiano la si deve appunto a Carlo Porta. La ricreazione dialettale dell’Inferno in versi milanesi, sospesa tra emulazione e parodia, tra slancio verso il sublime e controcanto comico-realistico, produce un testo originale, interessante e godibile: «Porta si avvicina a Dante come un monello, ma con rispetto, l’idea era potremmo dire di fare i baffi alla Gioconda».

Gli incontri, aperti al pubblico nel rispetto delle norme sanitarie vigenti (la partecipazione richiede il green pass e sarà possibile fino all’esaurimento dei posti disponibili), si terranno presso la Biblioteca civica di Salò, Via Marco Leonesio, 2 con inizio alle ore 17.30.

 

Altri articoli...