Cultura

Sabato 24 e domenica 25 settembre, nel giardino della Sede Municipale (via XX settembre 11), avrà luogo la seconda edizione del Festival dei Burattini, "Burf!". Ingresso libero.

 

Il festival prenderà il via sabato 24 settembre alle 17 con LUTKA di Maurizio Mantani (teatrino di carta e teatro dei burattini). Lutka è uno spettacolo intrigante e ironico, liberamente tratto dal testo "Il Proprietario" del burattinaio argentino Roberto Espina e racconta del rapporto tra il burattino Lutka e il suo proprietario Mario il tipico "ciacaron" romagnolo, domatore di bestie feroci, che in realtà di feroce hanno solo la voce.

Alle 21.00 andrà in scena MACBETH ALL'IMPROVVISO, dramma in due atti per burattini, liberamente tratto da W. Shakespeare (adatto ad un pubblico dai 10 anni in su), di Gigio Brunello. Il burattinaio si scusa con il pubblico: il Macbeth non andrà in scena a causa di un contrattempo nella costruzione dei nuovi burattini. Al posto della tragedia farà una commedia di Goldoni con le maschere della Commedia dell'Arte. Lo spettacolo inizia con Arlecchino recalcitrante e offeso, che approfittando dei momenti di distrazione del burattinaio guida la rivolta dei comici dell'Arte, ritenuti non capaci di affrontare la tragedia di Shakespeare: metteranno in scena il Macbeth in barba al burattinaio.

Il Programma di Domenica 25 settembre prevede alle 17 LA BELLA FIORDALISO E LA STREGA TIROVINA della Compagnia Alberto De Bastiani. Alla Strega Tirovina, ormai vecchia, gli incantesimi non funzionano più molto bene e allora ricorre all'aiuto di due briganti pasticcioni, un uccello del malaugurio e uno specchio "smart" per cercare di rovinare la vita alla figlia del Re. Ci riuscirà?

Evento collaterale dal sabato pomeriggio del 24 al pomeriggio della domenica 25 settembre, dalle ore 15 presso la Sala Espositiva Palazzo ex Monte di Pietà (Piazza Municipio), sarà la Mostra evento: I BURATTINI DEI "LUCH", mostra di burattini, marionette e pupi siciliani della famiglia Lucchini, appassionata da sempre del mondo del teatro di figura, con la possibilità per i bambini di provare a maneggiare un burattino sotto la guida esperta di Antonio Lucchini.

Prosegue il tour di presentazione dell'ultimo volume di Enrico Giustacchini con protagonista il magistrato-investigatore realmente vissuto nel XIII secolo. Questa settimana incontri a Padenghe, Brescia Largo Torrelunga e Nuvolera.

La serata di Padenghe sarà martedì 20 settembre alle 20:30 presso la sede della biblioteca. A dialogare con l'autore sarà Roberta Ghirardi, mentre le letture saranno curate da Silvia Visini.

Mercoledì 21 settembre l'appuntamento sarà alle 17 presso la biblioteca di Largo Torrelunga in città, moderatrice Roberta Ghirardi. L'incontro è organizzato dal Sistema Bibliotecario Urbano.

La settimana dedicata al giudice si concluderà giovedì 22 settembre alle 20:45 presso la biblioteca civica di Nuvolera in un incontro organizzato da Comune e Accademia Rondò. L'autore dialogherà con Giovanna Gamba, mentre le letture saranno affidate a Venanzio Agnelli. Commenti musicali di Elisa Soardi alla chitarra.

Enrico Giustacchini è giunto al nono volume della serie dedicata all'illustre magistrato medievale, questa volta chiamato a indagare presso Zenato, oggi Ponte Zanano, alle porte della Valtrompia. "Il giudice Albertano e il caso del santo senza volto" presenta ancora una volta un giallo in cui niente è come sembra, con una realtà misteriosa e complessa che il giudice saprà chiarire grazie alla sua impeccabile logica. Il tutto ambientato nel medioevo bresciano, in una quotidianità suggestiva ma sempre molto verosimile, perché documentata e ricostruita grazie alle meticolose ricerche storiche dell'autore.

Preparativi in corso a Bagolino in vista dell'avvio della settimana della Madonna di San Luca 2022, un appuntamento quinquennale in realtà posticipato a causa della pandemia che vede coinvolto l'intero paese.

Il programma prevede l'avvio domenica 18 settembre alle 18:30 con la Santa messa e l'apertura dell'icona alla presenza di monsignor Gaetano Fontana vicario episcopale. Le manifestazioni si ripetono per tutte le giornate fino a domenica 25 settembre quando alle 18:30 è attesa la messa di chiusura celebrata da monsignor Ovidio Vezzoli e la solenne processione con l'esposizione della Madonna di San Luca e con la sua preziosa icona.

In occasione delle festività un gruppo di artisti di Bagolino e Ponte Caffaro espone opere di carattere sacro nella chiesa di San Lorenzo.

Sabato 24 settembre alle 18, al MICS - Spazio Comunità del Comune di Brescia (via Milano 105Q), verrà presentato il secondo libro di poesie dell'autrice, dopo il successo del primo volume uscito nel 2021. Seguirà aperitivo greco con danze tradizionali elleniche. Ingresso libero.

 

"Ogni attimo è la meta" segue "I miei occhi il loro specchio" e accarezza il lettore con la stessa delicatezza, fino a "sfiorare l'infinito e per un attimo sentir ridere il cuore", come recita il sottotitolo dell'opera. Benedetta Tonolini, avvezza alla narrazione autobiografica nei suoi atelier di scrittura, ha trovato nel linguaggio poetico una via per interpretare il mondo, uno strumento che in passato si è rivelato anche un valido aiuto in alcuni passaggi difficili che l'hanno segnata. Scrivere il dolore, soprattutto il lutto prematuro e violento per la perdita di persone amate, aiuta a uscire dalle tenebre interiori per ridare forma alla propria vita, grazie a parole che diventano fonte di speranza e aprono al futuro.

"È un lavoro doloroso - commenta l'autrice - esige coraggio, tenacia, forza d’animo e forse qualche mano tesa, è un percorso esclusivo dell’espressione poetica perché soltanto intingendo senza riserve nelle acque del sentimento, come recita Alda Merini, è possibile attraversare il dolore, farsi trafiggere dalle sue schegge di male e accoglierlo come parte della vita". La ricomposizione dei pezzi passa attraverso le tappe di un cammino interiore che conducono a spiragli di luce e si rispecchiano nelle cinque sezioni di cui il libro si compone: "percorrere la vita", "attraversare il dolore", "alla ricerca di forza", "riscoprire la vita", "ritrovare energia vitale" sono finestre su un’esperienza del dolore che difficilmente potrà essere dimenticata, ma sono anche occasioni di liberazione e ricongiungimento in una nuova dimensione.

Alla presentazione interverranno il suo editore, Marcello Zane di LiberEdizioni, e Mariella Mentasti, mentre le letture saranno affidate a Maria Ribelli. I video saranno a cura di Lorenzo Moreni, mentre il commento musicale sarà affidato alla chitarra di Stefano D'Amicis. Il ricavato della vendita del libro verrà donato a due associazioni, Il Faro di Bedizzole e l’associazione Comunità Ellenica di Brescia.

L'associazione Il Faro raggruppa famiglie di Bedizzole con un componente di “abilità speciali”. Si occupa di migliorare la qualità di vita del loro familiare, affrontando insieme alcune difficoltà del quotidiano e organizzando attività inclusive di carattere sportivo, artistico, formativo, ludico. Da qualche anno, inoltre, ha avviato la costruzione di una casa famiglia che possa accogliere figli e figlie quando i genitori non saranno più in grado di prendersi cura di loro.

La Comunità ellenica è nata da Greci residenti in Italia, ma accoglie chiunque lo desideri, italiano o di altra nazionalità, purché nutra il desiderio di conoscere la Grecia e le sue tradizioni. Offre una serie di iniziative a titolo gratuito: corsi di danze popolari, di cucina, di lingua greca, il tutto in un clima di festosa socialità. Inoltre, sostiene progetti di solidarietà locali e/o in Grecia.

E’ Roberto Codazzi, direttore artistico dell'estate musicale Gasparo da Salò e del Museo del violino di Cremona, l'ospite della settimana di Radio 51.

Protagonista della trasmissione sua altezza il violino che sarà al centro nelle prossime settimane di importanti manifestazioni che si terranno proprio a Cremona. Del resto proprio con questa città, Salò si contende il primato. Dove sarà stato costruito il primo violino? A Salò o a Cremona? Forse una risposta la troveremo nel corso della trasmissione Primo piano con Maria Paola Pasini e Marcello Mora. Vi aspettiamo. Da lunedì a venerdì alle 8 e alle 12:30.

Si terrà nel contesto della festa dal titolo Sembra che il “Parente” mi esprima, la cerimonia di assegnazione dell’annuale Premio del Vittoriale, conferito dalla Fondazione a personalità di spicco nei più disparati ambiti del sapere - dal cinema alla scienza, dalla musica alla medicina - che abbiano lasciato, e continuino a lasciare, una traccia importante del loro operato.

 

Ed è l’architetto e designer Mario Botta il premiato di questa XIII edizione: alla chiusura del progetto Riconquista - portato a termine nell’anno del centenario -, e in occasione dell’inaugurazione e della prima apertura al pubblico del Portico del Parente appena restaurato, è all’architettura che il Vittoriale sceglie di rendere omaggio, con il dono della riproduzione dell’ormai celebre cavallo blu di Mimmo Paladino - che dall’Anfiteatro veglia sul Lago di Garda.

Così il Presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri, a motivazione della scelta: Il genio di Mario Botta ha diffuso nel mondo il gusto per la bellezza di Gabriele d’Annunzio e l’arte di Gian Carlo Maroni, riuscendo a rendere ancora più bello persino il Vittoriale degli Italiani.

Ancora nel 2016 infatti, Mario Botta aveva sancito la sua amicizia con il Vittoriale con il dono della fontana-albero Vittori_ALE, posta tra le cascate e i giochi d’acqua delle Vallette come simbolo contemporaneo, in perenne dinamismo, del panismo dannunziano, e dove già d’Annunzio ne aveva pensata una, ora non più funzionante.

L’appuntamento è quindi per sabato 17 settembre alle ore 17.30, al termine di una giornata ricca di inaugurazioni di nuove mostre - tra cui una dedicata a Alberto Helios Gagliardo e una personale del contemporaneo Franco Rinaldi - e di nuovi progetti che inaugureranno l’anno 2022/23, tra libri, donazioni, collaborazioni, e nuovi amici.

Per l’occasione l’ingresso al Parco del Vittoriale sarà gratuito per tutta la giornata del 17 settembre. 

Il Premio del Vittoriale, istituito nel 2011, è un riconoscimento annuale finora assegnato a: Ermanno Olmi, Paolo Conte, Umberto Veronesi, Giorgio Albertazzi, Alberto Arbasino, Ida Magli, Riccardo Muti, Piero Angela, Samantha Cristoforetti, Marco Bellocchio e Sergio Castellitto. Ai vincitori viene donata un’opera di Mimmo Paladino, la riproduzione del cavallo blu che domina l’Anfiteatro del Vittoriale, completato lo scorso anno con la pavimentazione in marmo rosso veronese, secondo il desiderio di Gabriele d’Annunzio.

 

Durante il mese di settembre a Palazzo Wimmer, ex Casinò, il comune di Gardone Riviera ha organizzato spettacoli e concerti a ingresso libero. Il prossimo è domenica 25 settembre.
 
Dopo la parata di stelle, da My Fair Lady a Mamma Mia, il prossimo evento in calendario sarà domenica 25 settembre alle 17 con "Wonder Concert", spettacolo musicale nel quale Alessia Pintossi (soprano bresciano), musicisti e ballerini proporranno un nuovo modo di concepire la musica lirica, contaminando lo stile classico con altri generi e sperimentazioni. 
 
A seguire, venerdì 30 settembre alle 21 ci sarà il concerto dei The Repeatles, una delle migliori formazioni in circolazione quando si parla di tributi dedicati ai Beatles. 

L'ingresso ad ogni evento è libero e gratuito.

Domenica 18 settembre alle 18, presso la scalinata di accesso alla chiesa di Gaino, si terrà il concerto "Echoes". Ingresso libero.

 

L'evento è organizzato dal gruppo Caronte in collaborazione con il Comune di Toscolano Maderno e propone le ere dei Pink Floyd in veste classica, con violino, violoncello, arpa, pianoforte e voce.

In caso di pioggia la manifestazione sarà annullata. Per info 0365.546023 (Ufficio Turismo).

Sabato 17 settembre a partire dalle 18, presso l'hotel Conca d'Oro (via Zette 6, Salò), prenderà il via una serata interamente dedicata alle donne, ai loro diritti troppo spesso calpestati e alla violenza di genere. L'evento prevede la cena e ospiterà anche la premiazione del concorso di poesia "Il Sirmionelugana 2022". Prenotazione obbligatoria presso l'hotel.

 

"L'incantesimo infranto" è il titolo di una serata all’insegna della donna, delle ingiustizie e delle violenze perpetrate nei secoli fino ai giorni nostri e si ispira al saggio omonimo scritto dallo psicologo Nello Di Micco che condurrà la serata: “L’incantesimo infranto: un viaggio nelle truffe romantiche”. 

L'evento sarà articolato in diversi momenti: momento forte sarà l’incontro con Nello Di Micco che parlerà del suo impegno professionale dedicato esclusivamente al sostegno delle donne vittime di qualsiasi tipo di violenza. Nel corso della serata l’attrice Silvia Luscia e il maestro Beppe Faletti proporranno “Caina attende ancor”, un monologo che ripercorre la condizione femminile, tra soprusi, violenze e prevaricazioni patite e subite nel corso dei secoli, fino a giungere ai drammatici giorni odierni. “L’incantesimo infranto” ospiterà inoltre la premiazione dei vincitori del concorso di poesia “Il Sirmionelugana 2022”.

La serata avrà inizio alle ore 18 con l'assegnazione di alcuni premi per proseguire con la prima parte di “Caina attende ancor”. Alle 19:30 circa avrà inizio la cena e subito dopo si concluderanno le premiazioni del concorso. Dopodiché sarà il momento dell’atteso incontro con Nello Di Micco a cui seguirà la seconda parte di “Caina attende ancor”, strettamente collegata agli argomenti trattati dallo psicologo.

Per la serata è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi esclusivamente presso la direzione dell’Hotel Conca D’Oro (Via Zette, 6 – Salò) specificando “L’incantesimo infranto”, ai seguenti recapiti: tel. 0365.41439 - mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Costo della cena 40 euro (acqua, vino e caffè inclusi).

Per informazioni dettagliate su programma e menù della cena: https://www.circumnavigarte.it/sl2022---premiazione--programma-della-serata.html e https://lastrolabio.swanbook.eu/l-evento-imperdibile---l-incantesimo-infranto-----cainaattende-ancor-.html 

Dal 17 settembre al 2 ottobre presso il Salòttino (via Fantoni 36, Salò), sarà allestita la mostra Molasart, da un’idea di Carla Brusa e Maurizio Capra. Ingresso libero.
 
 
Molasart è creatività con la mola. Le molas sono prodotti tradizionali dell’artigianato Guna, composte da due o più strati di tessuti colorati, sovrapposti e ritagliati a svelare i vivaci colori sottostanti.
 
Maurizio e Carla hanno condiviso amore e viaggi, arte e cultura, in un quotidiano fatto di curiosità, incontri, passione per il bello. A Panama e in Colombia hanno scoperto le molas, tessuti tradizionali realizzati dal popolo Guna, un’etnia stabilizzata tra queste due nazioni che porta avanti la propria tradizione e cultura, capace di evolvere, ma che rischia di scomparire se travolta dal consumismo. Maurizio e Carla hanno deciso di supportare l’autenticità che esprimono le molas, raccontandole e ritraendo i volti delle donne Guna, per omaggiare coloro che tengono viva questa forma d’arte e artigianato. I quadri di Maurizio Capra sono stati esposti in varie parti del mondo, accompagnati dai tessuti originali ai quali le opere rendono omaggio.
 
La mostra è un modo per continuare a portare avanti questo messaggio di sensibilizzazione e per ricordare Maurizio, scomparso nel 2017.
 
Maurizio Capra, Art Director per le maggiori agenzie pubblicitarie internazionali a Milano e Bogotà, ha studiato all’Accademia delle Belle Arti a Firenze e con molasart è tornato al suo primo amore, la pittura, grazie all’incoraggiamento della moglie Carla Brusa, architetto dal talento eclettico. La fusione delle capacità di entrambi, a contatto con la cultura Guna e le molas, ha dato vita al coloratissimo progetto di molasart, che Carla desidera continuare a fare crescere e viaggiare.
 
In galleria saranno esposte le opere di Maurizio Capra, i ritratti della popolazione Guna e i dettagli delle molas dipinti e intelaiati, che non saranno in vendita. Sarà invece l’occasione per acquistare pezzi unici da una collezione di molas autentiche, che, eccezionalmente, per la durata della mostra verranno vendute al prezzo speciale di solo 100 euro per il pubblico del Salòttino.
 
Carla Brusa vi aspetta al Salòttino, insieme ai fondatori Giancarlo, Emanuele e Serena, per un viaggio d’eccezione, senza che sia necessario traversare l’oceano.
 
 
 

Domenica 18 settembre alle 21:15, presso il Martes - Museo d'Arte Sorlini (piazza Roma 1, Calvagese della Riviera), si terrà una tappa della rassegna gardesana con il concerto “Aurore… Paesaggi sonori di musica francese del XIX e XX secolo”. Ingresso libero.

 

Domenica 18 settembre al Martes di Calvagese è in programma il quattordicesimo concerto del Festival Suoni e Sapori del Garda eseguito dall’Ensemble Phainé, con Marta Pettoni all’arpa, Filippo Mazzoli al flauto e Massimiliano Denti al fagotto.  

L’Ensemble Phainé nasce in Italia nel 2016 con l’intento di approfondire un nuovo repertorio da camera e riscoprire alcune pagine nascoste con particolare interesse verso la musica del XX secolo. I suoi componenti sono tutti musicisti attivi nella principale vita musicale d’Europa; suonano regolarmente come solisti, in vari gruppi da camera e in alcune delle principali orchestre europee, tra le quali si ricordano, l’Orchestra Nazionale della RAI, l’Orchestra della Svizzera Italiana di Lugano, l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, i Teatri Regio di Parma e di Torino. Dalla sua fondazione il gruppo collabora con musicisti di fama internazionale tra cui si ricordano il clarinettista Davide Bandieri, i pianisti Olaf John Laneri e Nathalie Dang. 

Marta PETTONI ha studiato arpa con la Prof. Fiorella Bonetti. Diplomatasi brillantemente nel 2001 ha poi conseguito presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “F. Vittadini” di Pavia la laurea di secondo livello col massimo dei voti e la lode. Alterna l’attività di solista agli impegni nella musica cameristica con ensemble di varia formazione con cui ha tenuto concerti in vari paesi europei ed in estremo oriente. Ha inciso CD con l'Italian Chamber Opera Ensemble, formazione che accompagna i recital del baritono Leo Nucci nei più importanti teatri nazionali ed esteri.

Massimiliano DENTI diplomatosi in Fagotto nel 1990 con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Musica “A.Boito” di Parma, ha successivamente frequentato, quale allievo effettivo, i corsi di perfezionamento tenuti dal M° S.Azzolini. È stato vincitore, nel 1991, del Concorso Nazionale per giovani diplomati “Nicola Petrini Zamboni” di Cesena. Con il gruppo cameristico “I Solisti del Teatro Regio di Parma”, ensemble del quale è entrato a far parte dal 2006, si è esibito in prestigiose Sale da Concerto Internazionali, tra le quali, la Kyoi Hall di Tokyo, la Tchaikovsky Hall di Mosca e la Carnegie Hall di New York. 

Filippo MAZZOLI si è diplomato con il massimo dei voti e la lode e menzione d’onore in flauto e musica da camera sotto la guida di G. Melli, G. Cambursano, M. Mercelli, M. Marasco, C. Farroni e P. N. Masi a Verona, Imola, Ravenna, Firenze, Modena e Barcellona. È arrangiatore, ricercatore e studioso del repertorio tanto che dal 2020 è articolista su Falaut la principale rivista italiana dedicata al flauto. Ha vinto 21 primi premi in concorsi nazionali e internazionali. Ha eseguito in prima assoluta alcune composizioni, la maggior parte dedicate a lui. È tra l’altro il flautista del quintetto di fiati Anemos di Parigi e della Umbria Jazz Orchestra di Perugia. Tiene corsi di perfezionamento e master-class in molte città d’Europa. Attualmente è docente di flauto presso l’ISSM “Vecchi-Tonelli” di Modena.

 

Il programma raggruppa una serie di composizioni della scuola francese del XIX e XX secolo. Una delle peculiarità di queste partiture è insita nella genesi dell’opera e in particolare nella inusuale scelta di tale organico. Associare il flauto e il fagotto da soli nella musica da camera è una cosa abbastanza rara, anche se abbiamo due esempi illustri: Beethoven e Donizetti.

Pensare all’arpa in sostituzione del pianoforte è un’innovazione che potremmo definire molto “francese” nel gusto. Vi si ritrovano quindi diverse composizioni che sono nate sotto un’influenza “nazionalizzante”, tanto da percepirne un sapore estremamente francese. Anche nei pezzi più “esotici”, come ad esempio le Impressions d’Espagne di Pierre Vellones ritroviamo il gusto compositivo e armonico della scuola parigina. Il repertorio scelto include anche il pezzo più conosciuto per questa particolare formazione cameristica, ovvero le Pastorales de Noël di André Jolivet. Alcune delle composizioni che sono presentate sono state registrate per la prima volta dall’Ensemble su disco con la etichetta Da Vinci Classics. 

Il Festival Suoni e Sapori del Garda propone un circuito di spettacoli ad ingresso libero inseriti in un unico cartellone, con il diretto coinvolgimento dei Comuni afferenti all’intero bacino lacustre e al suo immediato entroterra. La direzione artistica è affidata al maestro Serafino Tedesi, coadiuvato dalla sua associazione culturale Infonote; l’intento è quello di riuscire a coinvolgere sempre più comuni, anche delle province limitrofe. I comuni che fanno parte dell’edizione 2022 sono: Calvagese della Riviera, Desenzano del Garda, Gardone Riviera, Lonato del Garda, Malcesine, Nago Torbole, Riva del Garda, Salò, San Felice del Benaco, Tignale e Toscolano Maderno.

La Comunità del Garda sovrintende al coordinamento istituzionale e amministrativo.

 

 

Domenica 18 settembre alle 21 riprende la stagione al Teatro Centro Lucia (via Dante 15, Botticino Sera). In scena Giampaolo Morelli con Scomode verità e tre storie vere".

 

Dopo la pausa estiva si riapre il sipario al Teatro Centro Lucia di Botticino e ad inaugurare la stagione teatrale sarà Giampaolo Morelli, che porterà in scena il suo spettacolo “Scomode verità e tre storie vere”. Scritto dallo stesso Morelli e da Gianluca Ansanelli, lo spettacolo è un monologo attraverso cui l’attore si racconta al suo pubblico. 

Le scomode verità sono un sunto delle nostre debolezze umane, un compendio di tutti i tic, le manie, gli slanci e le ossessioni del nostro vivere quotidiano. A volte si tratta di fulminanti considerazioni, quasi degli aforismi in grado di fotografare la realtà sotto una luce nuova o paradossale, altre volte invece le riflessioni si fanno più discorsive e articolate o magari intime e profonde, come nel caso delle tre storie vere citate nel titolo, ovvero tre aneddoti di vita vissuta che offrono al pubblico un ritratto inedito e confidenziale del noto attore.

Ad accompagnare Morelli ci sarà sul palco il maestro Sergio Colicchio che traccerà la colonna sonora del brillante e irriverente one man show.

Attore, sceneggiatore, conduttore televisivo, scrittore e regista, Giampaolo Morelli ha raggiunto la sua notorietà con l’interpretazione dell’Ispettore Coliandro, protagonista dell’omonima serie televisiva; tra i suoi lavori principali per il grande schermo ha lavorato in “South Kensington”, “Mine vaganti”, “Smetto quando voglio – Masterclass” e “Smetto quando voglio – Ad honorem”, “A casa tutti bene”, “L’agenzia dei bugiardi”, “Ma cosa ci dice il cervello”, “C’era una volta il crimine” e “7 ore per farti innamorare” (tratto dal suo omonimo romanzo e di cui è anche regista).

Per prenotazioni chiamare il 340.3913752 (anche WhatsApp). Costo biglietti: € 20 intero - € 18 ridotto. I ridotti sono per i residenti a Botticino, gli under 13 e gli over 65.

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